Ma si può aver paura del proprio calzino? E del proprio partner? Non c’è dubbio che il calzino, se spaiato, cagioni ansia, quasi noi percepissimo il suo risentimento: starsene desolato ai piedi del letto, gli unici piedi che lui non ama, o trascinato da animali domestici verso i canti più stonati del nostro appartamento, il calzino scolorisce, infeltrisce, si buca, in una parola soffre, orfano della propria copia, che poi non è solo copia ma gemello, di quelli che stanno sempre assieme, che se ne vanno in vacanza al mare con invidiabile discrezione, quasi in punta di piedi direi, o che se ne stanno in città responsabilmente, a lavorare, a massimizzare profitti, mai svogliati o inaffidabili, insomma sempre con i piedi per terra. Ma si può dire lo stesso di quelli spaiati? Ho affermato in principio di sentirmi spesso spaiato, e ciò non mi cagiona tristezza alcuna. A che pro quindi il patimento del calzino? Senza contare la statura morale della giornata dei calzini spaiati, che si propone innegabilmente quale veicolo di messaggi positivi: posso star bene anche con il diverso, è questo che si propugna. Ma vale davvero per un calzino? Siamo sicuri che un calzino cinerino, mesto ma elegante, sobrio, di sopraffino ordito, educato in (fil di) Scozia, garbato nei modi, abituato a non farsi notare, gradisca davvero la compagnia di un compare variopinto, spumeggiante di colori e di tonalità, avvezzo piuttosto ad esibirsi e ad esibire la caviglia che indossa, insomma uno di quei calzini vanesio cui sta stretto il rasoterra e largo il pallone alto e che vorrebbero elevarsi, pure moralmente azzarderei, al fine di contendere spazi credito e tessuto a capi considerati più nobili, camicie, panciotti, sciarpe, bandane, che poi che c’è di nobile in una bandana o nelle altre bende che cingono la testa, e poi ancora una volta ritorna il tema dell’inferiorità del basso, è proprio una bassezza direi: il basso che è considerato meno dell’alto, il basso che è meno importante e quindi meno amato o amato in un solo lasso, il basso che sta più in basso, quante volte abbiamo dovuto cedere il basso? Dicono che senza il basso non ci sia ritmo, senza il basso poi non avremmo nemmeno le vasche da bagno: da dove spingerebbe Archimede? Fumi e miasmi vanno verso l’alto, mica verso il basso, il sottobosco è più bello del soprabosco, e poi quante volte abbiamo detto che occorre abbassare i toni, che strilli e schiamazzi servono poco al dibattito pubblico e privato; è il cicaleccio che va verso l’alto, la moderazione invece abita in basso; e poi quante volte abbiamo detto che occorre abbassare le luci, che lo spreco elettrico va contenuto, diminuito, in una parola abbassato; chi mi dice: ti sei abbassato a tanto… sì a tanto da quello splendido fiore che però non ho colto perché non vorrei che mal me ne incolse. Guardate che con l’altezzoso non è che si vada tanto d’accordo, e poi l’altitudine può dar vertigini, l’alterigia è presunzione non presunta, l’alterco fa rima con sterco, Sua Altezza è tutta sua, mai Mia. E Alto belli, vi sembrava di gradevole aspetto? Gradevole rispetto a chi, gioverebbe relativizzare. Non relativa ma assoluta e certa invece è la grave discriminazione che oggidì ancora subisce il basso, che peraltro forse è la stessa del grasso e del magro, che però almeno – in ipotesi s’intende - sono alla stessa altezza, che poi nemmeno lì le cose sono esenti da sudate dissertazioni: chissà perché le consolazioni e le prospettive grasse vanno bene e quelle magre no; ve li immaginate degli affari e un futuro paffuto, colmo di adipe, traboccante trigliceridi e scorie arteriose: altro che grasso che cola, è un colare a picco.

Quel che sia, di certo l’inferno non ne può più di far da comparsa al superno, e solo perché Lui sta lassù nell’etere - s’intende quello sobrio e non etilico - dove non arriva contaminazione, inquinamento, impurità: quanto fallace è tale convinzione perché semmai, rispetto all’orbita terrestre, è ben meno inquinato il ctonio, il sottosuolo, è ben meno sudicia la spelonca; in orbita sta un po’ di tutto, non solo moscerini e dita galeotte ma anche tonnellate di detriti satellitari che vagolano alla ricerca dei propri creatori o dei propri pari….

E quella del pari – e sperando che il dispari non s’incazzi, ma questa è tutta un’altra storia - è la stessa ricerca che anima il nostro calzino spaiato, il quale veleggia nel cosmo silente delle nostre camere da letto: una sorta d’imperitura recherche du frère perdu, che non può che passare per la “c” che trasforma pania in paura.

Hanno paura i nostri calzini, e noi non ce ne curiamo: ce ne stiamo sbadati e spaiati, distesi e nullafacenti, confidando nella clemenza del nostro partner.


