Ogni tanto hai solo bisogno di normalità, tornare a casa e sentire il calore, i piatti cucinati da tua nonna, il tuo cane che quando dorme sogna, scodinzola e abbaia tra i denti, sentire che sei parte di una famiglia.
Piccoli battibecchi a colazione di primo mattino, il gallo che canta, il profumo del mare e della terra fresca bagnata di rugiada. I pomodorini pachini e il ragù cotto a fuoco lento che inebria le stanze.
Un sorriso, una parola in più con tua madre. Lo scricchiolio dei mobili di notte, andare a letto a orari consoni.
Oggetti che parlano un po’ di te, qualche conchiglia raccolta in una bottiglia.
Le lenzuola profumate di sapone di marsiglia, un vecchio pigiama di lino.
Il libro Cuore e Ventimila Leghe sotto i mari con dentro un quadrifoglio rinsecchito.
Un peluche stinto che ti guarda su una mensola.
Un poster di Ligabue e uno dei Thake That.
Essere per un po’ figlia, sorella e nipote. Sono queste le cose che profumano di felicità.
L'odore del bucato appena steso, il caffellatte sul comodino, aprire un cassetto e sentire la lavanda, i fazzoletti di stoffa e i foulard sulla testa.
Un vecchio bichini giallo, il telo mare con le palme.
La casa di quando eri bambina, alcuni ricordi che avevi seppellito da tempo.
Qualche vestito ancora sulla gruccia in armadio, un quadretto con una barchetta rossa. Il cappello da capitano del nonno e gli ami da pesca.
La spiaggetta su cui costruivi castelli di sabbia da piccina.
Le cassette e il tuo mangianastri, le dediche scritte sul vecchio diario e qualche cartolina con la firma di qualcuno che non ricordi neanche più.
Il rincorrersi delle onde. Qualche libro ingiallito con la tua firma infantile, le foto delle scuole elementari.
Le treccine coi fiocchi rossi, il grembiule con il nastro bianco e un piccolo cappellino di paglia indossato da quella bambina che non sei più.
I capelli bianchi e gli occhi svegli di tua nonna che ti regala le caramelle anche se hai trent'anni.
L'odore del talco e della brillantina Linetti. I vestiti a fiori, il cesto pieno di ortaggi e fiori di zucca.
La ricetta delle zucchine ripiene di carne macinata.
Il tuo lettino e il vecchio comò, la statua della Madonna e la coroncina del Rosario.
Un bianco centrino ricamato a mano.
Lasciarsi coccolare e sentirsi dire sempre le stesse cose. Il basilico nella fioriera sul davanzale e qualche morso di zanzara. Un vecchio tuo disegno, una collanina di corallo rossa ed un anello uscito dall'uovo di pasqua che non ti entra più.
Le tue chiavi di casa con il solito portachiavi, sempre lo stesso da anni con la pubblicità di un ristorante che non esiste più. Un vecchio lucidalabbra a coca cola ormai inutilizzabile, uno specchietto mezzo rotto e un pettinino e dei jeans sdruciti.
E' questo il profumo della serenità, delle cose che senti che ti appartengono ancora, quelle cose che nessuno può sottrarti più. Ricordi immutati nonostante gli anni, nonostante tutto. Nonostante te e il tempo che scorre e riconosci di essere sempre tu, la stessa donnina di qualche tempo fa, è la tua storia che ti rincorre e ti ricorda di te, ti dice: "io ti appartengo nessuno può portarmi via!"