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Il signore di questa storia, lo chiameremo Paolo Un nome di fantasia, in una storia di fantasia Dove forse un lettore potrebbe ritrovare pezzi della sua vita O rimanerne solo incuriosito Il signor Paolo vive a Torino Un quartiere popolare, fra i tanti Al sesto piano di un caseggiato, ormai abitato da pochi Torinesi I nomi al citofono ricordano solo le mille ed una notte O una gran fetta del Nord Africa Ha vissuto per anni lì con sua moglie Poi un giorno un cancro ha voluto portargliela via per sempre E la sua vita non ha avuto alcun senso per diverso tempo Trascinandosi per strada con abiti mal stirati e con pile di pentole nel lavello I suoi occhi, quando capitava di scendere in ascensore con lui, lo tradivano Di un azzurro mare, e dentro quelle acque, lui che annaspava e cercava un appiglio Faceva sempre passeggiate lungo quel viale alberato e con la mano sfiorava i rovi A volte tagliandosi, come per punirsi Stava via ore, e lo si vedeva rientrare quando ormai il buio era giunto Nessuno sapeva dove andasse e cosa cercasse Forse la sua fortuna era che avesse un amico di vecchia data Questi aveva un negozio di articoli di caccia e pesca Ben conosciuto nella zona C’erano soprattutto molti pescatori, che in alcuni laghetti artificiali si ritrovavano a fare delle gare Una sera lo si vide rientrare, prima del consueto Sembrava avesse fretta E sotto l’ascella del braccio, un piccolo pacco, come per volerlo nascondere Scomparve nell’ascensore E per alcuni giorni sembra non mise il naso fuori di casa Quella volta Paolo, dopo aver rinchiuso la gabbia dell’ascensore in fretta e aver infilato la chiave nella serratura con precisione da chirurgo, si precipitò nel suo piccolo studiolo E li Scartò avidamente quel pacco Spuntò fuori un binocolo Nero e lucente Con lenti Zeiss che sembravano due grandi occhioni tristi, vitrei e trasparenti Iniziò a farlo passare tra le mani, come fosse una montagna di lingotti d’oro Accarezzandolo come fosse una mano femminile Era un regalo Del suo amico Che aveva voluto, senza esserne del tutto consapevole, dargli un motivo per vivere E fu cosi che il signor Paolo, entrò in confidenza, con il binocolo Un oggetto che si pensa che in precedenza, non gli sarebbe mai interessato Ma qualcosa era cambiato E quel binocolo, sembrava rappresentasse per lui, qualcosa di più intimo Come poter prolungare la vista, oltre quelle pareti di casa Lo si vide sempre più spesso sul piccolo balcone che affacciava nel parco del quartiere Da lontano assomigliava ad un capitano di Marina Come stesse vedendo le altre navi, in quell’oceano che aveva negli occhi Alzando le mani quasi per dare ordini ai suoi marinai, o forse solo per grattarsi il capo Spesso guardava al cielo Quando stormi di uccelli volavano in formazione, come volesse vedere chi ci fosse in testa A volte guardando le nuvole, ma anche oltre loro DI certo per cercare il volto di chi aveva amato In altre occasioni guardava la città Nella sua così contrastata bellezza Che a volte toglieva a volte donava In quell’occasione il signor Paolo vide una cosa, abbassando per caso il suo binocolo Una ragazza nel parco era stata circondata da uomini Capì subito che non avevano le più buone intenzioni e così chiamò velocemente le forze dell’ordine Continuò a seguire la faccenda, fino a quando li vide infilarsi ad uno ad uno nel furgone con sbarre ai finestrini Se non ci fosse stato lui e anche grazie al suo binocolo, che aveva visto fin laggiù, sarebbe potuta andare a finire diversamente Il signor Paolo, lo vedono ancora al suo balcone, che guarda le onde del mare e gli albatros che si avvicinano al suo veliero Dando sempre un bacio a quel cielo, che accoglie anche parte del suo cuore I suoi occhi ora non hanno più lui che naufraga dentro, ma solo un impavido che sta riamando la vita, anche grazie ad un binocolo I suoi nuovi occhi
Piccola stella, 27 April 2024
DOVE SONO
Tempo di lettura: 30 secondi
Occhi curiosi tra arabeschi di rughe. Il futuro a ritroso. I passi più lenti. Mani nude deformi in spirali di attese. Una valigia mi ha portato lontano.
Piccola stella, 16 April 2024
CUORE DI DONNA
Tempo di lettura: 30 secondi
Nell'officina del cuore ho percorso sentieri incerti e tortuosi, scalato picchi annevati di sangue, disceso valli assetate di tempeste d'amore. Ho visto grande bellezza in un lago di lacrime, [...]
Piccola stella, 19 April 2024
CERCANDO
Tempo di lettura: 30 secondi
Furtiva tengo a bada un'anima persa su nuvole di passaggio. Abissi profondi sondati da occhi curiosi. Parole appaiono esigenti, spunti di bellezza.
La spettatrice, 18 April 2024
Guscio
Tempo di lettura: 30 secondi
Io, piccola noce, mi accoccolo e mi accartoccio nel mio guscio. Riposo in esso, avvolgente e protettivo. Vivo appesa a un vecchio albero, orgogliosamente in piedi da anni, forse secoli, in un giardino [...]
