Cercavo un foglietto su cui scrivere il cellulare su cui ti chiamo, ed appenderlo al pc; la scatola dei pasticci, una delle tante, è dell'Ikea, con una foto ritagliata rotonda messa sul coperchio, un cane bianco in un caffè a Torino, sollevato a guardar fuori: quando passo in via Po col tram, cerco sempre quel cagnolino dietro i vetri.
Nella scatola, stamattina, un piccolo pesce di carta chiuso con la pinzatrice, la coda a frangetta, un puntino di matita per gli occhi: è il regalo che mi ha fatto Elena bambina tre anni fa, nei primi giorni in cui lavoravo in hotel con suo padre.
Il pesciolino è un distacco, e la vita mi sembra un mare di pesciolini; forse il pesce più grande è abbandonare le nostre certezze, proprio all’ultimo, quando non puoi farne a meno, perché diverse sono le realtà. Abbandonare, o tentare di farlo, qualcosa che pensavamo stretto e quasi congenito in noi, prenderne la distanza, guardarlo dall’esterno, come fossimo i fortunati della prima fila a teatro ma anche gli attori lassù.
Filippo piccolo che grida dal seggiolone, non vuole che io vada a lavorare, lo bacio e scappo verso la porta per non sentire, un coro a due voci il suo pianto e la voce di mia madre che lo consola; il padre dei miei figli ed io, e quel giorno, pulendo casa, in quell’angolo vicino al comodino giuro a me stessa che mai più, mai più mi affiderò a qualcuno, il pavimento di legno ancora nei miei occhi. L’amore che finisce, l’amicizia che non era: i coltelli usati da me, le risposte che non ho dato, il mio silenzio quella sera.
La volta in cui spiavo il tuo viso da uno specchio, sarebbe bastato che tu alzassi lo sguardo ma stavi controllando le provvigioni, non l’hai fatto.
Nostro figlio  a cinque anni, che sente litigare e disegna una barca col cuore, la barca piccola, a motore, con cui uscivamo tutti la domenica mattina; lo stesso figlio ora grande,  che invita contento suo padre a mangiare i panzerotti cucinati da me, e insieme ridono e si beccano su Grillo, e fra le padelle rido anch’io e chiudo veloce la porta della cucina, che poi tutto saprà di fritto.
Quella notte, le nuvole dal balcone sembravano le montagne di Torino,ma erano nuvole sul cielo di Pesaro.
Un sabato così amaro da sentirmi malata, quando ho scoperto come mi mancasse mio padre, e mi sembrava di risentirne il profumo, la stoffa della giacca quando lo prendevo sottobraccio: le lacrime che non ero riuscita a piangere tutte, l’anno prima.
Imparare con fatica che non è un viaggio questo, ma sono percorsi, spesso con compagni di strada diversi, e che diversa sei anche tu: sapere che sempre, dovessero chiederti l’ultimo desiderio, vorresti fermare nell’eternità l’attimo in cui vivevi qualcosa di eterno, e che quello che hai fatto lo faresti ancora; e tu che non ami il possesso vorresti esser dentro a qualcuno, o vorresti qualcuno fosse dentro di te.
Il mio viso che invecchia e, soprattutto in certi momenti, è un’immagine sfocata, superata improvvisamente e a colori da quella gonna di velluto rosso scuroe dalle mie gambe accavallate, calze nere, caviglie e piedi sottili che dondolano: è solo un momento, uno sbattere di ciglia sulla gioventù, forse su quel momento di grazia.
Liberare una casa, quella della famiglia in cui sei nata, i cassetti, scegliere i ricordi, quelli importanti non li porterà via nessuno e lo sai: come distinguere, fra tutti, i compagni di viaggio?
Il mio distacco da te, mamma, da quella che eri quando insieme ti veniamo a trovare dove vivi ora, il rumore dei miei passi nel corridoio, quando ti cerco nella tua camera o nel salone.
E insieme, lo spazio che ho fatto con fatica per me, quando mi prendo per mano e lavoro a mosaico, o cammino vicino al mare, o incontro il mio gruppo tutti i venerdì, o torno, quando posso, nella culla dentro dime.
Distacco è stato decidere qualche mese fa e per sempre che quell’amore non era l’amore che volevo.
Distacco è avere di nuovo la forza di guardar con occhi nuovi.
Come nelle fiabe, racconterò a me che ascolto che domani sarà un nuovo giorno.

Tutti i racconti

3
4
16

Da le Metamorfosi di Ovidio vi racconto La Storia di Piramo e Tisbe.

Storia d'Amore copiata da Shakespeare per il suo Romeo e Giulietta

20 May 2025

Nel cuore delle antiche leggende, tra i versi poetici di Ovidio, si snoda la commovente storia di Piramo e Tisbe, una favola che ha ispirato nei secoli anche il grande Shakespeare per il suo capolavoro "Romeo e Giulietta". Ma chi sono questi due amanti destinati a un tragico destino? E perché la [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Ricordo di aver tradotto il pezzo di Ovidio, tanti anni fa - non ai tempi di [...]

  • Teo Bo: Grazie Gennarino. Una bella lezione che ho davvero gradito.

