“Vi dichiaro marito e moglie”. Cominciò con queste parole del parroco della Cattedrale di San Francesco d’Assisi di Civitavecchia, la vita matrimoniale di Paolo e Francesca, due carissimi amici d’infanzia. Si conoscevano sin dai banchi di scuola, sempre insieme in qualsiasi occasione, complice la grande amicizia di vecchia data tra le famiglie, fino ad arrivare al fatidico sì. Lui sottufficiale della Guardia di Finanza, lei ragioniera in una compagnia di navigazione, avevano deciso di unire le loro vite dopo non si sa quanti anni di fidanzamento, da sempre praticamente. Per festeggiare l’evento avevano incontrato parenti ed amici nell’elegante salone dei ricevimenti del Sunbay Park Hotel, alle porte della città sulla via Aurelia, prima di volare per una fantastica luna di miele in Kenia, a Malindi per la precisione, presso lo “Scorpion Village”, un meraviglioso villaggio costruito in tipico stile africano immerso in un rigoglioso giardino tropicale ricco di palme, baobab, bouganville e piante di ficus. Tre settimane di puro relax prima di rituffarsi nuovamente nel solito tran tran quotidiano e nella nuova avventura di vita matrimoniale. Mare, piscina, sole, corsi da sub, safari, animazione, le giornate erano piene di allegria, grazie soprattutto all’organizzazione del villaggio e alla maestria del capo animatore Naftali, un giovane keniota col fisico da bronzo di Riace”. Durante il giorno Paolo e Francesca partecipavano allegramente e attivamente alla vita del villaggio, si erano integrati perfettamente con gli altri turisti, alcuni dei quali in luna di miele come loro, e con gli animatori del villaggio, il “Riace” Naftali in primis, col quale avevano allacciato un forte legame di amicizia tanto da rimanere più volte a cena nel loro bungalow; la sera invece  si godevano la tranquillità e il silenzio africano dondolandosi su una grande amaca abbracciati teneramente come si conviene a una coppia di novelli sposi. Il tempo però è tiranno e la vacanza arrivò così al capolinea; grande serata, l’ultima, di festa e di saluti, di scambi di indirizzi, di baci e abbracci, col “Riace” Naftali che era il più festeggiato . I primi giorni di rientro al lavoro furono abbastanza duri, specialmente per Francesca che, seduta davanti ad un computer, si ritrovava più volte durante la giornata, con gli occhi fissi al soffitto e la mente rivolta a Malindi, al sole africano, alle serate di festa, al “Riace” Naftali e alla sua animazione, ai meravigliosi quanto romantici tramonti nella savana. Una sera di fine settembre Paolo, tornando dal lavoro,  trovò sua moglie Francesca ad attenderlo al lume di candela pronta per una romantica cenetta a due. Una piccola scatola era accanto al suo piatto, dopo un amorevole bacio alla mogliettina si accinse ad aprirla, alzò il coperchio e rimase di sasso, mentre Francesca, avvicinatasi nel frattempo, le sussurrò “Auguri, papà”. Paolo prese il contenuto della scatola, un test di gravidanza con due belle righe verticali che ne denotavano la positività, e dopo un attimo di stupore si rivolse verso la moglie e l’abbracciò intensamente. Erano entrambi al settimo cielo, si sentivano la coppia più felice del mondo, in primavera sarebbero diventati genitori, come avevano da sempre desiderato. La gravidanza andò avanti regolarmente durante tutto l’inverno, venne arredata elegantemente la cameretta del nascituro e cominciarono ad arrivare i primi pensierini di parenti e amici, magliette della salute, bavaglini, scarpe all’uncinetto, tutte di colore rigorosamente neutro in quanto i futuri genitori per tradizione non avevano voluto sapere il sesso del nascituro. Arrivò la prima settimana di maggio, periodo durante il quale era previsto il parto e l’erede non si fece attendere, puntuale come un orologio svizzero, tant’è che molti, tra parenti ed amici, azzardarono l’ipotesi che fosse un maschietto, vista la puntualità. Francesca venne ricoverata al secondo piano dell’ospedale San Paolo della cittadina laziale, nel reparto di Ginecologia e subito dopo trasferita in sala parto. Paolo, rispettando sempre le vecchie tradizioni, non volle essere presente al felice evento, preferendo attendere, più nervosamente che  felicemente, nel corridoio di fronte alla sala d’aspetto. L’attesa fu snervante, andava incessantemente avanti e indietro lungo il corridoio, calpestando ogni centimetro quadrato di pavimento, il posacenere di fianco alla panca ribolliva di mozziconi di Marlboro. Una porta a vetri opaca si aprì e ne uscì una giovane infermiera, si diresse verso Paolo comunicandogli che il bambino era nato e che il primario lo attendeva nel suo ufficio. Spense nervosamente l’ennesima Marlboro e si diresse a passo spedito verso la stanza del medico. “Perché vorrà vedermi?” si chiedeva durante il tragitto, era felice e preoccupato nello stesso tempo, non era  una prassi essere ricevuti dal primario dopo un parto, a meno che non ci fosse qualcosa di strano. Entrato nello studio venne invitato a sedersi, cosa che fece, più timoroso che contento di essere diventato papà. Il medico lo attendeva seduto al di là della scrivania, dopo qualche attimo di silenzio tombale gli comunicò, quasi balbettando come se non trovasse le parole adatte, che tutto era andato nel migliore dei modi e che puerpera e nuovo arrivato erano in ottime condizioni, però sembrava volesse dirgli qualcos’altro ma che facesse fatica a comunicarglielo. Alla richiesta di Paolo se ci fosse qualcosa che non andasse il medico, parlando a testa bassa e con un filo di voce, gli rispose…” Il bambino è di colore”. Silenzio. E ancora silenzio. Paolo si trasformò in una statua di marmo, gli occhi fissi alla parete di fronte, la mente nel vuoto, si alzò lentamente e come uno zombie uscì dalla stanza incurante della presenza del medico e si diresse verso le scale. Le scese con una lentezza da far impallidire un bradipo, e incurante della scrosciante pioggia che in quel momento si riversava sulla città, uscì dal nosocomio e si avviò a piedi verso il centro cittadino. Ormai era un vero e proprio temporale, la discreta pendenza della strada aveva contribuito a formare un fiumiciattolo dentro il quale Paolo “navigava” fino alle caviglie, con quell’andamento bradiposo e zuppo come un pulcino. Ci impiegò non poco per raggiungere la sua abitazione tra lampi, tuoni e semafori rossi non rispettati, fece anche a meno dell’ascensore per salire al quarto piano ed entrato in casa si diresse in camera da letto sedendosi sul letto in prossimità del suo comodino. Era esausto, sembrava una Duracel senza più energia, le braccia penzoloni tra le gambe e il pensiero chissà su quale galassia, gli occhi fissi su una cornice che campeggiava sul suo comodino, accanto alla sua pistola di ordinanza, una Beretta 92 FS. Ritraeva Paolo e Francesca sul bordo della piscina dello “Skorpion Village” di Malindi, e in mezzo a loro si ergeva la figura muscolosa del “Riace” Naftali. Già, il “Riace” Naftali. Un fragoroso tuono echeggiò nell’aria.

