Era un pomeriggio abbastanza caldo, un pomeriggio di settembre atipico per gli standard di Piacenza. Alla televisione tutte le emittenti non facevano altro che far vedere le torri gemelle abbattute da un attacco terroristico, così pare, qui tutto cambierà la vita di noi giovani scarificati per il “nostro” bene.
In quel pomeriggio per la prima volta sentì la parola: sacrificarsi, tutti i giornalisti e persino i vari presidenti che subito si riunivano per decidere il da farsi cominciarono a bombardarci con questa parola, che poco senso ha per tutti, ma è il mantra di noi giovani sacrificati.
Avevo sette anni, quel giorno di settembre del 2001, ora che ne ho 20 in più capisco che questo scritto è più che doveroso, noi giovani sacrificati in nome di non si sa cosa siamo molto stanchi, esausti, non capiamo più la ragione delle nostre misere esistenze oramai.
Dopo quel giorno tutto cambiò, il mondo cambiò, ma mai quanto noi giovani sacrificati, a noi sarebbe toccato il peggio in futuro, solo che non lo sapevamo ancora.
I giorni si fecero più cupi, restrizioni, esercito dappertutto e soprattutto continue minacce di attacchi terroristici, il nemico erano i “terroristi” e noi giovani sacrificati dovevamo appunto sacrificarci per permettere ai “grandi” di combattere questo malefico mostro che metteva a rischio il nostro futuro e persino la nostra stessa esistenza.
Noi giovani sacrificati non sapevamo ancora cosa sarebbe arrivato da li a poco, il nemico sarebbe mutato, da folli “terroristi islamici” a l’invisibile boia mercato, questo invisibile mostro comparve nel 2007/2008, ancora una volta noi giovani sacrificati eravamo al centro del ciclone. Eravamo chiamati ad avere consapevolezza che non avremmo mai trovato un lavoro nel nostro paese, troppo alto lo spread, troppo alta l’età di pensionamento dei “grandi”, troppo alta la concorrenza sul boia mercato, così ancora una volta ci è stato tolto qualcosa, ovviamente in nome del nostro bene come dicono i “grandi”.
Ci siamo ritrovati nel totale caos, ancora una volta chiamati a sacrificarci in nome di un bene più grande, superiore, ci siamo ritrovati immersi nelle malattie psichiatriche o nella droga, insomma qualcosa che non richiedesse altri sacrifici, d’altronde ci avevano detto che sarebbe stata una cosa temporanea, quindi da buoni giovani sacrificati ci siamo buttati in qualcosa che non ci facesse pesare poi così tanto il fatto di essere venuti al mondo.
La crisi economica dilagava sempre di più negli anni, così come le guerre in medio oriente contro i tanto cattivi terroristi che volevano toglierci il futuro e persino la nostra stessa vita, il mantra quotidiano con cui siamo cresciuti noi giovani sacrificati è stato dettato dai continui servizi televisivi che dolcemente e con tatto ci mostravano il dilagare di suicidi, spread e disoccupazione giovanile, il tutto condito da qualche bomba qua e la nel medio oriente.
Ma noi giovani sacrificati sapevamo che i nostri sacrifici fatti sin dalla nascita sarebbero valsi a qualcosa.
Infatti nel maggio del 2011, viene ucciso in Pakistan il cattivo leader dei terroristi che tanto hanno attentato alle nostre vite, per noi giovani sacrificati fu una liberazione, finalmente niente più sacrifici.
Inoltre, tolto l’ultimo governo dalle scatole, finalmente avevamo alla guida del nostro bellissimo paese dei veri esperti, come Mario Monti o Letta, loro sì che avrebbero reso onore a noi giovani sacrificati.
Tutto ciò però non successe mai, noi giovani sacrificati andavamo avanti nella speranza di veder finalmente premiati i nostri sforzi, ma nulla arrivò. Noi giovani sacrificati siamo cresciuti nel nulla, incattiviti, con la speranza che tutto finisca per magia un giorno o l’altro, come fosse un brutto sogno.
Noi giovani sacrificati ci ritroviamo ancora una volta ad essere sacrificati, oggi nel settembre del 2021 le cose non sono cambiate dal quel settembre del 2001.
Dopo due anni di pandemia e continue richieste di sacrifici, noi giovani sacrificati siamo allo stremo, tanto da chiederci il perché della moltitudine di sacrifici a noi richiesti dai “Grandi” del nostro pianeta, coloro che allo stesso tempo ci hanno privato dei sogni, sì, perché una volta arrivati a fine giornata vorremmo oramai solo non essere e dimenticare, vorremo non aggiungere null’altro al nostro oramai distrutto pensiero.
Ci troviamo senza speranza, senza futuro e distrutti da una continua vita di sacrifici, sacrifici fatti per il bene di chi? Degli stessi che ci hanno sacrificato senza remore? O per il bene del boia mercato? O per il bene delle nostre famiglie che ci vedono arrancare giorno dopo giorno, Xanax dopo Xanax? Abbiamo passato la nostra intera esistenza a sacrificarci, ci hanno sempre ripetuto che i “grandi” avrebbero risolto tutto, che ci aspettava un futuro radioso, dovevamo solo sacrificarci e pazientare, magari in questo periodo potevamo prendere qualche laurea per poi finire pagati da stagisti fino ai quarant’anni, dovevamo solo pazientare, PAZIENTARE. Arrivati a oggi noi giovani scarificati siamo stanchi, ci viene ripetuto che è tutto fatto per un bene più grande, per il prossimo. Per quanto ancora dovremo perdere vita?
Noi giovani sacrificati, vorremo solo ESSERE, non tanto per, ma essere perché abbiamo ricevuto il dono più bello che potevamo avere: la vita. Vogliamo smettere di aver paura, o di esser terrorizzati, abbiamo ben compreso che i “grandi” di questo pianeta non faranno nulla per noi ed è per ciò che oggi siamo qua, sì, ancora qua ad alzare la testa in segno di presenza, sì, perché noi ci siamo e non abbiamo più intenzione di sacrificarci per le follie di questo mondo.
NOI VOGLIAMO VIVERE!

