Era sera, pioveva, il treno sarebbe dovuto passare più di due ore prima ma sul tabellone i minuti di ritardo aumentavano e il cielo si faceva sempre più scuro.

Erano in cinque sulla banchina, stretti sotto la piccola tettoia della stazione di periferia, la sala d'aspetto era chiusa da anni, ufficialmente per ristrutturazione.

L'uomo grasso fumava una pipa mentre la moglie brontolava a mezza voce in tedesco, un ragazzino giocava con il cellulare, lei e un uomo di mezza età fissavano il nulla.

Era tesa come una corda di violino, non era certa di aver preso la decisione giusta e lo stomaco si attorcigliava su se stesso come se avesse ingoiato un polipo vivo, invece non mangiava nulla da quella mattina e nonostante la tensione nervosa cominciava ad aver fame.

- Non è possibile

Ringhiò la donna tedesca, questa volta in un Italiano con un forte accento

- Forse c'è stato un incidente, qualcuno che ha pensato di festeggiare la serata con un salto sulle rotaie, succede spesso, è una bella linea che passa tra i boschi, forse è un buon posto dove morire

Rispose l'uomo di mezz'età senza smettere di fissare davanti a sé le goccioline trasparenti che si tuffavano a loro volta sul cemento già bagnato.

- Speriamo di no

La signora pareva rattristata davanti a un ipotesi di quel tipo e non aggiunse più niente.

Guardavano il tabellone come quando, con la schedina in mano, si attende l'estrazione di un numero vincente, ma parevano aver perso tutti e quattro mentre l'unico lampione in fondo alla banchina illuminava di luce poco convinta i loro volti.

- Pronto, no Ma, fidati, il treno non è passato, mica è colpa mia scusa.... ma no son qui da due ore, con due ragazze e due signori, te lo giuro, se vieni a prendermi puoi vedere tu stessa che il treno ha due ore di ritardo, grazie mamma.

La signora tedesca ringraziò per essere stata chiamata ragazza, aveva quasi cinquant'anni, pensò: “dopo tutto i giovani sono più educati di quanto non si pensi”.

Il signore con la pipa smise di fumare e sbadigliò “ è tardi”, disse qualcosa alla moglie in tedesco, lei annuì con aria rassegnata e tornano entrambi a fissare le rotaie.

- Speriamo che non lo sopprimano

Mormorò l 'uomo di mezza età.

Tutti lo guardarono in cagnesco a parte il ragazzino che aveva già risolto il problema, a nessuno parve un buon momento per portare sfiga.

La ragazza guardava la pioggia, sentiva una mano gelata stringerle lo stomaco, non sapeva se era la scelta giusta, non sapeva più nulla, si chiese come può l'angoscia rendere un micetto rosso simile a un leone affamato, ma non riusciva comunque ad essere distaccata, non era nel suo carattere.

Arrivò una signora di origine sud Americana, pareva arrabbiata:

- E' vero che questo disgraziato è qui da due ore?

Chiese con voce un po' alterata

- Due ore e mezza signora

Puntualizzò l'uomo di mezza età sospirando e indicando il cartellone.

La donna parve più tranquilla, chiese se a qualcuno serviva un passaggio, lei andava in un quartiere di periferia poco lontano, quattro stazioni da dove erano, tutti ci pensarono un istante ma sarebbe stato solo uno spostarsi un po' più avanti con il rischio che il treno si decidesse a passare, ringraziarono ma dissero che avrebbero atteso lì.

– Faceva prima a tornare a casa a piedi, ci metteva un'oretta da qua.

Commentò il signore di mezza età mentre i due si perdevano nella foschia.

In lontananza si scorsero due fari, fasci di luce intensa, un treno.

Il tabellone non annunciava nulla.

Quello che arrivò era un mezzo strano, vecchio e scassato, nella pioggia aveva un aspetto sinistro non portava nulla scritto sulla targhetta, né provenienza né destinazione, ma parve rallentare alla banchina.

- Sarà il nostro?

Chiese la ragazza.

