Da qualche notte Dario faceva sempre lo stesso sogno. Sognava sé stesso in piedi che lo guardava in silenzio, le mani bruciavano di un fuoco lento e nelle fiamme scorgeva tutti i suoi dolori, ciascuno con un proprio nome, che aumentavano d'intensità. Il sogno andò avanti per qualche tempo, fino a quando la sua proiezione finalmente gli parlò "Vedi Dario come sei messo male? Se vuoi smettere di soffrire devi partire, da solo con un paio di scarpe comode, senza soldi e senza bagaglio. La destinazione è a due giorni di viaggio. Arriverai nella piazza principale del paese, poi superato l'obelisco, giraca destra fino alla fine della strada. Volta ancora a destra supera la chiesa e troverai un cancello arrugginito. Aprilo e davanti a te vedrai un giardino incolto. Attraversalo, in fondo c'è una statua, a sinistra una grande quercia, dietro la quercia un cespuglio, dietro il cespuglio un pozzo e dietro il pozzo un immenso tesoro. È tuo". Dario un po' incredulo parti' subito. Dopo due giorni di cammino arrivò stremato e con le scarpe rotte nella piazza principale come gli era stato predetto. Era in corso una manifestazione e Dario venne scambiato, malconcio com'era, per un facinoroso. Arrestato, sbattuto in cella, meditava sul sogno, maledicendosi per averlo seguito. Il capo delle guardie lo interrogò e Dario rispose "È colpa del sogno non ho fatto niente di male". Il comandante scoppiò in una risata e rispose che i sogni sono emerite cazzate che non servono a nulla, solo a confondere le idee. Rimesso in libertà Dario non tornò a casa, proseguì. Superò l'obelisco, poi a destra oltrepasso' la chiesa e trovò il cancello arrugginito. Col cuore a mille lo aprì entrando in un giardino incolto. Lo attraversò tutto ferendosi alle mani; in fondo c'era la statua, a sinistra la grande quercia e dietro la quercia un cespuglio che nascondeva un pozzo e dietro il pozzo uno scrigno, lo aprì. Conteneva tutti i suoi dolori, i dolori di Dario che, liberati, presero il volo tramutandosi in meravigliose farfalle che lo avvolsero tutto. Si sentì subito più leggero, solo un velo di nostalgia per quello che stava perdendo. Dopo due giorni di cammino quella notte a casa si sognò ancora. Si destò dal sonno, guardandosi in silenzio e finalmente non piangeva più. Aprì le mani e i suoi dolori presero il volo in una manciata di farfalle bellissime.

Grazie per avermi ascoltato

 

Tutti i racconti

1
3
17

Oltre la nebbia(2/2)

In un paese in cui non si vede oltre un palmo dal naso

21 June 2025

Sophia non si piegava. Aveva capito che l’ignoranza non era solo mancanza di conoscenza: era una difesa, una paura profonda del cambiamento. La nebbia proteggeva Villacava. Difendeva dal rischio di scoprire che esisteva qualcosa di più grande e più complesso oltre i suoi vicoli ciechi e i confini [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
12
19

Girabuio 4/4

21 June 2025

Irving Crane non vide la fine del processo. Lo trovarono stecchito nel giardino, una mattina. Dopo lo scavo, alcuni girasoli erano ricresciuti e, a sentire qualcuno, Irving ne aveva strappato uno e aveva usato il gambo per impiccarsi… la maggior parte però diceva che non era possibile. Il gambo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Come sempre, il segreto è nel giusto mezzo. Se si guarda il mondo con [...]

  • Paolo Ferazzoli PRFF: Osiamo sperare che solo nella immaginifica terra dei girabuio gli uomini, [...]

12
38
117

Il diario di Elena - 3/3

20 June 2025

15 giugno 2103 Il ritorno di Ernesto porta con sé la polvere delle strade che ha percorso e nei suoi occhi leggo di una storia che non riesco a immaginare. Chiedo con un timido sussurro, «Dove sei stato?». Il suo sguardo si fissa su di me, come se cercasse la forza delle parole giuste. «Tra i [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: la narrazione del mainstream ci vuole tutti rassegnati , inutili spettatori.
    [...]

  • Maria Merlo: Io non vedrò quel possibile futuro, ma mi fa male ugualmente. Voglio [...]

