-E' femmina e brutta pure-

Savino getta appena un occhiata all'esserino congestionato,con la testa deformata da un parto difficile e il corpicino avvolto nella stretta fasciatura,orgoglio di donna Elvira.

Fa una rude carezza alla moglie che giace esausta e,messo a tracolla il fucile ,esce nella fresca alba primaverile.

Non va lontano.Girato l'angolo di casa siede sulla pietra per ammazzare i maiali e accende una nazionale.

-A diciotto anni sono già padre,sono un uomo-

Aspira la prima boccata di fumo e soffia un cerchio perfetto attorno alla stella più luminosa che ancora brilla in cielo.

-Non importa se è femmina,il maschio verrà.Abbiamo tutta una vita da vivere.-

Si sentono venire dalla casa le voci delle sorelle e della madre che si affaccendano attorno alla puerpera e alla bambina.

-Ragazze, fate piano, non svegliate papà che ieri ha avuto una brutta giornata- dimenticando che solo mezzora prima le urla di Ester avrebbero svegliato un orso in letargo.

Savino si alza schiacciando il mozzicone col piede.

-Si, papà devo convincerlo a farsi vedere da don Alfonso.Ieri è tornato a casa attaccato alla coda dell' asina,ma ora vediamo se mi riesce di prendere qualche malevizzo.A Ester farà bene un buon brodino per farle calare il latte.Oggi me ne vado a caccia,dopo questa nottataccia non si aspetteranno certo che vado a zappare i lupini-

E si allontana fischiettando.

 

La piccola cresceva, e forse non era neanche tanto brutta, ma Ester era di nuovo incinta.

Prima che Elvia avesse compiuto un anno avrebbe partorito di nuovo.Non ci voleva,non cosi presto.

Gli avevano detto che una donna che allatta non rimane incinta,altrimenti ci sarebbe stato attento,ed ora , col padre a letto con"l'acqua alla pancia" a lui cominciava a pesare sentirsi la responsabilità di una moglie,due figli,una madre che probabilmente sarebbe rimasta vedova troppo presto e quattro sorelle di cui solo una stava per sposarsi, fortunatamente.

Era cascata bene.

Ruggero,il futuro marito,aveva quindici anni più di lei ma era ancora un bel uomo.Non brillava per intelligenza, ma era pulito ed educato e soprattutto la sua famiglia era proprietaria di parecchie moggia di terreno.

I suoi campi circondavano in pratica quelle poche moggia di terreno che erano tutto il sostentamento della famiglia Del Prete.

Quando a donna Orsola era sembrato che il suo bambino avesse l' età per il matrimonio lo aveva spedito dai vicini.

-Va, ci sono quattro ragazze in età da marito.Scegli quella che ti piace di più,non le sembrerà vera la fortuna che le è capitata.-

E così,previo consenso da parte del capofamiglia don Albino, Ruggero fu introdotto in casa Del Prete con la scusa di dover acquistare del vino e si fermò a cena, per poter meglio esaminare la merce.

Donna Elvira avrebbe voluto piazzare Costanza, che con i suoi ventun' anni non aveva come ammiratore che l'uomo che veniva a ritirare la stramma .Oltretutto donna Elvira dubitava che quest' amore avrebbe avuto un futuro. Le aveva raccontato Matilde che Costanza lo aveva fatto rotolare giù per la montagna insieme alle fascine da portare via una volta che lui aveva osato rivolgerle un complimento.

Ma Costanza, alta segalina e sgarbata, non aveva doti che potessero attrarre Ruggero.

Gilda aveva dodici anni,avrebbe dovuto aspettare ancora tre,quattro anni per sposarla, e se sua madre lo aveva spedito a scegliersi la moglie,probabilmente non voleva portarla tanto per le lunghe.

Rimanevano Giorgia e Matilde.

Giorgia era decisamente la più bella, il guaio era che ne era assolutamente consapevole.Quando andavano al mercato la domenica il padre faceva sempre in modo che lei camminasse sottobraccio a Costanza che le faceva da cane da guardia, ma non poteva evitare che i giovanotti di passaggio la fissassero e i venditori dietro le bancarelle chiamassero a gran voce per attirare la sua attenzione.

E poi era l'unica che sembrava aver capito che genere di vino era venuto ad acquistare.

No, decisamente Ruggero non voleva una moglie più bella e soprattutto più intelligente di lui.

Matilde era un ottimo ripiego, fresca,carina, ingenua e a sedici anni abbastanza grande da essere sposata e abbastanza piccola da essere forgiata.

