Gruppo: Monticiani, Li primi

Nessun nuovo post, passiamo oltre

Gruppo: "Testaccio, Daje!!"

Neanche qui!

Gruppo: Trastevere Li Mejo

Un nuovo post!

Flavia Proietti “Vi comunico che mio padre Fernando Proietti è venuto a mancare ieri sera, avverto chi vuole partecipare per ricordarlo, che i funerali avranno luogo domani mattina alle dieci a San Crisogono.”

Seguono molti commenti, riassumendoli: Padre e figlia abitano a via Monte Fiore, lei, che sembra una bella ragazza dalle foto, ha sacrificato la sua vita, dopo la morte della madre, per stare col padre. Non ha fratelli né sorelle… lui, sessant’anni, bazzicava viale Trastevere dalla nascita, negozio di oreficeria ereditato dal padre, infarto improvviso… interessante… da provare.

Questi gruppi sui vecchi rioni di Roma sono ideali per trovare informazioni, sembra di rivivere nelle vecchie vie, con le comari in finestra. In pochi minuti si può sapere tutta la vita delle persone! Se fossi un ladro potrei approfittare del funerale per andare a rubare, anche i vicini staranno tutti fuori.

Non sono un ladro.

Voglio di più, appartamento in una zona da Vip, oreficeria aperta da almeno un secolo, sicuramente un bel gruzzolo da parte… una vita da mantenuto!

_________________________________________

Trastevere è un incanto la domenica mattina, se non fosse per il traffico, comunque minore rispetto ai giorni feriali, sarebbe perfetta.

Sono le nove, riesco a trovare un posto a piazza Gioachino Belli, mi sposto tra vicoletti meravigliosi, uccellini, sole, fontanelle, un chioschetto per il ristoro, prendo un pezzo di cocco, non so come si evolverà la giornata… o meglio, se va come dico io, sarà molto preziosa.

Mi dirigo a via Monte Fiore, nella conversazione non c’era il numero, ma non credo che sia così difficile trovare la casa del defunto.

Ecco, ci sono delle beghine che piangono, salgo, una porta è aperta, dentro ci sono altre persone che piangono, la riconosco dalle foto, è seduta sul divano col viso mogio, molto più bella che in fotografia, il vestito nero si è un po’ alzato, belle gambe, calze nere… sì, gran gnocca, m’inginocchio davanti a lei.

«Flavia! Mi dispiace tantissimo!» alza i suoi begli occhioni lucidi

«Grazie signor…»

«Giulio, purtroppo non abbiamo fatto in tempo a conoscerci, tuo padre mi parlava sempre di te, una figlia meravigliosa, ora capisco quanto avesse ragione»

«Lo vedeva spesso?»

«Negli ultimi anni, da quando ci siamo conosciuti, almeno tre volte a settimana, passare qualche ora con lui mi rilassava. Anche a lui faceva piacere, un’oreficeria non è che venda il pane, i clienti entravano ogni cinque… dieci minuti»

Le prendo le mani

«Se mi permetti, voglio starti vicino, glielo devo a Fernandino, se ti serve qualcosa, qualunque cosa, sono a tua completa disposizione»

«Grazie signor Giulio, io…»

«Ti prego, non darmi del lei, in fondo non credo che abbiamo più di dieci anni di differenza, io ho trentott’anni e tu… al massimo trenta»

«Trentadue.»

«Te li porti benissimo, sei meravigliosa… scusa, non è il momento giusto per dire queste cose»

«Grazie Giulio, se proprio vuoi darmi una mano, puoi organizzare il trasporto della bara? Andiamo a piedi, ho pochi parenti e vecchi, dovrei pensarci io ma sono un po’ scombussolata, c’è solo mio nipote tra gli uomini disponibili»

«Va bene, anche se mi dispiace lasciarti le mani, vado!»

