HALLOWEEN

 

 

 

 

I gemelli erano in agitazione da quando era stata trasmessa una pubblicità per il prossimo Halloween. Luca e Paolo erano ansiosi, tutti i giorni incalzavano la madre per farsi fare dei costumi adatti alla ricorrenza. Volevano essere loro i protagonisti. Due anni prima era stata l’influenza che li aveva costretti a letto. Dalla loro camera sentivano la mamma che dava dolcetti. Quest’anno erano fermamente decisi ad essere in prima fila. Il problema, però, erano i costumi. La madre insisteva per farli uguali in quanto gemelli. Loro, invece, volevano due costumi differenti, ognuno voleva il suo. Per questo motivo tampinavano la mamma ad ogni momento.

- dai mamma! sbrigati, se non fai presto finisce che quelli che vogliamo non li troviamo più

- ragazzi, per favore, ho detto che ve li faccio io i costumi, non posso spendere troppi soldi

per una sola serata, vi rimedierò qualcosa.

- uffa però, le caramelle non c'interessano molto, ci interessa di più avere dei costumi particolari, è la prima volta che andiamo in giro ad Halloween, e vogliamo ben figurare.

- quanto siete lagnosi, non mi fate arrabbiare altrimenti non andrete da nessuna parte. Smettetela, quando viene vostro padre, stasera, vediamo lui cosa decide, discorso chiuso, andate in camera su!

Arrabbiati, ma ubbidienti, i due fratelli, si ritirarono nella loro camera,.

- non è giusto però, i nostri amici saranno fuori a sfoggiare bellissimi costumi, e noi ?

- Dai Luca, non te la prendere, se i nostri genitori non possono permettersi certi lussi, non è nemmeno colpa loro. Noi non siamo mica come quello stupido del Brambilla, quello ha il padre che… non so che fa, ma è uno pieno di soldi. I costumi del Pierluigi sono i più costosi. Peccato che, indossati da lui, sembrano stracci.

- Hai ragione Paolo, di certo non è nostro amico, lascialo perdere penso che di amici non ne ha. La mamma se non può comprarci i costumi, pensiamo noi a cosa potrebbe cucirci lei, qualcosa di effetto e che non costi molto. Tu hai qualche idea?

- Non al momento!

- Dobbiamo farci venire un'idea, buona però! andiamo su internet e vediamo quali sono i costumi che vanno di moda quest'anno.

- Bravo, questa è una bell'idea. I due si misero al computer e cominciarono a visionare tutto sulla festa di Halloween. 

Di costumi e travestimenti c’era un'infinita possibilità di scelta. i gemelli si deliziarono nella ricerca, fino a quando la madre non li venne a chiamare.

- ragazzi! E' arrivato anche vostro padre, tutti a tavola!

Durante la cena nessuno parlò, i genitori si scambiarono dei cenni d’intesa come a voler tastare il terreno, se i gemelli non parlavano perché dovevano farlo loro! Fu dopo cena, quando il padre e la madre si sedettero sul divano, che i due tornarono alla carica.

- Allora papà, la mamma ti ha detto dei costumi per Halloween? Noi volevamo due costumi differenti, per scambiarci magari i ruoli, lo facevamo anche per voi, non ci va di passare per gente che non si può permettere nemmeno un costume per i figli, tu che ne dici?

Il poveretto si vide assalito e accerchiato, in cuor suo avrebbe voluto accontentare la loro richiesta, l’avevano posta così con garbo che gli piangeva il cuore dover negare loro il permesso.

- mi dispiace ragazzi, avete ragione, purtroppo, non possiamo distogliere nemmeno un euro per spese superflue. Mi dispiace tanto, ma non si può. Vedete di mettervi d’accordo con vostra madre se può farvi dei costumi adatti. Lei è brava, vedrete qualcosa ne uscirà fuori, l’importante è che vi divertiate e che andiate in giro.

