Scrivendo a proposito di un episodio realmente accaduto alla sottoscritta qualche anno fa, durante il viaggio di addio al nubilato della mia migliore amica, in tempi in cui ancora ci potevamo regalare dei giorni di vacanza, prima che la “crisi” ci derubasse di tutte le speranze di giornate di sole da trascorrere all’ombra di una palma sorseggiando un cocktail esotico, mi sono soffermata a riflettere sull’efficacia della medicina omeopatica.
Una mattina di quella divertente settimana, successe che la mia amica cercò di chiedermi se io fossi già pronta ad uscire per andare a fare la prima colazione, solo che le gocce omeopatiche che era costretta a tenere sotto la lingua per circa due minuti - che Dio solo sa come facesse a cronometrarli quei 120 secondi, dato che non l’ho mai vista con un orologio in mano durante l’incomprensibile attesa – le impedirono una pronuncia corretta della frase, così invece di chiedermi: “Sei già pronta?”, pronunciò la misteriosa parola “Acaponca”.
La storia in quel caso finì con una risata, ma le medicine omeopatiche continuano ancora oggi ad esistere, perciò mi chiedevo, sarà capitato anche ad altri di trovarsi nella condizione di non riuscire ad esprimersi a causa di una decina di gocce sublinguali?
L’omeopatia prevede che tu ingerisca un quantitativo notevole di pastiglie, compresse, liquidi, pomate e via dicendo quando basterebbe che ti prendessi un solo medicinale dalle proprietà curative universalmente riconosciute per risolvere il problema in meno di un quarto d’ora.
L’omeopatia è una faccenda a cui possono avvicinarsi solo le persone di fede. Bisogna votarsi a questo genere di medicina alternativa con la fervente convinzione con cui ci si vota ad una religione. Si deve riuscire a credere alle gocce nello stesso modo in cui si crede alla Madonna.
Che poi esistono dei misteri legati a questo culto medicamentoso che personalmente non sono ancora riuscita a svelare. Possibile che le pastorelle di Fatima li abbiano nascosti tra le righe e noi non ce ne siamo mai accorti?
Mi sono chiesta ad esempio perché le pastiglie omeopatiche non si possano toccare con le mani? Quando le assumi te le devi rovesciare dal tubetto direttamente in bocca. Ora, io comprendo il rischio di ingerire pericolosi germi nel caso in cui le pastiglie uno decidesse di prenderle dopo aver giocato per un’ora nel recinto con la sabbia del parco dietro casa, in compagnia, oltre che di suo figlio, anche di tutte quelle malattie che l’infante deve aver sicuramente contratto un’ora prima all’asilo, tipo il tifo, il colera, i pidocchi e la congiuntivite; ma se tu, malato immaginario, avessi il buon senso di lavarti le mani con un sapone germicida prima di avventarti sul barattolo del medicinale, in teoria dovresti essere riuscito a salvarti da eventuali rischi mortali… Beh, pare di no.
E con la storia della menta come la mettiamo?
Ricordo perfettamente che se sei in cura con dei medicinali omeopatici devi assolutamente evitare il contatto con la menta per scongiurare il vanificarsi dell’effetto benefico dello pseudo farmaco. Finché si tratta di dover rinunciare alle caramelle il problema sembrerebbe sottovalutabile, ma con il dentifricio come si fa? Semplice, te ne compri uno omeopatico al gusto di limone, anice o clorofilla, che se per caso una mattina sei un po’ distratto e il tuo compagno fa il medico, finisce che ti fai gli sciacqui col cloroformio, e allora che sì che ti sentirai meglio e ti saranno passati tutti i dolori, ma solo perché a quel punto ti si sarà anestetizzato anche il cervello.
Tra l’altro tenderei ad avvertire i fortunati che ancora non hanno avuto il piacere di provare i dentifrici in questione, che non solo sembrano delle pomate che andrebbero diluite con la trementina prima di riuscire a renderle della giusta consistenza per esser spalmate sullo spazzolino, che se li si usa così, senza diluente,escono dei blocchetti di ghisa che finiscono direttamente nel buco del lavandino e addio a 20 euro – che per risparmiare finisce che ti lavi i denti una volta alla settimana e a 40 anni ti tocca già metter la dentiera – ma quel che è grave è che danno assuefazione peggio delle sostanze stupefacenti. Prendi mia mamma, son 30 anni che non va più dall’omeopata eppure il dentifricio alla calendula lo usa ancora.
Il fatto è che dopo che ti sei battezzato con la tintura madre, estratta da qualche pianta che cresce solo in una remota regione tibetana, ti aspetti che i sintomi ti passino in un’ora e il male si possa estirpare nel giro di tre o quattro giorni e invece no, miei cari, per vedere i risultati bisogna saper aspettare 6 mesi, il tempo di gestazione di un animale di media taglia, mettiamo una scimmia.
Come a dire che mentre una nuova creatura si affaccia alla vita, tu sei ancora lì, con le tue goccine sotto la lingua, che preghi che facciano effetto con la malcelata speranza che si avveri la profezia che, una volta ottenuto un segnale positivo dal farmaco quello durerà per l’eternità e tu ti sentirai bene per sempre, almeno fino a che non morirai e a quel punto mancherà poco perché verosimilmente starai per compiere cent’anni.
Infine bisognerebbe ammettere che anche se sul bugiardino non le scrivono, di controindicazioni ce ne han tante anche i medicinali omeopatici, non ultima quella di doversi inventare una nuova lingua, fatta di parole irrimediabilmente storpiate e di gesti sincopati capaci di mettere spavento persino a vostro marito, che saranno già tre mesi buoni che si sarà fatto l’amante.
D’accordo, lei sarà anche una sciacquetta di terz’ordine e lui un uomo in crisi di mezz’età, mentre voi delle donne in carriera che si tengono in salute, non si avvelenano con il paracetamolo, fanno ginnastica e mangiano bio; ma almeno quando la ragazzetta mentirà al vostro lui appena uscita dal motel, con la speranza di essere portata in un albergo vero la prossima volta, dalla sua bocca usciranno esattamente le parole: “Ti amo”. Invece le vostre bocche stanche, la sera del vostro decimo anniversario, si scopriranno capaci dipronunciare un unico misterioso verso: “Criamo”, che suonerà proprio come una via di mezzo tra “cretino” e “dormiamo”.