I signori tedeschi sembravano perplessi

- Se non c'è nessuno a cui chiedere io non salgo

sbuffò lei.

- Non so ma meglio che star qui

sentenziò l'uomo di mezza età recuperando la ventiquattrore.

La ragazza lo seguì.

L'interno del treno era gremito, c'era un'atmosfera strana, nessuno parlava, tutti osservavano il paesaggio correre fuori dal finestrino, come se non fosse notte, quasi impossibile scorgere qualcosa se non luci e sagome.

La ragazza e l'uomo di mezza età presero posto uno davanti all'altro.

- Non è il nostro treno

Disse lei a mezza voce

- Se ci siamo saliti un po' lo deve essere

Concluse lui deciso.

Lei sorrise a metà mentre si rimisero in moto.

Il silenzio era pressoché totale, pareva poter zittire anche i pensieri.

- Biglietto prego

Il controllore aveva un cappuccio blu in testa che rendeva impossibile scorgergli il volto.

- Non sono sicura che sia il nostro treno, dove porta?

Chiese lei un po' in apprensione.

- Sì è il vostro e dove porta che importanza ha ormai?

Disse l'uomo con una voce senza espressione.

Che importa ormai.

Fuori dal finestrino stelle, galassie, la terra lontana e una luna incerta che, vista dall'alto, nasconde il suo volto.

I giornali dei giorni successivi riportarono foto dei loro visi, descrizione di com'erano vestiti, notizie di dove volevano andare e perché, svelarono ogni loro segreto, ma loro erano altrove e non aveva importanza ormai.

Ormai sono felici.

 

 

 

Tutti i racconti

3
6
21

Fantasmi 2/2

03 September 2025

Quella sera non dormì. Vagò per casa come un'anima in pena. Quando la notte calò, la luna salì alta nel cielo. C’era una luce lattiginosa, irregolare, e un silenzio strano. Ogni tanto, in lontananza, si sentiva l’abbaiare secco di un cane. Oppure qualcosa che gli somigliava. Aspettò che le luci [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Rubrus: Piaciuto, ma mi sorge un dubbio. Se nel primo paragrafo il protagonista trova [...]

  • BrunoTraven: Grazie del commento! si in effetti il tuo rilievo è giusto e mi ero [...]

2
2
14

Amnesia

L'apparenza inganna

03 September 2025

Capitolo I – Il cratere Si rialzò da terra barcollando, la testa pesante, le gambe instabili. La tuta, sporca di polvere e detriti, aderiva al corpo sudato. La vista, ancora confusa, gli restituiva appena i contorni di un paesaggio desolato: pianure brulle, valli scavate dal tempo, rocce appuntite, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
2
23

De la mirabile e spaventevole ventura di frate Bartimeo

02 September 2025

Io, frate Bartimeo da San Giusto, queste parole intendo lasciare a fede di memoria, acciocché i posteri sappiano d’un caso occorsomi nell’anno del Signore mille duecento novantasette, tempo in cui, sebbene le mie membra avessero ancora vigore di gioventù, la barba già si chiazzava d’argento e la [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
3
19

Fantasmi 1/2

02 September 2025

Si chiamava Marco. Viveva con i genitori in una casa in un piccolo paese della provincia di Modena. Da quasi un anno non lavorava. Dopo che l’avevano licenziato, aveva smesso di seguire orari, impegni, calendari e le giornate si erano fatte lente, quasi avessero assunto densità. Si svegliava presto [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

7
7
30

È Così l'amore

01 September 2025

È così l'amore Un campo di papaveri rossi ondeggiava, dolcemente cullato, da una venticello serale, sotto un cielo ombreggiato da accenni di nuvole bianche. Tra quei fiori infuocati, si trovavano per caso due anime, destinate a incontrarsi. È così l'amore, come una pioggia in aprile arriva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Surya6: L’amore descritto così, tra natura e poesia, sembra fragile come [...]

  • Red roses: Grazie Dario...invidio la tua compagna...
    Ma per te davvero esistono amori [...]

