Spoleto, notte piena, albergo a tre stelle, camera matrimoniale di dimensioni ridotte.

Lui era arrivato in quella camera travolto da una tempesta di eventi uno più intenso e sconvolgente dell’altro.

Eppure non si poteva dire di lui che fosse un cinquasettenne pantofolaio e borghese, poco avvezzo alle emozioni. Aveva vissuto pienamente la vita che gli era toccata, succhiando il nettare e l’amaro di essa senza tirarsi mai indietro. Questa volta, però, sentiva che era tutto diverso: colori, sapori, parole, baci, pelle, carezze; tutto mai visto, mai sentito così. E alternava, dentro di sè, stati d’animo sconosciuti. Si sentiva di volta in volta: patetico, infantile, permaloso, suscettibile, fragile e dipendente.

Era nella sue mani. E se lei gli avesse chiesto di andare in capo al mondo, ci sarebbe andato di corsa. E infatti: adesso era corso a Spoleto solo per passare una notte con lei.

Lei ci era capitata seguendo le tracce di un’avventura che aveva tutto il fascino della sfida e dell’ignoto. Ma quale avventura?

Lei era innamorata, persa, cotta, impaurita; eppure sentiva di potersela giocare quella storia con l’uomo tanto più grande di lei, perchè aveva dalla sua tutta la bellezza, la spavalderia e l’incoscienza proprie dei vent’anni.

Come si fa con il bungee jumping: chiudi gli occhi, ti stringi la paura al petto e ti butti nel vuoto.

Erano finiti in quella camera d'albergo dopo aver mangiato e bevuto bene e tanto; poi con le dita intrecciate si erano affacciati, già dopo il tramonto, dalla terrazza che dall’alto guardava il paese, incuranti del primo vento autunnale.

E poi si erano tuffati nel letto di quella camera piccolissima, ma proprio per questo tanto romantica, a ubriacarsi di piacere.

L’uomo, improvvisamente, si era sentito male.

Si era accasciato, scosso da brividi di freddo.

Batteva i denti con violenza e pronunciava parole sconclusionate.

Lei prova a non perdere la testa. Chiama il portiere e gli chiede quasi strillando di far venire di corsa la guardia medica.
Passano i minuti che le sembrano ore. Gli accarezza i capelli e la testa, è sudato ma continua a tremare.

Chiama il 118.
Rispondono. Poche informazioni. Dicono che vengono subito.
Arrivano dopo nemmeno dieci minuti.

Bussano alla porta; sono tre, due infermieri e una dottoressa, minuta e giovane.
Guardano lei; il suo viso dolcissimo – sembra un dipinto – con le guance arrossate e la bocca perfettamente disegnata un pò gonfia, tutto il suo corpo, molto poco nascosto dal pigiama, che esplode di sensualità.
Guardano lui, sotterrato da lenzuola e coperte, con i radi capelli sudati, il viso pallido e tirato, il corpo scosso da fremiti.
E il loro sguardo va da lei a lui, da lui a lei; ammutoliti dall’incredulità.

Fermi, in silenzio.

Improvviso, è un bussare energico alla porta: il portiere di notte, in giacca e cravatta, accompagna la guardia medica, una donna matura, tarchiata, grassoccia e con una giacca a quadri dozzinale.

Entrano nella stanza anche loro, a fatica. Adesso sono cinque in piedi, appoggiati l’uno all’altro.

In quella stanza dove il solo letto matrimoniale basta ad occupare quasi tutta la superficie, il fermo immagine coglie tre uomini, due dei quali in divisa verde e uno in cravatta con fattezze medio orientali (si scoprirà poi essere egiziano) due donne medico, l’una giovane con camice e l’altra matura con giacca a quadri, che guardano fissi la strana coppia che hanno dinanzi: una bellissima ragazza in baby doll seduta accanto ad un uomo maturo delirante steso sul letto.

