LA MAGIA DEL NOME


Da anni Consuelo viveva un immenso deserto : non c’erano alberi e fonti che la ristorassero ma solo cespugli spinosi fra rocce riarse e ciottoli aguzzi costellavano le strade su cui si trovava a dover camminare da troppo tempo .

Viveva da ormai dieci anni in un piccolo paese di una sperduta contrada i cui abitanti la guardavano strano e la evitavano.

Molti anni prima, lei se ne era andata da lì per andare a vivere in città, lasciando un marito che le era stato imposto quando era poco più di una bambina .
Ed ora che, dopo tanti anni era tornata in quel luogo sperduto in cui era nata , non c’era un’anima gentile che si fermasse a parlare con lei.
Le donne invidiose di chissà quali libertà si fosse concessa in quegli anni , la schivavano e quando si trovavano alla fontana o nella piccola piazzetta, mormoravano e sogghignavano abbassando la voce quando passava.
Dopo alcuni anni di quella vita, di quel continuo stillicidio, la donna si era ridotta ad essere il fantasma di se stessa : disperata non sperava più .
Il suo compagno, con cui aveva condiviso gli anni in città , era morto e lei, ormai stremata, non trovava più conforto nel suo ricordo.
Una sera in cui era più triste del solito e  la luna era nera , decise di passare il confine, di imboccare la strada che conduce verso i verdi pascoli di cui da bambina tanto aveva udito parlare dalla voce avvolgente dalla nonna materna di cui si diceva in giro che fosse una sciamana ,una guaritrice , una donna molto amata e temuta nel villaggio .
Era quasi l’ora del tramonto quando giunse al grande sasso in mezzo alla radura dove si alzava alto il megalite di roccia la cui  ombra segnava da sempre il trascorrere del tempo .

Era una donna stanca ,piagata ,disillusa che aveva deciso di  lasciarsi morire .
Si distese sulla grande roccia , alzò gli occhi verso il cielo per cogliere l’ultimo raggio di sole poi li chiuse e attese che corvi e sciacalli giungessero a lei per liberare le sue ossa da quell’inutile carne e le rendessero nude e libere alla grande Madre .
Scese la notte  poi fu  alba, giorno e notte e giorno ancora e Consuelo era sempre lì  sempre più debole  Al quinto  giorno,  la luna apparve nella sua prima falce, il lupo ululò , il falco dall’alto, osservò .

Poi venne  un altro  giorno e il sole s’alzò, la volpe del deserto l’annusò , il corvo gracchiò e l’avvoltoio s’appollaiò sullo spunzone più alto della roccia.
Nella radura il velo della morte aveva steso le sue grandi ali e di Consuelo, nell’arco di sei notti , non rimase che un mucchietto di povere ossa bianche sparpagliate sulla grande roccia sacrificale .


Si narra che in quei luoghi si aggirasse da sempre una strana presenza, alcuni dicono che avesse le sembianze di una vecchia magrissima , di una strega , altri raccontano invece di un donnone grasso e sudicio sgarbato e scostante.
Addirittura alcuni, che sostengono di averla udita parlare, dicono che avesse un linguaggio molto sconveniente, prossimo al triviale: insomma si trattava di una vecchia poco raccomandabile da cui tenersi alla larga.

La sua presenza era  stata notata in posti diversi, lontanissimi fra loro e addirittura alcuni giuravano di averla vista contemporaneamente in più luoghi ..ma chi la sa lunga su di lei dice che  incontrarla era una vera fortuna.
La vecchia, che doveva avere molti nomi a seconda dei luoghi , compariva dal nulla, attratta da antichi segnali : il suo olfatto finissimo ma soprattutto il suo sesto senso, la conduceva là dove c’erano ossa da salvare dall’oblio.
Il suo hobby preferito e, direte voi alquanto particolare , era di cercare  ossa di animali di ogni tipo e in particolare di esseri umani , dispersi o non pianti, ossa che sarebbero andate perdute, e di portarle nella sua immensa caverna per operare strane magie …
Quella notte, mentre, accovacciata davanti al fuoco, guardava le ombre guizzare sulla parete , ebbe un presentimento: un istinto ancestrale le suggerì di andare e una visione fra le fiamme del fuoco, le mostrò il luogo dove Consuelo si era lasciata morire .
Presto si mise in cammino, attraversò boschi , vallate e radure e ,al settimo giorno, giunse alla grande roccia del sacrificio…
Con delicatezza pietosa, raccolse le povere ossa della donna  dentro il sacco che sempre portava con sé , imprecò alla malvagità umana poi, risoluta, riprese la strada del ritorno
 All’alba del giorno seguente, giunse in vista della sua caverna la cui sagoma ricordava un enorme lupo e  la cui l’apertura, occultata quasi completamente dalla vegetazione della foresta, corrispondeva alle fauci del sacro animale nell’atto di ululare alla luna
La Loba, uno dei suoi tanti nomi , amava tutti gli animali ma in particolare i lupi che erano il suoi fratelli diretti e di lei si dice che avesse il potere di resuscitare ,di restituire la vita e per questo era temuta e venerata in ogni angolo remoto del mondo
Entrata che fu nella caverna , aprì il sacco , distese per terra, su un bianco telo, le ossa di Consuelo, le dispose a cerchio, compose all’interno una stella, accese al centro  il fuoco e si accovacciò di fronte .