2
7
31

La lettera - 2/2

01 September 2025

Il postino diede ad Anna la lettera di Kai sul pianerottolo. Lei era ancora in camicia da notte e scapigliata e si ritrovò a tenere quell’oggetto in mano. Aveva paura di aprirla. La lettera era una fessura nel muro della loro vita. Kai scriveva di ciò che non poteva dirle a voce. Parlava di una [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
3
26

La lettera - 1/2

31 August 2025

Non si vedevano spesso. Forse tre, quattro volte l’anno. E neppure si scrivevano spesso. Qualche Mail, dal lavoro e senza fronzoli. Mai un messaggio WhatsApp. Troppo pericoloso per i rispettivi partner. Non bisognava dare nessun allarme, nessuna famiglia era in pericolo, nessun rapporto si doveva [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • An Old Luca: Ecate, complimenti.
    Scritto davvero bene.
    Aspetto la lettura di domani [...]

  • Ecate: Fedifraghi.... Paolo, hai ripescato una parola "antica". Sì, [...]

1
2
32

UNA TEGOLA IN TESTA..

31 August 2025

Quel pomeriggio avevo appeso un vecchia tegola decorata per abbellire la facciata della mia casa di Badolato Borgo, ma la sera, nel letto, mi ritrovai a ragionare sulla possibilità che, per un motivo o per un altro, per un colpo di vento, sarebbe potuta cadere sulla testa di qualcuno con tutte [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    Chi può affermare che le tue argomentazioni siano infondate?
    La [...]

  • Teo Bo: Non so se questo (LDM) sia lo spazio ideale per discutere di questi temi. [...]

6
4
115

La puttana di Centocelle 2/2

30 August 2025

In questo pandemonio Alexandra, ormai da tre mesi, sempre davanti il Parco Madre Teresa di Calcutta, continuava a battere il marciapiede. Tutte le sere, terminato il flusso delle auto dei pendolari, mentre i residenti cenavano, il pappone la accompagnava in auto su strade secondarie sempre diverse [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lo Scrittore: come dice Paolo, "noi gente perbene", sappiamo solo quello che vediamo! [...]

  • Elena D.: Complimenti per lo stile e il contenuto del tuo racconto, bravo!

4
4
32

Braccino corto

30 August 2025

Nel nostro villaggio c'era una piccola comunità di ebrei con la sua sinagoga e il suo santo rabbino. La vita scorreva serena. Il rabbino aveva una moglie e dei figli. Nella scuola insegnava i sacri testi ai bambini della comunità. Tutti i mesi c'era nello spiazzo più grande del paese il mercato. [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ondine: Un po' di leggerezza e ironia ci riporta a dimensioni più umane [...]

  • Lo Scrittore: sorridiamo sulla storiella, ci sta, ho dei dubbi, invece, sulla Pasqua festeggiata [...]

4
6
49

Mistero Della Fede

Storia di Toltonio e della sua incondizionata fede

29 August 2025

Toltonio era un uomo terribilmente devoto. Proveniva da una famiglia che pareva una catena di montaggio. Ogni prodotto veniva timbrato e se usciva difettoso era immediatamente allontanato, scartato e smantellato. Presenziava ad almeno una funzione religiosa alla settimana. Spesso a due. Nonostante [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Lo Scrittore: benvenuto a bordo. prima uscita niente male, un pizzico di humor dissacrante [...]

  • Colbotto: Ringrazio chi si è fermato a lasciare un commento. Prometto di far del [...]

2
3
109

La puttana di Centocelle 1/2

29 August 2025

Uscire dalla gabbia della propria identità sociale. Entrare nel flusso della storia. In questo movimento iniziava la comprensione di quel mondo. Gli eventi prossimi e remoti nel tempo e nello spazio avevano riversato umanità composita su quel quartiere. L’edilizia aveva risposto a quelle ondate [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Walter Fest: Benvenuto Simone, aspetto la seconda puntata di domani, per alcuni aspetti [...]

  • Lo Scrittore: un flash, un'istantanea di un giorno qualsiasi in uno dei quartieri romani [...]

Torna su