Un sola domanda rimbalza da uno all’altro dei loro visi.
Se ne fa portavoce, infine, la giovane medico: “il signore ha preso qualcosa? Forse il Viagra?”
“No!”, risponde lei, ma questo no offeso dovrà ripeterlo tante volte.

Finalmente lo visitano.
Ha la febbre altissima.
Decidono di ricoverarlo in ospedale. Fra mille contorsioni riescono a uscire portandolo in braccio semi svenuto. Lei si è infilata al volo un jeans sopra il baby doll (e uno dei due infermieri è riuscito a buttare lo sguardo là dove non si dovrebbe) e li segue chiudendo quella strana processione notturna.

Le dicono di stare tranquilla e che gli faranno le analisi per scoprire se qualche sostanza è stata ingerita, casomai, a sua insaputa.

Si scoprirà invece che lui ha una forma acuta di broncopolmonite.
Gli prescriveranno di fare accertamenti diagnostici ai polmoni.

Dalle analisi risulta il colesterolo un pò alto e i trigliceridi al limite massimo consentito.

Ma nessuna traccia di Viagra.

Tutti i racconti

3
4
19

CENTRALE PARANOICA 9

HARD STONED BOY

15 December 2025

Hi, qui è la centrale paranoica. Non va benissimo, hanno fiutato l’intruso e mi cercano. Non sanno chi sono, cosa sono e che faccio, così ad ogni buon conto ci provano a sterminarmi. Intanto hanno sigillato lo Psychotronic e sparso una specie di DDT digitale tutt’attorno all’area... E che mai [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    scrivi bene e lo sai.
    Ti piace provocare scandalizzare se [...]

  • Dax: Un racconto eccentrico. Fatico a comprenderne il senso..Like

2
3
17

Prima di casa

15 December 2025

«Mio Dio! Ancora tre ore di macchina devo fare!» pensò, lo sguardo fisso sulla strada oltre il parabrezza. Il tramonto incendiava il paesaggio di un rosso vivido: sarebbe stato romanticissimo goderne accanto alla sua compagna, magari con un drink in mano. Invece eccolo lì, solo, a guidare verso [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Piaciuto. Mi piacerebbe dire di più, ma finirei per fare spoiler. Magari [...]

  • Dax: bello, intenso...mi spiace per il protagonista 😢.
    like

4
7
36

Carta straccia

14 December 2025

Guidavo quella Cadillac diroccata, che sbuffava fumo grigio. Avevo lasciato Billy, mi inquietava parecchio. Stava al quindicesimo piano con il suo strano gatto siamese, quello con una splendida eterocromia iridea. Aveva cambiato la serratura di casa almeno tre volte, ma qualcuno era riuscito a [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
4
23

Pensieri sulle persone

Intrusione nella mia testa in un venerdì sera

14 December 2025

Da piccola m'immaginavo come la protagonista di un film, nel quale tutto e tutti mi ruotavano intorno. Fantasticavo nel vederli seduti al cinema che guardavano la mia vita di tutti i giorni sul grande schermo, ridendo e commentando ciò che dicevo e facevo. Poi, crescendo, l'ego si ridimensiona [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Riccardo: benvenuta, ed un buon esordio.
    cerca un nick rispetto all anonimato 🤗
    identifica [...]

  • Smoki: Per fortuna le relazioni mutano assieme alle persone. Se rimanessero sempre [...]

2
4
39

La creatura 2/2

13 December 2025

Un giorno Maria stava esaminando uno di quei reperti ed era completamente sola, immersa nella meditazione su quei segni incisi. Quando, a un tratto, sentì dei suoni: una musica disarmoniosa, del tutto fuori da ogni schema armonico. Poi vide che qualcosa si era mosso nella parete — o era la parete [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
4
31

Mio nonno

13 December 2025

Ognuno di noi vive o vivrà la propria morte, io vivo ogni giorno la morte degli altri. Sai nonno, il primo morto che ho visto eri tu, avevo sedici anni, ti ricordi? Ti avevano sistemato in una bara-frigo nella tua stanza al piano terreno dove impagliavi le sedie, era il tuo laboratorio. In quella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Smoki:
    Questo nonno con gli occhi chiari e le mani magiche mi ricorda un po' [...]