Tutti i racconti

3
6
16

Ispirato a un quadro di Hopper

Esercizio di scrittura per "Ad un palmo dal mio libro" (Facebook)

23 January 2025

Marcella aveva preparato tutto con molta attenzione: la sua ‘mise’ più provocante, il letto disfatto pronto ad accogliere l'amplesso, le tende scostate in modo che entrasse la luce dei due lampioni che illuminavano la strada proprio vicino alla sua finestra, la porta dello studio aperta in modo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: ben fatto! a parte che il fumo fa male, per uno scrittore già è [...]

  • Dario Mazzolini: veramente bello. La scrittura prima di tutto poi baciare una donna che fuma...non [...]

2
5
12

Fernando Pessoa

23 January 2025

Passeggiava per le strade di Lisbona come fanno i turisti, senza fretta, benché fosse nato e cresciuto proprio lì. Senza fretta si fermava ad osservare i monumenti che pure conosceva a memoria, così come le persone che incontrava e i cui volti aveva ben impressi nella mente. Un Borsalino nero e [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: 10 e lode! ottima descrizione intimistica di un grande, nella sua città, [...]

  • Dario Mazzolini: carissimi vi ringrazio per le vostre parole. Ho amato Pessoa fin da subito, [...]

0
3
10

PASSIONE

23 January 2025

PASSIONE "Cazzo vuoi?" Mi urla sghignazzando e strizza l'occhio a tre drogati che fumano con lui. Non che sia un intenditore, ma pochi giorni fa ho visto alla TV bambini che si facevano di crack, lo tiravano dalle bottiglie di plastica, come questi qui, che però bambini non sono più. "Minchia come [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

0
2
10

LH444 FRA - ATL

23 January 2025

La carrozza del treno era praticamente vuota. Due amici che giocavano col cellulare mezzi stravaccati in testa, un anziano che leggeva un libro in fondo e lei in quinta fila, vicino al finestrino, con la borsa sulle ginocchia nonostante ci fossero miliardi di posti liberi. Il paesaggio familiare, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Lo Scrittore: ah ah ah!! mai scherzare con la cabala, se il destino (l'uomo misterioso) [...]

