La donna oziava sulla sedia dinanzi alla porta di casa. Il corpo rilassato, le mani aperte in grembo, gli occhi chiusi. Aspettava che il calore del sole dissipasse la tristezza della notte.

Un leggerissimo formicolio alla mano destra la riscosse. Aprì gli occhi, sorrise: una farfalla si era posata sul palmo della mano. Osservò l’impalpabile delicatezza delle ali, il lievissimo battito, i colori intensi e delicati insieme, le sottili antenne che vibravano piano alla lieve carezza della brezza estiva, il corpo esile eppure robusto.

Pensò a quanto fosse bella la farfalla, a quanto fosse piacevole la sensazione di averla sulla mano. Ristette a contemplarla, piena di meraviglia, per un tempo indefinibile mentre i raggi del sole le scaldavano la pelle e la fragile bellezza della farfalla le scioglieva il cuore.

Poi un sentimento diverso la pervase. Considerò che dopo pochi attimi la farfalla se ne sarebbe andata, lei l’avrebbe persa. Non avrebbe più potuto ammirare quei colori sgargianti, quel corpo perfetto nella sua semplicità, non avrebbe più potuto sentire il leggerissimo fremito delle ali sulla sua mano. Sarebbe stata di nuovo sola, più che sola, abbandonata. E sentì freddo, come se il sole si fosse nascosto dietro una nuvola grigia.

Un senso di angoscia e di desolazione si diffuse nel suo animo. Non voleva perderla, la farfalla, voleva che si fermasse lì, sulla mano, voleva continuare ad averla con sé, per sempre. Istintivamente le dita si contrassero per imprigionare la farfalla, impedirle di volare via.

Un pensiero la immobilizzò: se avesse chiuso la mano la farfalla sarebbe morta. Allora avrebbe potuto trafiggerla con uno spillone e sistemarla bene in vista sotto una teca. In questo modo l’avrebbe avuta per sempre.

Era questo che voleva?

No, certo, lei non la voleva morta, morta non aveva alcun valore per lei. Lei voleva che rimanesse viva, con lei, per lei. Un senso di ribellione la investì al pensiero che non potesse avere la farfalla come avrebbe voluto.

Poi una grande rassegnazione la invase. Capì che se si costringe qualcuno a rimanere quando questi non vuole, quel qualcuno muore e che se voleva bene alla farfalla doveva lasciarla libera di andare via, quando e dove avesse voluto. Sospirò leggermente, attenta a non disturbare la farfalla, con una tristezza che era già rimpianto.

Un'inaspettata serenità la pervase quando decise che avrebbe fatto questo per la farfalla, che l’avrebbe lasciata andare, senza cercare di trattenerla, senza farle del male. Le sue dita, lentamente, si distesero.

Comprese infine che ciò che le restava era godersi ogni istante che avesse condiviso con la farfalla, ed essere grata per ogni momento che le sarebbe stato concesso. Così rimase a contemplare la farfalla, con il cuore colmo di amore e di libertà.

E il sole tornò a splendere e a riscaldarle la pelle con i suoi raggi, mentre una grande gioia si diffondeva nel suo animo.

Tutti i racconti

0
0
2

FELICITA'

19 July 2025

“Cosa posso fare per farti felice?” La domanda arrivò inattesa ed improvvisa mentre stavo per uscire. Mi guardava con quello sguardo sornione ed un mezzo sorriso, si poteva pensare ad una battuta scherzosa ma, conoscendolo, sapevo che non era così. Subito pensai alle ore precedenti, se fosse capitato [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
1

Immoti Interrogativi

Poesia D'amore

19 July 2025

Hai mai sentito scavare il silenzio dell'immoto nelle schegge del varco della distanza che disegna lacrime in schizzi di emozioni sottopelle? Hai mai dimenticato la dolce brezza che nuda accarezzava la pura estasi che abbracciava i nostri tremuli cuori sulla scarpata del nostro fato in [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

6
8
36

Percorsi

18 July 2025

Passi veloci, in fretta, scale, ancora altre scale. Il bip delle porte della metro che stanno per chiudersi accelera il cuore: un ultimo sforzo! Ce l’ho fatta. Le porte si chiudono con un tonfo muto e indifferente, stranamente c'è un posto libero, che occupo subitamente pregando che nessuno mi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Walter Fest: Non male brava, benvenuta tra di noi. Non posso fare a meno di chiederti....realtà [...]