  • GustavLebo: Grazie a tutti. Smoki ti ha steso forse perche è tutto vero.

4
4
31

Il tempo e il profumo

12 December 2025

Oggi c'è il sole. Marco guarda Miriam. Sono in un giardino seduti su una panchina. L'aria è fresca, piacevole come lo sono le mattine di primavera inoltrata. Il sole colpisce il loro viso. Sono fermi a guardarsi. Lui si avvicina al volto di lei, ne percepisce il leggero profumo che la avvolge. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Sulle panchine, Peynet docet. Quanto al ricordo del profumo e in genere degli [...]

  • Dax: Triste ma capita spesso...si cambia e non ci si riconosce più. like

4
6
36

La creatura 1/2

12 December 2025

Lettera del 3 maggio 19.. Mia cara Maria, scrivo dopo giorni di insonnia e febbrile agitazione. Gli scavi presso il sito di Khor-Amun si sono rivelati ben più strani di quanto potessi immaginare. Ho rinvenuto strutture che non combaciano con alcuna civiltà conosciuta: angoli che non dovrebbero [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Smoki: Ecco. Ora mi tocca coscrivere gli amici per giocare ad Arkham Horror o alle [...]

  • AliDiNotte: Grazie a tutti per i commenti. Smoki è proprio l'effetto che voglio [...]

3
4
38

I due gemelli

11 December 2025

«Aprimi…» disse una voce roca dall’esterno. Quando, quella notte, aprii la porta, trovai mio fratello sorridente. «Ho portato una cosa...» Rovistò nella borsa e lasciò cadere una massa giallastra sul pavimento. Sapevo cos’era, ma glielo chiesi lo stesso. «Che cos’è?» «Non la riconosci? L’ho presa.» [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Walter Fest: Per i miei gusti 5 minuti di lettura erano troppi, forse dovevi essere piu' [...]

  • Dax: bello, triste.Like

12
17
77

La Caccia

11 December 2025

Terzo giorno. Le tracce sono chiare, la preda è vicina. Respiro il fresco del mattino spronando il cavallo nel guado. Eccolo, laggiù in riva al fiume, ignaro della mia presenza. Lo chiamo, si gira pistola in pugno ma io sono più veloce. Mia è la vendetta. NdA: una nota per contestualizzare [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

4
13
35

Debunker (4/4)

10 December 2025

Il botolo ringhiante voltò il muso verso la nuova apparizione. Questa alzò un braccio simile a un ramo d’albero e lo abbassò emettendo un lungo, bizzarro fischio. Il cane smise di ringhiare, si accucciò e prese a scodinzolare. Anche quelli nel folto tacquero. Non appena il fischio cessò, il botolo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: A scanso di eqiuvoci: in questo testo, la IA non ci ha messo becco.

  • Aaron: Molto interessante Rubrus... Che ne dici di ricavarne un articolo per il nostro [...]

6
9
34

Bro, queste nonne sono fuori patch, giuro

Miu
10 December 2025

Nel parchetto comunale, ogni pomeriggio, va in scena un piccolo miracolo naturale: la convivenza di creature che, in un mondo sensato, non dovrebbero neanche incrociarsi. Seduto sulla panchina, Ercole, ottantasei anni, ex capotreno, occhio liquido e pazienza evaporata da tempo, osservava tutto [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • An Old Luca: Veramente uno dei lavori più benfatti che ho letto qui su LDM per i [...]

  • Smoki: AMO. TUTTO. SMODATAMENTE.
    Amo le storie di nonni e nipoti.
    Amo la differenza [...]

Torna su