Emergo da distanze incommensurabili, ho la mente annebbiata. Intorno a me soffici cuscini di seta e un odore acre e penetrante che ristagna nell'aria. La sala è piena di fumo azzurrognolo, odore di spinelli e incenso e chissà che altro. Con fatica mi sollevo e do uno sguardo in giro. Sdraiati su cuscini uguali al mio vedo decine di corpi nudi, alcuni ancora aggrovigliati in quella che presumo sia stata un'orgia. Il caldo è insopportabile. Mi alzo e vado ad aprire la finestra, una magnifica trifora, che si apre su un parco pieno di piante e fiori. Dove diavolo sono finita?

Ho la mente confusa. Certo che ho bevuto troppo. Fino a quattro li ho contati. Quattro mohjito per me non sono troppi, ma ne ho bevuti molti di più e questo è il risultato. Un dopo sbronza memorabile, con perdita temporanea della memoria e rincoglionimento totale.

L'aria fresca e profumata dei pini mi fa ricordare che quello che sento brontolare è il mio stomaco. Ho fame.

Accostato ad una parete c'è un tavolo stracolmo di ogni ben di dio: brioches ancora calde, cornetti alla crema, alla marmellata e cioccolata, bricchi di latte, tè, e thermos di caffè caldo, vassoi di salumi, pane fresco e frutta. Chi ha avuto un pensiero così carino? L'orco cattivo per conquistarci e divorarci meglio?

Non importa. Mi verso una tazzona di caffè appena macchiato con un po' di latte, metto su un piatto tre o quattro cornetti caldi, uno per ogni gusto così non faccio torto a nessuno, e vado a sedermi sul davanzale della finestra per fare la mia colazione in pace. Vedo uno che si alza. Non mi pare comatoso come gli altri, anzi è piuttosto lucido, ha un fisico notevole, di sicuro è campione di nuoto. Si avvicina al tavolo, si versa una dose generosa di caffè, agguanta una brioches e mi si avvicina <<'giorno>> farfuglia. Anche se sembra lucido dubito che si ricordi come si chiama.

<<Buon giorno, come stai?>> mi viene spontaneo chiedere.

<<Mi sento come mi avesse investito un tir. Doveva esserci qualcosa nei drink>> sorvolo, tanto lo so che dicono tutti così.

<<Sai dove siamo?, non ricordo come ci sono arrivata>>.

<<Castello di Malesco, ieri sera abbiamo festeggiato il compleanno del maestro in un locale del centro e siamo venuti qui per finire la serata in bellezza. Il castello è suo ed è un ospite perfetto. Tu non li vedi ma qui intorno ci sono camerieri e cameriere pronti a soddisfare ogni esigenza. Hai notato che colazione abbiamo avuto>>.

<<Complimenti a te che sei più sveglio di me>>.

<<Sono allenato a feste come questa, non fumo e la contrario di qualcuno bevo molto poco. Per questo dico che nei drink doveva esseri qualcosa>>.

<<Nemmeno io bevo molto, quattro mohjto sono il mio massimo e di solito nemmeno li sento>>.

Indica i corpi che si muovono sui cuscini. <<Guardali, sembrano zombie addormentati. Hanno fumato e bevuto ed ora non ricordano nemmeno il loro nome>>.

Gli zombie, quasi tutti nudi, si stavano svegliando uno alla volta. Si mettevano ritti in piedi con fatica e andavano alla ricerca chi del bagno, chi dell'acqua, visto che gli alcolici erano spariti. Pochi si avvicinano al tavolo e si versano il caffè. Una biondina, vestita solo di un paio di stivaloni coi tacchi a spillo e armata di frustino e manette legate ad una catena, si avvicina a noi <<Avete fumo?>>

<<Sei matta - risponde Roger - Non ti basta quel che hai fumato ieri sera?>>

<<Fumato? E chi ha fumato, io ero impegnata in un giochino particolare con Elvis>>.

Chi sia Elvis non lo saprò mai, ma lei è di sicuro una mistress, e lui il suo schiavo. Buon divertimento.

Cerco la porta del bagno delle signore, e lascio Roger alle prese con un fantasma.