Ok! Da bravi adesso, lasciateci riposare e vediamo se possiamo seguire qualche programma in tv. Voi andate in camera vostra.

I gemelli delusi si ritirarono. Quando furono in camera, ripresero a parlare.

- lo sapevo, che finiva così! me lo hai detto anche prima, non si può fare, ho capito sai, non sono mica stupido. Il fatto è che mi arrabbio lo stesso.

- forza, allora torniamo a vedere in rete se possiamo rubare qualche idea, però, dovettero interrompere le ricerche perché la madre salì in camera per augurare loro la buonanotte.

L’indomani, al ritorno dalla scuola ripresero il viaggio in rete, le scelte erano tutte belle ai loro occhi. Dopo tante discussioni, però, decisero di lasciar perdere il computer, riusciva solo a confondere le poche idee che avevano e si concentrarono su quello che avevano già visionato.

- Hai fatto caso che tutto sommato i costumi sono sempre quelli, sono più o meno ricchi nella confezione, ma alla fine c’è poco da scegliere. A questo punto hanno ragione i nostri genitori, perché spendere tanti soldi per poi avere il solito vampiro, lo scheletro, frankstein, o mostri di pura fantasia. A questo punto penso sia meglio farceli da soli.

- Da soli, ma sei matto? io non saprei come fare e nemmeno tu, mi risulta, sai cucire.

- Certo, anche io non sono capace, intendevo da soli, per dire che noi diamo l’idea di cosa vogliamo e la mamma ci da una mano a farli.

- Beh! così è diverso. Allora hai già un'idea?

- Hai visto quante foto ci sono dedicate agli zombi?

- Si, moltissime

- facciamo una versione nostra? cosa ne dici! Può essere economica e, con due disegni e due colori diversi, faremmo colpo.

- Mi piace! Cosa pensi di usare, come vestiti!

- Io avrei pensato a dei sacchi, sai quelli che vediamo sempre al negozio del signor Pasquale. Possiamo chiedere se ce ne regala un paio vuoti. Magari svolgiamo qualche incarico per lui, può darsi che dopo ce li regala.

- Basta farci un buco per la testa e due per le braccia, un paio di scarponi di papà appositamente larghi e poi utilizzare solo colori, rosso, grigio, nero, bianco, copiando dovremmo riuscire a fare qualcosa di buono. La mamma, vedrai; ci darà una mano volentieri.

I due ragazzi erano euforici, stavano dando vita alle proprie idee e questo li gratificava più che non comprare dei vestiti, Molto più divertente, crearseli da soli. Nel giro di una settimana i gemelli riuscirono a recuperare il materiale e, stranamente, quando seppe dell’iniziativa dei figli, anche il papà volle collaborare alla riuscita di quell'impresa. Alla fine, una settimana prima della festa, i due costumi erano pronti, erano perfetti. I genitori erano contenti di loro, sembrò che avessero capito l’importanza del bilancio familiare. I ragazzi erano più che soddisfatti del loro impegno e, i costumi appena finiti, rispondevano in pieno alle loro aspettative. Venne finalmente il giorno tanto atteso. I gemelli si dedicarono alla vestizione e al trucco. Con polvere di gesso e di carbone dipinsero la maglietta bianca messa sotto il sacco. Doveva evidenziare la pelle dei defunti, chiara e gelida come il marmo. Il sangue era stato messo nei punti strategici e le occhiaie scure davano un effetto di vuoto molto orripilante. I due, a vederli insieme, erano davvero mostruosi. Felici e impazienti, si unirono agli altri amici del vicinato e iniziarono la loro caccia di dolcetti. Ognuno era munito di un sacchetto, sempre di iuta , in modo da non sfigurare. Molte persone, quando aprivano la porta restavano sorprese dalla verosimiglianza dei costumi dei gemelli, furono molti quelli che fecero i complimenti ai due ragazzi, quando spiegavano ch'era stata una loro idea. La serata terminò per mancanza di porte da bussare. Si ritirarono, stanchissimi, un po’ infreddoliti, ma felici oltre ogni previsione. Il bottino in dolciumi era cospicuo, troppo, anche per dei divoratori come loro. Su consiglio della mamma decisero che, il giorno dopo, avrebbero portato un bel sacchetto di dolci alla parrocchia, in modo che il prete potesse distribuirlo ai bambini più poveri che non avevano potuto partecipare alla festa. Decisero, inoltre, di aggiungere ai dolci anche una discreta quantità di giochi, sempre per i bambini meno fortunati.

