Frenò di colpo, Mauro, l'auto rossa che lo precedeva si era fermata di botto, Mauro si fermò ad un pelo da essa e una fiorita imprecazione uscì dal finestrino. Tutto rimase immobile, nell'auto rossa non si ebbe alcun movimento e Mauro, incuriosito si avvicinò: al volante vide una donna, bionda, giovane, con il viso in una smorfia di dolore, col capo abbandonato sul poggiatesta e con gli occhi chiusi. La scosse, le prese il viso tra le mani, provò a chiamarla:
-signora, signora, si sente male? Come posso aiutarla?-
La giovane signora schiuse appena gli occhi, il suo sguardo era perduto nel vuoto.
Le due auto erano sulla carreggiata e potevano creare ostacolo ad altre macchine in transito, Mauro pensava a ciò che doveva fare, chiamò il 118 e nel frattempo accostò la sua auto al ciglio della strada.
Era già tardo pomeriggio, il paese era appena dopo la curva, l'ambulanza arrivò in breve.
Furono momenti concitati, gli infermieri sollevarono la donna e la distesero nella lettiga, una macchia di sangue sul sedile della donna sorprese tutti. Arrivò anche una volante della polizia, Mauro si trovò tempestato da una serie di domande, si recò al commissariato.
- Allora? - Chiese il maresciallo di turno - ci racconti bene tutto! -
Mauro tornò a casa poco dopo la mezzanotte, viveva da solo, da quando la moglie lo aveva lasciato per seguire un "nuovo amore", anziano e ricco.
Si spogliò, si bagnò la faccia e si gettò sul letto, non poteva finire di pensare a quello che gli era successo.
Lucia, così si chiamava la donna dell'incidente, era stata ricoverata in rianimazione, non era riuscito a sapere altro.
- Buongiorno, vorrei notizie della signora che è stata ricoverata ieri sera - disse Mauro.
- Attenda qui - rispose l'infermiera che era all'ingresso dell'ospedale e che si diresse verso il corridoio in fondo. Ne uscì con un uomo, un medico, che si rivolse a Mauro dicendo
- buongiorno, prego mi segua - e si avviarono in un piccolo studiolo.
- Allora - cominciò il medico, - lei è un parente, un amico o...? -
Mauro spiegò l'accaduto e chiese notizie sullo stato di salute della signora Lucia.
- La signora sta meglio, ancora però non è stato rintracciato nessun parente, la polizia ha saputo che è siciliana e che è residente qui dal mese di settembre, da quando ha avuto l'incarico di insegnante in una scuola di Vicenza. - Mah - disse Mauro - ma cos'ha avuto ieri mentre guidava?
- Di certo ha avuto un'emorragia improvvisa - rispose il medico - sulle cause stiamo facendo accertamenti. Forse ha avvertito ciò che le stava succedendo e per questo ha frenato appena in tempo, avrebbe potuto precipitare dalla scarpata -
Mauro si congedò e chiese di poter visitare la signora
- sì, quando vuole, per un massimo di un'ora al giorno - e, continuò il medico -e ci tenga informati su eventuali notizie del suo passato.-
Passarono mesi prima che Lucia si riprendesse e potesse tornare a casa, Mauro le era stato vicino, molto!
Il viaggio in Sicilia, il clima mite..., le nozze!
- E poi, nonno?-
- E poi... poi siete arrivati voi due, birbantelli!
- A tavola , dai che la zuppa si fredda - chiamò nonna Lucia dalla cucina - dai che fra poco arriva la
mamma, non fatela disperare, sarà stanca.-
I gemellini corsero, le zuppe di nonna Lucia erano buonissime. Com'era bello stare un po' coi nonni!