Ma si può soffrire cosi? Che ho fatto di male per meritarmi questo?
Stanotte come se non bastasse, sono di servizio qui in caserma, precisamente alla porta carraia insieme ad altri miei due commilitoni. 
Me ne sto in tenuta mimetica e con l'immancabile equipaggiamento base costituito da:
Cinturone con torcia, due caricatori di riserva, un giubbotto antiproiettile ingombrante nonchè scomodo, un elmetto in testa, e infine a tracolla la mia arma individuale assegnata, un Ar 70/90 pieghevole.
Mi appoggio ad un muro, insieme al mio collega/ amico ed anche compaesano (entrambi siamo di Messina) Giovanni Trinchera, che tenta da un bel pò di rincuorarmi.
Giovanni uno dei pochi (se non l'unico) con cui ho legato da sei mesi a questa parte, si dimostra abbastanza comprensivo nei miei confronti riguardo il mio tormento.
«Sergio, ti capisco perfettamente come ti senti, è un qualcosa di cui ci passiamo tutti, resisti e cerca di combatterla questa cosa! Oh, ma che razza di soldato sei?» mi dice con veemenza.
«Non ce la faccio, credimi, è davvero insopportabile, sto soffrendo da morire!» lamentandomi in maniera avvilita.
Gianni mi guarda con compassione.
«Compare scusa se te lo dico, ma la colpa principalmente è tua se ancora non hai risolto il problema! Se proprio non sai come uscirne, a questo punto non ti rimane altro che farti aiutare!» mi ammonisce.
Mi irrito, non era questo che volevo sentirmi dire.
«Io non ho bisogno di consultarmi con nessuno, ma che cavolo dici? Ma vaffanculo!» gli sbraito come una checca isterica.
Ho un po' esagerato, difatti Giovanni mi squadra con quei suoi occhioni azzurri rimanendo nel contempo basito.
Lo squillo del suo cellulare salva la situazione di stasi che si è creata.
«Sergio, scusami, mi sta chiamando Gaia, la mia ragazza, ci siamo promessi che ci saremmo sentiti più o meno a quest'ora, ti do un consiglio: datti una calmata per favore!»
Annuisco stancamente e lo vedo allontanarsi attraverso il muro di cinta, non troppo distante da me.
Come è giusto che sia, vuole la sua privacy.
Resto appoggiato al muro puntando lo sguardo al cielo, presso con forza tutte e due le mani sulla mia faccia, e mi metto a piangere.
All'improvviso sento Giovanni in lontananza, che urla e impreca come un pazzo.
Non riesco a sentire perfettamente tutta la discussione ma solo alcuni stralci, risulta evidente che sta litigando con la sua ragazza.
Sono riuscito a udire frasi di questo tipo:
«Sei una stronzaaaaa, dopo tutto quello che ho fatto per teeeeeeeeeeeee!» «Mi vuoi lasciare? ma dove cazzo ho sbagliatoooo?» «No Gaia, non te lo lascio dire, ma perché cazzo non mi ascoltiii?»
Dopo circa mezz'ora, Giovanni ritorna alla postazione con lo sguardo rabbuiato.
«Da stasera siamo in due a soffrire! Gaia mi ha mollato, quattro anni buttati nel cesso, non me lo sarei mai aspettato da lei, voglio morire!» mi confida con un tono da cane bastonato e mettendosi a guardare in maniera dolente il suo fucile.
«Non dire cazzate, quello che deve morire sono io, non tu. Io e basta!» sostengo egoisticamente.
Giuro di non aver mai visto Giovanni cosi, lo vedo digrignare i denti e in maniera inaspettata mi dà uno spintone.
«Senti, ma cosa credi? Solo tu in questa vita hai problemi e che il dolore riguarda solo te? E da giorni che ti sopporto, non sei mica al centro del mondo!» mi sgrida rifilandomi un ceffone.
Stiamo quasi per sfociare in un litigio, ma a placare gli animi giunge il tenente Castello che sin dall'inizio, in maniera discreta, si era messo a origliare.
«Chi è stu buidello (che cos'è questo bordello)? Forza, datevi una regolata!» ci ordina di smetterla con la sua tipica cadenza palermitana.
Io e Giovanni ci mettiamo sull'attenti.
«Picciotti state sciolti, vi dico questo: ma non capite che ai fiammine bisogna dare solo una cosa! Faiti come faizzu jo, mi fuittu e basta! (fate come faccio io, me le fotto e basta!)» afferma l' ufficiale di picchetto con nonchalance.
«Signorsì!» gli risponde Giovanni con lo sguardo vitreo e in maniera quasi impercettibile.
«Comandi, no e che nel mio caso...» tentando di spiegarmi ma vengo bloccato dal tenente con un gesto di mano alzata.
«Baista Guelfo, (Basta Guelfo) pi fiemmini unu nun sava ammazairi (per le femmine uno non si deve ammazzare)!» insistendo ancora.
«Vado a prendere del caffè alla macchinetta. Lei ne vuole? Tu Sergio?» ci chiede Giovanni sapendo benissimo che Castello non ammette repliche e trova doveroso troncare cosi.
Il tenente annuisce e si offre di accompagnarlo.
Io invece declino, per come mi sento, non sarebbe saggio berne uno.
«Resta di guardia qui, noi torniamo subito e occhi aperti!» mi ordina l' ufficiale in maniera autoritaria.
Li vedo allontanarsi e finalmente resto solo.
Il tenente in realtà non ha capito una mazza, poc'anzi quando si era messo a origliare avrà sicuramente capito e interpretato a modo suo, anche perché il problema di Giovanni risulta completamente diverso dal mio.
Anzi, dopo lo schiaffo del mio collega, il mio problema si è accentuato ancora di più.
Basta, sono arrivato al limite. A mali estremi, estremi rimedi.
Mi libero del fucile a tracolla tenendolo saldo fra le mie mani.
Si, ormai ho deciso.
A questo punto non mi rimane che un'unica soluzione.
Metto il colpo in canna, tolgo la sicura e punto deciso l'arma in faccia, precisamente sulla mascella.
Posso finalmente dire addio sia al mal di denti e sia alla fottuta inguaribile paura per i dentisti.
Chiudo gli occhi, premo il grilletto e...BAM!!!
 