 

Savino ricordava, non sapeva se più divertito o infastidito, quando donna Orsola si era degnata, con marito e figlio al seguito, di salire fino a casa loro per presentare la domanda di matrimonio.

Matilde, che qualcosa aveva capito ma non sapeva di essere la prescelta,era cascata dalle nuvole, ma in fondo quel ragazzone non le dispiaceva ed aveva accettato di buon grado.Non così Savino, che si vedeva portare via la sorella preferita, l'unica con la quale sentiva di potersi confidare e che era da sempre la compagna delle sue birbonate da ragazzo.

E' vero,adesso aveva quasi due figli,non era più un ragazzo,ma non si sentiva pronto a rinunciare a cacciare i granchi nel canale per nasconderli nel letto della nonna Margherita, o ad andare a rubare i primi fichi o le prime fave dall'orto dei vicini,imprese che finora aveva sempre condiviso con Matilde,ma adesso di quei fichi e quelle fave Matilde sarebbe diventata in pratica la proprietaria.

No, questo avrebbe rovinato tutto il divertimento.

Pensa a tutto questo Savino mentre,appoggiato alla sua zappa, guarda le sorelle, la madre e la moglie che, senza fermarsi e senza fatica apparente continuano a zappare ognuna il proprio solco di fagiolini.

Ester, impacciata dal pancione, stenta un po a non rimanere indietro. A lui di rimanere indietro non importa, e poi sua madre fa sempre in modo di prendere il solco accanto al suo cosi da poterlo aiutare quando la distanza si allunga.

Con le mani incrociate sul manico della zappa e il mento posato sulle mani ora Savino pensa al padre che hanno dovuto lasciare a casa, a letto, col ventre orribilmente gonfio."Cirrosi epatica"aveva detto don Alfonso. Non c'era scampo.

Elvia, dalla cassetta sotto il fico dove era stata messa all' ombra , comincia a piangere, è l' ora della poppata. A Ester un po dispiace non riuscire a finire il suo solco di fagiolini,ma sente formicolare il seno gonfio di latte. Lascia la zappa e corre dalla piccola.

Adesso Savino ha un motivo in più per non riprendere a zappare, il quadretto della moglie sotto il fico che allatta la bambina mentre il sole saetta tra i rami disegnando loro addosso le ombre delle foglie è delizioso.

In lontananza dietro di loro Savino scorge una figura che si avvicina a passo rapido.

Strizzando gli occhi vede un uomo vestito da cittadino, camicia bianca e giacca piegata sul braccio,il volto magro e abbronzato.

Sembra fuori posto in quei vestiti e su quel sentiero.

E' uno straniero, eppure ha qualcosa di familiare.

Savino si gira verso le sorelle per vedere se anche loro lo stanno guardando e vede la madre che fissa lo sconosciuto a bocca aperta.

Inaspettatamente lei butta giù la zappa e senza neanche curarsi di non calpestare le piantine di fagiolini comincia a correre.

 

 

 

 

Tutti i racconti

0
0
18

Sino all'ultimo respiro... 1/2

07 December 2024

18 luglio 2017 ore 18.30 Sono di nuovo qui. Davanti al letto della nonna. Ormai la chiamo così, anche se è la mia mamma. Tutto è cominciato il 18 giugno. La nonna di notte sembra aver avuto un piccolo ictus cerebrale, che l'ha costretta a letto. Suor Carmela si è prodigata tantissimo per assisterla [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
3
17

Ode alla Brioche

07 December 2024

“Marmellata con velo” Un nome che è già una poesia. Soffice al primo morso che apre lo scrigno in cui è contenuto il tesoro color ambra. Non ci si può fermare, la bocca continua a cercare il contatto come a voler dare mille baci a quelle dolci labbra al profumo di albicocca. Il caffè può aspettare, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Teo Bo: Mmm... poesia squisita alla crema, cioccolato o marmellata. Momento catartico, [...]

  • zeroassoluto: Rito della colazione mattutina al bar...
    Cornetto alla crema, ai cereali, [...]

0
0
6

Il segno (2/3)

PG
07 December 2024

Scoppiò a piangere, anche se pareva se lo aspettasse da quando ero nato; in qualche modo aveva sviluppato gli anticorpi emotivi per la crisi più acuta, non per il dolore cronico che la assalì. Fu costretta a rassegnarsi dalle preoccupazioni dell’immediato, condendo la minestra di zucca, finocchietto [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
13
26

CERCASI APPRENDISTA CON ESPERIENZA

07 December 2024

"Ma davero? Seriamente lo hanno scritto? No, aspè Bro! Mo te lo rileggo che non ci sto a crede manco io! Senti che dice, va…" "Cercasi apprendista, per ampliamento dello staff, il candidato dovrà dimostrare di possedere valide doti comunicative e di saper promuovere beni e servizi alla comunity [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • zeroassoluto: Brava/bravo Julyflo... di questi anglesismi ne abbiamo tutti (almeno io) le [...]

