La strada partiva a metà del grande viale che costeggiava il mare. All'inizio la salita era dolce e molte erano le case con giardino e bambini.

Poi i giardini si riducevano e i bambini venivano sostituiti dagli anziani e dai vecchi.

Il colore dei fiori era sempre più difficile da definire.

La fatica della salita era sempre più pesante. Salendo diventava un budello tra case, vecchie costruzioni basse con l'ingresso sulla strada per marinai che lasciavano dietro di sé solo nostalgia. Erano dipinte con colori vivaci, mai uguali, che sollecitavano allegria.

Le donne, simili nei loro vestire, erano sull'uscio e si offrivano senza volgarità.

Nella vulgata era nota come la strada dei "senza pensieri".

Maria era là perché voleva diventare una di loro. Aveva bisogno di danaro. Voleva che il figlio maggiore studiasse ed, attraverso la scienza, riscattasse la sua posizione sociale: operatrice ausiliaria, il che voleva dire pulisci cessi.

Era stanca di rimuovere l'incuria e l'arroganza di sconosciuti, di vivere in luoghi chiusi che sapeva distinguere solo per il puzzo che ne ammorbava lo spazio.

La cugina Giulia che lavorava al bar della stazione le aveva procurato un indirizzo: "...Vai all'ultima casa in fondo alla "senza pensieri". E' l'unica casa dipinta di bianco. La vecchia che abita lì ti aiuterà....".

Dopo un'ora di cammino, Maria arrivò. La porta era aperta. Entrò: era vuota.

Arredamento limitato all'indispensabile ma di gran classe. Si sedette su una piccola poltrona e si addormentò. Fu svegliata dai rumori di chi vive: accensione del fuoco, apertura e chiusura di cassetti ma non della porta.

"Hai dormito per quasi mezz'ora. Purtroppo non ho molto tempo da dedicarti. Dimmi quello che posso fare per te."

"Ho bisogno di soldi per pagare gli studi di mio figlio."

"Hai sbagliato indirizzo: qui si fa la puttana e qualche volta si pagano i debiti degli amanti o gli studi dei figli o le operazioni del marito o della mamma."

"Qualunque cosa pur di..."

"Ripeto: stai sbagliando anche perché prima di fare la puttana, bisogna essere puttana."

"Cosa vuol dire?"

"Devi castrare quella parte di te che è disposta a qualunque sacrificio pur di realizzare un sogno che forse non è suo. Tuo figlio è d'accordo?"

"Lui non deve saperne nulla."

"Grave errore: lui deve conoscere la parte che gli spetta. Stupita vero? Lui è il destinatario del sudario che avresti scelto. E se non fosse d'accordo? Se non volesse la vita che gli vorresti destinare? Ti rendi conto a cosa vai incontro? Anni di rimpianto, ostracismo sociale, una fatica fisica che non riesci nemmeno ad immaginare. Una mattina ti potresti svegliare piena di una di quelle piaghe che cambiano il sangue nelle vene. Hai sbagliato tutto. Non dirmi che sei pronta: non lo sei perché credi nelle scorciatoie. Quello che vuoi dare a tuo figlio è per sempre e con il sempre devi pensare, se ce la fai. Se non ci riesci chiedi aiuto proprio alla persona che ritieni più debole. Forse potrà fare quello che non riesci ad immaginare.

Te lo dico ancora una volta prima di fare la puttana, devi essere puttana nel corpo perché devi resistere a cose che non riesci nemmeno ad immaginare e nella tua testa perché devi usare una fantasia che non hai e devi essere schizofrenica per saper tornare a casa la sera ed uccidere tutte le immagine che si affollano nei ricordi.

Devi resistere a quei gridi di pietà che nessuno ha pronunciato ma che erano nel sudore di chi ti copriva. Vattene, non c'è spazio per te qui. Non abbiamo indulgenza qui per quelle come te. Se proprio non ce la fai mandalo a lavorare tuo figlio. Al porto c'è sempre bisogno di scaricatori."

"Ma...."

"Ti ripeto: vattene e non farti più vedere. Da adesso tutte sapranno cosa cercavi e nessuna delle donne di qui ti aiuterà. Non fare colpi di testa altrimenti qualche lenone ti punterà e allora saranno dolori. Sarai sola, di quella solitudine pesante come la pietra che non potrai e saprai alleviare. Buona fortuna!"

 

Maria esce. La postura è eretta, da sfida. Inavvertitamente scivola. Si alza dolorante. Nessuno l'aiuta.

 

 

Tutti i racconti

1
3
10

Le scale

06 June 2023

Mi pesa sempre di più tornare da dove provengo. Credevo che qui ci fosse amore o ci fosse stato. Ma fu tutta una illusione data dalla mia giovane età, dalla mia inesperienza di vita, dalla mia inettitudine. Quello che io credevo “amore” altro non era che morbosa ostentazione di affetto. Una ostentazione [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
2
9

cielo

06 June 2023

raggi di speme tinteggiano il ciel.. di nuove idee pensieri emozioni.. sospinti dal palpitante cuor….

