«Ma è proprio necessario?»

«Vede, Signora…»

«Signorina, prego.»

La Direttrice riuscì a controllare un’increspatura dal labbro che stava per tradire la sua irritazione.

«Dicevo, è la prassi. È un obbligo di legge. Non possiamo accettare un ospite senza il suo consenso.»

La Signorina Galimberti non rispose e, al contrario della sua interlocutrice, non nascose un’espressione di fastidio.

«Vedrà che firmerà.»

Più che una promessa sembrava una sfida.

«Non è me che deve convincere. Io glielo dico contro il mio interesse, ma se suo padre non crede che andare a vivere in una casa di riposo sia il suo bene non funzionerà. Si sentirà in prigione. Si fidi della mia esperienza.»

«Beh, per stare in prigione non si paga e la vostra retta non è proprio delle più economiche.»

La Dottoressa Milone fece appello a tutte le sue risorse diplomatiche, consapevole di dover render conto dei suoi obiettivi commerciali al Presidente della SORRISO s.r.l., il patron della clinica privata che dirigeva.

«Gli ospiti che decidono, per libera scelta o per necessità, di venire a Villa Sorriso si aspettano un ambiente sereno e protetto. Noi offriamo loro un sostegno quotidiano nel pieno rispetto dei loro diritti e delle loro esigenze: cura dei bisogni primari, alta attività assistenziale, supporto medico personalizzato, socializzazione e…»

«Va bene, va bene, non mi sciorini un’altra volta il vostro volantino pubblicitario.»

«Comunque non possiamo esimerci dall’acquisire il consenso di suo padre, intendo proprio la sua firma per esteso. Il rapporto dello psicologo dice che è perfettamente in grado d’intendere e di volere. In altre parole, ha ancora la testa. E, fortunatamente, le sue analisi sono perfette. Non ha un briciolo di colesterolo, e anche trigliceridi e transaminasi sono nella norma.»

«Con tutto quello che beve!»

«Mi scusi?»

«Guardi Signora…»

«Dottoressa, prego» replicò la Direttrice gustando il dolce sapore della ripicca.

«Lei non immagina. Abbiamo cambiato non so più quante badanti, ma mio padre è una faina. Un manipolatore. Le corrompe, capisce?»

«Sinceramente no. Si spieghi.»

«Dà loro delle mance per farsi comprare sigari, vino e grappa. Si fa portare al bar dove gioca alle carte con i suoi amici, una manica di avvinazzati. Poi chiede alla badante di turno di tornare a riprenderlo la sera. Quella, intanto, se ne va in giro tutto il pomeriggio a fare shopping con i soldi che lui gli ha dato. E non è finita qui. Ha anche delle voglie bizzarre!

«Non mi dica che molesta le badanti?»

«No, quello fortunatamente no. Ma a volte, che so, si sveglia alle tre di notte e vuole un piatto di spaghetti aglio, olio e peperoncino. Una mattina ho trovato lui e Maria, la moldava, completamente ubriachi. Dopo la pasta si erano scolati insieme una bottiglia di cognac giocando a carte tutta la notte. L’ho licenziata su due piedi. Pensa che sia servito a qualcosa? No, nein, nada, niet! Quell’infingardo ha ricominciato tale e quale con un’altra.»

«Capisco il suo sconcerto, ma un po’ d’alcol agevola la circolazione arteriosa e un piatto di pasta non ha mai ammazzato nessuno.»

«Lei non capisce. Io ho la mia attività, non posso stargli dietro. No, non ce la faccio. Mio padre è imprevedibile e capriccioso come un bambino. Magari finisce che si fa sposare da una di quelle p… non mi faccia dire! Ma lei non li legge i giornali? Almeno qui farebbe una vita sana e regolata. Io lo faccio per lui, mi creda, è per il suo bene. La prego, mi aiuti.»

Seppur dubbiosa sulla sincerità dell’amore filiale così platealmente esternato dalla Signorina Galimberti, la Dottoressa Milone non poté esimersi dall’appalesare l’ultima clausola del “consenso informato” pronto a ricevere la firma “informata” del suo anziano genitore.

«Lei sa che suo padre può recedere in qualsiasi momento, vero?»

«Non lo farà!» 

Questa volta la promessa assunse agli occhi della Direttrice il tono di una minaccia.

«Va bene. Ma dov’è il Signor Galimberti?»

«Lo sta portando su il mio compagno, l’avvocato Arcuri.» 

La dottoressa si trattenne dal manifestare una qualunque reazione di fronte alla dichiarazione d’accoppiamento della Signorina, status che l’avrebbe comunque fatta assurgere de facto al rango di Signora.