  • Dario Mazzolini: piaciuto anche l'idea dei lettori con i loro suggerimenti. brava aspetto [...]

6
9
24

a P.

22 January 2025

a P. Ti ho rivisto sul finire di un sogno tra gli alberi di settembre, nel profumo dei castagni e il calpesticcio sopra la terra dura. Baci strappati dai nostri vent'anni spensierati, colorati di tutto ebbri vagabondi della nostra vita furiosi predatori insospettabili delle nostre voglie dove [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dario Mazzolini: grazie scrittore per avermi letto. I ricordi ci aiutano ma fanno anche male. [...]

  • Lo Scrittore: è sempre un piacere leggere parole che suscitano emozioni, grazie a te.

17
20
106

La Grande Statua

22 January 2025

La Grande Statua con gli occhi vitrei rivolti verso il cielo non si lascia impressionare dai violacei e violenti fulmini. Massiccia e ben levigata la figura, impassibile l'espressione, impossibile rompere quel cuore di pietra. Consapevole di non poter scendere dal piedistallo, con celata rassegnazione [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

1
1
13

Promessa Nascosta

22 January 2025

Amor mio, sogno sul mio sorriso, astro errante in turbinio di nubi, immerso in pozze d'aurora colme di riflessi d'amore nel mio profondo cielo nel cuore. Mi accendi la vita alle emozioni, ma crudi sono i passi del valzer tra bramosia e tormento, siamo due arcipelaghi gemelli distanti [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
2
23

La foto di Natale

22 January 2025

Nella prima foto di Natale sotto l’imponente albero decorato c’era solo una piccola bambina dai lunghi capelli colore del miele di castagno. Era minuta ma si reggeva su piedini torniti ben radicati al suolo. Ad un primo sguardo poteva sembrare a disagio, come se si aspettasse da un momento all’altro [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Rocco Malaparte: poche righe ma efficaci.

  • Dario Mazzolini: racconto che mi è piaciuto. Ho studiato per fare l'insegnante, ki [...]

2
8
27

LATRATI

21 January 2025

LATRATI C’era tutte le notti, d’inverno quel cane ululava e guaiva alla luna, sia che fosse piena o un buco profondo nel nero universo. Quel pastore degli Urali comunicava coi morti. Ne sentivo i sussurri quando il latrato si faceva continuo e profondo, quando quella singola vocale, la U, veniva [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
4
24

Esseri umani moderni

Poesia concettuale

21 January 2025

Titolo: Esseri umani moderni Sottotitolo: Poesia concettuale -.-.-.-.—.-.-.—.-.-.-.-.-.-.-.—-.-.-.-.-.-.—.-.-.-.-.-.-.-.—-.-.-.-—-.-.-.—-.-.-.-.- Oh uomo, dalle esperienze di vita vissuta, rifuggi dalla tentazione di usare come mezzo per seminare malcontento uno scrittore. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
2
29

IL CUORE DI CARLO E LA FAMIGLIA CRETINI

21 January 2025

Carlo pensava: “Su questi maledetti treni ad alta velocità non c'è aria – i cessi sono dei bugigattoli oppressivi e asfittici... quando ci entri dentro ogni funzione fisiologica viene inibita. L’acqua non esce, il sapone è finito, il water è stracolmo di merda e tu, come un birillo, vieni sbattuto [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Lo Scrittore: " sogni mostruosamente proibiti" chi di noi non si identifica in [...]

  • Rubrus: Solitamente quelli così malconci sono i vecchi regionali - coi nuovi [...]

6
7
22

Appunti

21 January 2025

Appunti Appunti in un pomeriggio afoso, dove il sole ogni tanto si adombra per via dei rami mossi dal vento. Piccoli gesti quotidiani, per permettere che il tempo non sia cosi gravoso. Sguardi rivolti in giro per cercare un piccolo particolare che possa rasserenarti. Alcune parole scritte che [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su