Con gli occhi chiusi, iniziò a cantare prima lentamente e con voce bassissima, poi aumentando il tono e la velocità , una magica cantilena ritmandola con il dondolio della  schiena che si piegava in avanti quasi a sfiorare le ossa composte e poi ritornava eretta.

Ad un certo punto la nenia si trasformò in un’invocazione dai toni alti e striduli.

La Loba, in preda a forze misteriose, ora aveva gli occhi aperti e fissava un punto lontano, l’ombra delle sue braccia alzate sulla parete della caverna, ne ingigantivano la figura caricandola di potenza.

L’invocazione si protrasse a lungo poi la donna ammutolì, richiuse gli occhi, distese le braccia parallele coi palmi rivolti a terra, sopra le ossa e attese.

Come in un sogno, il bianco dello scheletro, lasciò posto a nuova carne viva, comparvero le vesti e la vita tornò a fluire dentro. Davanti al fuoco ora c’era una nuova donna che in quella settima notte era magicamente rinata.
Il suo nome non era più Consuelo ma Sabe, colei che sa.

La donna ebbe in dono la segreta conoscenza della guarigione, la magia dello sciamano e il potere del lupo : doni che tenne segreti , ma di cui si serviva ogni volta che un animale o un essere vivente ucciso o morto per troppo dolore o per le ingiustizie del mondo , doveva ritornare in vita.

In quel nome, Sabe ora c'era la potenza dell’antica magia.

Sabe (diritti riservati )

Tutti i racconti

2
5
16

L'uovo 2/2

18 November 2025

Quando si svegliò, depose l’uovo nel giaciglio e andò a lavorare. Rientrato trovò l’uovo ridotto in tanti frammenti. Osservò che non vi erano tracce di liquido né sul giaciglio né sul pavimento. C’erano però alcune piume a terra che Luca seguì fino alla finestra aperta. Fuori, nel giardino, vide [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: Grazie a tutti dei commenti:) non ho capito il tuo Rubrus.

  • Rubrus: Il protagonista ha cura di lei perchè l'ha vista nascere e quindi [...]

2
4
16

Se la vita ti dà limoni... 2/2

18 November 2025

- Federico… Federico... FEDERICO FEDERZONI, SANTIDDIO. - La voce del collega un po' seccato richiama Federico sulla terra. - Eh? - Sbatte le palpebre e si volta verso la scrivania di fianco alla sua. - Ohi, Damiano… dimmi. - - Eh, “Damiano dimmi” un fico secco. - Gli tira un post-it appallottolato. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Maria Merlo: Bello, concreto e pervaso da quella buffa tristezza che, a volte, si insinua [...]

  • Smoki: Grazie a tutti! ✨

    Spiegazione non richiesta, ma:
    Il concept della [...]

3
6
22

L'uovo 1/2

17 November 2025

Luca pensò di stare ancora sognando. Un uovo era lì, perfetto, con un guscio bianco e lucido, appoggiato accanto a lui sul lenzuolo. Non aveva mai visto un uovo di quelle dimensioni: era alto almeno trenta centimetri. Subito si chiese come quell’uovo fosse finito nel suo letto, poi pensò a uno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
6
32

Se la vita ti dà limoni... 1/2

17 November 2025

Margherita attraversa la piazzetta di corsa. Con lo zainetto che le sbatte sul fianco, entra al Plume con slancio da centometrista, facendo quasi sbattere la porta sul naso di un avventore in procinto di uscire. Gli improperi che lui bofonchia sono coperti dal rumore di accelerazione del bus da [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Maria Merlo: Molto carino, aspetto il seguito.

