Anche questo mio particolare racconto; particolare per il tema trattato, è stato scelto, inserito e pubblicato all'interno del libro “Un pesce rosso alla finestra” nel giugno 2024. Titolo attribuito dal concorso letterario online “Concorso James Joyce 2024" per racconti brevi e inediti di Autori vari.

 

 

Malessere arreso

 

Quella continua sensazione di agitazione mi ha svegliato improvvisamente nel pieno della notte, oramai stordito dal malessere di un impulso impellente. Incerto nei miei passi; quasi con una postura claudicante, ho raggiunto a fatica il bagno, soltanto un attimo prima di vomitare il male che non mi apparteneva. È stato istantaneo, violento, scuro, aspro... nauseabondo. L'odore mi si è infilato nelle narici ad amplificare gli sforzi del ventre. Si è contratto il corpo in un'unica morsa di spinta. La smorfia della bocca, come un'antica bocca di cannone, ha espulso rabbiosamente fuori di sé il carico rifiutato dagli intenti inarrestabili delle viscere. Le tempie erano gonfie, tese. Gli occhi, leggermente esposti e arrossati, lacrimavano dallo sforzo. Mi provocava dolore anche il cuoio capelluto e la testa sembrava esplodermi. Sono stati attimi convulsi di malessere arreso, ineluttabile. Il corpo va di fretta, in quei momenti… fa da solo. Rifiuta ogni alleanza con chi attenta alle sue ragioni fisiche di ripristino. Nessun altro controllo è stato possibile, si asseconda il meccanismo e basta. Decide “lui” come e per quanto tempo sottrarsi alle volontà umane d'opposizione. 

Ecco, era da poco e finalmente terminata quell'azione decisa e liberatoria. Deglutire, poi, è stata un’azione complicata, ruvida e fastidiosa. Sentivo le pareti della gola raschiare come fossero fogli di carta abrasiva. Ho soffiato con cura il naso, lavato abbondantemente i denti cercando di togliere quel fastidioso gusto amaro lasciato dai conati. Poi, mi sono preparato una bevanda calda, strappata dai morbidi ricordi della nonna: rimedi antichi, semplici ma efficaci e saggi. Acqua tiepida, bicarbonato, succo di limone, scorzetta e un cucchiaino di zucchero. Tutto mescolato lentamente, con rispettosa cura. Bevuta in seguito a sorsi leggeri per non disturbare oltremisura lo stomaco provato dall’indisposizione.

Scrivere nel cuore della notte di questo disagio momentaneo, è stata una necessità improvvisa e impellente, quasi come la sua origine, nonostante la manifesta spossatezza. Dentro un silenzio ambientale che mi ha sorpreso per il suo piccolo, quasi impercettibile ma costante rumore di fondo. 

Esistono esercizi mentali riservati agli scrittori e al loro bisogno inesauribile di documentare, attraverso le parole, qualsiasi stato d'animo o condizione inaspettata, come lo è stata l’amara e violenta insolenza del rigurgitare. La volontà di questa mira da stendere per iscritto è apparsa al mio sentire come una tra gli innumerevoli, forti o sottili che siano, suoni della vita che scorre. Sì, ancora c'è e sento costantemente la necessità di raccontarla, nonostante tutto. Sembra muta, ma la si può ascoltare dentro di noi, come un leggerissimo tremore gentile, una frequenza, un tono nitido, esile ma continuo. 

Sono già le 04.00 passate da un po’, oramai, anche se provato fisicamente e con estrema lentezza, mi sono incamminato per raggiungere la stanza e l’agognato letto. Finalmente, ho potuto tornare a indossare una postura orizzontale cercando un po’ di pace, aiutandomi con dei profondi e rilassanti respiri aggiunti. Ho appoggiato la testa, ancora lievemente pulsante, sui cuscini, chiuso adagio gli occhi e poi arreso senza altra volontà né pensiero sull’accaduto. 

L’abbandonare il corpo alle leggi oniriche del secondo sonno di questa lunga notte è stata una necessità, un desiderio primario, sperando soltanto che fosse meno agitato del precedente. Ho ceduto volentieri l’intera sagoma umana agli intenti di Morfeo, con il semplice auspicio di riceverne, in cambio, il premio gradito e ancestrale di un sogno qualsiasi e dei suoi infiniti giochi d’immagini, anche se saranno vissuti e attraversati, come spesso accade, ahimè, inconsapevolmente.