 

Tutti i racconti

0
0
3

IL PALPARE 2/3

Schemi di collaborazione tra nonsense e umorismo

20 October 2025

Carezze e carinerie invero sono tutt’altro che gradite a colui che soverchiarci gradisce. Il che, se ci pensate bene, un po’ stona, anche solo di un diesis: quale modo migliore infatti per dominare se non ricorrendo a lusinghe, moine e adulazioni di diabolica memoria? In tal caso il toccare, il [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

0
0
2

Vi racconto in sintesi il mio Quartiere Sanità tra Cultura e Arte

Storia e Spiritualità tra Due Chiese Storiche

20 October 2025

Sin da ragazzo abito, vivo, in uno dei quartieri più belli e storici di Napoli: il quartiere Sanità, il quartiere che ha dato i natali al grande principe Antonio De Curtis, in arte Totò. La celebre Via dei Vergini - il toponimo nasce dai seguaci del Dio Eunosto al quale offrivano la loro verginità. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
3
25

IL PALPARE 1/3

Schemi di collaborazione tra nonsense e umorismo

19 October 2025

Lo so, vi aspettate da me una qualche cruciale rivelazione sul tema del palpare. Direi che da parte vostra vi è una sorta di palpabile curiosità su quanto di papabile potrei pronunciare. Ebbene io non tratterei un tema così ardimentoso se non fosse per una fidata deduzione su un dato di fatto, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Elena D.: sono d'accordo su tutta la linea, basterebbe cosi poco, una piccola gentilezza [...]

  • Miu: “Il Palpare” è un testo che si legge con un sorriso in tasca [...]

1
0
7

La Letteratura Fantastica - La Fantascienza

Un'analisi del macro-genere scritta dall'utente di LdM Rubrus

19 October 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Il nostro utente Rubrus esamina le ragioni e le peculiarità della Letteratura del Fantastico nelle sue tre principali espressioni: l'Horror, la Fantascienza e il Fantasy. In questo terzo capitolo si esamina la Fantascienza. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

7
10
34

Richard

19 October 2025

Riccardo faceva il maggiordomo per una ricchissima coppia parigina che aveva anche una residenza di 400 mq sulle colline toscane, poco distante da Firenze, dotata di ogni comfort compresa piscina e sauna. Il signore, come lo chiamava Riccardo, era un banchiere, mentre la signora aveva diverse boutique [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

0
2
11

Il compagno delle medie 2/2

18 October 2025

Fu allora che lo vidi. Marco era là, appoggiato al bancone, con il gomito piegato e lo sguardo perso in un bicchiere di vino. Mi colpì come non fosse cambiato poi tanto: i tratti più scavati, i capelli ingrigiti, ma quello sguardo, quello era sempre lo stesso. Il cuore sussultò. Sentii improvvisamente [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dario Mazzolini: piaciuta anche la seconda parte. Mi sarebbe piaciuto un lieto fine però [...]

  • thecarnival: eh non posso mentire è autobiografico e sarebbe suonato credimi falso [...]

3
4
17

Auguri e figli maschi

Racconto epistolare

18 October 2025

Da: sara…@gmail.com A: marco…@gmail.com 21 marzo 2023 alle ore 10:11 Oggetto: Richiesta preventivo ricevimento Buongiorno, ho rivisto il preventivo insieme ai miei genitori e, prima di confermarlo, avrei alcune domande: sarebbe possibile eliminare il servizio di musica dal vivo? Abbiamo un amico [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Ornella: Simpatica la tecnica "elettronico epistolare"..... è il suo [...]

1
6
25

I quattro di Horsforth (3/3)

miracolo tra le rotaie

17 October 2025

Io stavo mangiando un dolcetto, Bart beveva caffè e Mitch guardava il telefono. Mitch legge il messaggio di sua moglie ed il viso gli si fa più sereno: «Mio figlio oggi ha giocato con la squadretta del rione. Hanno vinto, pare». Sorrido: avrebbe preferito essere lì, lo so. Invece è con noi a tagliare [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Dario Mazzolini: ho aspettato a commentare ogni singola puntata. Adesso che il lavoro è [...]

  • An Old Luca: Letto con piacere tutte le tre parti. E sono anche contento del lieto fine.
    👍

2
4
34

Il compagno delle medie 1/2

17 October 2025

Ero appena tornato a casa dal lavoro quando il telefono fisso squillò. Mentre sollevavo la cornetta, mi chiesi chi oltre a me usasse ancora quel tipo di comunicazione, in quest'epoca tutti ormai utilizzavano il cellulare. La cornetta del buon vecchio telefono era ormai tramontata. “Ciao Andrea, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
1
20

I quattro di Horsforth (2/3)

miracolo tra le rotaie

16 October 2025

Dico: «Andiamo a recuperare Paul sotto al ponte di Baker Street. Speriamo non sia troppo ubriaco». Bart fa spallucce, quasi paterno: «Sono giovani… e che altro c’è da fare in questo posto? Bere birra e andare a vedere il Leeds. Il primo a dirlo fu Brian Clough. Ci disse la verità, e dopo quaranta [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

8
8
36

Volevo sognare

16 October 2025

Un giorno di molti anni fa, ero molto piccolo Mi chiesero cosa avessi voluto di bello come regalo Con la mia faccia tonda risposi con molta sicurezza -Voglio poter sognare- In molti risero e altri mi voltarono le spalle disarmati Ma io che avevo visto il cielo punteggiato di stelle e la Luna [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • An Old Luca: Complimenti.
    Poche righe per un brano dolce, poetico e, quel che più [...]

  • Riccardo: grazie grazie a tutti voi ⭐🐦👌⭐🐦

2
2
26

I quattro di Horsforth (1/3)

miracolo tra le rotaie

15 October 2025

Stamane la sveglia è suonata alle quattro. Non esattamente l’ideale, visto che ieri sono stato fino alle undici ad aiutare Joshua, il mio bimbo di nove anni, a fare i compiti. Quelle stramaledette sottrazioni proprio non ci venivano, però quanto ci siamo divertiti: abbiamo riso un sacco e, alla [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Elena D.: piacevole lettura, aspetto il resto!

  • Dax: Bello.Like

Torna su