La radio del campo base stava trasmettendo le notizie relative lo spaventoso incidente aereo avvenuto nella prima mattinata.

L’aereo leggero con a bordo, il professor Smith Larson, sua moglie Eveline e la piccola Emma di sette anni era in volo, diretto a Città del Capo, quando una perturbazione improvvisa ha fatto entrare il velivolo in stallo. Il pilota non ha potuto evitare che lo stesso si avvitasse in cielo fino a precipitare al centro di vasta zona di savana. La colonna di fumo che si è alzata non dava molte speranze ai soccorritori che, partiti subito dal campo base, si erano diretti verso il luogo dell’incidente. Ora al campo non era rimasto nessuno, erano tutti in marcia con le jeep verso la colonna di fumo che si stagliava nel pomeriggio assolato.

Intorno alle tende era silenzio, due portatori neri si erano addormentati, stanchi dopo il  lungo viaggio per arrivare sul posto e dopo aver montato le tende. Il ronzio delle mosche era persistente e continuo, loro trovavano sempre di che sfamarsi, intorno alle tende  c’erano i luoghi preposti per i bisogni corporali della spedizione e quelle, affamate si erano lanciate in nugoli su quelle posizioni.

Mentre il meriggio proseguiva nel silenzio, in lontananza si udirono  ripetuti ruggiti di leoni che stavano facendo la siesta. Quel riposo  non sarebbe durato a lungo, appena passata l’ora meridiana, si sarebbero messi in caccia come loro abitudine. Dopo due ore circa i soccorritori tornarono dal loro triste viaggio, recavano con loro due casse con i corpi del professore e della moglie, della bambina o del suo corpo, nessuna traccia.

Delusi e scoraggiati per l’esito del loro intervento si misero al riparo delle tende per riposare. Nessuno aveva voglia di parlare. Non sapere che fine aveva fatto la bambina era terribile, solo a immaginarla, da sola, smarrita nella savana, dove i leoni stazionavano di norma, stringeva loro il cuore. I ruggiti tornarono a farsi sentire, questa volta più vicino e più intensi, come un tuono nel cielo in tempesta. Quel verso fece accapponare la pelle anche ai più incalliti, uomini abituati ai disagi della jungla. Il loro capo si alzò con fare deciso e spronò gli altri a fare altrettanto, poi li apostrofò:

"Ragazzi, dobbiamo darci da fare, lo so che forse non servirà a nulla, ma non possiamo starcene qua  senza far niente sapendo che là fuori una bambina impaurita, forse ferita, che si aggira fra i leoni. Se la scoprono sapete bene che fine farà. Forza, andiamo a perlustrare  la zona da dove arrivano questi ruggiti e che Dio ce la mandi buona".

Si avviarono in sette, cinque uomini armati di fucili e i due portatori che erano stati allertati. Percorsero un tratto di cammino riparati da baobab solitari dove videro sotto la loro ombra alcune leonesse riposare tranquille. Proseguirono ancora più avanti e fu là, al centro della savana, in una zona aperta in pieno sole, fra l’erba alta e frusciante che i loro occhi increduli assistettero a uno spettacolo che aveva del miracoloso.

Un enorme esemplare di leone, maestoso e fiero, se ne stava beato a farsi abbracciare, come un semplice gatto domestico,  da una  bambina che a prima vista sembrava illesa. Lei, forse ignara del pericolo che stava correndo, abbracciava con le sue braccine delicate quella bestia che era tre volte più grande di lei. Affondava il viso nella massa di peli della criniera. La belva per niente ostile  lasciava fare alla bambina quello che voleva, se ne stava immobile a farsi abbracciare.

Il gruppo di uomini, che per loro fortuna erano sottovento,  rimase a guardare senza saper bene cosa fare. Se l’animale avesse avvertito la loro presenza poteva accadere l’irreparabile. Considerato che la bambina sembrava non correre particolari pericoli immediati decisero di tornare indietro e andarono a stuzzicare alcune femmine, che, infastidite dalla presenza umana, si avviarono lentamente in direzione del maschio. Poco dopo il leone fiutò la presenza delle femmine e mise fine agli abbracci della bimba. La lasciò   da sola nell’erba e si allontanò insieme alle sue donne.

Spesso è la paura degli uomini a trasformare gli animali in belve, la natura sa riconoscere l’innocenza e chi non rappresenta un pericolo per la propria vita.

Tutti i racconti

0
0
7

Angoli di mondo che ...