  • Ondine: Qui e ora. Bel racconto riflessivo profondo e scritto bene

1
4
26

Lolita

18 July 2025

Lolita Era domenica. Lo studio del Cardinale Pamphili. era come sempre pieno di libri — e dunque, di cultura. Sulla scrivania, ordinatamente in disordine, si accatastavano scartoffie, volumi e una scatola di sigari cubani, rigorosamente selezionati. La notte precedente era venuta a trovarlo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Walter Fest: Benvenuto a bordo. Concordo con lo Zio ma la scrittura scorre ben e si intravede [...]

  • Ondine: In letteratura ci si deve avventurare anche 'nelle ombre' e nel vaticano [...]

6
9
33

Le rotelline

17 July 2025

Il muro della chiesa era fresco. Enea si sedette sul sedile in pietra accanto all’ingresso e vi si appoggiò, godendosi l’insperato riparo dal caldo del pomeriggio, incurante delle asperità del muro. L’ombra della chiesa occupava la piazzetta – uno slargo pavimentato con ciottoli tondeggianti tra [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Eh, il treno è sempre il treno! 🤣
    Grande Prof!

  • Ondine: Bello a suo modo romantico che sa di luoghi lontani atmosfere un po' perse. [...]

9
10
35

Là nelle stoppie dove singhiozzando…

In difesa del gerundio

17 July 2025

Negli ultimi tempi mi capita di usare spesso l'Intelligenza Artificiale (IA) per chieder pareri su quanto vado scrivendo. Ovviamente non bisogna accettarne pedissequamente i suggerimenti: in sole 10 righe l'IA vi potrebbe infilare 10 twist di trama che manco Chubby Checker… e che, soprattutto, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

9
13
49

Il ladro di zucchine

16 July 2025

Una mattina, alle sette e venti, sento suonare alla porta. È il mio vicino. Non so neanche come si chiama quell’antipatico. Io lo chiamo il rospo: tarchiato, senza collo, sempre ingrugnito, con gli occhi cerchiati e la bocca larga. – Guarda che l’ho visto! – gracchia con un tono minaccioso. – Visto [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

6
7
33

Quelle strane occasioni

L'occhio indiscreto in una sera d'estate

16 July 2025

Era il 1994, avevamo undici anni ed eravamo amici. Non era una cosa strana per noi trovarci nella mansarda di casa mia, solitamente in orario preserale, a guardare fuori dall'abbaino. Oggi non potremmo più; ma non per colpa dell'abbaino che è più o meno sempre lo stesso, ragnatele comprese, bensì [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

9
11
37

Tuscia

ricordando mio padre

15 July 2025

Bionda cavalla maremmana che importa se non ti trovo qui sei figlia come me sei tuscia e selvaggia odori di finocchio selvatico giù verso il mare che langue la discesa è troppo ardua anche per te, bella siamo spiriti portati dal vento la ferita brucia e va leccata o bagnata nell’acqua natia ci [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Ondine: Mi emozionano il vostro interesse e i commenti così vicini. Grazie

  • Dax: intensa e selvaggia. like🤩

7
11
33

Domenica 31/8/1969 first kiss (2/2)

15 July 2025

Non riesce a distogliere lo sguardo, un qualcosa che non aveva mai provato prima gli dà una sensazione di calore, si vergogna di quello che gli sta succedendo in basso, non può nascondersi spostandosi verso il biliardino perché lo spuntone avversario lo trafiggerebbe, spera che nessuno lo veda, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

7
15
63

Tempo perso

(non cercatelo)

14 July 2025

Ho sempre pensato a giorni alterni che le persone non abbiano un motivo reale per vivere. Inventano. Le persone inventano motivi per giustificare la loro esistenza in vita. Credo che le persone dovrebbero arrendersi all’evidenza. La loro presenza sul pianeta non è necessaria. Ritirarsi, pian piano, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Boh... ogni punto di vista è rispettabile, sia il tuo che quello del [...]

  • Giovanni: Sono d'accordo con te, Ondine.

22
12
132

Domenica 31/8/1969 first kiss (1/2)

14 July 2025

Cari amici di LdM, non ci conosciamo molto, è da un bel po’ che non entro nel sito, quando lo faccio vedo scrittori nuovi, qualche amico di lunghissima data, mi sento un estraneo, vorrei approfittare di un meccanismo, che non mi fa impazzire, il “Riassembla un vecchio racconto, metti tre virgole, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su