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C’era una volta una bambina che da quando era in grado di ricordare aveva una mappa. La mappa era ben chiara e definita e le indicava il luogo in cui doveva andare e come arrivarci.
Le persone intorno a lei però accoglievano con scherno le indicazioni sulla sua mappa. Le dicevano che era meglio non seguirla, perché era inopportuna, se non addirittura sbagliata. “Non è possibile che sia giusta” le dicevano, “non ti porterà da nessuna parte. Te le diamo noi le mappe giuste per te.” E così, pian piano, la bambina si confuse e cominciò a seguire le mappe datele da altri.
Avanzava così anno dopo anno in un mondo tutto bianco, nero e sfumature di grigio. Di tanto in tanto vedeva dei bagliori color rosso. Ma era una visione troppo breve, che subito si confondeva con il bianco il nero ed il grigio che le vorticavano intorno, a sempre maggiore rapidità. Poi un giorno il vorticare divenne troppo forte, troppo veloce, troppo chiassoso, insopportabile.
“Basta basta basta!” gridò la bambina che nel frattempo era diventata una donna. Si accasciò al suolo e rifiutò di andare avanti, restando ferma e immobile come una statua. Le persone intorno a lei la guardavano con compatimento “sei così a buon punto” le dicevano “solo un altro piccolo sforzo, cosa vuoi che ti costi”.
Ma lei non ce la faceva più.
Cercarono di farla alzare, di farla muovere ma non ci fu verso. Finalmente, rammaricandosi per il suo triste destino, smisero d’insistere e la lasciarono dove era. E lì rimase a lungo. Dapprima piangendo dolore, poi arrovellandosi, infine non pensando più a nulla, semplicemente fissando il vuoto. Piano piano il vorticare intorno a lei cominciò a perdere velocità, fino ad arrestarsi completamente. Fu così che scorse una strada rossa, poco più in là di dove si era fermata. Cominciò a muoversi in quella direzione, sorpresa di saperlo ancora fare, e dalla facilità con cui riusciva a farlo e che non ricordava di aver provato prima. Raggiunse la strada rossa e prese una direzione a caso. Dopo un po’ consultò la sua mappa e si rese conto che il percorso era parte della sua mappa originaria.
Il percorso era cambiato ma la meta finale era rimasta la stessa.
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