 

© Roberto Anzaldi

Tutti i racconti

0
0
3

Cose che capitano solo a Natale

25 December 2025

Nel camino di una casa c’è qualcosa che lo intasa. Non può essere la neve, quella scesa era lieve. Non può essere il carbone, se bruciato va benone. Sto pensando che è Natale, sarà mica un animale? Non si sa che cosa sia, però il fumo non va via. Ci si sente una gran voce, ma non pare sia feroce. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
0
4

Procopia e il Cervo - 2/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

25 December 2025

«Ecco qui» disse Procopia. «“Come trasformare un cervo volante in rospo”: andrà bene. Tanto poi so come cavarmela». Il principe-bacherozzo cercò invano di protestare, ma la principessa non ci fece caso: nessuno dà mai retta agli insetti, neppure ai Grilli Parlanti, figuriamoci poi alle blatte. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

7
5
33

Una storia dal Polo Nord

24 December 2025

Era il 24 dicembre. In Lapponia, tutti gli gnomi erano indaffarati per finire gli ultimi doni mentre cantavano a squarciagola i canti di Natale. (Hai mai provato a cantare mentre fai un pacchetto? Guarda è una cosa difficilissima, eppure a loro riesce benissimo.) Intanto Babbo Natale, sprofondato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

9
5
174

Procopia e il Cervo - 1/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

24 December 2025

C’era una volta, in un paese non troppo lontano, una bambina che si chiamava Procopia. Procopia viveva felice in un castello col tetto tutto d’oro zecchino insieme al padre, Re Paciocco, e alla madre, Regina Carina. Il Conte Stellario abitava giusto dirimpetto. Egli desiderava tantissimo per il [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

7
6
45

Maria o della Natività

23 December 2025

Milano non dormiva mai. I tram correvano sui binari, i Navigli brillavano di luci sospese e i grattacieli riflettevano il cielo notturno. Maria, stanca e affaticata, camminava accanto a Giuseppe che la sorreggeva, avvolta in un cappotto consumato. I suoi occhi nocciola, profondi e calmi, sembravano [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • An Old Luca: Bravo Dario
    e con l'occasione
    un augurio di feste serene per tutti [...]

  • Davide Cibic: Scritto bene, è un racconto che ha un ritmo e un incedere inesorabili. [...]

6
3
23

Il Valore del Donare: Le Radici di una Vita di Generosità

Genitori, insegnate ai vostri figli il valore della vita e del donare e non il valore di un cellulare.

23 December 2025

Da piccolo, vivendo a Chiaiano, un paese ricco di vegetazione, a pochi chilometri da Napoli, che per molti era sinonimo di salubrità, oggi deformato, umiliato, dalle varie costruzioni che ne hanno deturpato l'ambiente e dove gli abitanti non respirano più aria pura ma polvere di cemento. Negli [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Gennarino: Gentile Paolo grazi di cuore, Un caro saluto dalla mia stupenda Napoli.
    Buone [...]

  • Maria Merlo: Tanta dolcezza e verità. Bravo!

9
13
69

GOLDEN COCOA

22 December 2025

Alex occupa la sua solita postazione accanto alla vetrata della Praline, la piccola pasticceria del paese dove vive e della quale è cliente abituale. Osserva distratto i passanti seguire col naso l'aroma di vaniglia che invoglia ad entrare. Oggi la neve spray ricopre quasi per intero la vetrata [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Smoki: Grazie Andromeda!
    Se non c'è un tocco positivo, non mi sento [...]

  • Dax: carino. ci vuole un po' di fedeve magia.Like

3
6
32

La stanza numero 49 - 3/3

22 December 2025

Ripenso a quello che è accaduto sabato, appena poche ore fa, eppure già mi sembra lontanissimo, come se appartenesse a un’altra vita. Avevo chiesto a mia sorella Maria di prepararmi una piccola borsa per un breve viaggio. Era un gesto innocente, naturale, che non le diede alcun sospetto. Poi andai [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
4
33

La stanza numero 49 - 2/3

21 December 2025

Ricordo quando il 4 agosto del 1935 arrivai alla piccola stazione di Brancaleone. Il treno sbuffò via lasciandomi in mezzo a un caldo secco, meridionale, che pareva venire dalla terra stessa. Avevo con me due valigie—più libri che vestiti—e addosso la condanna a tre anni di confino. La mia colpa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
33

Il campo da calcio

21 December 2025

Il giorno in cui tornai al piccolo campo da calcio, e sentii di nuovo il fruscio degli alberi mossi dal vento, mi tornò alla mente qualcosa che avevo dimenticato da anni. Era proprio quel campo: il campo sportivo del paese dove è nata mia madre, Moliterno, un paese arrampicato sulle montagne della [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto di una dolcezza struggente, bravo.

  • CarloAnti: Grazie ma il suo spessore malinconico deriva da eventi autobiografici che conservo [...]

2
2
33

La stanza numero 49 - 1/3

20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
2
37

COABITAZIONE - 2/2

Momenti di convivalità tra nonsense e umorismo

20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    la seconda ed ultima parte di questo racconto segna una netta discontinuità [...]

  • Davide Cibic: Ciao Paolo,
    ad accennare all’amore in genere non si sbaglia. Parlarne [...]

Torna su