In edicola, incellophanato mi occhieggia un titolo: "Come si esce dai problemi". Casomai: "Perché entrarci?", Ma comunque, subito una copia. Non si sa mai. Anzi, due, perché, metti rincoglionisco, una la metto dove metto di solito i giornali, l'altra in bella vista sul comò da lettura, così son sicura la trovo subito, quando improvvisamente mi ricorderò di aver comprato una rivista che già dal titolo mi era venuto l'impulso di leggere.
Ma magari ne compro tre, hai visto mai mi colga un raptus di solitudine e decida finalmente di prendermi il famoso cane che, cucciolo, l'addenterebbe e ne farebbe brandelli seminati per casa? Anche quattro, però, perché nel climax solitario, potrebbe sempre decidere di venire a trovarmi mia madre e impossessarsene distrattamente mentre blatera oltre la porta del bagno - dov'è sempre che mi trova quando si telefona o si viene a trovare da me, salvo poi leggersela in bagno lei, quella rivista, e trovare subito un'inesattezza da segnalare alla redazione, perché il pressapochismo, si sa, oggi è un problema.
Ma perché non cinque, a questo punto? Che, almeno, se mi venisse un morbo strano e riuscissi nel frattempo a prendere un appuntamento alle 9.50 dal medico e decidessi di portarmela dietro per leggermela, quella rivista, tra le 9.52 e le 10.15, quando finalmente il medico si degnasse di ricevermi dopo aver raccontato la sua personale visione di riforma della Sanità alla signora Molfetti del V piano, che è sola pure lei e, chissà perché, decide sempre di andar a far conversazione dal medico quelle poche volte che ci vado io e poi, dimenticavo, mi capitasse di lasciarla là sulle poltrone d'attesa a beneficio di altri pazienti (che altro non possono essere, effettivamente, per essere visitati dal medico della mutua), almeno - dicevo - ne avrei una copia di scorta.
Già che ci sono ne compro 6, perché sento che mia cugina, specializzata nell'arte di mettersi nei guai, sta per mettersi in contatto con me, ma non così per sapere come sto, no, no, proprio per dirmi che e beh, è proprio tanto che non ci vediamo e che quindi stava giustappunto pensando di venirmi a trovare approfittando del fatto che...e beh, l'hanno sfrattata perché ha pagato x 6 anni i debiti di gioco online accumulati da suo marito Jerry e il fisco americano, si sa, non perdona e così le han pignorato la casa e lei non sa dove andare e beh, se non ci si aiuta tra parenti...e insomma, vedere quella rivista in casa mia e accaparrarsela sarà un tutt'uno. E io, sia mai rimanga senza.
A quel punto ne posso pure comprare una dozzina, anzi, ordinarne altre copie random, così, per precauzione, tanto, alla peggio, ne avrò sempre di occasioni per farne regalo utilissimo ad amici, parenti e perché no? conoscenti, magari proprio a Natale, quando il problema è che regalo fare ad amici, parenti e perché no? conoscenti che han già sempre tutto, in questa crisi mannaggia che c'è e non si sa mai come arrivare a fine mese, se con uno smartphone nuovo, perché il vecchio l'ho passato a mio figlio piccolo che è ora ne abbia uno anche lui e poi è tanto che me lo chiede e "Guarda che se ti lamenti ancora che ti toccano sempre i cellulari usati di tuo fratello la festa al fast food col mago a sorpresa te la puoi scordare!", oppure se arrivare a fine mese con una rata nuova del Suv pagata, senza dover passare un po' scosciata dal concessionario a dirgli: "SUVia, può anche pazientare ancora un po' da tanto buoni clienti e amici che siamo da anni e sa che, ogni volta che devo cambiare la macchina vengo da lei, no?".
Ma, panico dubbioso, e se chiedessi all'edicolante di racimolare tutte le copie invendute dagli altri edicolanti perché, effettivamente, potrebbe anche essere che s'incendi casa o si allaghi o un piccolo rom, reo di furto proprio in casa mia, che son la prima che si raggiunge salendo su per la grondaia, venga colto in flagrante poco prima di esser arrivato al campo base da un'assistente sociale che passi di lì non per caso, ma per cercar di parlare col fratello complice di un commercio di minorenni che si fingono maggiorenni per adescare i consiglieri regionali e poi ricattarli, e venga poi indotto a optare per la partecipazione alla trasmissione verità: "A volte si pentono" piuttosto che per un anno di carcere minorile o per l'affido a una zitella nevrotica e bisognosa di dare agli altriper compensare alla mancanza di ricezione da troppo tempo e che, qualunque sia la sua scelta, si trovi effettivamente ad avere un problema e a doverne uscire e quindi la rivista rubata a casa mia assieme col PC, l'argenteria di nonna e la collezione di tappi di birra gli torni utile? In quel caso sarei certo lieta di poter far del bene, ma io come farei, senza neanche averla letta prima? Mentre così ne avrei comprate un numero sufficiente per metterne una copia nei vari luoghi superstiti delle varie sfighe e problemi che potrebbero colpirmi mentre cerco di imparare come uscire dai problemi...
Toc toc! Mi picchiettano sulla spalla sinistra “Allora, si decide a comprare qualcosa o aspetta di trovarsi su una copertina? Forza, che abbiamo tutti fretta!” tutti chi? Sto per chiedere, mentre vedo la fila che si è formata dietro di me. “Già, la mancanza di tempo, è un problema, oggi...” “No, un problema ce l'avrà Lei se non si dà una mossa e non leva le tende...” “Scusi, ma perché essere così aggressivi? Basta parlarsi un attimo con gentilezza e le cose si risolvono, sennò si va in escalation e un'inezia diventa subito una guerr...” “Ma che ca...dice??? Se vuol fare della filosofia vada a Masterchef e si sposti!” Con una manata mi ritrovo addosso a una signora carica di buste della spesa, che si ritrovano addosso a un signore col bastone, che colpisce uno studente tamarro con le cuffie che volano negli occhi di una badante ceca...ed è subito rissa.
“C'è qualche problema?” chiede l'uomo ATM sradicandosi scazzato dal gabbiotto e dal suo smartphone. “Nessun problema”, dico. Arraffo con nevosa amarezza tutte le copie della rivista. Butto 20 euro sul piattino. Distribuisco ai presenti. “Dacci oggi il nostro problema quotidiano. Amen”. Pensiamo sempre di essere i soli - penso tra me – ad avere un problema, intendo. Beh, per oggi ho dato. Sono uscito dalla metro. La rivista ha funzionato. 

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Acqua, La vita è in Lei la terra la brama l'uomo la usa, la sottovaluta, è solo Lei; Ma quando furor di cielo Incontra l'arroganza dell'uomo preso di sé, Che la dimora sua trascura, allora schiuma, e forza Onde che nulla ferma, Rivi e torrenti, diventan giganti dai mille denti. Lacrime e perdita, [...]

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