Arrivò una mattina di primavera con il primo treno nel chiarore incerto dell’alba. I lavoratori pendolari diretti in città, infreddoliti e silenziosi si affrettarono a salire nelle vetture, degnando appena di uno sguardo il passeggero sceso dallo stesso treno. Una volta partito il convoglio l’uomo, avvolto in giaccone blu e con un berretto dello stesso colore, si diresse senza esitazioni verso l’uscita. Sembrava conoscere bene l’ambiente, si muoveva con disinvoltura. Portava con se solo un sacco di tela, tipico della gente di mare. Uscito dalla stazione andò dritto al bar e sedette ad un tavolo dove Iole la cameriera andò a chiedere cosa desiderava. La ragazza in seguito disse che i suoi occhi erano chiari e freddi, ma quello che l'aveva meravigliata erano stati i suoi capelli, lunghi, biondi e insolitamente luminosi, che le avevano dato un brivido di sgomento; la sua voce era calda e piacevole. Lo sconosciuto ordinò un caffé nero e un panino con il tonno, appena messo in vetrina. Sia Iole che il padrone del bar lo videro mangiare in silenzio, senza fretta, il suo sguardo sembrava perso chissà dietro quali pensieri, rimase assorto per tutto il tempo poi, senza dire una parola, lasciò il denaro sul tavolo e uscì nella strada illuminata dai primi raggi di sole. Prese la via del mare, camminava con passo deciso, ma senza affrettarsi, il ciuffo di capelli biondi che usciva dal berretto ondeggiava nella leggera brezza che arrivava dal mare non lontano. Superato lo sbarramento delle case che impediva la visuale arrivò sul lungomare. Il tratto di mare che si offriva al suo sguardo era quanto di più bello la natura poteva offrire. Il paese era famoso proprio per la bellezza dei suoi panorami. Nella stagione estiva, le strade del borgo si affollavano di turisti. La vista del mare sembrò calmarlo, rallentò il passo, e alla prima panchina si sedette con il sacco al fianco. I passanti che passarono di là notarono il forestiero e dissero che era un bell’uomo, dimostrava circa quaranta anni e gli occhi erano di un colore che somigliava all’acqua del mare. Si era tolto il berretto e i capelli biondi, preda del vento, ondeggiarono chiari e luccicanti sotto i raggi del sole. Alle nove precise si alzò e si mise in cammino verso una stradina che portava al centro del borgo marinaro, camminò fino alla bottega d'articoli per il mare. In quel momento il padrone stava alzando le serrande per aprire il negozio. Cristoforo lo vide e lo salutò con circospezione: un forestiero, a quell’ora del mattino e fuori stagione, era un evento anomalo, ma voleva essere gentile verso un probabile cliente.

- Buongiorno signore, mattiniero eh! Aspetti un minuto, finisco di aprire e sono a sua disposizione

- Buongiorno - rispose l’uomo, la sua voce era ferma, melodiosa e profonda, una voce che non lasciava trasparire nessuna emozione - faccia con calma non ho nessuna fretta.

Ultimate le operazioni e, entrati nella bottega, Cristoforo chiese:

- Allora signore in cosa posso servirla, lei deve essere forestiero, non l’ho mai vista in paese, e dire che io conosco tutti.

- Certo - disse l’altro senza scomporsi - vorrei comprare due canne da pesca robuste e tutto quello che serve, lenze, ami, esche, e inoltre vorrei una informazione, dove posso noleggiare una barca per due giorni, oggi e domani fino a sera.

- Bene - fece Cristoforo – è fortunato, posso fornirle tutto quello che ha chiesto e anche la barca, ho disponibile un cabinato con motore da 100 cavalli in perfetta efficienza, se è interessato nel giro di un quarto d’ora sarà tutto pronto, la barca è già in mare giù al molo vecchio. Dobbiamo solo accordarci con il prezzo.

- D’accordo, prepari tutto e mi dica quanto le devo, non discuto sul prezzo.

Dentro di se Cristoforo gongolava, non aveva mai concluso un affare così velocemente, la barca l’aveva usata lui la notte appena trascorsa, per la pesca ai calamari.