4
6
17

Russa e patè

20 May 2025

La nonna per il suo compleanno aveva preparato le rosette alla marmellata e le mandorle tostate. Aveva pregato lo zio Fé di tornare a casa con qualche bottiglia di gassosa, una cedrata che a lei piaceva tanto e della spuma nera che piaceva a tutti. Ma lo zio Fé, che poi di nome faceva Ferdinando, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Teo Bo: Grazie per i commenti, è un piacere condividere con voi questa bellissima [...]

  • Ecate: Un pezzo da teatro :-) mi ha messo pure appetito!

4
4
25

Nina & Francesco

La genesi

19 May 2025

Il locale che Daniele ha riservato alla serata “degustazione Champagne” è stato allestito con molta cura e buon gusto. E’ una piccola saletta intima della sua enoteca. Sopra ai tavoli apparecchiati ci sono i calici, un vasetto di fiori freschi e colorati. In fondo alla sala un tavolo rettangolare, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Ondine: Queste connessioni possono accadere, ma bisogna essere aperti a recepirle, [...]

  • Vally: Grazie a tutti per i Vostri illuminanti (come sempre, del resto) commenti!
    Buona [...]

4
5
26

Le lacrime

Meglio piangere in due, che piangere da soli.

19 May 2025

Le lacrime mi rigavano il volto. Sgorgavano dagli occhi come un ruscello, scivolavano lungo il viso, dal naso fino al mento, bagnandomi le labbra. Ogni tanto le assaggiavo con la lingua: erano salate e lasciavano una sensazione piacevole in bocca. I miei occhi si facevano sempre più rossi e gonfi. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
8
35

IL SILENZIO DELL'INSONNIA

Il Polpo Merit - nascondiglio

18 May 2025

Ero seduta alla scrivania, intenta a premere frettolosamente i tasti della tastiera per finire il prima possibile il testo a cui stavo lavorando: come accade di sovente da anni, questa è l’ennesima nottata che trascorro in bianco. L’insonnia mi ha sempre accompagnato dall’adolescenza fino ad ora, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

9
13
39

Cosa ci faccio qui?

18 May 2025

Sinceramente non so cosa ci faccio qui. Davvero, io in questa chiesa, cosa cavolo ci faccio? Se qualcuno lo sa me lo dica per favore; fra l'altro è la stessa chiesa dove mi sono sposato con la mia prima moglie 35 anni fa e da allora non ci sono più entrato, nemmeno per il funerale dei miei genitori. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Dario Mazzolini: ringrazio ancora gli ultimi commentatori. Grazie siete stati gentilissimi.

  • Mister Nose: Hai descritto un tipo di funerale ormai molto raro. Ultimamente tolto il parroco [...]

6
7
25

Sistemare le cose 2/2

Parte 2 di 2

17 May 2025

(…Igor non era affatto soddisfatto dei soldi presi al vicino di Elena e Danilo…) Erano davvero pochi e aveva deciso che era necessario agire. Quando vide l’ultima luce della casa di Samuele spegnersi aspettò una decina di minuti prima di scassinare la porta di ingresso ed entrare. Sapeva [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

5
3
20

Aspettando l'alba

17 May 2025

Aspettando l'alba .... e resto in attesa a rodermi le unghie in questa notte di vetrine spente e di una luna a metà come me e l'alba avanza frantumata dai silenzi a illuminare i dedali dei miei pensieri mentre brucia lentamente …la brace della prima sigaretta...

Tempo di lettura: 30 secondi

3
2
25

Sistemare le cose 1/2

Parte 1 di 2

16 May 2025

Samuele sistemava le cose. Da sempre Samuele vedeva i fili del mondo e con amore ed impegno ne sistemava i difetti. Instancabile si guardava intorno, nel suo mondo colorato. I fili variopinti che solo a lui si svelavano rappresentavano con chiarezza assoluta la situazione del momento, gli stati [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
2
17

Vedovi "favolosi"

16 May 2025

Le favole classiche sono un’ecatombe di mamme; la cosa potrebbe anche avere una spiegazione logica: visto che il divorzio non era ancora stato inventato, le donne preferivano passare a miglior vita piuttosto che continuare a vivere con dei mariti scemi; come si potrebbero altrimenti definire uomini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
7
35

Double J. I fratelli del West. 3/3

15 May 2025

Erano quelli della Banda degli Impiccati, famosi e violenti piantagrane. Mentre il più grosso degli aggressori, quello con la faccia da maiale e che puzzava piu' di tutti, stava per assestare l'ultimo calcio sulla faccia ridotta a una maschera di sangue dei Double J, entrò il prete urlando come [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Il racconto ha un buon ritmo, è spigliato e prevale il tono grottesco, [...]

  • Yoda: Racconto appassionante, finale magistrale

1
4
29

Lia

15 May 2025

L’acqua scivolava sui vetri in quella piovosa mattina primaverile. Lia era alla finestra. Nonostante l’incertezza dell’alba, tutto era più netto, nitido, deciso. E anche alla finestra sulla sua vita, Lia vide un’immagine più netta, nitida. Decisa. Erano le 6,30. Dopo la doccia si guardò allo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su