Riccardo faceva il maggiordomo per una ricchissima coppia parigina che aveva anche una residenza di 400 mq sulle colline toscane, poco distante da Firenze, dotata di ogni comfort compresa piscina e sauna. Il signore, come lo chiamava Riccardo, era un banchiere, mentre la signora aveva diverse boutique di alta moda, dove i prezzi erano proibitivi per i comuni mortali, ma non per le amiche, che non facendo nulla e vivendo alle spalle dei ricchissimi mariti, strisciavano allegramente la carta nei lunghi pomeriggi noiosi.

 

Appena assunto, il suo nome di battesimo venne trasformato subito in Richard, pronunciato con la erre arrotata, perché, dicevano, faceva più figo.

 

Maggiordomo impeccabile e discreto, conosceva ogni angolo della villa toscana dei suoi datori di lavoro. Sapeva quando riscaldare la piscina a 28 gradi per il bagno serale del signore, e quando profumare con acqua di lavanda il roseto, prima dell’arrivo delle amiche di boutique, che invece spandevano scie di Chanel, pettegolezzi e tanta ipocrisia.

 

Ma Richard non era solo un validissimo maggiordomo, era soprattutto un osservatore prudente e rassicurante che spiava le attività della coppia, quel tanto per non insospettire e dare nell'occhio: un archivista silenzioso e metodico delle vanità e delle debolezze umane.

Aveva un taccuino, nascosto nella propria camera, dove annotava tutto: le conversazioni rubate, le telefonate sussurrate, le visite notturne di un certo "Monsieur M”, che arrivava in villa scortato da uomini della sicurezza, rigorosamente in abito scuro, accolto dal padrone di casa che lo riceveva con un generoso inchino e relativo baciamano.

Capitò che un giorno, mentre lucidava il pavimento in marmo del salone principale, sentì la signora parlare al telefono nella stanza attigua, con tono concitato. "Non possiamo più tenerlo lì. Se qualcuno lo scopre, siamo rovinati, dobbiamo assolutamente farlo sparire". Richard, con la grazia di un felino e la leggerezza di una ballerina di danza classica, si avvicinò alla porta socchiusa per origliare meglio. "Lo sposteremo domani notte. Tu pensa a distrarre il maggiordomo”.

 

Distrarre lui? Impossibile, Richard aveva già capito tutto. Quella notte, mentre la villa dormiva in un completo silenzio, rotto solo dal ritmico ondeggiare della pendola, scese nella cantina segreta che aveva scoperto per caso. Tra etichette pregiatissime di vino, champagne e Bourbon, trovò una valigetta. Dentro, documenti bancari, passaporti falsi, e una chiavetta USB con tanto di nomi e registrazioni compromettenti di transazioni illegali: un fiume di soldi depositati su conti esteri.

Il signore non era solo un banchiere: era il burattinaio di un impero finanziario illegale, e la moglie, con le sue boutique, riciclava il denaro, che veniva poi ripulito con trine, tulle e pizzi in seta.

 

Richard, con la calma che lo contraddistingueva, prese la valigetta e la notte stessa partì per una destinazione ignota.

 

Il mattino dopo, la coppia parigina, sveglatasi di ottimo umore, trovò una lettera sul tavolo del salone, sotto un bellissimo dipinto di un pittore fiammingo.

"Gentili signori, Vi ringrazio per gli anni di servizio, per i bagni profumati e le cene impeccabili che ho preparato, senza mai ricevere una parola di apprezzamento, ma ho deciso di cambiare vita.

La giustizia, a volte, ha bisogno di un maggiordomo. Cordialmente, Riccardo”.

 

Il buonumore del risveglio sparì in un attimo. In preda al panico, la coppia capì al volo, scese di corsa nella stanza, che ormai di segreto non aveva più nulla, con le vestaglie in raso di seta che svolazzavano come drappi colorati e dopo aver rovistato, si accorse della sottrazione indebita della valigetta, il cui furto non poteva di certo essere denunciato.

 

I signori parigini fuggirono in Messico inseguiti dai finanziatori che avevano perso i propri guadagni mentre le boutique chiusero le costosissime vetrine. Di loro si persero le tracce ma i più informati dicono che si siano reinventati, sotto mentite spoglie, nel narcotraffico.

 

E Richard?

Beh Riccardo finalmente realizzò il suo sogno e aprì una piccola libreria, dove ogni cliente poteva curiosare indisturbato e ricevere suggerimenti sulle ultime novità editoriali. Ma se qualcuno gli chiedeva del suo passato, lui rispondeva solo: "Ah, monsieur... ero così bravo a stirare le camicie che ho imparato a smacchiare le coscienze“.

 

Solo alla sera quando abbassava la saracinesca, Riccardo svelava l'altra identità: tra i libri e gli scaffali si celava una parete a scorrimento che conduceva in una stanza insonorizzata, con un computer, tre monitor, e una rete cifrata collegata ai server della Guardia di Finanza.

Aveva costruito infatti, insieme al nucleo reati finanziari della polizia di Stato, un'indagine intorno a quei documenti ritrovati quella notte nella villa di 400 metri quadri.

 

Era diventato prima informatore, poi consulente e infine la mente di una maxi-indagine chiamata “Guanti bianchi” che portò all’arresto di ventisei imprenditori, una decina di banchieri, qualche politico e una coppia francese di narcotrafficanti di sua conoscenza.