Seconda edizione

Prima edizione: 2 ottobre 2015

Tutti i racconti

0
0
19

Sino all'ultimo respiro... 1/2

07 December 2024

18 luglio 2017 ore 18.30 Sono di nuovo qui. Davanti al letto della nonna. Ormai la chiamo così, anche se è la mia mamma. Tutto è cominciato il 18 giugno. La nonna di notte sembra aver avuto un piccolo ictus cerebrale, che l'ha costretta a letto. Suor Carmela si è prodigata tantissimo per assisterla [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
3
17

Ode alla Brioche

07 December 2024

“Marmellata con velo” Un nome che è già una poesia. Soffice al primo morso che apre lo scrigno in cui è contenuto il tesoro color ambra. Non ci si può fermare, la bocca continua a cercare il contatto come a voler dare mille baci a quelle dolci labbra al profumo di albicocca. Il caffè può aspettare, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Teo Bo: Mmm... poesia squisita alla crema, cioccolato o marmellata. Momento catartico, [...]

  • zeroassoluto: Rito della colazione mattutina al bar...
    Cornetto alla crema, ai cereali, [...]

0
0
6

Il segno (2/3)

PG
07 December 2024

Scoppiò a piangere, anche se pareva se lo aspettasse da quando ero nato; in qualche modo aveva sviluppato gli anticorpi emotivi per la crisi più acuta, non per il dolore cronico che la assalì. Fu costretta a rassegnarsi dalle preoccupazioni dell’immediato, condendo la minestra di zucca, finocchietto [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
13
29

CERCASI APPRENDISTA CON ESPERIENZA

07 December 2024

"Ma davero? Seriamente lo hanno scritto? No, aspè Bro! Mo te lo rileggo che non ci sto a crede manco io! Senti che dice, va…" "Cercasi apprendista, per ampliamento dello staff, il candidato dovrà dimostrare di possedere valide doti comunicative e di saper promuovere beni e servizi alla comunity [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • zeroassoluto: Brava/bravo Julyflo... di questi anglesismi ne abbiamo tutti (almeno io) le [...]