 

 

 

Tutti i racconti

3
3
19

Una storia dal Polo Nord

24 December 2025

Era il 24 dicembre. In Lapponia, tutti gli gnomi erano indaffarati per finire gli ultimi doni mentre cantavano a squarciagola i canti di Natale. (Hai mai provato a cantare mentre fai un pacchetto? Guarda è una cosa difficilissima, eppure a loro riesce benissimo.) Intanto Babbo Natale, sprofondato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

6
5
167

Procopia e il Cervo - 1/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

24 December 2025

C’era una volta, in un paese non troppo lontano, una bambina che si chiamava Procopia. Procopia viveva felice in un castello col tetto tutto d’oro zecchino insieme al padre, Re Paciocco, e alla madre, Regina Carina. Il Conte Stellario abitava giusto dirimpetto. Egli desiderava tantissimo per il [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

6
5
39

Maria o della Natività

23 December 2025

Milano non dormiva mai. I tram correvano sui binari, i Navigli brillavano di luci sospese e i grattacieli riflettevano il cielo notturno. Maria, stanca e affaticata, camminava accanto a Giuseppe che la sorreggeva, avvolta in un cappotto consumato. I suoi occhi nocciola, profondi e calmi, sembravano [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ornella: Like, nel solco della tradizione della cultura e tradizioni italiane. Il ritratto [...]

  • An Old Luca: Bravo Dario
    e con l'occasione
    un augurio di feste serene per tutti [...]

6
3
23

Il Valore del Donare: Le Radici di una Vita di Generosità

Genitori, insegnate ai vostri figli il valore della vita e del donare e non il valore di un cellulare.

23 December 2025

Da piccolo, vivendo a Chiaiano, un paese ricco di vegetazione, a pochi chilometri da Napoli, che per molti era sinonimo di salubrità, oggi deformato, umiliato, dalle varie costruzioni che ne hanno deturpato l'ambiente e dove gli abitanti non respirano più aria pura ma polvere di cemento. Negli [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Gennarino: Gentile Paolo grazi di cuore, Un caro saluto dalla mia stupenda Napoli.
    Buone [...]

  • Maria Merlo: Tanta dolcezza e verità. Bravo!

8
12
61

GOLDEN COCOA

22 December 2025

Alex occupa la sua solita postazione accanto alla vetrata della Praline, la piccola pasticceria del paese dove vive e della quale è cliente abituale. Osserva distratto i passanti seguire col naso l'aroma di vaniglia che invoglia ad entrare. Oggi la neve spray ricopre quasi per intero la vetrata [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Walter Fest: Smoki mi piaci maggiormente perche' interagisci e offri spiegazioni dei [...]

  • Smoki: Grazie Andromeda!
    Se non c'è un tocco positivo, non mi sento [...]

2
5
30

La stanza numero 49 - 3/3

22 December 2025

Ripenso a quello che è accaduto sabato, appena poche ore fa, eppure già mi sembra lontanissimo, come se appartenesse a un’altra vita. Avevo chiesto a mia sorella Maria di prepararmi una piccola borsa per un breve viaggio. Era un gesto innocente, naturale, che non le diede alcun sospetto. Poi andai [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
4
33

La stanza numero 49 - 2/3

21 December 2025

Ricordo quando il 4 agosto del 1935 arrivai alla piccola stazione di Brancaleone. Il treno sbuffò via lasciandomi in mezzo a un caldo secco, meridionale, che pareva venire dalla terra stessa. Avevo con me due valigie—più libri che vestiti—e addosso la condanna a tre anni di confino. La mia colpa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
33

Il campo da calcio

21 December 2025

Il giorno in cui tornai al piccolo campo da calcio, e sentii di nuovo il fruscio degli alberi mossi dal vento, mi tornò alla mente qualcosa che avevo dimenticato da anni. Era proprio quel campo: il campo sportivo del paese dove è nata mia madre, Moliterno, un paese arrampicato sulle montagne della [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto di una dolcezza struggente, bravo.

  • CarloAnti: Grazie ma il suo spessore malinconico deriva da eventi autobiografici che conservo [...]

2
2
33

La stanza numero 49 - 1/3

20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

2
2
37

COABITAZIONE - 2/2

Momenti di convivalità tra nonsense e umorismo

20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    la seconda ed ultima parte di questo racconto segna una netta discontinuità [...]

  • Davide Cibic: Ciao Paolo,
    ad accennare all’amore in genere non si sbaglia. Parlarne [...]

2
4
43

COABITAZIONE - 1/2

Momenti di convivialità tra nonsense e umorismo

19 December 2025

Il coabitare, ossia il terriccio su cui fiorisce il nostro vivere insieme. La coabitazione è il coabc della società, è la base e l’altezza un po’ di tutto, in particolare di ogni strumento urbanistico. E’ impensabile infatti che la totalità degli individui associati usufruisca di un alloggio a [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Davide Cibic: Grazie per la lettura, Dax. Per il futuro prometto qualche snellimento, purché [...]

  • Dax: Tranquillo, non devi basarti sulla mia opinione.😂

3
6
42

IL NUMERO UNO

19 December 2025

La lunga striscia d’asfalto che stavo percorrendo, aveva appena salutato l’area metropolitana con le sue guglie di cristallo e le sue torri a scandire ritmi e tempi del prepotente e recente sviluppo urbanistico della città. L’incombente presenza del cemento era, solo in parte, ingentilita dai numerosi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su