 

Tutti i racconti

0
0
4

Lui e Lei 2\2

03 November 2025

Passarono settimane, mesi, Lui cominciava a sentire la sua mancanza ed era dispiaciuto di non esserle stato accanto. Di tanto in tanto si sentivano su WA ma s’inviavano messaggi vuoti e sterili. Un giorno però Lei gli disse di essere incinta del nuovo compagno. Lui rimase attonito, non era trascorso [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
0
4

La signora dei Topi 1/2

03 November 2025

Giovanna dormiva agitata, il viso imperlato di sudore e le coperte attorcigliate attorno alle gambe. La luce del mattino filtrava appena attraverso le tende, disegnando ombre leggere nella camera. Da fuori, si sentì una voce impaziente: “Giovanna! Sveglia, dai!” Era sua sorella, che bussava con [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
5
30

Una storia particolare (4/4)

Quando alcuni sogni diventano realtà

02 November 2025

Prima di partire chiesi ad Angelo di avviare le pratiche per poterci sposare. Dopo quasi un mese ci trovammo davanti al sindaco, mano nella mano, con il cuore pieno di emozione. Le nostre nozze furono semplici ma intense: uno sguardo, un “sì”, e la sensazione profonda di essere finalmente una famiglia. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dario Mazzolini: piaciuto con qualche riserva personale. Però brava davvero

  • Walter Fest: Mario er benzinaro mi ha pregato di darti un consiglio......togli quella foto [...]