  • Smoki: Grazie!

    Il seguito arriva domani, speriamo mantenga le aspettative! ;)

6
8
54

In fregola

16 November 2025

Qua e là sulla facciata del condominio le luci accese per la cena. Una donna con un cane tra le auto parcheggiate. I lampioni accessi. Poche foglie sui platani. Semaforo verde e attraversiamo la strada. Davanti alla porta del monolocale i nostri corpi entrarono in fregola.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Walter Fest: A Simò, daje nun fà er timido esci allo scoperto, parla, dicce [...]

  • Lo Scrittore: ciak si gira... fermo immagine ..stop! buona la prima va bene così [...]

6
5
30

Emma e i libri che parlano

16 November 2025

Emma aveva imparato a non fare rumore. Non perché qualcuno glielo avesse chiesto, ma perché a volte le parole rimbalzano indietro. O peggio, cadono nel vuoto. Quando parlava, la madre la interrompeva a metà frase: – Più tardi, tesoro, adesso ho da fare. “Più tardi” voleva dire mai. Emma lo sapeva [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
2
30

La foto della pazzia

15 November 2025

Presi le foto, quelle che la mia ragazza mi consegnava felice ogni fine settimana… per la quarta volta di fila era lì in mezzo alle altre. Non sopportavo quell’immagine… con lui lì. Sì lo vedevo, pensava di nascondersi, ma io lo vedevo proprio sullo sfondo, di profilo. Ricominciai a guardare le [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like .
    Quanti noi esistono?
    per meglio dire quante maschere diverse [...]

  • Dax: urka, una bella storia di malattia mentale. Povero.😭.Like

2
6
27

Pomeriggio sospeso

15 November 2025

Dovrei finire di leggere qualche libro. Lo penso mentre ne osservo la copertina, bloccata sul tavolo, come se aspettasse da ore. Sarei anche uscito a fotografare, magari in città, a rincorrere la luce tra i palazzi. Ma ho fatto tardi e quindi niente. Potrei scendere comunque, giusto qui intorno: [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: Pigrizia,il dolce far niente e,forse, la pace interiore sono tentatrici. like

  • FuoriFuoco: Concordo! 🙂

3
3
22

L'allieva 2/2

14 November 2025

Freccia la guardò appena mentre continuava a masticare quei pochi fili rubati. «Scusa ragazza ma ormai siamo insieme da tanti anni ed è la prima volta che capita che una di noi sia indisposta, è stato un brutto colpo. E vedere te poi, così giovane, magra… Sei sicura di farcela per l’intero giro? [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto bellissimo per adulti, bambini e chiunque abbia davvero buona volontà.

  • Rubrus: Natale si avvicina. Se non troppo invadente, è una festa che ha davvero [...]

4
9
27

Tratturi

14 November 2025

Tratturi Ho sempre ascoltato volentieri gli anziani. Una volta, forse perché vecchio o perché si sentiva solo su quella panchina, uno di loro mi raccontò una storia. “Tu sai cosa sono i tratturi e la loro gente?” La mia faccia dubbiosa valse più di mille risposte e, avido di sapere, sedetti anch'io [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
4
23

L'allieva 1/2

13 November 2025

La slitta già preparata sovraccarica di doni, attendeva sulla pista di lancio circondata dalla neve. I folletti le giravano intorno per verificare la tenuta del carico, una corda ben stretta da una parte, un'altra sulla parte più alta dove era possibile un crollo dei regali… Babbo si era raccomandato [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Dax: Bella....attendo. Like

  • Teo Bo: La signora Natale? Non mi dire... chi l'avrebbe mai detto! Aspetto il 2, [...]

3
5
51

CENTRALE PARANOICA 7

INIZIA CON UNA SETE DI SANGUE

13 November 2025

Hi, qui è Centrale Paranoica 7, shhhhh… shhhhh… silenzio, chiedetevi perché manco da tanto tempo… Beh non mi hanno scoperto ancora, ma mi hanno fiutato. Per la verità pensano più a qualche presenza esoterica, il dottor Stella ha persino chiamato in causa il buon vecchio Dick immaginando un mondo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su