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Utente Anonimo
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(Soundtrack suggerita, senza vincoli perché la libertà è sacra e carburante per racconti come questo: “Rebel rebel” by David Bowie) 17 giugno. Mi avevano detto essere un periodo perfetto per venire in Germania, così sai cosa, caro diario? Ho caricato tutti i miei risparmi - poca roba, credimi [...]
Ci sta un posto qui vicino dove l’afa non dà noia perché il canto del ruscello puoi raccogliere e tenere dentro Ci sta un posto poco noto dove il buio si sopporta perché suona il violoncello una piccola ragazza bruna Ci sta un posto molto strano dove piangere fa bene perché sgorgano risate [...]
La stanza era immersa nel buio. Un lieve chiarore illuminava la scrivania dove un uomo era chino su un grande libro aperto, intento a decifrare i complicati geroglifici che componevano il testo. L’aria era viziata e c’era un odore intenso e sgradevole di fumo stantio. Sul tavolo un posacenere era [...]
Tempo di lettura: 2 minuti
Lo Scrittore:Patapump = eppure diventerà famoso seguendo lo svolgere della storia. [...]
Lo Scrittore:Stapelia = quando comincio a scrivere parto sempre da un luogo, un punto descritto [...]
Anna gli disse che avrebbe fatto quello che le pareva: saltare nelle pozzanghere, scrivere poesie, mangiare dolci fino a crepare, dormire con i gatti e con gli uomini. Sandro rispose che non gliene fregava nulla, che, anzi, non capiva proprio perché glielo dicesse. Per lui poteva anche buttarsi [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
Patapump:piacere di rileggerti con o senza abito rosso 🙏
Napoli non è soltanto una grande metropoli. ma è un gigantesco Museo a cielo aperto per architettura, con i suoi immensi e storici palazzi che vanno da Vanvitelli a Sanfelice. Monumenti di immenso ed inestimabile valore. Le sue chiese, che custodiscono patrimoni unici al mondo: quadri di Caravaggio, [...]
Tempo di lettura: 2 minuti
Patapump:sempre bravo spero che a presto ci proporrai qualcosa legato alla credenza [...]
Gennarino:Patapump Grazie sempre per i tuoi commenti. Sicuramente dedicherò una [...]
In una cornice di strambi balletti esistenziali, vivono due donne: una giovane, l'altra più matura, intrecciate in un arazzo di complessità e contrasti. La giovane, un effervescente compendio di audacia e orgogliosa impetuosità, s'incarna in un'esplosione di colori moderni, tratti avanguardisti [...]
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Patapump:questo cambio di rotta nello scrivere mi piace molto e in tutta sincerità [...]
Laura Lapietra:Vi ringrazio tantissimo tutti per avere apprezzato, ho cambiato genere semplicemente [...]
Ciao. Sono il tempo Vivi immerso in me. Come l'aria che respiri. Eppure pensi che io non esista. Io corro veloce oppure rallento, mi piego, mi curvo riesco perfino a fermarmi e tornare indietro oppure mi proietto in avanti. Hai provato a ingabbiarmi, ma non riesci a conoscermi davvero. Scorro [...]
Tempo di lettura: 30 secondi
PRFF:Stapelia cara, le mie erano solo due righe senza troppe pretese e, qualche [...]
Patapump:beh...ciao tempo che facessi tanto lo si era capito ora occhio...che [...]
E che tu uomo e tu donna siate una cosa sola, indissolubile, inossidabile, impermeabile ad ogni tentazione e debolezza che possa mettere a repentaglio la vostra reciproca felicità. Siate integri oltre ogni altro confronto, siate unici, siate umili, siate accoglienti, siate compassionevoli! Il [...]
Tempo di lettura: 1 minuto
Antonellina:Che poi è il progetto originale di Dio, che noi abbiamo spesso mancato [...]
stapelia:Quanto è scritto è corretto ma il contenuto è poco umano. [...]
Ricordo di ieri, no, di ieri l’altro, forse il sogno di qualcuno o forse il mio, chissà. In una notte di smarrimento, era vestito di tutto punto: giacca, cravatta blu e sneakers bianche. Vagava per le strade di una città che pareva Roma. Le luci del crepuscolo rianimavano i crocicchi, e antichi [...]
Tempo di lettura: 2 minuti
Rubrus:Senza cellulare ci sentiamo smarriti, oggi come oggi. A me è capitato [...]
stapelia:Ancora, vien da dire.... Leggerei e ri-leggerei l testo più di una volta [...]
La corriera con un fastidioso stridio di freni si ferma, siamo arrivati a destinazione. Una leggera nuvola di polvere si alza a seguito della frenata. L’orologio che porto al polso, il mio fidato Breil, segna le dieci del mattino. All’interno del bus ci sono solo quattro persone di cui una sono [...]
Tempo di lettura: 5 minuti
Lo Scrittore:stapelia = no non è un libro, solo un racconto un po' più [...]
stapelia:Grazie per la spiegazione. Mi ricorda molto La portalettere, romanzo basato [...]