Si ripromisero, per l’anno a venire, di escogitare altri modelli per travestirsi, di regalare i due costumi appena usati a qualche ragazzo meno fortunato. Si ritirarono per la notte, ma non fecero in tempo nemmeno a mettersi il pigiama, nel giro di pochi minuti già dormivano. Il loro viso era sereno, disteso in un sorriso di soddisfazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tutti i racconti

4
3
16

L'allieva 1/2

13 November 2025

La slitta già preparata sovraccarica di doni, attendeva sulla pista di lancio circondata dalla neve. I folletti le giravano intorno per verificare la tenuta del carico, una corda ben stretta da una parte, un'altra sulla parte più alta dove era possibile un crollo dei regali… Babbo si era raccomandato [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ecate: .... come vorrei ancora credere a Babbo Natale, alle renne e alla slitta volante [...]

  • Dax: Bella....attendo. Like

3
5
47

CENTRALE PARANOICA 7

INIZIA CON UNA SETE DI SANGUE

13 November 2025

Hi, qui è Centrale Paranoica 7, shhhhh… shhhhh… silenzio, chiedetevi perché manco da tanto tempo… Beh non mi hanno scoperto ancora, ma mi hanno fiutato. Per la verità pensano più a qualche presenza esoterica, il dottor Stella ha persino chiamato in causa il buon vecchio Dick immaginando un mondo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

3
2
26

Speranze di vita

12 November 2025

Di speranze ce ne vogliono almeno due: una per continuare a credere nella vita e l'altra per giustificare la sopravvivenza. Sì perché le delusioni continuate rischiano di farci male, a volte radicalizzano e ci trasformano in elaboratori d'ansia, in soggetti da psicologo nel migliore dei casi o [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    tenero di intenso.
    Accorato sguardo a un passato che non può [...]

  • Dax: La speranza, quando possibile,non devevrimanere fine a sé stessa: devevessere [...]

4
3
34

Nessuno è uguale a nessuno

12 November 2025

La catena di montaggio non conosce pause è un nastro che scorre veloce, moltiplicando gesti e abitudini. Smog e street food impregnano l'aria; vetrine mutano faccia, ma non voce; porte automatiche che salutano tutte allo stesso modo. I clacson e i suoni delle rotaie scandiscono un tempo incessante, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: Azz....Like

  • Ecate: Nel treno che non conosce fermate, una donna che legge un racconto e gli piace, [...]

5
6
24

Lisy

11 November 2025

“Ehi, artista.” La voce, profonda, dolce e a lui ben nota, arrivò alle sue spalle. Lionel si girò appena, attento a non cadere dallo scoglio sul quale era seduto. Lì, in piedi dietro di lui, c'era la figura alta e fascinosa di una donna che pareva una vampira con tanto di collana con simbolo celtico [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • L. Carver: Se leggerete ancora di lei? Chissà, è un personaggio che vorrei [...]

  • Dax: Bel pezzo....Torneranno? Like

5
9
34

Il divano che non c'è

Esercizio di scrittura creativa - I 7 peccati capitali - L'accidia

11 November 2025

"Con la tivù accesa e le chiappe sprofondate tra i cuscini era una libidine stappare una birretta, affondare i polpastrelli per ravanare in un sacchetto di patatine e godersi un film appena scaricato." Sandra corrugò la fronte e interruppe il monologo di Adelina orfana di un divano appena portato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Teo Bo: Ciao Prof. Purtroppo mi sono perso quel film capolavoro che abbiamo però [...]

