l tragitto fino al Garden durò più di un quarto d’ora e in quel lasso di tempo Luca si era voltato a guardarla una volta soltanto. C’era qualcosa nel modo in cui la osservava che non aveva mai visto nello sguardo di nessun altro. Qualcosa che faceva sì che i secondi si dilatassero, che lo spazio perdesse le sue reali fattezze. Ambra si sentiva stordita, irrequieta, ma contemporaneamente incuriosita.

La fila all’ingresso era notevole, Davide iniziò una delle sue lamentele e Silvia si girò verso le ragazze cercando un buon motivo per non rovesciargli la birra in testa. Le altre sorrisero, complici.

“Facciamoci un giro, tanto qua ce n’è ancora per un bel po’.” Ambra, presa dalla scenata di Davide, non si era accorta che Luca le era venuto vicino. Non ebbe il tempo di realizzare ciò che stava succedendo, lui l’aveva già presa per mano.

“Ehi, ma..”.

“Tranquilla, se la caveranno anche senza di noi.”

Francesca e Nicola avevano visto la scena e nelle loro facce si intravedevano espressioni del tipo “te l’avevo detto” unite a “che diavolo sta succedendo?”. Ambra intanto aveva ripreso controllo di se stessa, liberandosi della presa di Luca, pur rimanendo a camminare al suo fianco.

Rimasero in silenzio per qualche secondo. Lui appariva a suo agio, per niente agitato. Ambra invece sembrava in balia di una tempesta in mare aperto, a bordo di una zattera. Decise che qualsiasi discorso sarebbe stato meglio di quell’imbarazzante vuoto.

“Ebbene, dove stiamo andando?” Cercò di mascherare la voce tremolante con un tono di rimprovero e il risultato fu alquanto pietoso.

Luca fece un mezzo sorriso, senza voltarsi. Dopo un attimo di pausa rispose: “Ha importanza?”

Ambra rimase spiazzata. Era con uno sconosciuto, fuori città, effettivamente che andassero in un bar o in un vicolo non faceva molta differenza. Ciò che era preoccupante era ben altro. Ma finse il contrario.

“Certo che ne ha. Allora, dove mi stai portando?”

Luca allungò improvvisamente il passo e con uno scatto si mise di fronte a lei, guardandola dritta negli occhi: l’espressione sul suo viso si poteva definire magnetica. Ambra pensò che il suo cuore si fosse fermato, trattenne il fiato. Lui notò lo stupore dipinto sul volto della ragazza, le guance colorate, i capelli non più perfettamente da un lato, le labbra semichiuse, ancora il trucco ben definito. Gli sembrò un personaggio dei fumetti, o una dama di un prezioso dipinto. Avrebbe potuto essere entrambe. Ne era tremendamente affascinato.

“Tu dove vorresti andare? E non dirmi che vuoi entrare davvero in quel postaccio.”

Ambra prese fiato, si calmò per un attimo e si agitò di nuovo per la domanda che le era stata appena fatta.

“Non lo so, sei tu quello che ha deciso di prendere e partire. Pensavo sapessi dove.”

E si mise a guardare il palazzo di fronte, come se ci fosse qualcosa di interessante. Tutto, pur di distogliere lo sguardo da Luca.

“A dir la verità ho agito senza pensare a una meta. Volevo solo portarti via.”

Non sapeva più a cosa aggrapparsi, cosa dirgli. Lo guardò e riuscendo a sfoderare un’espressione di sfida disse “Beh, missione compiuta. Se hai finito, avrei voglia di andare a ballare.”

“Davvero vuoi ballare?”

“Sì.”

“Va bene, allora balliamo!”