Come promesso, in poco tempo, aveva preparato tutto, doveva solo accompagnarlo al molo. Senza pensarci su, chiuse la porta e si mise al suo fianco mentre andavano verso il porto. Camminarono insieme in silenzio per tutto il tratto di strada che portava al molo. Arrivarono presto e lo sconosciuto, dopo aver visto la barca, gli consegnò una mazzetta di denaro contante. Cristoforo non fece in tempo a prendere i soldi che la barca era stata messa già in moto, puntando verso il largo.

Non fece altro che mettere il denaro in tasca e fissò a lungo la sagoma dell'imbarcazione che si allontanava verso il blu dell’orizzonte. "Deve essere un grande appassionato di pesca quel tizio", si disse, "dal suo aspetto, così insolito, non pensavo potesse disporre di una cifra come quella in contanti. Con lui ho incassato già il mio guadagno giornaliero, spero solo che torni secondo gli accordi", concluse, "il mare dalle nostre parti non scherza."

Venne la sera e Cristoforo, dopo la chiusura del negozio, andò al porto per vedere se era rientrato il forestiero, ma di lui non c’era traccia. Deluso e un po’ in apprensione tornò a casa, strada facendo ipotizzò che il tizio volesse trascorrere la notte a bordo, la barca lo permetteva, l’indomani però doveva tornare, il noleggio era fino alla sera e lui ci teneva alla sua barca.

Il mattino successivo il mare cambiò umore e il vento cominciò a soffiare in senso contrario, le onde tendevano a portare al largo, rientrare a terra poteva diventare complicato. Man mano, nel corso della giornata, il vento aumentò ancora mettendosi su burrasca. Cristoforo era sempre più allarmato, sia per l’uomo che per il suo natante: gli era costato buona parte dei suoi risparmi. A sera inoltrata, passata la buriana, aveva perso ogni speranza di rivedere la sua barca e quello strano tipo. Ad un tratto vide rientrare in porto il peschereccio di suo fratello Vincenzo. Rientrava dalla pesca oltre i limiti territoriali. Diede la voce e dalla barca risposero. Guardando in quella direzione notò che il peschereccio trainava una barca, nonostante il buio quella sagoma aveva un aspetto familiare. Corse al molo, dove stava attraccando il peschereccio e chiese a gran voce cosa era successo. Il fratello saltò a terra e i due si misero a parlare fittamente. Dopo la chiacchierata, i due fratelli si divisero e, mestamente, Cristoforo tornò verso casa. La barca era intatta, e anche l’attrezzatura che lo straniero aveva comprato, non mancava nulla; dell'uomo, invece, nessuna traccia. Era scomparso nel nulla. Pensò ad un malore, un annegamento per cause fortuite, ma anche dopo insistenti ricerche il corpo non fu mai trovato. Pochi erano stati quelli che lo avevano visto e ognuno di loro aveva dato una versione diversa della sua sparizione. A seguito dei diversi racconti della gente, nacque la leggenda del marinaio scomparso. Nel tempo molti pescatori giurarono di aver visto, nelle notti di burrasca, una strana luce nelle vicinanze della costa, la sagoma di un uomo dai capelli stranamente lunghi e luminosi, una scia di luce visibile da lontano. Un uomo che se ne stava fermo a pescare sugli scogli, proprio dove un tempo c’era il vecchio faro, ormai in disuso.

 

 

 

Tutti i racconti

0
0
1

Il Rosso e il Bianco 1/3

07 October 2024

Era una mattina fredda e gelida sull'altopiano di Asiago, durante una delle fasi più dure della Prima Guerra Mondiale. La neve copriva tutto con il suo manto bianco, riflettendo una luce spettrale sotto un cielo grigio e plumbeo. Il silenzio era rotto solo dal rumore soffocato dei passi dei soldati, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
1

L'avocado e il male

07 October 2024

avocado e il male Dall’enciclopedia Treccani: Nel suo significato più ampio, il MALE è tutto ciò che crea un danno, turbando il benessere morale o fisico, ed è perciò evitato e oggetto di condanna (i mali che affliggono l’umanità… […] Proverbi a mali estremi estremi rimedi non tutti i mali vengono [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

0
0
1

Solo per una notte (2/2)

Ispirato a tre storie vere - v. nota

07 October 2024

Buz si accese una sigaretta, proteggendola con una mano. Si era alzato il vento. Una brezza gentile che scivolava dalla cima delle colline come un animale notturno. Prima dell’alba avrebbe rinforzato, avrebbe attraversato la pianura e sarebbe giunta in città. A quel punto avrebbe potuto sentirla [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

