Anni cinquanta, la guerra fredda fra Usa e Urss continuava in una frenesia di paure e di pregiudizi viziati dalla fobia reciproca di essere vittime di chissà quali catastrofi globali.

Era il tempo della costruzione dei famosi, quanto inutili, rifugi atomici. Non c’era un magnate, un riccone americano che non avesse costruito un bunker personale. Quel tipo di persone non ammetteva che per colpa di qualche esagitato, loro dovessero perdere il frutto del benessere personale, che gli altri morissero pure, ma loro no,  non potevano, erano la casta degli eletti del dio Denaro.

Una casa sottoterra come le lumache, le talpe. Una tana che, a sentire loro doveva proteggerli dalla nube atomica che si paventava potesse arrivare da un momento all’altro ad opera del nemico giurato, i comunisti  portatori di catastrofi e disgrazie, nonchè mangiatori di bambini. Ci furono anche dei comitati cittadini che riunitisi in cooperative condominiali, avevano deciso di costruirne uno in comune, non potendo affrontare una spesa così esagerata singolarmente.

Successe in una regione di campagna lontano dalla città, più soggetta, a sentir loro, a probabili attacchi. L’entrata fu costruita simulando ad arte l’ingresso di una stazione della ferrovia metropolitana, che nella realtà arrivava poco distante. Nel caso ci fossero stati occhi indiscreti,  nessuno avrebbe immaginato che quella speciale entrata, simile a tante altre, non fosse ciò che dimostrava di essere. Sotto  quella terra invece c’era una specie di villaggio, un complesso di stanze comunicanti, dotate di ogni confort: aria condizionata, tubi per l’aereazione e sale comuni per socializzare e persino giocare, come se sotto terra e in quelle condizioni qualcuno potesse avere la voglia di giocare. Potevano essere ospitate a pieno regime almeno cinquanta persone.

Per ovvie ragioni, il sito non era utilizzato, ma poteva essere perfettamente agibile in qualsiasi momento. C’era di tutto, provviste di medicinali, rifornimento di carburante per gruppi elettrogeni, riserve di cibo e acqua per diversi mesi. Tutto materiale che ogni sei mesi veniva sostituito con altro fresco. Quello stratagemma di far sembrare l’entrata del bunker come una scala mobile di una metro sembrava inverosimile. L’avevano messa in un punto improbabile, in quel punto non era giustificabile, ma si sa le amministrazioni non sempre brillano per coerenza.

Gli ideatori contavano proprio sull’effetto risibile della cosa per disperdere eventuali controlli. C’era da sottolineare che comunque quel posto era abbandonato e non frequentato,  era nel pieno di una fossa ricavata da una vecchia cava. Il luogo era stato scelto con cura se non fosse risultata idonea la versione entrata metro, potevano sempre giustificare come l’ingresso di una miniera  all’interno della cava.

Intano il tempo passava e la temuta esplosione atomica non arrivava, i continui rinnovi del  materiale di sopravvivenza, riuscirono a prosciugare i conti dei componenti il gruppo di persone che tanto si erano date da fare per erigere quel monumento alla paura, molti di loro in attesa della fine del mondo, non vissero a pieno la loro vita e se ne andarono in silenzio  insieme alle loro paure.

Quell’entrata ancora oggi è là in totale abbandono, come la dimostrazione tangibile di come l’uomo, nelle sua sconcertante convinzione di credersi immortale, finisce per scomparire, mentre  le tracce della sua esigua importanza nel ciclo della vita restano a monito per le future generazioni.

Tutti i racconti

2
3
16

Il dono della vita

08 November 2025

I Non penna o man convien per farne canto, ché basta il vol di rondinella lieve, che in marzo reca un segno dolce e santo. Tra gronde e tetti fa sua stanza breve, cercando nido in ferro e pietra dura, e al cor rivela un lume che solieve. Così la vita, dono che ci assicura, pur ne’ dolor si mostra [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
8
17

L'Altro 2/2

08 November 2025

La natura è la mia stessa carne, il mio sogno e la mia realtà. Le colline sono i fianchi di una dea, i venti il respiro caldo che scuote i pensieri. Le donne che ho conosciuto non erano diverse dai fiori dei campi: quasi sfrontate nella loro bellezza, offerte al sole come pesche mature, sature [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Andrea Monaci: più che un suicidio si tratta di un andare e diventare parte dell universo [...]

  • Rubrus: In effetti, la prima parte è chiara, addirittura è presente ed [...]