Il bagno è in marmo rosa copiato da quello delle Gallery Lafayette di Parigi, elegante e lussuoso. Un grande scaffale armadio contiene, ben ripiegati, tutti i vestiti che le signore si sono tolte ieri sera, e su ognuno un bigliettino col nome della proprietaria. Hanno fatto le cose in grande. Mi vesto e faccio l'inventario: slip, ci sono. Reggiseno, c'è. Vestito, eccolo, pettine gioiello con pietre dello stesso colore del vestito, presente. Pochette di seta, c'è.

Tutto a posto, non manca nulla. Esco e trovo Roger vestito, lo preferivo nudo, che mi sta aspettando. <<Ti accompagno a casa.>> Non lo ha chiesto, lo ha ordinato. Ma come ti permetti? <<Preferirei andare da sola>>.

<<Come, se non ti reggi in piedi>>.Effettivamente barcollo un po', così lo lascio fare. Ha già chiamato il taxi e possiamo andare via subito. Strade deserte. Guardo l'ora: sono le nove. Mi ricordo che è domenica mattina e la gente o è fuori per le gite o dorme ancora o si gode l'atmosfera domestica. <<Sei sposato?>> Gli chiedo a bruciapelo. <<Per ora no, ma ne ho in mente una che mi piace da un sacco.>> Capito, non è papabile. Meglio deviare il discorso su argomenti meno pericolosi. <<Dove lavori? Ho l'impressione di averti già visto, ma in questo momento non so nemmeno chi sono io>>.

<<Lavoro nel tuo stesso palazzo, sono il direttore, nonché responsabile della Security. Ti vedo tutti i giorni>>.

Scendiamo dal taxi e facciamo lo slalom tra le transenne messe dagli operai che lavorano alla rete idrica. Mi mette un braccio intorno alla vita e mi stringe a se, davanti al portone sta per baciarmi quando veniamo investiti da un getto d'acqua freddissima. Un operaio ha aperto per errore un idrante e noi due finiamo a gambe levate sul marciapiede, sotto lo sguardo interessato degli operai che sbirciano per essere sicuri che le mie mutandine siano del colore del vestito. <<Ti amo>> Mi dice fra gli scrosci d'acqua e ci mettiamo a ridere bagnati fradici ma finalmente lucidi.

 

Tutti i racconti

3
10
22

Una vita felice

26 August 2025

Sì, questo aveva: una vita felice. Conquistata giorno dopo giorno, affrontando problemi grandi e piccoli che si presentavano lungo il cammino. Certo, in alcuni momenti si era sentito scoraggiato — soprattutto quando certe questioni sembravano non voler finire mai, e alcune avevano avuto epiloghi [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

7
15
44

L'Urlo

26 August 2025

Sai ragazzo, una volta in questa foresta sentire l’Urlo voleva dire due cose: o eri una canaglia e ti assaliva la paura o eri nei guai e confidavi in un aiuto prezioso. Per decenni l’Urlo ha vegliato su queste terre. Oggi non più, ma la leggenda vive ancora. *** NdA: ho scritto questo microracconto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Visionata e apprezzata la coperita "tarzanesca". La nota ci vuole [...]

  • Lawrence Dryvalley: Grazie Rubrus! Ben conscio che il fumetto popolare non è più [...]

3
3
23

Apologia del calzino spaiato - 2/2

Esercizi di nonsense

25 August 2025

Ma si può aver paura del proprio calzino? E del proprio partner? Non c’è dubbio che il calzino, se spaiato, cagioni ansia, quasi noi percepissimo il suo risentimento: starsene desolato ai piedi del letto, gli unici piedi che lui non ama, o trascinato da animali domestici verso i canti più stonati [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: D'altra parte ce lo hai segnalato nei tag: umorismo, gioco di parole, non [...]

  • Lawrence Dryvalley: Lette le due parti... mi sento spaiato! 😁 Ciao!