0
0
1

CENTRALE PARANOICA 5

HOT BURRITO SHOWDOWN

07 October 2024

HOT BURRITO SHOWDOWN Hi, qui è la centrale paranoica! Oggi c'è stato un bel pò di trambusto al Transcend Village. Jack Inferno e Al Nessuno degli "Hillbilly Sillly" se le sono date di santa ragione per una questione di accordature. Il punto riguardava una cover dei Country Weather " Hot Burrito [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
4
9

Fedeltà

06 October 2024

Nel cuore della notte, oscura e silente, spira un vento di tenerezza persistente. Fedeltà in amore, come stella luminosa, guida i nostri passi con grazia radiosa. Intricati sono i sentieri del cuore, là dove la fedeltà fiorisce con ardore. Come ombra che accompagna, senza [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
5
23

L'aprimitili

06 October 2024

Quando ero un adolescente, prevalentemente nei mesi estivi dacché libero dagli impegni scolastici, da lunedì a sabato mi prodigavo come commesso magazziniere in un negozio di articoli casalinghi. Il lavoro non mi dispiaceva, ma c'erano vari aspetti negativi, tra cui la scarsa paga, che si attestava [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
9
23

Lo sconosciuto

06 October 2024

Lo sconosciuto Nulla di lui si conosceva, neanche il nome. Nulla. "Sono malato, sono malato!". Camminando con passo incerto ripeteva, quasi una litania, questa affermazione, che non era però una richiesta d'aiuto. Aumentava il tono della voce all'approssimarsi delle persone. Incespicava a destra [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dario Mazzolini: grazie piccola stella...e se non fosse stata follia? A me piace pensare quello [...]

  • Piccola stella: Penso non a una follia in senso ordinario, ma a quella marcia in più [...]

1
2
8

Solo per una notte (1/2)

Ispirato a tre storie vere, ma vi tocca aspettare la seconda parte

06 October 2024

«È cominciata per gioco e, forse, non è stato che un gioco». Jill spinse il cartoncino bianco verso Daphne. Era un comune rettangolo di carta rigida. Sulla formica bordeaux del tavolo, alla luce della vecchia lampada a incandescenza, mostrava tutta la sua ordinarietà. Un biglietto da visita di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
2
18

PIOGGIA

05 October 2024

Arriva un momento della tua vita, dove sei na semplice pioggia o due gocce d’acqua, sono la miglior cosa per la tua mente, perché in un modo o nell’altro ci ti rispecchi in essa. quel freddolino che si sente può rappresentare un momento d’insicurezza, quelle gocce che sbattono nel pavimento sono [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

1
11
22

Banalità

Riflessioni (un po' amare)

05 October 2024

È con queste mie mani che faccio le cose che faccio: monto, smonto, mi ferisco, premo tasti, pulisco… Chi comanda queste mie mani? La mia mente, che sa quello che sa, con le istruzioni che vengono dalla esperienza, dall’istruzione, con i neuroni e le sinapsi che dipendono anche dall’età raggiunta… [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Oggetti Smarriti: Banalità con cui tutti prima o poi dovremo fare i conti. Bravo Savi !!!

  • Savi: Il mio nome è Savino e forse è meglio se mi firmo cosi.
    Non [...]

1
8
18

LATIN LOVER

05 October 2024

LATIN LOVER Capì che l’alcol lo aiutava con le donne. Chè bevendo risolveva. Prese l’abitudine a bere ad ogni incontro galante. Dopo sette anni mollò le donne e si diede anima e corpo al rum.

Tempo di lettura: 30 secondi

1
4
10

Nà Poesia

Una poesia in lingua napoletana

05 October 2024

Vuleve scrivere pe te nà poesia, Ma nà poesia nun se pò scrivere pe te, pecchè tu stesse si nà poesia. Eppò che putesse dicere cchiù ‘e chelle cà tu sì? Comme 'e truvarrie 'e parole? Comme putessene nascere 'e penziere? Nun ce stanne nè parole 'e nè penziere che ponne raccuntà chelle che si! [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dario Mazzolini: io sinceramente da Cremones per nascita e da mantovano per presunto amore, [...]

  • Patapump: se il Paradiso sarà cosi ci sto!
    ciao caro Gennaro

Torna su