3
3
24

Oltre la nebbia(1/2)

In un paese in cui non si vede oltre un palmo dal naso

20 June 2025

C’è un paese incastrato tra colline spoglie e silenzi antichi, dimenticato dal tempo e dagli uomini: Villacava. Qui il sole non splende, la luce non entra mai. C’è solo un alone grigio, come se il cielo fosse stanco di volgersi sempre verso lo stesso paese. A Villacava non piove mai, ma è tutto [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Vediamo, nebbia permettendo, la seconda parte. Interessante la questione relativa [...]

  • zeroassoluto: Ciao Marika... giovane Marika?
    Benvenuta in questa famiglia di "scrittori [...]

3
2
14

Girabuio 3/4

20 June 2025

Nessuno di noi riferì ciò che avevamo visto e sentito – oppure avevamo solo creduto di vedere e sentire e, in quel dubbio, stava racchiusa buona parte del nostro processo di crescita. Io, poi, non avrei parlato mai più di Irving Crane a mia madre – come potevo sapere qualcosa di Irving se non passando [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

10
8
91

Il diario di Elena - 2/3

19 June 2025

8 maggio 2103 Una settimana è passata, una settimana come le altre, fatta di corpi che si succedono nel violentarmi, di sguardi vuoti che si perdono nei miei occhi. Il lusso delle stanze in cui vivo non fa che amplificare la miseria che abita dentro di me. I giorni si confondono, e il riflesso [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Bella storia...una domanda: se von l'IA e i robot non ci sono più [...]

  • Zio Rubone (Ezio Bruno): Grazie a tutti per la lettura.
    @Dax. Cos'è la ricchezza? La [...]

6
9
25

Cocktail glamour e motori a deflagrazione

19 June 2025

La mattina in spiaggia era deliziosamente di routine. Tra famiglie più o meno numerose, forme maschili e femminili messe in mostra in tutta la loro abbronzatura stronzesca e ombrelloni e il bar pieno di gente e di sabbia, era una mattina perfetta per un aperitivo. Cosa che sia Lionel che Sharon, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
6
16

Girabuio 2/4

19 June 2025

Ne parlai a mia madre solo un paio di settimane dopo, quando ormai l’estate era una signora nel pieno degli anni che iniziava a mostrare le prime rughe. «Non devi avvicinarti alla stamberga di quel vecchio maiale, Lew. Anzi, non devi neppure andare a nuotare nel Kenduskeag, capito?» m’ingiunse [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Ondine: ... sempre incuriosita ...

  • Rubrus: Un paio di episodi ancora. Il difficile di queste storie è anche capire [...]

11
10
92

Il diario di Elena - 1/3

18 June 2025

25 aprile 2103 La mia vita è un inferno. Nata tra i paria, non ho conosciuto altro che fame e miseria, oltre alle storie amare di nonna Lina. Ma il destino, o forse il sadismo dell'élite, mi ha strappata dal buio per gettarmi in mezzo alle luci abbaglianti della città dorata. Il mio nome risuona [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dax: Bella, intensa, fa venir voglia di bastonare l'elite.like a 1000

  • Zio Rubone (Ezio Bruno): Grazie per la lettura, NomadLantern, Paolo, Maria, Rubrus, zeroassoluto e Lawrence.

6
6
31

L'inquilina del vento

18 June 2025

Non bussò. Arrivò un pomeriggio d’estate, con il ronzio gentile di chi non vuole disturbare. Entrò dalla finestra del balcone, come se conoscesse la strada, e si posò leggera dentro una mensola alta, nascosta tra vecchi libri, fotografie storte e una tazzina spaiata. Era una vespa. Non fece rumore, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
5
20

Girabuio 1/4

18 June 2025

Quando Irving Crane spese oltre 150 dollari in attrezzi di giardinaggio, tutti, a Lonefrost, pensarono che fosse uscito di testa. I Crane – e Irving non faceva eccezione – riuscivano a far appassire anche i fiori di plastica. La notizia corse di bocca in bocca, tra scuotimenti di testa e sospiri [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

8
12
40

Scaldacuore

17 June 2025

Io sono dietro di lei e la squadro tutta, da capo a piedi, mentre lei è intenta a guardare fuori dalla finestra con le mani messe sui fianchi ad anfora, ma si fa presto, perché non arriva a un metro e cinquanta. Non è più giovane, ma ha ancora tutti i capelli folti e aerei come un quadro di Chagal, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Ondine: Grazie:)

  • Dax: Mi sono rilassato e fa riflettere,una volta c'era molta ingenuità [...]

Torna su