Dodici anni: pochi, per poter essere considerato “grande”… troppi, per appartenere ancora a quel mondo, quello dell’infanzia, in cui tutto è forse più semplice.
Eh si, se avesse potuto Edoardo sarebbe tornato volentieri indietro di un bel po’.
Magari alla scuola materna, per non avere compiti da fare, ma non solo. 
A quell’epoca tutto era più semplice, ma soprattutto, a quell’epoca, suo padre non se n’era ancora andato. 
Lui se lo ricordava, suo padre… se lo ricordava eccome. 
Lo vedeva ogni notte nei suoi sogni e parlava con lui ogni giorno, guardando il suo viso in quella foto scolorita dal tempo, l’unica che gli fosse rimasta dopo che sua madre, in un momento d’ira, aveva distrutto qualunque cosa riguardasse l’uomo, intimando al figlio di non parlare mai più di “quell’essere spregevole”, così l’aveva definito.
Ma Edoardo era riuscito a sottrarre quella foto, quell’unica foto, alla rabbia distruttrice della mamma, l’aveva riposta nel cassetto della sua scrivania ed era ancora lì, lì in quel cassetto che la custodiva gelosamente: e quando aveva qualcosa da dire a suo padre Edoardo apriva il cassetto, accarezzava la foto con le mani, e iniziava a parlare con lui.
Ma non solo.
Suo padre (di cui Edoardo non ricordava il nome di battesimo, per cui lo chiamava molto semplicemente “papi”) dalla foto gli rispondeva pure, dandogli consigli sensati, consolandolo quando era triste, e spronandolo a non arrendersi, ad andare avanti.
Del resto, probabilmente, meglio un papà nel cassetto che nessun papà.
E così, con il passare degli anni, quell’uomo bello e sorridente della foto era per Edoardo diventato una specie di supereroe. 
Dal cassetto Papi gli raccontava le sue mitiche imprese, di come ad esempio avesse sventato una rapina intuendo con un solo sguardo le intenzioni maligne dei due cattivi, e impedendo loro, con due poderosi ganci, di avvicinarsi alle casse: li aveva poi disarmati e legati come due salami a un palo della luce, per poi chiamare la polizia e svanire nel nulla, senza prendersi i giusti meriti per quest’impresa eroica. 
Ma del resto, Edoardo lo sapeva, questa è la vita del supereroe: compiere imprese coraggiose e salvare sempre la situazione ma rimanendo nell’ombra, perché un vero supereroe protegge sempre la sua identità. 
Ed era per questo, gli diceva Papi dal cassetto, che purtroppo aveva dovuto andarsene di casa e non poteva andare da lui, che era il suo figlio adorato, e aveva quindi escogitato questo espediente della foto per potergli almeno parlare. 
Edoardo sapeva bene che se Papi avesse potuto sarebbe stato sempre con lui e non lo avrebbe mai lasciato. Ma sapeva anche che un giorno, quando fosse stato abbastanza grande, Papi sarebbe venuto a prenderlo e sarebbero andati via insieme, e insieme avrebbero combattuto come due supereroi. Edoardo aspettava con trepidazione quel momento, e intanto, mentre aspettava, andava avanti come poteva. 
E va bene, in qualità di futuro supereroe avrebbe forse dovuto sistemare un po’ di faccende pratiche che riguardavano la sua vita. Anche perché, quando Papi fosse venuto a prenderlo, Edoardo avrebbe dovuto essere pronto. 
Ad esempio, avrebbe dovuto fare qualcosa per aiutare la mamma.

Tutti i racconti

4
4
11

Sorriso Di Luna

16 June 2025

Si schiarisce il cielo della notte dopo la tempesta d'estate che si arrende ai raggi di luna, abbandonati sul tuo attraente sorriso di luna crescente, somiglia alla nostra passione, prima come fresco torrente d'impeto, poi estasi del riflesso della pace che mostri con orgoglio scintillante, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

11
9
49

Obsession

16 June 2025

"Mo' passando per via Toledo, appena dopo il magazzino di don Tiberio Sgambati.” "Quando?” "Non mi ricordo. Sa, era in uno di quei giorni afosi di agosto in cui chi non era andato al mare rimaneva segregato in casa al riparo di serrande sbarrate alla luce della canicola. Fu allora che incrociai [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • zeroassoluto: Sempre spettacolari i tuoi racconti, che ti stuzzicano, ti fanno andare avanti [...]

  • Rubrus: Credo che tecnicamente sia un caso di "erotomania"; il soggetto cioè [...]