Tutti i racconti

6
9
40

Tempo perso

(non cercatelo)

14 July 2025

Ho sempre pensato a giorni alterni che le persone non abbiano un motivo reale per vivere. Inventano. Le persone inventano motivi per giustificare la loro esistenza in vita. Credo che le persone dovrebbero arrendersi all’evidenza. La loro presenza sul pianeta non è necessaria. Ritirarsi, pian piano, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

21
10
122

Domenica 31/8/1969 first kiss (1/2)

14 July 2025

Cari amici di LdM, non ci conosciamo molto, è da un bel po’ che non entro nel sito, quando lo faccio vedo scrittori nuovi, qualche amico di lunghissima data, mi sento un estraneo, vorrei approfittare di un meccanismo, che non mi fa impazzire, il “Riassembla un vecchio racconto, metti tre virgole, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Walter Fest: oh! Mi era dimenticato di dirti, vai nella homepage e trovi "blog" [...]

  • Dario De Santis: Un ringraziamento particolare a Paolo, Aldo e Mina che non conoscevo, lieto [...]

7
6
81

Amaro, come il caffè.

13 July 2025

C’era poca lungimiranza nei miei pensieri quella notte, solo paura e stupore. Mi tremavano le mani e la voce, mi tremava l’anima al sol pensiero di averlo perso. Recitavo a me stessa che era solo un brutto sogno, un incubo infinito al sapore di realtà, di vita vera. Ma era quella la mia vita vera? [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Walter Fest: Un "mi piace" sulla fiducia, per i miei gusti scrivi ancora di corsa, [...]

  • Adribel: Bel brano. Mi piace l'interpretazione di Dario.

5
11
26

Aforisma 23

13 July 2025

AFORISMA 23 La persistenza può essere coerenza può essere supplica può essere sfida. E' positiva se è positivo il fine!

Tempo di lettura: 30 secondi

  • L’esilioDiRumba: perciò, spero di non essere troppo ovvio: coerenza= fine positivo; sfida= [...]

  • Adribel: Per Walter: sì, ho pubblicato un libro, l'idea è venuta pian [...]

