Avevamo lasciato le valigie a mezzogiorno e ora stavamo camminando per la strada in cerca di visi 
sconosciuti, con le orecchie e gli occhi protesi su la gente e sulle vetrine. A Portal de l’Àngel e giù verso il quartiere Raval potevi trovare i migliori souvenir, nell’Eixample le boutique d’alta moda e la folla in calca per entrare a qualsiasi ora. Più avanti verso Plaça de Catalunya incrociammo un vecchio pastore; aveva la camicia sporca di terra, i capelli lunghi e i piedi scalzi. Non capimmo molto, ma potemmo prendere un opuscolo con le immagini dei massacri dei tori e il messaggio era quello, in allegato una mappa per raggiungere la sede pastorale. Lasciammo qualche moneta e andammo verso Plaça del Portal de la Pau, ci era venuta una gran fame perciò ci fermammo a mangiare un boccone su La Rambla. I tedeschi bevevano già da un pezzo birra chiara, se ne fecero portare altre quando sedemmo. Dunque Jean cominciò a vedere il da farsi, eccitata com'era, con gli occhi sul menù, e su la mappa di Barcellona che avevamo comprato al Born ben spiegata.

Aveva nominato cinque o sei locali per la sera dove si poteva mangiare paella oppure Jamon, perciò ordinammo pasta alle vongole e carne che venne servita con l'insalata e un pomodoro tagliato in due parti al centro. Facemmo portare anche un litro di vino in due recipienti da 0.5 ciascuno. Di lì a poco portarono i piatti, la carne era buona, prendemmo anche due porzioni di patatine fritte e salse che Jean sparse sul piatto e le vennero su due grandi occhi, dentro potevi vederci la strada, la gente che passava, le vetrine piene di colori. Mentre bevevamo e mangiavamo la vita sembrava tranquilla, e lo era, quando sei in un'altra città col sole che splende alto e il sentir parlare lingue sconosciute in lontananza, poi sentirle avvicinare col discorrere che diventa più alto, più acuto tra le risate e i frastuoni delle auto di passaggio. Accendemmo delle sigarette e ordinammo due amari, ce la prendemmo comoda, poi iniziammo a camminare, immersi com'eravamo nella grande città, con tutto quanto avesse da offrirci.

Visitammo i luoghi d'arte e spendemmo un mucchio di soldi in cartoline e stampe di copie rifinite a mano con le opere di Dalì, Picasso oppure Mirò. Erano tipi di attività per cui non andavo pazzo, ma facevano impazzire Jean e la sua macchina fotografica. Avevamo pochi soldi e li spendevamo come potevamo perché ci sembrava utile spenderli, oltretutto ci rendeva felici. Dopo cena tornammo alla stanza, le luci erano tenui e dalla finestra si poteva vedere la Cattedrale. Jean era stanca e lo capii dal fatto che non parlasse molto come prima. Chiamai l'hotel e ordinai una bottiglia di whisky col ghiaccio. Jean trovò le parole per dire che il brandy sarebbe stato più adatto a una signora, poi si addormentò, mentre alla finestra si vedeva la notte stancarsi tra le Carrer, la gente lasciare le piazze e le serrande dei locali chiudere col suono inconfondibile del metallo che batteva il selciato.

Buttai giù l'ultimo sorso e andai a letto, trovai Jean sveglia sussurrare qualcosa: "Si stava bene alla finestra?", domandò; "Potrei impazzire se non avessi una". Quando fui sveglio avevo ancora il braccio attorno al collo di lei che dormiva; non sarebbe stata in piedi prima di mezzogiorno.

Uscii fuori a fare due passi e presi la colazione al bar che dava le spalle alla Cathedral. Ordinai un caffè e un croissant con marmellata e burro. Lessi il giornale e quelle poche notizie che ero capace di apprendere in Catalano. Voltai lo sguardo sulla piazza per metà vuota e verso la finestra trovai Jean salutare con una mano mentre con l'altra teneva lo spazzolino da denti.

Salii su e facemmo l'amore. Passammo l'intera giornata a letto, ci ubriacammo con quel che restava del whisky poi facemmo portare il vino. Facemmo di nuovo l'amore e dimenticammo il pranzo. Più tardi ci vestimmo in fretta, Jean aveva la pelle rossastra, come se tutte le tonalità fossero accese; indossò un vestito leggero, prese lo zaino e scendemmo in strada. Aveva dimenticato la macchina fotografica, per questo salì di nuovo, mi chiese di cominciare ad andare perché si sarebbe trattenuta ancora un po'.

Svoltai l'angolo e mi trovai tra la folla; la folla si stendeva a macchia d'olio intorno alla piazza, i locali erano pieni, mi diressi verso quello meno affollato e presi un drink. Ordinai delle tapas che arrivarono quasi subito e cominciai a mangiare. I piatti erano salati e perciò avevo già bevuto molto gin quando Jean arrivò . Ordinammo due Margarita e li scolammo in fretta, prendemmo a parlare come se avessimo qualcosa da dire e osservammo la gente chiacchierare e bere per un po', poi uscimmo fuori e prendemmo un taxi; non eravamo diretti da nessuna parte; ci lasciammo guidare dalle luci della strada e dal buio che ogni tanto ci copriva.

