Home

  • Suicide Squad - Chemical Bath Scene (Extended Fan Cut)
  • 28 Agosto

1

Forte vento, sembra di Libeccio. Qui, lo chiamano Garbino. Si dice che se fai qualcosa di estremo, il brutto esempio prevede sempre far fuori mogli o suocere, quando tira il Garbino, non ne sei responsabile. Comodo. Però, è vero che è il famoso vento che agita (anche me), che il mare sia d'inverno o d'estate. Non si dorme, si ha bisogno di uscire di casa anche se il vento è tanto forte da spostare i passi. Non dormono i cani e i gatti saltano dagli alberi. Quasi una festa.

 

2

E come tutte le più belle cose, vento sparito, cumuli di sabbia e foglie ovunque. E mostri veri, di vari colori, in cerca di turisti indifesi.

  • Agosto 29, 2017

3

Dal Joker sociopatico di Jared Leto, al vento. Sarà che l'amore con Harley Quinn è puro, nella follia totale, che mi commuove davvero. Certo, esistono i bigliettini stile Baci Perugina. A ognuno il suo.

 

4

Sarà che ci si resta un po' male, dopo aver fatto, detto, di tutto per chiarire le cose, per avvertire l'altra persona che a te interessa solo una parte di lei, che il cuore è tuo e solo tuo e che se decide comunque di rischiare, deve davvero, davvero, deve accettare che il cuore non lo avrà. Ci si resta davvero male a vederla tentare con ogni mezzo di farvi breccia fino a costringerci ad allontanarla.

Se ti parlo e lo faccio sinceramente, se te lo ripeto e te lo ricordo ad ogni tuo tentativo, devi credermi. Perché farsi del male a tutti i costi e portare me, pulita e sincera al limite di una apparente crudeltà, a cacciarti via? Se davvero era la folle purezza che anche tu cercavi, l'avevi trovata, questo si chiama culo all'ennesima potenza. Sarebbe stato un gran culo anche per me, aver trovato chi mi rispondeva e mi, a parole, completava. Ma conoscersi bene non è cosa da tutti.

 

5

Solo una riflessione tra me e me, non mi manchi, non sento nulla. Forse lo scrivo per cercare un battito del cuore ma non arriva, neppure se mi concentro a pensarti. Il mio cuore si muove ma con altre frequenze, è una specie di fibrillazione dei sentimenti: vibra così velocemente da sembrare fermo. Solo una scossa elettrica violenta lo potrebbe rallentare, tanto da farmi sentire il suo battito. Domani, proverò con un defibrillatore portatile.

 

6

Niente defibrillatore, invece. Questa pace e questa nuova capacità di focalizzarmi su ciò che vorrei davvero mi piace, mi dà equilibrio e mi fa stare bene. Non temo più l'ambiguità dell'impulso. Sto facendo bene? Male? Perché, se dico questa cosa,  un "ti amo", una dichiarazione per tante, una vocina nella testa replica "stai mentendo..." io mi perdo, nel timore d'essere ambigua. Beh, la vocina tace, adesso. Posso dire "non mi interessa" o "sì, mi interessa" senza ambiguità latente e mi piace, questa me di adesso.

 

7

Forse sono guarita. È oggi, il momento vero della mia guarigione.

 