Pensieri raccolti in un post (profilo Instagram)

05 December 2023

Ma ecco venire per il campo una ragazza — com'è strano! — che si trasforma continuamente nel viso e nei gesti: ora è inglese, ora francese, o tedesca, poi diventa spagnola e poi, di nuovo, inglese, o tedesca, o italiana; ma come mai conserva sempre lo stesso volto? È molto bella! E diventa sempre [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

10
13
70

Il Granchio Reale

05 December 2023

In un affollato ristorante ai carruggi di Genova, io e Francesca, la mia fidanzata, ci sediamo nell'ultimo tavolo libero, desiderosi di mangiare pesce. Nell'attesa del menù, osservo pigramente la vasca dei Granchi Reali di fronte a noi. Noto che l'unico crostaceo rimasto, attraverso le chele, sul [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

1
0
9

Indifferente.

Sono semplicemente una Donna di trent’anni e piu’.

04 December 2023

Forse tutto è iniziato all’età adolescenziale. Il mio sentirmi estranea, indifferente dico. Non superficiale, disinteressata, neutrale. Alle elementari ero felice, non soffrivo di nessuna crisi di panico, ne fui estraniata dai miei compagni. E alle superiori che tocchi il fondo. Mi piaceva stare [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
4

Aforisma

04 December 2023

Siamo l'essenza delle stagioni quando comprendiamo che tutto arriva lasciandoci i suoi umori e colori, per poi cambiarci in nuove esperienze. ©Laura Lapietra

Tempo di lettura: 30 secondi

9
19
26

Immagini di pace

Un fiore nella neve

03 December 2023

La vita continua ad essere strana A volte meravigliosa, a volte crudele E ti fa passare da certi stati d’animo ad altri Quest’ultimi dove tutto è un tormento La pancia brontola e un filo sottile di freddo ti scorre lungo la schiena E la testa fa mille pensieri, dove non regna la pace Sono giovane, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

6
12
23

Immagini di pace

Essere in pace è facile e possibile se solo l'ottusità umana cessasse

03 December 2023

Ti alzi la mattina, vai in bagno fai pipì, ti lavi la faccia, i denti, ti fai la barba? No oggi non mi va' e poi mi piaccio così, ti stiri le braccia e le muovi come per svitare una lampadina, sbarelli un pò chiedi ad alessia un buon blues, anzi no è meglio Earth, Wind & Fire e poi con la moka [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Bibbi: walter.... nei tuoi sogni cosi reali ci regalo sempre emozioni e ci fai sei [...]

  • Walter Fest: Ieri e' stata una bella giornata viva e calorosa, naturalmente non dipendeva [...]

7
13
20

Immagini di pace

Riflessioni sulla via delle piccole cose

03 December 2023

IMMAGINI DI PACE La violenza non si trasmette. E’ dentro ognuno di noi. Il potere ci dà lopportunità di mostrarla apertamente, ma questo non è il mio caso. Dove vado allora a cercarla dentro di me? Una domanda che mi lascia perplessa. Non partecipo a manifestazioni per la pace, pur così necessarie, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
11

Waka

02 December 2023

su albero losu neve d'aprile sboccia - ameni sguardi si arrampica la bimba tra olezzi dolci ride ©Laura Lapietra

Tempo di lettura: 30 secondi

1
4
12

Sulla prima pagina di un quaderno nuovo ho fatto un punto

prima, seconda, quarta dimensione e multiverso

02 December 2023

Sulla prima pagina di un quaderno nuovo ho segnato un punto. Sulla pagina successiva un altro, accanto, altra pagina ancora uno, fino a formare una linea di un centimetro. Ho voltato pagina ed ho fatto una linea ed un punto, voltando ad angolo retto e proseguendo nelle pagine fino a completare [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

27
42
159

Lo specchio della bisnonna

01 December 2023

Da bambino, ogniqualvolta andavo a trovare mia bisnonna materna, avvertivo un senso di angoscia, in quanto ritenevo che nella sua abitazione dimorassero gli spettri. Alcune stanze in particolare avevano il potere di esercitarmi una suggestione brividosa. Ricordo perfettamente ancora oggi la sua [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Il racconto/ ricordo è carino, lo stile è vivace,, mi è [...]

  • Giuseppe Scilipoti: Buongiorno Adribel. Questo racconto dispone di uno stile vivace? Calcola che [...]

2
1
12

Figlio maschio

01 December 2023

Mio figlio non mi ascolta, si annoia, mi prende i polsi con forza e mi spinge per spostarmi di lato. In modo secondo lui scherzoso. È più alto di me ma ancora ho abbastanza forza per respingerlo e sbatterlo contro una porta. Lo rimprovero. Lui non capisce. Fa anche un sorrisetto sfottente. Lo schiaffeggio [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Adribel: Il racconto ha una sua identità ed è scritto bene ma non condivido [...]

3
3
13

ALL'INIZIO

30 November 2023

Un saluto inaspettato, un nomignolo, una frase che si insinua tra le pieghe più intime della tua vita tanto da sembrare detta da te. Basta poco per illuminare l’intera giornata e profumarla come nel negozio di caramelle della tua infanzia. Ci sono parole che ti spiazzano anche se l’altro non [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

Torna su