Prendemmo molti taxi quell'estate, Jean rideva e teneva il finestrino aperto col vento del mattino che entrava, mentre la città era avvolta nella luce del sole, le serrande ancora chiuse ed era come se tutto il mondo fosse in ritardo; noi due invece in anticipo sulle ore migliori.

Tutti i racconti

5
6
15

CERCANDO

Ispirazione

19 April 2024

Furtiva tengo a bada un'anima persa su nuvole di passaggio. Abissi profondi sondati da occhi curiosi. Parole appaiono esigenti, spunti di bellezza.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Adribel: Piccola stella, non ti ferma più nessuno con le poesie!

  • Zio Rubone: Grazie, Piccola Stella, la tua poesia regala sempre nuove immagini, emozioni.

2
5
15

Volevo solo fare due passi

Un racconto tergiversato

19 April 2024

Mi viene voglia di fare due passi all’aperto. Quando, arrivato al parco di un paesino confinante al mio, incontro un amico con un pallone da calcio. Due tennisti di passaggio ci interpellano su un possibile due contro due al tavolo da ping-pong. - Non questa volta - rispondiamo - al massimo giochiamo [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Walter Fest: Lo ammetto di averti letto al volo, secondo me a fiuto questa modalità [...]

  • Walter Fest: Vale pure per te domani vieni a leggermi e segui le istruzioni..

4
6
18

Psyco

19 April 2024

Psyco [Mamma] Ho finito di rassettare in cucina e sono stanca. Mia figlia ha detto che c’è un bel film in TV. Mannaggia che mal di schiena! Sono proprio invecchiata. Ma ora mi seggo sulla mia poltrona preferita. Davanti a me, sul tavolo basso, c’è il televisore, proprio sotto la finestra. Di [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Zio Rubone: Grazie a Rubrus, Lawrence e Stapelia per la lettura e il commento. Grazie anche [...]

  • Adribel: Che bel finale, il figlio che protegge la mamma anziana. Lo confesso, Psyco [...]

5
7
25

Guscio

18 April 2024

Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino di un castello. Il castello ha alte mura e torri e un fossato e un ponte levatoio chiuso, ormai [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

1
2
11

Haiku

18 April 2024

acheni al vento sfioriti verso il viaggio - flusso di vita Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

4
8
14

L'uomo nasce libero ma ovunque è in catene

La società annienta l'uomo.

18 April 2024

Alterne, dure e drammatiche vicende, avevano portato il nostro protagonista Vincenzo Capperi ad adottare una definitiva e drastica soluzione. Da tempo si sentiva prigioniero nell'ambiente familiare. Prigioniero del suo lavoro, schiavo dei suoi clienti, dei suoi fornitori. Di obblighi da rispettare. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Gennarino: Stapelia, sinceramente grazie per la tua stima e fiducia.

  • L’esilioDiRumba: Io non ho ancora la quantità di esperienza di vita di stapelia, ma condivido [...]

5
7
24

La paura non è niente

17 April 2024

La paura non è niente La paura non è niente Dammi la tua mano Un altro inverno passerà sai Ed arriverà il profumo dei fiori Stringi le tue braccia intorno a te Ma devi stare tranquilla La paura non è niente Veste solo male Forse non ha neanche un buon odore Attraversa con me il fiume Ha lente [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
3
14

Rugiada motivazionale

Poesia concettuale ispirata da “T con 0” di Italo Calvino e “Un infinito numero” di Sebastiano Vassalli

17 April 2024

Un elevatissimo numero di volte la nostra realtà si ripete. Se potessimo vedere ognuna di esse con occhi umani non le distingueremmo. Ogni risultato individuale originale, trovata esclusiva del proprio gusto e ingegno, è ripetuto identico ogni volta da perfetti sconosciuti, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Patapump: hai dato molte possibilità e riflessioni
    opto nel cercare di non [...]

  • stapelia: Appare più una riflessione filosofica piuttosto che una poesia,Molto [...]

15
20
82

Il meteorite gigante

17 April 2024

Un meteorite gigante, tra una quarantina di minuti, si schianterà sulla Terra, si prevede una catena di eruzioni dalle quali seguirà l'esplosione che spazzerà via tutto quanto. Negli ultimi anni gli scienziati avevano vagliato le possibilità di evitare l'imminente catastrofe, senza però giungere [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
6
16

Il Testamento Mancato

17 April 2024

IL TESTAMENTO MANCATO Quella sera Alyssa era davvero stanca, i preparativi della festa per gli ottant'anni della nonna erano stati meticolosi e avevano richiesto molto impegno. Alyssa aveva fatto in modo che tutto fosse perfetto, voleva che nonna Ingrid fosse felice. La nonna era sempre stata [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

8
16
27

CUORE DI DONNA

Il mio, il tuo, il nostro

16 April 2024

Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, slanci impetuosi abbracciare ridenti ostacoli e scogli improvvisi. Una cattedrale è apparsa dal nulla [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
16

Melodramma story

16 April 2024

Melodramma story Ho incontrato dal barbiere di Siviglia la Norma e sua sorella Tosca che si facevano belle per andare al compleanno di Otello organizzato a casa di una Italiana in Algeri di nome Aida. C'era anche una certa Madama Butterfly con suo marito, un rusticone affiliato alla Cavalleria [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su