  • Savi: A me il racconto/gag è piaciuto. Come ha già fatto notare JulyFlo, [...]

24
31
216

Segaiolman

06 December 2024

In una notte d'estate di circa vent'anni anni fa, dal momento che non riuscivo a dormire, accesi la TV del soggiorno e mi misi a cazzeggiare con il telecomando alla ricerca di qualcosa di interessante, standomene spaparanzato nella poltrona reclinabile, a torso nudo e con addosso un paio di boxer [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • L’esilioDiRumba: Anche io ti faccio i complimenti per l'autoironia.
    Poi mettiamo un [...]

  • Savi: Bravo Giuseppe, un bellissimo racconto, autoironico e direi anche coraggioso.
    A [...]

0
2
10

Il segno (1/3)

PG
06 December 2024

Ogni uomo ha uno e un solo posto al mondo. (Pensieri, Thomas J. Plight) Mi sentivo rinato, rimesso al mondo. La vita aveva assunto un sapore di vaga felicità e le avevo dato una mano dipingendo il mondo con una bella mano di rosa confetto. Ero affacciato al balcone, immerso nell’ozio tranquillo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dario Mazzolini: mi è piaciuto tantissimo. bella ka descrizione particoleggiata dei protagonisti. [...]

  • PG: Grazie infinite! Spero il seguito ti appassioni allo stesso modo

2
4
16

La mia amica granata

06 December 2024

Louise, la mia amica granata, è “presa” da uno. Uno che non è “uno” qualsiasi. Uno (lo chiamerò così..) è stato il suo primo amore. E adesso, dopo che la vita ha fatto diventare Louise una vera regina, la stessa vita le ha fatto fare un viaggetto all’inferno...ma lei non ha tempo e risorse da perdere [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Vally: Grazie a Teo e Dario che hanno individuato l'adolescente che è in me!

  • zeroassoluto: "Certi amori non finiscono... fanno dei giri immensi e poi ritornano..."
    Antonello [...]

2
0
16

Non tu

49 racconti

06 December 2024

“Da quando mi sono separata, non ne voglio più sapere, basta guarda!” “La migliore scoperta quale è stata?” “Il sesso. Decisamente sopravvalutato, ne faccio volentieri a meno.” “Il sesso dici?” “La vostra fissazione. Il motivo per cui ricevo immagini di membri maschili a bizzeffe ogni giorno” “Il [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
12
29

4.27

05 December 2024

In un angolo di pensieri mi rifugio per ritrovare in un abbraccio immaginato quel respiro che conosco Nei tuoi occhi ancora chiusi storie di mondi racconti di speranza nei tuoi sogni segreti In questa notte che non sai le mie parole danzano quiete poesia di briciole d'uomo Mi perdo per [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

1
7
28

Questo mondo non mi piace (parte di una lezione)

Vi racconto come sono.

05 December 2024

Io sono un uomo legato alle tradizioni. Ai sentimenti più autentici. Al rispetto per sé stessi e per gli altri. All'ascolto. All'apprendere dai discorsi, dalle osservazioni di altre persone spunti di conoscenza e di approfondimento. Al valore della vita che oggi molti giovani distruggono con la [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: I problemi di oggi sono spesso conseguenza di quelli di ieri e causa di quelli [...]

  • Teo Bo: È vero quel che dici ma è altrettanto vero che c'è [...]

0
1
9

haiku - Kanso

05 December 2024

vento d'autunno - le castagne mature nel riccio aperto Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

2
3
22

Bambino paziente ricco, bambino paziente povero e gli adulti che si trattengono

Racconto di stampo psicologico. Ispirato dal celebre film “The Truman show”.

04 December 2024

Capitolo 1 Nato ricco, ma magrolino. Mentre giocavo dopo l’asilo, vedevo persone robuste vestite con abiti mai stati alla moda. Adoperarsi per campare del minimo sindacale. Facendo e dicendo cose senza senso. A un certo punto uno di quegli uomini si volta verso di me bambino e i miei parenti. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dario Mazzolini: credo che essere genitore sia un'impresa. Occorre dare esempi concreti [...]

  • JulyFlo: Mi permetto un commento esclusivamente emotivo, che si basa sulla mia grande [...]

Torna su