 

Una volta conclusa l'operazione, Riccardo scomparve, regalando la libreria rimessa a nuovo, con annesso appartamento al piano superiore , al fedele commesso.

 

Alcuni dicono che oggi viva in un monastero dell’Umbria, altri che abbia un’identità segreta e lavori come ghostwriter per giallisti in crisi.

 

Grazie per avermi ascoltato.

 

Tutti i racconti

1
6
27

Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
3
12

Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • thecarnival: grazie Paolo ma sai benissimo ch ci vuole molta ciccia in un romanzo e francamente [...]

  • Maria Merlo: Un finale aperto che meriterebbe davvero uno sviluppo. Bravo.

4
6
33

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

3
4
19

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Maria Merlo: Davvero originale e ben scritto. Bravo.

  • thecarnival: mea culpa;) ops errore temporale ... ora la memoria continua a farmi cilecca [...]

6
9
35

Di stagista in stagista

Giu
02 December 2025

Giorno uno della mia presenza in azienda. Mi sistemarono in un angolo molto luminoso, proprio vicinissimo alla finestra per permettermi di avere la giusta luce quotidiana di cui avevo bisogno. Devo ammettere che mi piaceva molto la postazione che avevano scelto per me, avevo sentito dire che decisero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Secondo racconto che ha per oggetto un pianta. Tenero e gradevole, riesce a [...]

  • Davide Cibic: E’ ufficiale, le piante vivono! Spesso si dice che per il buon andamento [...]

3
12
29

La Clorofilladinia

02 December 2025

“Vedrai,” mi hanno detto gli amici, “prima o poi incontrerai una Clorofilladinia. A chi va ad abitare vicino al Secchia può capitare.” Ed eccola qui. Sale da me, entra in questa stanza passando dalla finestra. Non l’ho sentita sulle scale, e così oggi la conosco per la prima volta. L’ho vista attraversare [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Elena D.: Bel racconto, intenso e che incuriosisce molto parola dopo parola !

  • GiuliaCango: Grazie ancora

7
8
29

Non leggerai il mio nome

01 December 2025

Non leggerai il mio nome Quel foglio rimarrà bianco e sfuggente Chiunque avesse voluto scriverlo, ne sarebbe rimasto deluso Avrebbe deciso qualcosa, che non avevo scelto Sarebbe andato per consegnarlo, quando ero ormai lontano Lontano da quel fumo che copriva il mondo, fino a soffocarlo Avevo mani [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

9
24
35

Soluzione radicale

01 December 2025

Il monolocale mi garba. Così pulito e ordinato, sembra la casa delle bambole. Beh, per quel che ne so io, perché lo giuro, non ne ho mai vista una. Che posso dire, ragazzi? Per ora me ne sto qui, sotto un buffo piumino rosa e un lenzuolo pieno di orsetti stampati. Insomma, mi sembra di vivere dentro [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Smoki: Oh, nice! Un bel drama teso! Ho sperato che si soffocasse col formaggino, ma [...]

  • Maria Merlo: Grazie, Smoki, mi hai regalato un commento bellissimo.

3
3
28

Il libro magico (2/2)

Intrigo a casa Natale

30 November 2025

Gli elfi che erano di sentinella avevano sentito e visto Darkman introdursi furtivamente sul sentiero che portava a casa di Babbo. Avevano dato l’allarme e ora erano tutti nascosti nelle vicinanze della casa in attesa del nemico. Sapevano che il mago era forte e usando la magia poteva sconfiggerli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Un po' grinch e un po' Calimero, che si sbianca col mattarello invece [...]

  • Dax: "Con la violenza si aggiusta tutto"(cit. Legs Weawer)Like

3
11
66

Elisa e lo specchio

30 November 2025

Dopo il maithuna, seduto nudo sul letto, la osservavo rivestirsi davanti allo specchio rettangolare da parete a figura intera. Sulle spalle scendevano con leggerezza i capelli biondi ondulati. Le natiche a mandolino. Le gambe bianche lunghe. Le caviglie sottili. Spostai lo sguardo sullo specchio. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: la donna che si riveste allonspecchio è un'immagine potente, ricca [...]

  • Elena D.: Parole che evocano istantanee nitide. Perdermi in racconti e storie rimane [...]

3
3
31

Il libro magico (1/2)

Intrigo a casa Natale

29 November 2025

Oltre il regno della neve e del gelo dove vive Babbo Natale con gli elfi e le sue amate renne, andando verso oriente e camminando per giorni e giorni, si arriva in una città chiamata Blacktown. Un posto altrettanto freddo, ma del tutto privo di luce, di alberi e di animali. In quelle terre c’è [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Virginia Lupo: buonasera. Una storia, una favola più adatta alle persone adulte. La [...]

  • Dax: Una favola "nera"...attendo la seconda parte Like

13
10
40

Jean Vallette parte (2/2)

Da Rieux-Minervois a Parigi

29 November 2025

È giorno fatto da un pezzo quando Jean e Jòrdi giungono in vista di Carcassonne. La doppia cinta di mura merlate e le torri che proteggono l’antica città hanno anche questa volta un grande effetto sul giovane. Jean ripercorre con gli occhi della mente i sei anni trascorsi al Petit Séminaire. Latino, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

Torna su