Non sono un estimatore della sigaretta, anzi, la sola vista di una cicca mi fa venire il voltastomaco. Perché la gente fuma? Le ragioni risultano molteplici. Chi per questioni di dipendenza, chi per compagnia, chi per l’illusione di rilassarsi e chi invece… non ha sale in zucca, come si suol dire.

 

Qualche mattina fa, in piazza, mentre me ne stavo seduto su una panchina a godermi una bella giornata di sole, notai un giovane galletto spocchioso, aveva chiesto una sigaretta a un suo coetaneo. Il signorino si era messo in testa che la “paglia” sarebbe stata una strategia vincente per abbordare una ragazza bruna che con una fotocamera digitale si stava prodigando a fare degli scatti a una fontana. Avendo seguito tutta la vicenda dall’inizio alla fine, le risate e le riflessioni non mancarono di certo.

«Dammi una siga, forza!», disse uno dei due tutto allupato. 

«Ma se non hai mai fumato in vita tua. Coglione!», lo ammonì simpaticamente l’altro, che oltre a essere più saggio di lui prevedeva l’andazzo e come sarebbe andata finire.

«Dammi sta cacchio di Marlboro. Dai, muoviti che se ne sta andando!», insistette lo sbruffone. 

«Serviti pure!», esclamò l’amico lanciandogli l’intero pacchetto e l’accendino sopra le gambe.

Il “provolone”, dopo aver sfilato una sigaretta per appoggiarsela sulle labbra e averla accesa, si era avviato assai spavaldo in direzione della fanciulla.

«Ciao scusa, coff, coff, cough, cough, cough…», esordì mettendosi vistosamente a tossire.

La ragazza lo osservò con curiosità, per poi mostrare un sorriso ambiguo.

«Ci poss… coff, coff, cough, ci possiamo conoscere? Coff, coff…», proseguì il neo fumatore con la sua disperata e ormai compromessa tecnica d’approccio.

L’amico si sbellicò dalle risate e in maniera complice mi cimentai a fare lo stesso anch’io dal momento che le nostre panchine si trovavano praticamente vicine.

L’espressione della giovane si fece via via più maliziosa, indubbiamente aveva intuito che il tipo non brillava di intelligenza.

«Ciao, piacere, scusa ma non posso rimanere, devo andare in farmacia a comprare delle medicine per mio nonno», si limitò a dire con l’evidente proposito di liberarsi di quel buffone.

«Coff, coff… comunque io sono Paolo… coff, coff!», si presentò tentando di provarci ancora e porgendo inutilmente la mano rimasta a mezz’aria.

Si notava chiaramente che la ragazza aveva deliberatamente ignorato il gesto, difatti girò velocemente i tacchi e scuotendo la testa si divincolò.

«Bella mossa, complimenti!», ironizzò ad alta voce l’amico.

«No, è che doveva prendere le medicine al nonno, sennò ci stava…», ipotizzò poco convinto il ragazzo che si chiamava Paolo, non volendo ammettere la stronzata di cui si era reso protagonista e lanciando rabbiosamente la sigaretta a terra.

«Ma quale nonno? Tu hai bisogno di medicine!», incalzò l’altro deridendolo apertamente.

A quel punto, non potendo farne a meno, mi feci avanti per esporre una mia considerazione.

«Scusate l’intromissione, siccome ho assistito alla scena mi posso permettere una valutazione e un piccolo consiglio?», domandai cercando di non apparire indelicato.

«Se è costruttivo sì!», mi rispose l’ex neo fumatore.

«Dando ai voti il tuo approccio ecco cosa ti dico: ti do dieci per il l’iniziativa, cioè per il fatto che ti sei buttato, ma zero per la furbizia. La prossima volta credi più in te stesso invece che nel potere della sigaretta.»

Entrambi annuirono concordi, facendo seguire un gesto, ovverosia una mano chiusa con il pollice verso l'alto.

«Non credo che ripeterò l’esperienza, per quel poco che ho fumato ho dato abbastanza!», furono le ultime parole del baccellone.

Salutai i due e me tornai a casa.

 

Penso proprio che quel Paolo abbia capito la lezione.

Tutti i racconti

6
5
19

Non leggerai il mio nome

01 December 2025

Non leggerai il mio nome Quel foglio rimarrà bianco e sfuggente Chiunque avesse voluto scriverlo, ne sarebbe rimasto deluso Avrebbe deciso qualcosa, che non avevo scelto Sarebbe andato per consegnarlo, quando ero ormai lontano Lontano da quel fumo che copriva il mondo, fino a soffocarlo Avevo mani [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
13
19

Soluzione radicale

01 December 2025

Il monolocale mi garba. Così pulito e ordinato, sembra la casa delle bambole. Beh, per quel che ne so io, perché lo giuro, non ne ho mai vista una. Che posso dire, ragazzi? Per ora me ne sto qui, sotto un buffo piumino rosa e un lenzuolo pieno di orsetti stampati. Insomma, mi sembra di vivere dentro [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
2
26

Il libro magico (2/2)

Intrigo a casa Natale

30 November 2025

Gli elfi che erano di sentinella avevano sentito e visto Darkman introdursi furtivamente sul sentiero che portava a casa di Babbo. Avevano dato l’allarme e ora erano tutti nascosti nelle vicinanze della casa in attesa del nemico. Sapevano che il mago era forte e usando la magia poteva sconfiggerli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    dark man il famigerato uomo nero dei tempi in cui il politically [...]