2
3
23

Lui e Lei 1\2

02 November 2025

In un giorno come tanti, a una ragazza pugliese arrivò una richiesta di amicizia su Netlog da parte di un ragazzo di Roma. Sin dalle prime battute tra i due c’era del feeling, nonostante fossero lontani e avessero età diverse. A Lui, di Lei colpì la fotografia in cui sedeva su una vespa rosa. Anche [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Dax: Attendiamo il seguito. like

  • Donatella: amore e sofferenza interessante aspetto secondo parte

4
4
29

Una storia particolare (3/4)

Quando alcuni sogni diventano realtà

01 November 2025

Quando il medico mi chiese, quasi per scherzo, «Ma quindi siamo in un caso di utero in affitto?», risposi con calma: «No, dottore. È solo un gesto d’amore, un dono che Marianna ha voluto farmi». «E il padre chi sarebbe?» domandò lui. «Lo chieda a lei», dissi sorridendo. Alle sei del mattino nacque [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dario Mazzolini: caspita... coinvolgente anche questa puntata. A domani

  • Miu: Mi ha colpita la delicatezza con cui porti avanti questa storia, che resta [...]

5
2
20

La Selva Oscura: Il Giardino degli Universi (2/2)

01 November 2025

Morgana mostra un pianeta tutto ricoperto d’acqua. MORGANA: Guarda il loro pianeta natale, quei banchi luminescenti in fondo all’oceano. C’è bellezza in questo spettacolo di luci. Sono solo cellule, batteri di appena dieci micron di diametro, connessioni sinaptiche, ridondanza… hanno cominciato [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    la frase finale di Merlin..
    ottimismo della ragione oppure...
    onirica [...]

  • Dario Mazzolini: grazie per avermi fatto incuriosire su un genere che non ho mai preso in considerazione. [...]

4
4
39

Una storia particolare (2/4)

Quando alcuni sogni diventano realtà

31 October 2025

Dopo alcuni minuti di silenzio, presi la parola. «Marianna, in fondo tuo figlio non ha tutti i torti. Se te la senti, puoi portare avanti la gravidanza, e io ti sarò accanto in tutto e per tutto. Ma se preferisci interromperla, andremo insieme da un bravo ginecologo: potrai farlo in sicurezza e [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Marisella: Grazie.
    Credo di essere riuscita a suscitare curiosità. A dopo

  • Dax: Un racconto delicato....particolare....Like

6
3
26

La Selva Oscura: Il Giardino degli Universi (1/2)

31 October 2025

Nel Giardino degli Universi, dove il tempo non ha dominio e lo spazio è solo un’eco, infinite bolle fluttuano, come semi trascinati dal vento. Ogni bolla custodisce un Universo, un insieme di valori per le costanti fisiche, e danza, con ritmo diverso. Tra queste geometrie sospese vegliano due entità: [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
23

A proposito di IA... Lei (Her, 2013)

Una riflessione sulle tematiche del film scritta dall’utente di LdM Oggetti Smarriti

31 October 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Il nostro utente Oggetti Smarriti esamina come il film in oggetto faccia riflettere sul rapporto tra le persone e le IA evolute. Fantascienza o prossimo futuro? Invitiamo tutti alla lettura e, se vorrete, al commento nell'apposita [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Oggetti Smarriti: Vorrei ringraziare Lorenzo e tutta la redazione per aver pubblicato il mio [...]

  • Rubrus: Il film, ma non solo questo, parte dal presupposto che il computer "ci [...]

4
13
59

Una storia particolare (1/4)

Quando alcuni sogni diventano realtà

30 October 2025

Il 29 gennaio 1980, in una piovosa giornata d’inverno, venni al mondo. I miei genitori, già avanti con gli anni, avevano a lungo desiderato un figlio e finalmente il loro sogno si realizzò. Crescendo come figlio unico, ricevetti da loro tutte le attenzioni possibili: non mi fecero mai mancare nulla, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
8
21

Diario di un pazzo 2/2

30 October 2025

3 Il giorno dopo vado a comprare le trappole e le sistemo ai quattro angoli della casa. Un paio le metto all'interno del magazzino vicino alla casa. Sono trappole fatte apposta perché il topo mangi l’esca, ma muoia in un altro luogo e non dentro la trappola stessa. I giorni successivi non vedo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Piaciuto. Il tema dell'ossessione e della trasformazione di un amico (o [...]

  • BrunoTraven: grane Rubrus!!!! è un'idea da tenere in considerazione in una versione [...]

3
4
27

Diario di un pazzo 1/2

29 October 2025

Conoscevo due fratelli ai tempi delle medie. Da allora, quasi quarant’anni prima, non li avevo più visti. Un giorno entrai in un bar e ne incontrai uno. Lo salutai e gli chiesi come stesse suo fratello. «Ah, sta bene, ora, ma qualche tempo fa non si sarebbe potuto dire». «Che cosa gli era successo?» [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su