Belzebù prende posto vicino a Lucifero.

Nel frattempo irrompe un angelo dal paradiso. Il cui fascio di luce ha la velocità di un fulmine. Questo evento interrompe bruscamente il discorso di Lucifero. Catturando l’attenzione dei tre diavoli.

Angelo - Attenzione! Attenzione! Per volere del Paradiso mi trovo al cospetto di Lucifero con il compito e tutti i poteri in grado di negoziare i riconoscimenti della nostra recente vittoria. Ditemi un giorno in cui posso ripassare a parlarle. Se vuole controllare le mie referenze e ufficialità sono qua. -

Così il messaggero del Paradiso tira fuori dalla sua borsa a tracolla un certo quantitativo di papiri con quasi ogni tipo di sigillo in cera dei timbri divini. -

Lucifero riconosce i disegni dei sigilli divini. Così rivolto anche agli altri due angeli caduti proferisce -  Metta via. Facciamo anche adesso. Tanto noi tre siamo già riuniti. Meglio levarci questo peso il prima possibile. -

Angelo - Benissimo. Come riconoscimento di questa battaglia divina epocale il Paradiso vorrebbe semplicemente che siano installati questi marchingegni che trasmettono in tutto l’inferno il timbro di voce di Gesù Cristo che dice “Chi sono io per giudicare gli altri. Sento me stesso minimizzare o non reagire bene.” con cadenza giornaliera. -

Detto questo tira fuori dalla tasca un marchingegno. Avente (descrizione più pratica a cui posso arrivare) forma del continente Africano con cono simile ad una campana appoggiato al di sopra.

Angelo - Questi sono i trasmettitori. Sono fatti in modo da non poter essere spenti, sabotati o silenziati.-

Lucifero prende in mano l’aggeggio - Curioso. Comunque non possiamo trasmetterlo una volta al giorno. Nel nostro regno vige la regola che: qualsiasi segnale deve segnare l’inizio e la fine di qualcosa, come delle attività. Ci serve per gestire le punizioni dei dannati e anche l’acustica fa parte della loro esperienza infernale. So che voi del Paradiso ci credete dei trogloditi a vostro confronto, però vi stupireste nel sapere quanto anche solo l’inferno sia frutto di studi meticolosi e accortezze del genere. -

Angelo - D’accordo, posseggo già abbastanza poteri decisionali per assicurarvi che se volete farlo trasmettere un po’ più di volte il Paradiso è comunque d’accordo. Secondo quanto hanno già concordato le altre sfere, potete farlo suonare al massimo sedici volte al giorno. Basta ruotare il timer. Però dovete scegliere perché serve una chiave divina in mio possesso per regolarlo. -

Lucifero - Ti pareva. Questa non è una cosa da poco. Dovremo consultarci con gli altri e magari fare eccezionalmente addirittura dei test prima. -

Angelo - Allora per adesso ve lo regolo su due volte. Tornerò tra un mese. Fateci sapere per allora. -

Lucifero sogghignando mentre tocca con il gomito Belzebù - Ma perché non facciamo già quattro? -

Angelo - Per questa sua sfrontataggine, caro Lucifero, si è guadagnato veramente quattro volte. -

Detto questo il messaggero divino gira la chiave sulle quattro volte e riparte lasciando il campione di trasmettitore tra le mani di Lucifero.

Megafono: “Chi sono io per giudicare gli altri. Sento me stesso minimizzare o non reagire bene.”

Lucifero - Che seccatura.

Torniamo a parlare dello scontro che ci aspetta con mostri e demoni almeno non ci penso.

C’è ancora una possibilità, caro Belzebù. Hai presente quale tecnica ha usato l’Arcangelo per sconfiggerci nella lotta tra Paradiso e Inferno? -

Belzebù - Sì, le solite. Super-velocità. Sdoppiamento. Super-forza e super-abbaglio. È diventato super insomma.

È qui che ti volevo. Hanno fatto come tutte le altre volte. Quello che hai percepito si trattava di un’illusione. In realtà nel momento esatto in cui è cominciato lo scontro, sono passati pochi secondi e tutti i diavoli presenti si sono accasciati a terra, incapaci di muoversi. Con tutti i loro sensi in grado di percepire solo una parte delle cose che li circondavano.

Io, tentando la sorte e memore di quello che è successo con Salafiele la scorsa volta nell’inferno, sono riuscito a prepararmi e rimanere lucido per qualche istante.

Quello che ho visto, oltre a tutti noi bloccati a terra dall’istante successivo, era Salafiele che si muoveva a velocità, forza e luminosità identici a prima. Solo che noi, dopo aver subito quella coercizione psicofisica di nostre percezioni limitate, lo percepivamo con dei Superpoteri. -

Ecco cosa mi è successo allora, non me ne ero accorto. Bè ma saperlo ora non ci cambia niente. -


 Ed è qui che ti sbagli, caro il mio Belzebù. Ci cambierà tutto, mi cambierà tutto. A cominciare dal come tenere a bada i demoni e i mostri. Quelle volte che li dobbiamo respingere e rimandare da dove sono venuti. 

Quando dal paradiso fui scagliato all’inferno, fino a conficcarmi al fondo di esso, battei la testa e mi scordai come utilizzare quel potere che usò contro di noi Salafiele. Il potere che hanno tutti gli angeli. E possedevamo anche io e te, prima di essere scacciati e confinati qui all’inferno.

Ora, la mia teoria consiste che questo potere sia particolarmente efficace con i diavoli. Ma lo sia ancora di più con i mostri e demoni che dobbiamo fronteggiare noi dell’inferno.

Partendo dalla mia condizione attuale, però, potrei sono tentare di abbozzare una versione parziale e incompleta di quel potere. Una sua imitazione insomma. -

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