  • Rubrus: Un po' grinch e un po' Calimero, che si sbianca col mattarello invece [...]

2
9
56

Elisa e lo specchio

30 November 2025

Dopo il maithuna, seduto nudo sul letto, la osservavo rivestirsi davanti allo specchio rettangolare da parete a figura intera. Sulle spalle scendevano con leggerezza i capelli biondi ondulati. Le natiche a mandolino. Le gambe bianche lunghe. Le caviglie sottili. Spostai lo sguardo sullo specchio. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Zio Rubone (Ezio Bruno): Caro Simone, la tua "puttana di Centocelle" mi è piaciuta [...]

  • Sofia85: È sincretismo. Gabriele D'Annunzio ne rappresenta un precedente.

2
2
29

Il libro magico (1/2)

Intrigo a casa Natale

29 November 2025

Oltre il regno della neve e del gelo dove vive Babbo Natale con gli elfi e le sue amate renne, andando verso oriente e camminando per giorni e giorni, si arriva in una città chiamata Blacktown. Un posto altrettanto freddo, ma del tutto privo di luce, di alberi e di animali. In quelle terre c’è [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

12
9
34

Jean Vallette parte (2/2)

Da Rieux-Minervois a Parigi

29 November 2025

È giorno fatto da un pezzo quando Jean e Jòrdi giungono in vista di Carcassonne. La doppia cinta di mura merlate e le torri che proteggono l’antica città hanno anche questa volta un grande effetto sul giovane. Jean ripercorre con gli occhi della mente i sei anni trascorsi al Petit Séminaire. Latino, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

13
4
39

Jean Vallette parte (1/2)

Da Rieux-Minervois a Parigi

28 November 2025

2 ottobre 1865 È ancora notte a Rieux-Minervois. Un vento gelido soffia, promettendo un cielo terso e una bella giornata d’autunno. «Lo gal canta, Joan-Baptista. Lo sénher Jòrdi t’espèra» [1]. «Óc, maman»[2], dice il ragazzo prendendo la sua valigia di cartone e scendendo per la rampa ripida [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

6
7
37

Tutte le mattine

28 November 2025

Tutte le mattine, più o meno alla stessa ora, li vedo. Lui è lì, sul marciapiede poco prima della fermata della corriera. Lei è al balcone, pigiama chiaro e una sigaretta tra le dita. Quando passo in auto li intravedo soltanto per qualche secondo, ma è sempre uguale: lui guarda verso l’alto, lei [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
5
28

Una giornata a Chiari 2/2

27 November 2025

Quando si voltò verso di me, Luca aveva addosso un’aria strana. Gli occhi gli brillavano di una luce nuova, come se quell’incontro improvviso avesse risvegliato qualcosa. “Questa è Micol, ci siamo conosciuti ai tempi dell’università”, annunciò. “Piacere”, dissi. Le parlai dei miei racconti e le [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • GustavLebo: grazie dei commenti

  • Dax: Carino, carico di nostagia... però Micol è vstata scortese alla [...]

27
28
203

Todos Hotel

Come il vetro

27 November 2025

Un pomeriggio, era domenica, alla mia porta in ospedale si affaccia uno dei tanti in camice bianco. Capelli cortissimi e grigi, naso importante, sguardo limpido. Sorride. Premurandosi di non essere invadente. Quasi senza voglia di piacere a tutti i costi. Misurato nei gesti infonde nell'aria una [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
8
36

Intervista con il Destino

26 November 2025

- Buonasera e grazie per aver accettato questo incontro. Innanzi tutto mi lasci dire che sono piacevolmente sorpreso di trovarmi di fronte a una donna. - Non capisco la sorpresa, è ancora vivo. Se il Destino fosse maschile l'umanità sarebbe scomparsa molto tempo fa. - Non fa una grinza. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: A proposito di incidenti, giusto oggi ho ritirato il verbale dell'incidente [...]

  • La Gigia: Molto carino, originale e con un dialogo ben strutturato.

3
11
31

Una giornata a Chiari 1/2

26 November 2025

“Allora vieni?”, mi chiese Luca qualche giorno prima. “Mah, non lo so… vedrò come sono messo sabato”, gli avevo risposto quando mi aveva telefonato. Il giorno prima mi aveva chiesto di andare con lui al Festival della Microeditoria di Chiari, in provincia di Brescia. Non sapevo se sarei andato, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su