Si alzò stanca dalla sedia in legno della cucina silenziosa, quasi immobile. Era stata per un paio d'ore a fissare i fiori recisi, collocati in un vaso di terracotta riempito d'acqua: fresie, peonie, rose rosse e nemmeno un crisantemo.

Era come se in quel mazzo di fiori rivedesse la loro vita insieme.

Solo la pendola in noce, nella sala attigua, monotona, scandiva il passare del tempo. "È ora, pensò". Indossò un pesante cappotto di lana, i guanti e uscì, con i fiori avvolti in un foglio di carta. L'aria era gelida e il sole pallido di certo non scaldava. Tutti i pomeriggi alla stessa ora si recava al cimitero. Sempre alle 15, quando un giovedì ormai lontanissimo nel tempo, i loro occhi si erano incrociati per caso. Non era un'abitudine quotidiana, ma un appuntamento d'amore col suo sposo. Una prima volta che si perpetuava,

sempre nuova e senza fine.

Viveva questo incontro con la stessa impazienza ed emozione di quando si erano conosciuti 45 anni fa. Un bell'uomo che non passava inosservato, elegante e con una voce calda. Lei una ballerina di danza classica, molto magra con un carattere di ferro e una vita di privazioni, diete e sacrifici. Si erano innamorati subito, nonostante i viaggi di lei e gli spettacoli in giro per il mondo. Un breve fidanzamento, i progetti, le promesse di una vita insieme, poi le bomboniere, il giuramento e il matrimonio. Lui aveva lasciato il lavoro di ingegnere per seguirla nelle tournée. Erano applausi a non finire quando la sua sposa si esibiva in balletti classici; erano palcoscenici sempre nuovi e sconosciuti scarpette da ballo consumate in fretta e i piedi coperti da piaghe e ferite che ogni sera prima di coricarsi, lui con amore infinito curava con delicati massaggi di pomate lenitive. La loro storia d'amore era cresciuta così sempre di corsa, sempre di fretta, come una piroetta, un battement, un arsbesque, al ritmo di magici passi di danza. Si metteva dietro le quinte e la osservava in quelle acrobazie incredibili in tutù, col fiato sospeso, chiedendosi come facesse a librarsi nell'aria senza mai cadere e con una resistenza che sembrava infinita. Quarantacinque anni di vita insieme che continuavano ogni minuto, ogni istante, anche ora che era rimasta sola, perché l'amore vero non ha una scadenza, l'amore vero ride della morte, perché non può mai finire.

Grazie per avermi ascoltato

 

 

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