Quel giorno era perfetto.

Il vento soffiava dalla direzione giusta.

Sarebbe stata la gara migliore della mia vita, ne ero certo.

Mi allenavo da parecchio tempo e non potevo mancare quella vittoria. Quella che dovevo affrontare era una competizione che avveniva ogni due anni nello stato dell’Arizona.

La cosa mi eccitava, ma ancora di più mi facevano gola i diecimila dollari che erano stati messi in palio dall’associazione.

Avrei potuto finalmente sistemare la mia tana.

Vivevo in una zona dismessa dall’esercito che avevo comprato per qualche migliaia di dollari.

In realtà solo un pazzo sarebbe potuto andare a vivere in pieno deserto. Quello ero io.

Cinque anni prima era morto il mio vecchio e mi era rimasto solo il cane ed una vecchia automobile.

Non avevo legami particolari e quindi caricai il poco che possedevo sulla mia Oldsmobile del 56’, e partii in cerca di una non ben precisata cosa.

Quando mi ritrovai con la macchina che sparava fuori fumo come una vecchia locomotiva, in pieno deserto, le imprecazioni salirono al cielo. Quella macchina l’aveva vinta il mio vecchio in una partita a poker anni addietro. Ma non era mai stata un grand’affare.

Mi girai in cerca di qualche stazione di servizio ma a vista d’occhio non c’era veramente nulla, a parte cactus e serpenti sonnolenti.

Un vecchio cartello indicava che la città di Globe distava solo qualche chilometro.

Legai il mio cane al guinzaglio e di buon passo raggiungemmo la cittadina.

Più che una cittadina sembrava una di quei allestimenti fantasma creati per girare film western. Quattro case ai lati della strada, una stazione di servizio e una tavola calda.

Entrai e bevvi qualcosa di fresco, quel giorno era veramente torrido.

Il meccanico era seduto in un angolo su di uno sgabello di pelle rosso. Barba incolta e sguardo di colui che vede uno sconosciuto e si domanda: "ma che cazzo ci fa uno straniero in un posto come Globe?".

I dubbi si dissolsero da lì a poco.

Dopo aver concordato sul prezzo, salii sul carro attrezzi per raggiungere la mia macchina.

Nel viaggio di ritorno domandai per curiosità se in quella zona ci fosse qualche abitazione da acquistare, che avesse anche intorno un’aerea piuttosto grande.

Anche questa volta lo sguardo completamente stupito del mio interlocutore fu evidente.

Le parole stentavano a venire fuori, ma di sicuro pensò: "questo è pazzo. Trasferirsi in pieno deserto?"

Assecondandomi e pensando che scherzassi, mi indicò con il dito della mano destra un puntino nel deserto.

Lo si poteva notare solo avendo una buona vista, ma la torretta di avvistamento di color argento brillava al sole in maniera forte.

- Quella vedi straniero è un’aerea che può fare al tuo caso. Apparteneva anni fa all’esercito ma ora e’ in vendita. -

Ci fermammo alcuni minuti col carro attrezzi lì davanti.

Il cartello con scritto “FOR SALE” e un numero di telefono completavano il quadro della situazione.

Ebbi le chiavi alla fine dell’estate.

Avevo dovuto aspettare un po’ di tempo, ma nel frattempo avevo soggiornato nel retro della stazione di servizio.

E io e James divenimmo amici.

Quando entrai dal cancello, una folata di vento caldo mi assalì.

La polvere era dappertutto e sterpaglia rotonda volava all’impazzata trascinata dal vento stesso.

All’interno due hangar che avevano ospitato gli aerei da trasporto e un edificio a un piano dove avevano avuto posto gli uffici.

Su quest’ultimo feci il grosso dei lavori, essendo il posto dove intendevo dormivo e dove studiare, per affinare le conoscenze delle tecniche ascensionali.

Tutto intorno il deserto.

Luogo ideale per quello che dovevo compiere.

La mia passione più grande era il volo.

Il mio vecchio aveva ostacolato questo, perché lo considerava da smidollati e da ricchi snob.

Faticai non poco per fargli capire che avrei potuto pagare quel mio hobby, lavorando duro.

E così feci.

Durante il giorno lavorando presso una ditta di trasporti come magazziniere e di sera nel locale di Toni, un italoamericano, facendo il lavapiatti.

Andai a Phoenix a comprare la mia prima mongolfiera.

Il negozio specializzato ne aveva talmente tante che dopo il primo quarto d’ora ero completamente frastornato.

Un pallone attrasse la mia attenzione.

Era coloratissimo, ma aveva anche cucito un disegno della stella polare color oro.

Per la cesta e il bruciatore mi ero dovuto accontentare dei pochi soldi che mi erano rimasti, ma uscii dal negozio raggiante.

Le mie prime ascensioni non furono da manuale.

Avevo fatto poche ore di volo per poter dire che ero bravo.

Ma avevo dalla mia parte la passione.

Adoravo tutto quello.

La sola preparazione era un momento magico.

Avveniva di solito la mattina presto.

Tutti i racconti

4
5
25

Resa dei conti

01 May 2025

« Rivestiti, dai, rivestiti e vattene in fretta ». Bagno, vestiti raccolti e indossati, scarico, rubinetto aperto e poi chiuso, oggetti raccolti. Si apre la porta ed esce una nuvola di vapore. Il condizionatore ronza furioso nel grande bagno senza finestra. Dalla strada arriva il rumore della [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Gli addetti ai lavori la chiamano "la trappola del miele". E' [...]

