“Il nostro amore. Cheto, burrascoso, amore grande. Amore nato nella lontananza dei giorni andati, quando le tue mani incrociavano le mie, quando gli sguardi si perdevano nel silenzio, quando le parole precipitavano come gocce di pioggia portate dal vento. Non chiedermi perché se ora, ascoltando la tua voce, le parole si traducono in malinconia, se la tua assenza dipinge di nostalgia le ore stanche che innaffiano i giorni che non tornano, se l’alba si confonde con il rosso vermiglio del tramonto e i mille perché dell’anima.

Amore, amore disperato nell’aggrovigliarsi dei pensieri che s’infittiscono, quando il domani avanza come i passi incerti dei gatti sui tetti delle case, come le nuvole che nel cielo si fan spazio dopo un temporale in piena estate.

Amore folle, amore unico, insostituibile, solitario pensiero della sera, risveglio gioioso del mattino, sole che s’affaccia tiepido dalle fessure dei ricordi che alimentano il desiderio di averti e viverti come la prima volta.

Amore dei giorni che sfilano nell’irrazionale, inspiegabile voglia di non perdersi. Amore che corre tra i rumori della gente, i discorsi scontati e un po’ banali,  caffè sorseggiati tra voglia di vita e nuvole di fumo, amore da nascondere, amore da difendere, amore che non sa mentire, amore che smarrisce i sé, i poi nell’incognita e la voglia di stringersi di più.

Quando il desiderio ferma il tempo, quando il verde immenso dei tuoi occhi rapisce il cuore, i segreti senso più non hanno. Quando i tuoi sorrisi incontrano i miei, gli affanni si fermano nella piena degli sguardi che non han bisogno di parole. Quando la ragione non ha ragione, quando le lacrime di gioia spengono le ombre e accendono di magia i sussulti d’amore.

Ti amo, amore mio folle, amo i capricci ribelli, il tuo irrefrenabile amarmi, il tuo perderti nelle assurdità che la gelosia genera come fuoco che alimenta altro fuoco, come passione che genera altra passione, vita che genera vita.

Ti amo, e nel brusio assurdo del tempo, nel paradossale ascolto dei tumulti dell’anima, ritrovo il senso del mio vivere accanto a te. Nell’insofferenza che trasuda dai tuoi sguardi, il  tuo ingoiare dissapori per le notti senza me, gli attimi che scivolano via  nel chiaroscuro della solitudine.

Il nostro amore tra granelli di tempesta, fruscii di canne al vento, riflessi di luci sempre accese. I perché che lucidano gli occhi e fermano il tempo, come il tuo essere dentro me nel sempre del mio amarti. Il mio, il tuo cercarmi ogni istante. Il nostro amore!"

 

Quando leggerai questa lettera, sarai già lontano. il treno dell'orgoglio ti sta portando via. Sarà tardi, troppo tardi! Il tempo ci aiuterà a dimenticare,un giorno, forse... l'amore da solo non basta. La ragione ci divide. ma l'amore, ricorda, non ha ragione. Il cuore segue altre strade, purtroppo le nostre strade sono destinate a divergere. Stiamo andando via da noi... il nostro noi, tanto nostro, tanto disperato!

Tutti i racconti

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La madre di Sara

24 April 2024

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24 April 2024

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haiku

24 April 2024

quel picco bianco di mite maggio spicca - resta la neve Laura Lapietra ©

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Vi racconto Ludwig Van Beethoven prima parte

Il Titano della musica

23 April 2024

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    1di2
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“Tu quoque, quercus!” Lo pronuncio come uno scioglilingua, più volte, con un’enfasi insolita per me che raramente mi esprimo con toni solenni. Subito rifletto e smaschero il lapsus che nasconde il “tu quoque” riferito a un minuscolo esemplare di quercus che da due anni ha preso possesso di un [...]

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22 April 2024

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22 April 2024

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21 April 2024

Lettera fantasiosa da chi è stato tuo e tiene a te Ci siamo trovati in una vita precedente siamo stati bene assieme. Così tanto bene che lei mi ha riconosciuto e vorrebbe ricongiungersi a me anche in questa vita così come nelle prossime fino al limite. Ma ogni vita dovrebbe [...]

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Sedoka - 3

21 April 2024

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Altrove

21 April 2024

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