8

Papino mi ha insegnato tante cose. A giocare a scacchi, per esempio. Anche a poker ma non ci sono portata, al poker. Dev'essere una questione di concentrazione; la scacchiera mi calma, il piatto coi soldi sopra mi agita. Non per il denaro in sé ma per il premio che sta lì in mezzo ma non lo puoi toccare. Il poker mi fa scalpitare d'impazienza, cosa fastidiosa. Mi ha insegnato anche a pescare e a sparare con un fucile. Preferivo pescare. In quantità, una semplice fritturina di pesce di lago, allegra e in compagnia. In qualità, un luccio, un persico di lago, per una portata principale il primo o per il principe dei risotti, dalle mie parti, il secondo. Luccio e persico sono predatori. Non alla squalo bianco, non così primitivi: fame fame fame mangio. No, sono predatori scaltri, hanno vista acuta, muscoli potenti, denti letali ma soprattutto volontà, ancestrale, e strategia. Catturare un predatore così, è qualcosa di speciale, per il pescatore, a sua volta predatore. Ci vogliono le esche giuste, costruite con cura, pulite, ci vuole la canna giusta, la lenza elastica ma indistruttibile, la mano sensibile per impugnatura e mulinello e cimino e pazienza, tanta pazienza, ché il re del lago non è diventato re per caso, solo per dinastia. Il Re dei re, quello a cui i pescatori hanno addirittura dato un nome, sceglie l'avversario, non abbocca a un'esca qualunque. L'esca, un pesciolino finto, con un amo davvero uncinato a un'estremità, affiancato da un oblungo specchietto lucente, deve esserne degna nondimeno. Non può essere un pesciolino vivo, che sia almeno una replica perfetta. 

Il predatore la vede, l'esca gira su se stessa, manda bagliori nell'acqua come le scaglie argentee di un pesciolino vero, il predatore acquisisce velocità e movimento dell'esca e solo se è perfetta si lancia all'inseguimento. Ha abboccato? Ah, mica è finita, non è stato catturato, ha solo accettato la sfida. È forte e ora è anche arrabbiato, l'esca non era un pesciolino vivo ma una cosa morta e insapore e il luccio, mettiamo, è incazzato nero! Tira, molla, lascia metri e metri di lenza, non strattonare o si slama, recupera la lenza, lascia che sfoghi rabbia e istinto di sopravvivenza, aspetta che si stanchi, prepara il guadino... Pescare significa rispettare la preda/predatore, immedesimarsi un po' in essa ed essere anche disposti a perderla perfino dopo ore di dura battaglia. La caccia... Su quella non mi posso esprimere, forse perché le prede hanno poco scampo, con un fucile puntato. Una scaltra e splendida Moby Dick non è paragonabile a Bambi. Bambi sarebbe pura crudeltà, Moby Dick, una meravigliosa ossessione.

 

Clicca - Mi Piace -

Segnala video

Vedi Meno

Tutti i racconti

4
5
23

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: Non di può cambiare del tutto, ma um po' si può. like

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

3
4
12

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Maria Merlo: Davvero originale e ben scritto. Bravo.

  • thecarnival: mea culpa;) ops errore temporale ... ora la memoria continua a farmi cilecca [...]

5
9
30

Di stagista in stagista

Giu
02 December 2025

Giorno uno della mia presenza in azienda. Mi sistemarono in un angolo molto luminoso, proprio vicinissimo alla finestra per permettermi di avere la giusta luce quotidiana di cui avevo bisogno. Devo ammettere che mi piaceva molto la postazione che avevano scelto per me, avevo sentito dire che decisero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Secondo racconto che ha per oggetto un pianta. Tenero e gradevole, riesce a [...]

  • Davide Cibic: E’ ufficiale, le piante vivono! Spesso si dice che per il buon andamento [...]

3
11
26

La Clorofilladinia

02 December 2025

“Vedrai,” mi hanno detto gli amici, “prima o poi incontrerai una Clorofilladinia. A chi va ad abitare vicino al Secchia può capitare.” Ed eccola qui. Sale da me, entra in questa stanza passando dalla finestra. Non l’ho sentita sulle scale, e così oggi la conosco per la prima volta. L’ho vista attraversare [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Riccardo: benvenuta e ai tuoi prox scritti..
    questo okkkk 👌👌🤗

  • Elena D.: Bel racconto, intenso e che incuriosisce molto parola dopo parola !