Prendo in mano l’organizzazione, trovo il cugino, un diciottenne stupidotto, Ninetto, con lui cerchiamo altre due persone… due vicini di casa… ottimo. Vado a dare l’ultimo saluto al defunto, almeno capisco com’era fatto, ancora non hanno chiuso la bara, per fortuna. Magro con baffi, dev’essere stato un burbero stronzo, rovinare così la vita della figlia, che comunque, detto tra noi, è una che si fa manipolare facilmente, ne so’ qualcosa. Vado dall’inchiodatore

«Capo, può iniziare a chiudere, è quasi ora di andare»

«Va bene, non si preoccupi, ci penso io, può iniziare ad avvertire gli altri»

«Preferisco guardarlo fino all’ultimo, gli volevo bene, soffro a vederlo andare nel buio della bara»

Mi guarda male! A bello, che credi, che ti lascio da solo col morto per farti controllare le tasche? Lo so che minimo sarebbe partita la fede nuziale, d’oro massiccio! Tra bastardi non ci si approfitta.

Appena ha finito torno da Flavia, le prendo di nuovo le mani per farla alzare, ne approfitto per baciargliele

«È tutto sistemato, possiamo andare»

«Non ti ringrazierò mai abbastanza, ero sicura che non avrei retto alla tensione di dover pensare a tutto»

«I tuoi bellissimi occhi rilassati sono il mio unico conforto per questa triste giornata»

Mi accenna un sorriso, faccio un cenno agli altri, solleviamo la bara e usciamo. Praticamente dobbiamo solo fare trecento metri, poi attraversare piazza Sonnino e siamo arrivati. Il carro funebre ci aspetta per l’ultimo viaggio… a proposito, non mi sono fatto dire dove! Ci penserò dopo. Mettiamo la bara davanti all’altare e mi vado a sedere vicino a lei.

Tocca sorbirsi tutto il discorso del prete, quando arriva al ricordo del morto, che lui conosceva bene, Flavia si mette a piangere, l’abbraccio e le do un bacio sulla testa, rimaniamo così, col suo profumo che mi penetra nel naso.

Finalmente finisce, aspetto che tutti i presenti la salutino prima di andarsene, rimane la zia, il cugino ed altri due che non conosco (ovvio!)

«Vieni con me in macchina?»

«Hai già fatto tanto, sei sicuro che non ti disturbi?»

«Non posso lasciarti così»

«Allora liberiamo anche il Sor Lello che si era offerto di portarci, ti dispiace se vengono anche zia e Ninetto? Tanto abitano vicino al cimitero, al Verano, dopo andranno a piedi a casa»

«Non c’è problema»

«Oh cavolo, sono proprio sconclusionata, non ho preso i soldi per l’offerta alla chiesa, devo tornare a casa»

«Non ti preoccupare, ci penso io, aspettatemi davanti alla casa di Dante, ho parcheggiato subito dopo»

Tutti i racconti

3
3
21

Una storia dal Polo Nord

24 December 2025

Era il 24 dicembre. In Lapponia, tutti gli gnomi erano indaffarati per finire gli ultimi doni mentre cantavano a squarciagola i canti di Natale. (Hai mai provato a cantare mentre fai un pacchetto? Guarda è una cosa difficilissima, eppure a loro riesce benissimo.) Intanto Babbo Natale, sprofondato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

6
5
168

Procopia e il Cervo - 1/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

24 December 2025

C’era una volta, in un paese non troppo lontano, una bambina che si chiamava Procopia. Procopia viveva felice in un castello col tetto tutto d’oro zecchino insieme al padre, Re Paciocco, e alla madre, Regina Carina. Il Conte Stellario abitava giusto dirimpetto. Egli desiderava tantissimo per il [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

6
6
39

Maria o della Natività

23 December 2025

Milano non dormiva mai. I tram correvano sui binari, i Navigli brillavano di luci sospese e i grattacieli riflettevano il cielo notturno. Maria, stanca e affaticata, camminava accanto a Giuseppe che la sorreggeva, avvolta in un cappotto consumato. I suoi occhi nocciola, profondi e calmi, sembravano [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • An Old Luca: Bravo Dario
    e con l'occasione
    un augurio di feste serene per tutti [...]

  • Davide Cibic: Scritto bene, è un racconto che ha un ritmo e un incedere inesorabili. [...]