  • Rubrus: Anche mettere i gettoni può essere faticoso...

1
3
18

Il Principe di Sansevero (2/2): Un Viaggio nei Misteri di un uomo avido di conoscenza seconda parte.

Funzione delle meravigliose macchine anatomiche

10 November 2025

Il Marchese Raimondo di Sangro, una figura eclettica dell’Illuminismo napoletano, è noto non solo per la sua nobiltà e le sue attività politiche, ma soprattutto, per le sue straordinarie invenzioni nel campo della anatomia e dell’ingegneria. Le macchine anatomiche da lui create, esposte nella Cappella [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like.
    bravo e grazie Gennarino.
    Mi complimento con Rubrus...
    La [...]

  • Teo Bo: Come turista ho ammirato il Cristo velato e le macchine anatomiche. Mi ha fatto [...]

9
8
69

Blues

10 November 2025

Ho fatto uscire tutti dalla sala di registrazione. Nessuno sa di questa trentesima traccia, la mia canzone migliore e non sarà incisa. Solo Zimmerman l'ascolterà, apparirà a momenti. Fa parte del patto siglato quella notte al crocevia. «Eccomi Robert, suona per me». *** NdA: l'io narrante è [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Sì, mi è piaciuto ma rispondo ora perchè nel frattempo [...]

  • Lawrence Dryvalley: Grazie Dax!
    Grazie Rubrus! Beh, il merito maggiore è dello sconosciuto [...]

4
4
23

Vi racconto in breve la storia del Principe di Sansevero (1/2)

Il Principe di Sansevero: Un Viaggio nei Misteri di un uomo avido di conoscenza

09 November 2025

Nel cuore della mia amata di Napoli, la città più affascinante e misteriosa del mondo, in piazza San Domenico Maggiore, si erge un palazzo che, più di ogni altro, racchiude i segreti e le meraviglie di un'epoca: il Palazzo di Sansevero. Qui visse Raimondo di Sangro, il principe di Sansevero, un [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
6
25

Quando Splinder chiuse...

Cronache dal paradiso dei CMS vintage, con glitter e malinconia

Miu
09 November 2025

Quando annunciarono che Splinder sarebbe morto il 31 gennaio 2012, la blogosfera reagì come una zia davanti alla chiusura del suo parrucchiere di fiducia: “Ma no dai, sarà una pausa estiva.” “Impossibile,” dicevano i superstiti del blogroll, mentre aggiornavano il contatore visite che segnava 12, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Miu: Grazie a tutti per aver letto e commentato questo racconto!
    Mi ha fatto [...]

  • Dax: È sempre un piacere leggere e leggerti...e imparare qualcosa.

4
4
26

Il dono della vita

08 November 2025

I Non penna o man convien per farne canto, ché basta il vol di rondinella lieve, che in marzo reca un segno dolce e santo. Tra gronde e tetti fa sua stanza breve, cercando nido in ferro e pietra dura, e al cor rivela un lume che solieve. Così la vita, dono che ci assicura, pur ne’ dolor si mostra [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Bernardo Panzeca: Grazie di cuore ❤ a tutti quanti

  • Ondine: Cerchiamo sempre la nostra anima poetica; triste o gaudente realistica o onirica, [...]

4
13
31

L'Altro 2/2

08 November 2025

La natura è la mia stessa carne, il mio sogno e la mia realtà. Le colline sono i fianchi di una dea, i venti il respiro caldo che scuote i pensieri. Le donne che ho conosciuto non erano diverse dai fiori dei campi: quasi sfrontate nella loro bellezza, offerte al sole come pesche mature, sature [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Rubrus: Mi sono spiegato male: che uno dei due fosse Guy era chiaro, Flaubert un po' [...]

  • Andrea Monaci: si Rubrus diciamo che in un uomo del tutto panico come Guy vi è il lato [...]

Torna su