5
6
23

La luce e l'oscurità

15 June 2025

La luce e l'oscurità Ci sono mani che pregano e mani tese in avanti per non sbattere Ci sono occhi che ammirano una nascita e occhi chiusi per un addio Ci sono piedi che attraversano nuvole e piedi che scottano Ci sono pensieri che danno libertà ed altri che rinchiudono per sempre Ci sono vite [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: La poesia arriva diretta...like

  • Oggetti Smarriti: Una poesia sentita, limpida e sincera, che riesce a comunicare un messaggio [...]

7
7
30

Stazione

15 June 2025

Cammini con passo incerto questa mia vita, in bilico su un binario morto. Passeggiare annoiato di un viaggiatore sbadigliante che attende in una stazione vuota, qualcosa che non sa. Mi hai giurato amore, perfetto come una circonferenza, incantevole illusione, consunta da brevi lacune di felicità. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
33

La finestra verde

14 June 2025

“Mamma, mamma, corri, c’è qualcuno che mi spia dalla finestra!” La giovane donna salì di corsa la lunga scalinata. Fu aggredita da un’improvvisa tachicardia che l’accompagnò per tutto il tragitto fino alla camera del figlio. È vero, i bambini sono molto creativi e fantasiosi, ma il suo grido d’aiuto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
9
30

Ascia Nera

Dax
14 June 2025

Trom posò il guanto corazzato sulla porta di legno della taverna. Le lanterne ardevano già, e il tramonto aveva lasciato dietro di sé un alone rosato su nuvole color latte. Quando i cardini gemettero, l’odore di fumo e maiale arrosto lo accolse come un vecchio amico. Varcò la soglia. Si fermò. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: Scure nera è carino, magari di può modificare il titolo....

  • Lo Scrittore: ben scritto, descrizione perfetta e divagazione sul tema Nani - Gimli della [...]

5
3
20

Baobab

13 June 2025

Baobab Ballonzolando beatamente come un babbuino sopra un baobab nell'isola di Bora Bora, durante la festa della befana, mi balenò per la testa che a Bologna c'era la sagra del bombolone e del budino alla banana con bacche di betulla. Così invitai la badante bielorussa di mia nonna Brenda che [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

7
12
22

Lei e Pasquale

13 June 2025

Aveva litigato con Serena. Donato lo ascoltava in silenzio, seduto allo stesso tavolo del dopolavoro. "… Dopo dieci anni di matrimonio Martina ancora si comporta come una bambina. Non mi rivolge la parola. Se faccio io il primo passo mi ignora, esce di casa senza dire dove va, salta il pasto e..." [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Ondine: Scorrevole, divertente e ben scritto.

  • Lo Scrittore: prima del web gli appuntamenti al buio era di tutt'altro tipo. c'era [...]

8
16
64

Forme e colori a Boccadasse

Storie colorate

12 June 2025

L'Italia è un paese fantastico, un paese unico, un paese che se qualcuno avesse voluto inventarlo mai avrebbe potuto farlo così bello e perciò amici lettori eccoci di fronte a una visione spettacolare, vengo a parlarvi di una storia che ha come protagonista un sassofonista di Boccadasse, antico [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

5
7
72

INSONNIA

12 June 2025

Buonasera Notte, mi farai dormire? Buonasera a Te, che mi vieni a cercare, a me ora ti volgi chè ti porti alle stelle? Che miele, sei antica! ma dimmi: stanotte mi farai riposare? Sai bene chi è prima causa di sé, nemmeno rispondo… ti svelo però che dentro tu trovi chi rallentare la sua imprimitura, [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Domenico Caricasulo: Mimmo ok, grazie a tutti per i like, per questa volta e l'altra... La realtà [...]

  • Riccardo: shakespeariano pensiero...piu in profondità
    amletico nelle numerevoli [...]

7
10
34

Lanterna...

Da leggere dopo il racconto "Seconda stella a destra"

11 June 2025

Ho freddo… Qui, fuori, è tutto buio. Sopra, lontano lontano, si intravedono minacciose nuvole nere che viaggiano spostate dal vento e innumerevoli puntini luminosi, che sembrano irraggiungibili. Siamo in dieci, tutte sorelle e tutte ancora trattenute al suolo da una cordicella. Alberto aveva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
12
31

La curva dell'imprevisto (3/3)

Un imprevisto non avvisa. Entra in scena, e riscrive tutto

11 June 2025

Tremava, ma sapeva esattamente perché era lì. James, intanto, stava parlando sottovoce con il suo manager. Poi si voltò verso la sala. I suoi occhi incrociarono quelli di Amanda. E si fermò, sgranando gli occhi. Amanda sentì un brivido lungo la schiena. Lui la stava guardando. E le stava sorridendo. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Ondine: Intanto benvenuta. Ho letto tutti e tre le parti, si legge con piacere, forse [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette tutte le parti. Ok, il romance non è nelle mie corde (anche se [...]

Torna su