  • Savi: A me il racconto/gag è piaciuto. Come ha già fatto notare JulyFlo, [...]

24
31
216

Segaiolman

06 December 2024

In una notte d'estate di circa vent'anni anni fa, dal momento che non riuscivo a dormire, accesi la TV del soggiorno e mi misi a cazzeggiare con il telecomando alla ricerca di qualcosa di interessante, standomene spaparanzato nella poltrona reclinabile, a torso nudo e con addosso un paio di boxer [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • L’esilioDiRumba: Anche io ti faccio i complimenti per l'autoironia.
    Poi mettiamo un [...]

  • Savi: Bravo Giuseppe, un bellissimo racconto, autoironico e direi anche coraggioso.
    A [...]

0
2
10

Il segno (1/3)

PG
06 December 2024

Ogni uomo ha uno e un solo posto al mondo. (Pensieri, Thomas J. Plight) Mi sentivo rinato, rimesso al mondo. La vita aveva assunto un sapore di vaga felicità e le avevo dato una mano dipingendo il mondo con una bella mano di rosa confetto. Ero affacciato al balcone, immerso nell’ozio tranquillo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dario Mazzolini: mi è piaciuto tantissimo. bella ka descrizione particoleggiata dei protagonisti. [...]

  • PG: Grazie infinite! Spero il seguito ti appassioni allo stesso modo

2
4
16

La mia amica granata

06 December 2024

Louise, la mia amica granata, è “presa” da uno. Uno che non è “uno” qualsiasi. Uno (lo chiamerò così..) è stato il suo primo amore. E adesso, dopo che la vita ha fatto diventare Louise una vera regina, la stessa vita le ha fatto fare un viaggetto all’inferno...ma lei non ha tempo e risorse da perdere [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Vally: Grazie a Teo e Dario che hanno individuato l'adolescente che è in me!

  • zeroassoluto: "Certi amori non finiscono... fanno dei giri immensi e poi ritornano..."
    Antonello [...]

2
0
16

Non tu

49 racconti

06 December 2024

“Da quando mi sono separata, non ne voglio più sapere, basta guarda!” “La migliore scoperta quale è stata?” “Il sesso. Decisamente sopravvalutato, ne faccio volentieri a meno.” “Il sesso dici?” “La vostra fissazione. Il motivo per cui ricevo immagini di membri maschili a bizzeffe ogni giorno” “Il [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
12
29

4.27

05 December 2024

In un angolo di pensieri mi rifugio per ritrovare in un abbraccio immaginato quel respiro che conosco Nei tuoi occhi ancora chiusi storie di mondi racconti di speranza nei tuoi sogni segreti In questa notte che non sai le mie parole danzano quiete poesia di briciole d'uomo Mi perdo per [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

1
7
28

Questo mondo non mi piace (parte di una lezione)

Vi racconto come sono.

05 December 2024

Io sono un uomo legato alle tradizioni. Ai sentimenti più autentici. Al rispetto per sé stessi e per gli altri. All'ascolto. All'apprendere dai discorsi, dalle osservazioni di altre persone spunti di conoscenza e di approfondimento. Al valore della vita che oggi molti giovani distruggono con la [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: I problemi di oggi sono spesso conseguenza di quelli di ieri e causa di quelli [...]

  • Teo Bo: È vero quel che dici ma è altrettanto vero che c'è [...]

0
1
9

haiku - Kanso

05 December 2024

vento d'autunno - le castagne mature nel riccio aperto Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

2
3
22

Bambino paziente ricco, bambino paziente povero e gli adulti che si trattengono

Racconto di stampo psicologico. Ispirato dal celebre film “The Truman show”.

04 December 2024

Capitolo 1 Nato ricco, ma magrolino. Mentre giocavo dopo l’asilo, vedevo persone robuste vestite con abiti mai stati alla moda. Adoperarsi per campare del minimo sindacale. Facendo e dicendo cose senza senso. A un certo punto uno di quegli uomini si volta verso di me bambino e i miei parenti. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dario Mazzolini: credo che essere genitore sia un'impresa. Occorre dare esempi concreti [...]

  • JulyFlo: Mi permetto un commento esclusivamente emotivo, che si basa sulla mia grande [...]

Torna su