Tempo di lettura: 30 secondi

2
5
17

Crop Man

05 June 2023

Era uno degli ultimi, ormai, ma non se ne stupiva. La tipica ipocrisia umana. E la tipica ingratitudine. Li avevano creati per far paura, no? Per questo esistevano. Oh sì, c’erano un sacco di storie carine, su di loro. Ma in tutti quei racconti c’era un lato oscuro, inquietante. Non si percepiva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Alcuni sono molto complessi e generalmente sono figure geometriche e frattali, [...]

  • Patapump: anni fa ne parlavano, adducendo fossero interventi extra terrestri..mah
    in [...]

0
0
2

Poesia Tanka

05 June 2023

liridi nel nord da Lira Vega brilla - nei dolci sguardi sul trabucco d'amore calde pelli salmastre ©Laura Lapietra

Tempo di lettura: 30 secondi

3
4
19

Sinceramente me... la mia passione: la poesia

04 June 2023

Ed ecco di nuovo qui a raccontare una delle mie passioni: la poesia, che fin da piccola ho iniziato a coltivare. Fingevo di scrivere e poi leggevo ad alta voce e dimenticavo tutto all'istante. In seguito crescendo ho cominciato a creare piccoli componimenti catturando ogni minimo particolare o [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
5
17

TENEREZZA

Mi ci è voluto qualche decennio...

04 June 2023

Amo quello che sono, amo quello che faccio, se parlo, se taccio, se sono megera, quando sono sincera, se lavoro con le mani, se rimando a domani. Mi piaccio se danzo di gioia o se muoio di noia, quando scrivo poesie o se faccio follie, se rido di gusto o quando curo un arbusto. Mi comprendo [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Walter Fest: Dalle parole come jazz sprizza energia a tutto gas, ti sei superata ma non [...]

  • Adribel: Bel componimento, ti ci riconosco

2
0
7

Fenomenologia plantare

03 June 2023

L'equilibrio quaternario surrogato da una sorta di catecumenismo cimiteriale fortemente forcaiolo, si stempera surrettiziamente in una dodecafonica quiescenza sesquipedale scevra, altresì, di paradigmatiche sostanzialità apotropaiche, con conseguenze esiziali sulle fenomenologie essudative dei [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
10

Da incendiari a pompieri del Sistema

03 June 2023

Si immaginano trasgressivi nelle loro volgari e pacchiane acconciature carnevalesche, con i loro tatuaggi, e slogan del cazzo, ma non sono che sbiadite figure retoriche, banali, prive di personalità, di carattere, di carisma, figli di una madre sterile, spaventapasseri di un mondo perduto, effimero, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
5
16

Umarell

02 June 2023

Vista l'inerzia del Comune, un pensionato tappa una buca in strada. Altri dieci si lamentano perchè aspettavano di mettersi a vedere il cantiere.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Piccola stella: Chi prende iniziativa individuale...fa disastri ...di altro tipo

  • Rubrus: Il fatto è successo veramente nel Comune di Barlassina. Le lamentele [...]

2
5
10

Pioggia

02 June 2023

Nel piccolo albergo sul lago erano gli unici clienti. Lui era contento di questo. Non aveva alcuna intenzione di scambiare banalità con estranei incontrati sulle scale. La loro stanza era all'ultimo piano e dava sul lago. C'era anche un piccolo parco con dei tavoli e delle sedie impilate e un dondolo [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

*********************

*********************

Spazio Pubblicitario

*********************

*********************

5
3
13

Cara mamma...

01 June 2023

Cara mamma, quando ti guardo resto immobile… Non riesco mai a rivelarti dei piccoli segreti che porto dentro di me... Tanto sono consapevole che non mi capirai… comincerai a farmi la solita ramanzina e così preferisco soffocarli così. È inutile tanto non faresti che dirmi che non accetti le mie [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

*********************

*********************

Spazio Pubblicitario

*********************

*********************

1
6
15

Breve storia quasi vera

01 June 2023

Le lastre, alzate verso il cielo e contro il sole evidenziavano una tripla frattura scomposta a tibia, perone e malleolo. Sarino sospirò: fosse stato in un ospedale italiano avrebbero operato, 3 mesi e la gamba sarebbe tornata come prima ma… non era in Italia. Il sole del Congo gli aveva cotto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Patapump: storia in buona parte vera lo avevo sospettato
    poi vero msf opera ovunque [...]

  • Betty: Walter dì a Mario che la gnocca sono io 😂😂😂
    Patapump eh, anche [...]

Torna su