6
3
23

Il Valore del Donare: Le Radici di una Vita di Generosità

Genitori, insegnate ai vostri figli il valore della vita e del donare e non il valore di un cellulare.

23 December 2025

Da piccolo, vivendo a Chiaiano, un paese ricco di vegetazione, a pochi chilometri da Napoli, che per molti era sinonimo di salubrità, oggi deformato, umiliato, dalle varie costruzioni che ne hanno deturpato l'ambiente e dove gli abitanti non respirano più aria pura ma polvere di cemento. Negli [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Gennarino: Gentile Paolo grazi di cuore, Un caro saluto dalla mia stupenda Napoli.
    Buone [...]

  • Maria Merlo: Tanta dolcezza e verità. Bravo!

8
12
62

GOLDEN COCOA

22 December 2025

Alex occupa la sua solita postazione accanto alla vetrata della Praline, la piccola pasticceria del paese dove vive e della quale è cliente abituale. Osserva distratto i passanti seguire col naso l'aroma di vaniglia che invoglia ad entrare. Oggi la neve spray ricopre quasi per intero la vetrata [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Walter Fest: Smoki mi piaci maggiormente perche' interagisci e offri spiegazioni dei [...]

  • Smoki: Grazie Andromeda!
    Se non c'è un tocco positivo, non mi sento [...]

2
5
30

La stanza numero 49 - 3/3

22 December 2025

Ripenso a quello che è accaduto sabato, appena poche ore fa, eppure già mi sembra lontanissimo, come se appartenesse a un’altra vita. Avevo chiesto a mia sorella Maria di prepararmi una piccola borsa per un breve viaggio. Era un gesto innocente, naturale, che non le diede alcun sospetto. Poi andai [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
4
33

La stanza numero 49 - 2/3

21 December 2025

Ricordo quando il 4 agosto del 1935 arrivai alla piccola stazione di Brancaleone. Il treno sbuffò via lasciandomi in mezzo a un caldo secco, meridionale, che pareva venire dalla terra stessa. Avevo con me due valigie—più libri che vestiti—e addosso la condanna a tre anni di confino. La mia colpa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
33

Il campo da calcio

21 December 2025

Il giorno in cui tornai al piccolo campo da calcio, e sentii di nuovo il fruscio degli alberi mossi dal vento, mi tornò alla mente qualcosa che avevo dimenticato da anni. Era proprio quel campo: il campo sportivo del paese dove è nata mia madre, Moliterno, un paese arrampicato sulle montagne della [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto di una dolcezza struggente, bravo.

  • CarloAnti: Grazie ma il suo spessore malinconico deriva da eventi autobiografici che conservo [...]

2
2
33

La stanza numero 49 - 1/3

20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
2
37

COABITAZIONE - 2/2

Momenti di convivalità tra nonsense e umorismo

20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    la seconda ed ultima parte di questo racconto segna una netta discontinuità [...]

  • Davide Cibic: Ciao Paolo,
    ad accennare all’amore in genere non si sbaglia. Parlarne [...]

2
4
43

COABITAZIONE - 1/2

Momenti di convivialità tra nonsense e umorismo

19 December 2025

Il coabitare, ossia il terriccio su cui fiorisce il nostro vivere insieme. La coabitazione è il coabc della società, è la base e l’altezza un po’ di tutto, in particolare di ogni strumento urbanistico. E’ impensabile infatti che la totalità degli individui associati usufruisca di un alloggio a [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Davide Cibic: Grazie per la lettura, Dax. Per il futuro prometto qualche snellimento, purché [...]

  • Dax: Tranquillo, non devi basarti sulla mia opinione.😂

3
6
42

IL NUMERO UNO

19 December 2025

La lunga striscia d’asfalto che stavo percorrendo, aveva appena salutato l’area metropolitana con le sue guglie di cristallo e le sue torri a scandire ritmi e tempi del prepotente e recente sviluppo urbanistico della città. L’incombente presenza del cemento era, solo in parte, ingentilita dai numerosi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su