Ambra non avrebbe potuto immaginare ciò che sarebbe successo dopo quel sì. Accadde tutto molto velocemente: Luca si avvicinò, le mise una mano dietro la schiena, e con l’altra prese la sua. Iniziò a muoversi, un passo dopo l’altro, le fece fare una giravolta. Ambra non era mai stata capace di ballare in coppia, in quel momento però sembrava essere nata per farlo. Erano in mezzo a una strada, stavano ballando senza musica, senza staccarsi mai. Sembravano conoscersi da sempre, traspariva una sintonia unica. Credeva di essere in un’altra dimensione. Tutto ciò che vedeva era un ragazzo con una strana espressione, sicuro di sé, imprevedibile, ma con uno sguardo che lasciava intendere molto altro. Era speciale, avrebbe dovuto capirlo molto prima di quel ballo.

I movimenti iniziarono a farsi sempre più lenti fino a che non si fermarono entrambi completamente. Ancora silenzio, questa volta senza imbarazzo da nessuna delle due parti. Ambra si mise a ridere, una risata sincera e di gusto dopo tanto tempo. Luca non riuscì a trattenersi: sotto quell’ aria compiaciuta spuntava un ragazzo che aveva assistito allo spettacolo più bello della sua vita.

“Contenta adesso?”

“Diciamo che non era ciò che intendevo, ma... sì, soddisfatta.”

“Molto bene. C’è qualcos’altro che vuoi fare?”

“A dir la verità, sì, c’è un posto in cui vorrei andare. Torniamo in centro?”

Luca sembrò sinceramente apprezzare la proposta e porse ad Ambra il braccio, da buon cavaliere.

“Speravo me lo chiedessi.”

Tutti i racconti

0
0
1

DOVE SONO

e ci sono in pieno

27 April 2024

Occhi curiosi tra arabeschi di rughe. Il futuro a ritroso. I passi più lenti. Mani nude deformi in spirali di attese. Una valigia mi ha portato lontano.

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
1

Lettere

27 April 2024

Lettere Quella mattina non lanciò il giornale Semplicemente bussò Un gesto ed un rumore che non mi capitava di vedere e sentire da molto tempo Infilandomi la camicia da notte usci sotto la veranda Mi accorsi subito del suo sguardo eloquente e carico di incredulità Come volesse dirmi mille [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

0
0
1

Quando la cronaca deve fare a tutti i costi “sensazione”

27 April 2024

La storia riporta indietro nel tempo, alla fine degli anni Sessanta. Un donna entra in lacrime nel pronto soccorso di un ospedale torinese. Ha le braccia graffiate e i polsi chiazzati di blu, conseguenza di una stretta di mani nervose. Ai medici confida: «Mio cognato ha tentato di violentarmi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
3
16

Diavola a San Valentino

Ispirato alla coppia di regnanti di Omicron Persei 8 in Futurama - Seguito delle prec. parodie sull’inferno

26 April 2024

Attenzione: Questo racconto di tali mondi è fiabesco e i suoi personaggi antropomorfizzati. Nella fattispecie viene immaginato un mondo ultraterreno dove i suoi abitati possono procreare a prescindere dal proprio genere di appartenenza. Buona lettura. Incipit: C’è una coppia di diavolesse dell’inferno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: "Tecnicamente" essendo angeli, benchè caduti, i diavoli dovrebbero [...]

  • stapelia: Di tutta la storia, in particolare, non mi convince il rovesciamento, cioè [...]

0
6
17

Gli occhiali (2 di 2)

26 April 2024

«Con queste fai prima» disse buttandomi le chiavi. «Ti ho visto» aggiunse a mo’ di spiegazione mentre le impugnavo. Non dubitai neppure per un secondo che dicesse la verità, poi aprii il cassetto. Gli occhiali a raggi X erano là dentro e non erano neppure identici a quelli che indossava. Si capiva [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • An Old Luca: La mia curiosità di ieri è stata travolta dalla piega del racconto [...]

  • Walter Fest: Sei Rubrus e sei fatto così, nella prima parte pensavo ai famosi occhiali [...]