  • Ecate: Vi ringrazio per i likes e i commenti positivi. Ho voluto provare un linguaggio [...]

2
2
13

La maschera della virtù

01 May 2025

Nino era un bambino, con gli occhi grandi e curiosi come la luna piena. Ogni domenica, si recava all'oratorio con il suo amico Francesco, per giocare e ridere insieme. Ma il parroco, con la sua voce severa come un tuono, li costringeva a partecipare alla messa. Un giorno, mentre il prete parlava [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dario Mazzolini: un titolo azzeccato per un bel racconto che si legge volentieri. I latini dicevano [...]

  • Ondine: Vero, il titolo dice tutto. Piaciuto.

5
8
28

Acqua

Dax
30 April 2025

Acqua, La vita è in Lei la terra la brama l'uomo la usa, la sottovaluta, è solo Lei; Ma quando furor di cielo Incontra l'arroganza dell'uomo preso di sé, Che la dimora sua trascura, allora schiuma, e forza Onde che nulla ferma, Rivi e torrenti, diventan giganti dai mille denti. Lacrime e perdita, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: @,Dario Mazzolini.
    Grazie, poi controllo. Dici che l'iniziativa si [...]

  • Ondine: Attuale e limpida come l'acqua :)

4
5
20

Giuseppe

30 April 2025

Giuseppe chiuse la valigia, guardò il suo letto perfettamente rifatto, le mensole con i modellini di aereoplani che aveva collezionato con tanto impegno e il letto di suo fratello Mario. Quella stanza gli era sempre sembrata piccolissima per due persone, ma ora gli pareva bellissima. Si sedette [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
4
26

IL CANE DEL PROFESSOR JONES E UN CANE RANDAGIO

29 April 2025

Dexter era un collie di tre anni e viveva in una bella villa con giardino di proprietà del professor Jones. La casa del professore si trovava in periferia di un piccolo paese ed era sempre chiusa con un cancello con sbarre di ferro, dove da fuori si poteva guardare la bellezza del giardino ben [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dax: Bello, in effetti due temi importanti medsi sullo dtesso tavolo. libertà [...]

  • Ondine: Ciao Luca. Mi e piaciuto tanto, piacevole da leggere e poi ... io amo le piccole [...]

3
12
39

Go to Mars

Storie colorate

29 April 2025

Bisogna ammetterlo che siamo troppo presi a guardare in giù che di rado guardiamo in su, naturalmente siamo troppo con i piedi a terra e poco con gli occhi verso le stelle, anche perché soprattutto nelle grandi città con l'inquinamento al top le stelle fanno flop e non possiamo vederle nella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Walter Fest: ragazzi eccomi scusate il nuovo ritardo....Rubrus grazie tremila per essere [...]

  • Walter Fest: EDR. grazie tremila pure per te! In realta' nell'opera di rosso ce [...]

6
5
134

L'OBIETTIVO

un sogno irrazionale. O forse no?

28 April 2025

Fuori, il cielo iniziava a trasformare il giorno. Dentro, la Casa sembrava espandersi — a ogni passo — come se io camminassi in me stesso. Mi fermai. Davanti a me, uno specchio incastonato tra due colonne d’avorio. Non rifletteva. Nulla. Nemmeno me. A fianco, una penna continuava a scrivere. Non [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
13
25

STATHAM... JASON STATHAM

28 April 2025

Non so per quale motivo mi sentivo così, ma ciò che provavo era vero. Avevo realizzato che essere un duro era parte di me e non un coglione dal pugno facile. Io ero un duro davvero. Io ero Jason Statham. Al di là della finzione cinematografica che Hollywood mi aveva cucito addosso ero veramente [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
6
34

La rinascita di Angelica

27 April 2025

Era bellissima Angelica. Il suo corpo statuario, i suoi profondi occhi neri, un incanto. Era molto corteggiata. Non aveva ancora un legame stabile. Alla soglia dei trenta non si era mai innamorata veramente. Negli ultimi mesi al lavoro subiva la corte di un collega. Una sorta di seduzione che [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

13
8
70

Amante

frammento da una storia

27 April 2025

Questa volta non avevo chance . La convocazione era giunta con la solita telefonata. Ma questa volta il tono della voce ed un paio di imbarazzati silenzi, mi avevano fatto intuire ciò che mi aspettava. Sapevo sin dall'inizio che sarebbe arrivato il giorno in cui le cose mi avrebbero costretto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • PRFF: brava Ondine.
    questo gioco meraviglioso che ci siamo scelti ci permette [...]

  • Dax: Storia carina,un po' monodomensionale. in effetti l'idea dell'Harem [...]

10
11
49

La preghiera

26 April 2025

La preghiera Non so, se ne sono capace Ed anche se verrò mai ascoltato In fondo, questa cosa non mi è mai appartenuta Lei era nascosta in una tasca Avvolta in un panno nero, stretta, stretta Come volerle impedire di esserne abbracciata Poi arrivano periodi della vita, dove invocare Dio, Buddha, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
25

Razza superiore

26 April 2025

Ghnog si fermò all’ingresso della caverna, poi, quando i suoi occhi si abituarono al buio, fece qualche passo all’interno. Dagga teneva il corpo del piccolo tra le braccia, dondolandosi e intonando una nenia in quella sua lingua incomprensibile. Ghnog si avvicinò. Il neonato aveva la pelle scura [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su