0
0
11

Il ritorno

08 November 2025

Agata, dopo tanto, ritornava. Percorse il vialetto alla cieca, quel luogo le scatenava ansia. Aprendo, lo stridore del cancello le risuonò familiare. Sul ballatoio, il portone massiccio era completamente aperto, niente sembrava variato. Dentro, la luce del finestrone, travolgente come i ricordi, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
2
25

Senza confini 4/4

07 November 2025

"Potrebbe essere" rispose Marco non sapendo dove Elena volesse arrivare, ma fidandosi. "Quindi? Dimmi cosa dovrei fare?" "Forse... è un'idea che ho... io non scrivo... però... dai, vieni con me!" disse Elena prendendolo per mano. Marco la seguiva con fiducia dubbiosa. Uscirono nel mercato, lei [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
6
25

L'Altro 1/2

07 November 2025

All’alba, quando la Senna dorme ancora sotto un velo di nebbia leggera, scendo piano verso la riva. La barca mi attende, inclinata sulla riva del fiume come un animale spiaggiato. A volte penso che la mia anima assomigli a questa barca: fragile, irrequieta e arenata allo stesso modo. Così sono. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Benvenuto su LDM.

  • Dax: Bello. Sarebbe una fortuna avere sensazioni così intense abbracciando [...]

7
20
113

Nel campo

Racconto a proposito di un quadro.

06 November 2025

«Qui.» Lo disse in un modo che poteva significare solo una cosa: “Fermati!” E io mi fermai. Scesi dall’auto, chiusi la portiera, mi accesi una sigaretta e mi appoggiai al cofano caldo. Era piacevole, nell’aria fresca della sera d’ottobre. Tirai una boccata. Allo stesso tempo, Claudia era scesa [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • BrunoTraven: Rubrus ho fatti un disegno ispiratomi da questo tuo racconto peccato non poterlo [...]

  • BrunoTraven: Se qualcuno interessa il mio disegno ispirato dal racconto eccolo:
    https://www.instagram.com/reel/DQwS_jPDW3T/?igsh=bThqbWV3NnQ0bWQ0

3
2
17

Senza confini 3/4

06 November 2025

Lui la guardò con curiosità divertita, era compiaciuto da quella affermazione, ma allo stesso tempo era preoccupato perché non riusciva a capire le intenzioni di Elena: "Cosa vorresti dire? Vuoi che venga a vivere qui con te? Magari dividiamo le spese… per la corrente… l'acqua… l'affitto… i mobili…" [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
3
27

Senza confini 2/4

05 November 2025

Certo, il ragazzo si accorse di lei, e come non avrebbe potuto farlo : unica ragazza bionda in mezzo a una piazza di marocchini. Il biondo dei suoi capelli risaltava come una moneta d'oro su un panno nero. Smisero di ballare. Si ritrovarono ad ordinare contemporaneamente un bicchiere di Mahia, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dax: povero Marcus....lei ha cambiato un Marcus con un Marco, non ha fatto fatica😂😂😂

  • Paolo Romano: @Dax: non so perchè ma, mi è venuto cosi.... e così ho [...]

3
3
67

Yoni e Lingam

05 November 2025

Le luci dei locali del quartiere e le ombre dei passanti vorticavano sull'asfalto. Entrati nell'alcova ci spogliammo in un lento rito. Tra i tappeti rossi e il materasso blu la sua yoni spumeggiante accolse il mio lingam fremente.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • AriannaL: Il microracconto profuma di Tantrismo della Mano Sinistra: l'intreccio [...]

  • Dax: Carino. Like

3
2
36

Senza confini 1/4

04 November 2025

"Dovrei tornare." pensò, mentre armeggiava con la sua macchina fotografica. Era ancora un'analogica, e col tempo aveva imparato a conoscerla, a comprenderla, quasi a darle un'anima. Credeva che questa intesa segreta le permettesse di scattare le fotografie che l'avevano fatta vivere fino a quel [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

1
14
33

La signora dei Topi 2/2

04 November 2025

Una sera Nico si recò sull’argine. La luna era alta nel cielo e il fiume una striscia argentata. Una voce lo chiamò. «Ti aspettavo» Lei era là, sulla riva, giovane, luminosa, bella: la pelle bianca come latte, i capelli che riflettevano la luna, gli occhi scuri e dolci. Nico non parlò, la seguì. [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Certo.... così mi pare una storia...tronca.Merita un continuo

  • thecarnival: interessante perché ti pare tronca? e come ti piacerebbe continuasse? [...]

3
5
45

Lui e Lei 2\2

03 November 2025

Passarono settimane, mesi, Lui cominciava a sentire la sua mancanza ed era dispiaciuto di non esserle stato accanto. Di tanto in tanto si sentivano su WA ma s’inviavano messaggi vuoti e sterili. Un giorno però Lei gli disse di essere incinta del nuovo compagno. Lui rimase attonito, non era trascorso [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Donatella: triste per lei credo, vivere una situazione con uomo che evidentemente non [...]

  • Damien: Non sono d'accordo con la scelta della ragazza, vigliaccheria? paura di [...]

Torna su