7
10
35

Il caffè

25 August 2025

Quella del caffè comunque è decisamente una mia mania, o un vizio, ecco. Un rito che scandisce il trascorrere della giornata, tiene a bada l’impulso pressoché onnipresente di mangiare e aiuta a sentirmi parte di una comunità che cerco in tutti i modi di immaginarmi. Comunità di cui voglio e non [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Benvenuta! E il caffé... benbevuto! Rito che abbiamo tutti nel DNA italico, [...]

  • CURZIO LUCANO: Mi ci ritrovo in quel continuo oscillare tra desiderio di far parte e bisogno [...]

3
2
32

Apologia del calzino spaiato - 1/2

Esercizi di nonsense

24 August 2025

Spaiato, è così che mi sento spesso e tutto sommato volentieri. Non me ne vergogno insomma, eppure il termine non ha accezione positiva, e chissà perché mai? Tutti noi, o quasi, si è spaiati, seppur accompagnati, nel senso che non si può considerare il proprio partner alla stregua di una scarpa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

6
9
26

Nido di fringuelli

24 August 2025

Me l’aveva detto, quel vecchio, che da quella parte non ci dovevo andare. Ma, secondo voi, una come me, che vuole sempre l’ultima parola, può seguire il consiglio di un vecchio pazzo? Perché sì, pazzo mi era parso. Con quella barba così lunga che due fringuelli avevano persino deciso di farci un [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: allora! prima di tutto benvenuta in questa gabbia di.... uomini con barba lunga [...]

  • Lawrence Dryvalley: Benvenuta! Ci leggo la morale che è meglio passeggiare in città! [...]

10
11
38

Maledetto TripAdvisor

23 August 2025

C’era una volta... in una casa lontana lontana, una principessa non più giovanissima, ma ancora ben tenuta. Viveva una vita spensierata, godendo di tutte le sue fortune. Talvolta, osservava con un misto di stupore e fastidio i comuni mortali, che si affannavano per i loro tormenti. Li giudicava [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

7
7
80

Acqua di cocco

23 August 2025

Quando sono entrata in quel bar quella sera tutto mi sembrava poco chiaro. Le luci erano soffuse e mi attirava terribilmente quel profumo di fiori da campo. È strano, non credi? Un bar che ha un odore di fiori da campo, era cosi strano: eppure sembrava così. Mi accomodai al tavolino in fondo, in [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

9
7
37

Sabbia

Profezia del vento

22 August 2025

Dalle colline di quel monte, che solo i suoi antenati ne conoscevano il nome, fatto di rocce sgretolate, sassi appuntiti , scendeva il ragazzo. Non era un vero e proprio sentiero, ma tra spine e rovi riusciva a trovarne il varco. Sotto di lui solo una enorme distesa rossa, e rami di ulivo arsi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Adribel: Complimenti per questa voce divina che hai saputo evocare.

  • zeroassoluto: Una voce che pochissimi ascoltano.
    Mi ricorda il grande fotografo Salgato [...]

8
9
37

Un epitaffio per il povero Arturo

22 August 2025

“Strano che abbiano pensato proprio al nostro asilo per girare la scena di un film.” fece la giovane maestra ravvivandosi la folta chioma quasi crespa mentre camminava lungo il corridoio. Guardandola, Lionel non poté fare a meno di pensare a una zuppiera d'insalata riccia. “Beh, non sono io a scegliere [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • zeroassoluto: L'unione fa la forza.
    Metti un bambino "traquillo" assieme [...]

  • Cherie: Cinica rappresentazione della realtà: piccoli despota crescono e i grandi [...]

6
7
30

Assenza Di Te

21 August 2025

Stringimi forte al tuo fiato, ultimo mio ricordo svanito, affinché accarezzi ancora il suo viso. La sua assenza è disco che piange negli angoli del mio cielo, squarciato dal rancore senza luce che m’illumini. Il suo silenzio è sciabordio di colpe che si infrangono nelle mie vene, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

6
11
39

Sulla punta

21 August 2025

«Non è stata imbrattata. L’abbiamo dipinta apposta così». L’uomo col costume strano sobbalzò. Intento com’era a osservare la statua, non aveva sentito arrivare la ragazza. Fu colto da una sensazione di disagio. In costume da bagno, nel bel mezzo di una proprietà privata in cui si era intrufolato [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

Torna su