7
8
29

Non leggerai il mio nome

01 December 2025

Non leggerai il mio nome Quel foglio rimarrà bianco e sfuggente Chiunque avesse voluto scriverlo, ne sarebbe rimasto deluso Avrebbe deciso qualcosa, che non avevo scelto Sarebbe andato per consegnarlo, quando ero ormai lontano Lontano da quel fumo che copriva il mondo, fino a soffocarlo Avevo mani [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

8
22
30

Soluzione radicale

01 December 2025

Il monolocale mi garba. Così pulito e ordinato, sembra la casa delle bambole. Beh, per quel che ne so io, perché lo giuro, non ne ho mai vista una. Che posso dire, ragazzi? Per ora me ne sto qui, sotto un buffo piumino rosa e un lenzuolo pieno di orsetti stampati. Insomma, mi sembra di vivere dentro [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • An Old Luca: A me è piaciuto molto. Scritto bene e il finale sospeso è un'ottima [...]

  • Maria Merlo: Grazie, An Old Luca. Sono contenta che il racconto e il finale ti siano piaciuti.

3
3
28

Il libro magico (2/2)

Intrigo a casa Natale

30 November 2025

Gli elfi che erano di sentinella avevano sentito e visto Darkman introdursi furtivamente sul sentiero che portava a casa di Babbo. Avevano dato l’allarme e ora erano tutti nascosti nelle vicinanze della casa in attesa del nemico. Sapevano che il mago era forte e usando la magia poteva sconfiggerli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Un po' grinch e un po' Calimero, che si sbianca col mattarello invece [...]

  • Dax: "Con la violenza si aggiusta tutto"(cit. Legs Weawer)Like

3
11
65

Elisa e lo specchio

30 November 2025

Dopo il maithuna, seduto nudo sul letto, la osservavo rivestirsi davanti allo specchio rettangolare da parete a figura intera. Sulle spalle scendevano con leggerezza i capelli biondi ondulati. Le natiche a mandolino. Le gambe bianche lunghe. Le caviglie sottili. Spostai lo sguardo sullo specchio. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: la donna che si riveste allonspecchio è un'immagine potente, ricca [...]

  • Elena D.: Parole che evocano istantanee nitide. Perdermi in racconti e storie rimane [...]

3
3
30

Il libro magico (1/2)

Intrigo a casa Natale

29 November 2025

Oltre il regno della neve e del gelo dove vive Babbo Natale con gli elfi e le sue amate renne, andando verso oriente e camminando per giorni e giorni, si arriva in una città chiamata Blacktown. Un posto altrettanto freddo, ma del tutto privo di luce, di alberi e di animali. In quelle terre c’è [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Virginia Lupo: buonasera. Una storia, una favola più adatta alle persone adulte. La [...]

  • Dax: Una favola "nera"...attendo la seconda parte Like

13
10
38

Jean Vallette parte (2/2)

Da Rieux-Minervois a Parigi

29 November 2025

È giorno fatto da un pezzo quando Jean e Jòrdi giungono in vista di Carcassonne. La doppia cinta di mura merlate e le torri che proteggono l’antica città hanno anche questa volta un grande effetto sul giovane. Jean ripercorre con gli occhi della mente i sei anni trascorsi al Petit Séminaire. Latino, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

14
5
43

Jean Vallette parte (1/2)

Da Rieux-Minervois a Parigi

28 November 2025

2 ottobre 1865 È ancora notte a Rieux-Minervois. Un vento gelido soffia, promettendo un cielo terso e una bella giornata d’autunno. «Lo gal canta, Joan-Baptista. Lo sénher Jòrdi t’espèra» [1]. «Óc, maman»[2], dice il ragazzo prendendo la sua valigia di cartone e scendendo per la rampa ripida [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • La Gigia: In questo intrigante racconto c'è uno studio approfondito non solo [...]

  • Dax: Piaciuto. Attendo continuo.Like

7
9
41

Tutte le mattine

28 November 2025

Tutte le mattine, più o meno alla stessa ora, li vedo. Lui è lì, sul marciapiede poco prima della fermata della corriera. Lei è al balcone, pigiama chiaro e una sigaretta tra le dita. Quando passo in auto li intravedo soltanto per qualche secondo, ma è sempre uguale: lui guarda verso l’alto, lei [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su