0
2
8

Vi racconto Ludwig van Beethoven quarta parte e ultima parte

Il Titano della Musica quarta parte

26 April 2024

Nell’antitesi dualistica di B. gioia e dolori, gli elementi dell’antitesi stessa, sono talmente equilibrati da costituire un'altra notevole caratteristica del suo genio. La grazia, la forza. Il sorriso; la danza; il pianto; non appaiono mai isolati, ma si richiamano a vicenda, si intrecciano e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: Molto solenne questa dimostrazione di stima. Traspare dal testo la musica e [...]

  • Gennarino: Stapelia geazie infinie. Mi hai commosso. Un caro saluto daòòa [...]

3
6
22

Gli occhiali (1 di 2)

25 April 2024

Dopo le ferie di Natale Patrizio aveva dato di matto. Era venuto in ufficio urlando che era un regalo del cavolo, che l’anonimo donante era un vigliacco e che la faccenda non sarebbe finita lì. Sulla vigliaccheria dell’ignoto benefattore potevamo anche essere d’accordo, ma la reazione di Patrizio [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • An Old Luca: Rubrus hai ragone.
    Un cugino o l'amico di un amico...😁

  • Adribel: Aspetto la seconda parte ma mi viene un po' l'ansia a pensare che nei [...]

1
3
16

Vi racconto Ludwig Van Beethoven terza parte

Il Titano della Musica

25 April 2024

Nel 1815 il fratello Carlo muore lasciando un figlio, anch’esso di nome Carlo. B. si affezionò talmente al ragazzo che approfittando della scarsa moralità della madre ne contese la tutela che la ottenne dopo una estenuante azione giudiziaria. Ma questo nipote non gli procurò che dispiacere e non [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • stapelia: Per niente noioso, è un inno in parole. La conoscenza serve? Certamente. [...]

  • Gennarino: stapelia grazie di cuore.

1
4
19

II° edizione Sarò padre

lettera al figlio che verrà

25 April 2024

Ciao piccolo mio, siamo tornati adesso dall’ospedale dove ci hanno detto che il sesso del nascituro è maschile. Tu non puoi saperlo che padre avrai e che madre, mentre noi già sappiamo molto di te. Sarai un maschietto, che al momento gode ottima salute e che, da come si muove, sembra voler uscire [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Patapump: le aspettative erano davvero molte
    preso spunto da lettera ad un bambino, [...]

  • stapelia: Parlerò della stesura. Il contenuto è lontano dai miei gusti.Impeccabile [...]

28
32
156

La madre di Sara

24 April 2024

Sara appoggiò dei fiori sopra una sedia e si sedette sul bordo del letto accanto ad Ada, la madre, accarezzandole la testa. Poi si rivolse a Sergei, l'infermiere ucraino, un uomo gentile, ma riservato. «A colazione ha mangiato?» gli chiese. L'operatore sanitario fece un cenno negativo col capo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Patapump: a me piace l inserimento dei girasoli
    che conoscendo un po Scili ha voluto [...]

  • Rubrus: Non sono un fanatico del taglio breve, ma, in questo caso specifico e benchè [...]

1
2
10

Vi racconto Ludwig Van Beethoven seconda parte

Il Titano della musica

24 April 2024

Nel caso di B. la musica è il percorso della sua intera vita. Ogni attimo è la che si presenta vivo ogni qualvolta noi ci avviciniamo ad ascoltare quella meravigliosa sublime musica. Le sinfonie: che tutto esaltano, tutto circondano di dolcezza e amore. A questo aspirava B. alla dolcezza, all’amore [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Antonellina: Che bella Gennarino! La tua descrizione della figura di Beethoven è [...]

  • stapelia: Hai ritratto una figura non facile! Sul musicista si è detto e analizzato [...]

1
1
7

haiku

24 April 2024

quel picco bianco di mite maggio spicca - resta la neve Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

  • stapelia: Sempre pennellate! Riuscito anche questo! La neve si sente, con gli occhi!

Torna su