7
9
37

Nuovi Orizzonti - La cassa

Dax
12 July 2025

Max si versò un bicchiere di succo d’uva. Era l'unico avventore della mensa. Allungò le gambe e posò lo sguardo fuori dalla finestra. Il terreno rosso era spazzato dal vento. HU822 era un pianeta capace di generare tornado. Se il vento rinforzava, il decollo sarebbe stato compromesso. Abbassò la [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Miri Miri: Bravo Dax! Tu scrivi sempre meglio e la storia si fa sempre più intrigante.

  • Lawrence Dryvalley: Bella saga questa tua Nuovi Orizzonti! Avevo già scritto in un altro [...]

6
6
29

Endecasillabi da rissa: L'arte del blocco facile

Miu
12 July 2025

Lo so, lo so. Avrei potuto ignorare tutto e farmi gli affari miei. Ma c’è qualcosa nei litigi poetici, nelle minacce in privato e nei blocchi in pubblico che mi provoca un prurito comico irresistibile. E così… è uscito questo. Non offendetevi troppo. Oppure sì, fate pure. Tanto ormai è tardi. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • L’esilioDiRumba: Benvenuta

    Visto che da nuova sul sito offri la mia bevanda preferita, [...]

  • Miu: Grazie a tutti, i vostri commenti sono estremamente preziosi per me.
    Cristina

8
11
46

L'ombrellone

11 July 2025

Ai primi di giugno i Bagni Margherita erano quasi deserti. Presi posto accanto al solo ombrellone aperto, sul cui tavolino la brezza faceva svolazzare la copertina di un libro, vicino a un paio di occhiali e una pipa. Rimasi lì tutto il giorno, stupito dal continuo mutare del cielo. Del mio vicino [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
8
26

Le Sorelle: il rimorso di Caterina 3/3

11 July 2025

Fu allora che entrarono. Dapprima Luigia, Maria e Giuseppina, poi Rosa, Teresa ed Elena. Caterina fu l’ultima. Tutte armate, con il viso teso e lo sguardo freddo. Impugnavano coltelli e pistole. Nessuna esitazione. Nessuna parola. Uno dopo l’altro, finirono i superstiti delle esplosioni con la [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • An Old Luca: O.S., sarà un piacere continuare a leggere delle sorelle...
    👍

  • Oggetti Smarriti: Caro AOL , grazie per il tuo commento, quanto alla prossima puntata vedreamo [...]

6
8
40

Quello strano mago di papà

10 July 2025

Il giorno in cui nacqui fu un giorno strano: un addio e un inizio si sfiorarono senza guardarsi negli occhi. Solo ventiquattro ore prima moriva mia nonna. Così, mentre mio padre la piangeva al funerale, io venivo al mondo. Quando finalmente arrivò in ospedale, dopo quella giornata irreale, trovò [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: il gioco delle monete! hai aperto un ricordo lontanissimo nel tempo. anni cinquanta, [...]

  • Richard Francis Burton: Chiedo scusa a Interstellar, se uso questo spazio per qualcosa che c'entra [...]

2
3
25

Le Sorelle: il rimorso di Caterina 2/3

10 July 2025

Lui non disse una parola. Si alzò lentamente dal letto e, senza guardarla, si avvicinò alla finestra. Rimase lì, in piedi, con le mani lungo i fianchi e lo sguardo perso oltre i vetri, dove il cielo grigio sembrava essersi fatto ancora più cupo. Poi cominciò a parlare, con voce bassa ma ferma. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

7
12
29

Dalla storica e monumentale Basilica di San Lorenzo Maggiore in Napoli

Vi racconto la devozione napoletana per Sant'Antonio ed il suo miracolo del 1623

09 July 2025

La figura di Sant'Antonio da Padova è venerata in modo straordinario dai napoletani. La sua influenza si avverte non solo nelle chiese e nei luoghi di culto, ma anche nei cuori delle persone che nel santo trovano una guida spirituale e un protettore in grado di intercedere per le loro necessità [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Mina Morense: Salve Gennarino,
    sei una preziosissima fonte di informazioni.
    Entusiasta [...]

  • Gennarino: Mina Morense: Grazie di cuore. Buona giornata.

3
5
31

Le Sorelle: il rimorso di Caterina 1/3

09 July 2025

Capitolo 4 – L'inganno Il sole stava calando, e il bosco si riempiva di ombre lunghe e sospiri di vento. Teresa e Giuseppina camminavano in silenzio, attente a ogni rumore, le armi pronte ma nascoste sotto i mantelli. La perlustrazione di quella zona era diventata una consuetudine, ma mai una [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su