Quando ero bambino, precisamente a nove anni, ricordo che il giorno di Natale mentre pranzavamo dai miei zii nella casa di campagna, mia nonna materna anziché comprarmi dei completi invernali con tanto di scarpe come solitamente faceva ogni anno, mi regalò una serie di orrendi maglioni già detestati fin da subito.

La delusione fu evidente, tant'è che ripiegai con ruffianeria su mia nonna paterna, anch'essa invitata assieme a mio nonno, grazie ai tanti giocattoli e dolci ricevuti. La rivalità tra le due nonne era arcinota, quindi è facile immaginare.

La madre di mia madre ci restò male e anche quest'ultima, che mi guardò visibilmente costernata. Entrambe mi chiesero di indossarne almeno uno, di quei non graditi capi, e di provarli dal primo fino all'ultimo. Erano tutti uguali, cambiava soltanto il colore mentre, nonostante la misura risultasse giusta, non li avvertivo come i classici maglioni morbidi e comodi. Nossignore, pruriginosi e scomodi, tra l'altro non mi tenevano affatto al caldo.

Proposi con insolenza di darli in dono a uno dei miei cugini lì presenti.
«Ma ti stanno bene!», insistette mia madre. 
«Sti maglioni sono una merda!», dissi spudorato. «Minchia, con tutto che c'è il camino acceso, sento più freddo di prima e poi mi fanno grattare!»
Mio padre, non sopportando più quello show, si alzò di scatto dalla sedia per mollarmi un sonoro ceffone con l'approvazione della mamma, anche perché i miei genitori non tolleravano assolutamente le parolacce da parte del sottoscritto. Si creò un clima di disagio, interrotto da mia zia che, con un finto sorriso, portò in tavola un grosso panettone, di cui anticipatamente rifiutai una fetta ostentando un'aria da duro.

Mi sedetti sul divano come un cane bastonato, con addosso l'ultimo dei maglioni provati, precisamente quello di colore verde simil militare.

Alcune ore dopo la mia famiglia e i parenti lasciarono il salone per dirigersi in campagna per una passeggiata digestiva, mi impuntai per rimanere da solo, con le braccia conserte e battendo nervosamente i piedi.

Appena si allontanarono, innanzitutto, mi tolsi quella “cagata” di dosso per rimettermi frettolosamente ciò che avevo prima. Il focolare era semi spento (del resto non potevano di certo lasciarlo incustodito) e di conseguenza non emanava quasi nessun calore, così, sia perché desideravo riscaldarmi e sia per spregio, lanciai il maglioncinaccio verde, assieme a tutti gli altri, all'interno del camino. Si infiammarono senza troppa difficoltà, soprattutto dopo che ebbi aggiunto alcuni rami reperiti in una stanzetta apposita.
Il fuoco mi tenne finalmente caldo, sebbene non allo stesso modo delle mazzate del babbo, che pigliai successivamente, una volta scoperto il misfatto.

Tutti i racconti

1
1
10

Una memorabile serata da Beppaccio

26 October 2025

Va detto che non era la prima volta che uscivano tutti assieme per andare a cena fuori. Tuttavia non si erano mai azzardati a recarsi in un ristorante stellato, o quantomeno in qualcosa che gli potesse assomigliare. Fu per questo che ripiegarono su un locale dal nome di grido, un qualcosa che andasse [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
1
7

EULASYA LA RAGAZZA EXTRATERRESTRE 1/2

26 October 2025

Era una tranquilla serata estiva, il cielo era trapuntato da milioni di stelle e un’incantevole luna gigante, alta verso ovest, gettava la sua pallida luce dorata sul campo di grano di mio padre, illuminando le spighe che emergevano dal buio sui loro steli ondulanti al vento. Ero nella mia stanza, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
0
10

La Letteratura Fantastica - Postfazione

Un'analisi del macro-genere scritta dall'utente di LdM Rubrus

25 October 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Il nostro utente Rubrus esamina le ragioni e le peculiarità della Letteratura del Fantastico nelle sue tre principali espressioni: l'Horror, la Fantascienza e il Fantasy. In questo quinto e ultimo capitolo leggeremo le conclusioni [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

6
5
55

In via Teano

25 October 2025

In via Teano i nostri corpi nudi distesi su un materasso adagiato sul pavimento. Bagnati di luce soffusa. Nel monolocale soltanto i nostri sospiri. E tutto il resto fuori.

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Viola5: “La puttana di Centocelle”, un testo dove l’autore che nella [...]

4
9
25

Ti dico ciao

25 October 2025

“La casa è vostra”. Quanto ho atteso questa frase in questi ultimi tre anni di frenetica ricerca e di sporadico sconforto! Finalmente la casa dei sogni è mia ma in questo periodo, fatto di sogni a occhi aperti, ho trascurato la vecchia casa di famiglia. Ho trascurato cosa avrei lasciato e mi sento [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Taty: Grazie Dario 😊

  • Teo Bo: Scritto con grande sensibilità e con un filo di nostalgia (quanto basta). [...]

3
2
24

Hark I Love Kurt

24 October 2025

Hark I Love Kurt “Henry, dove si va?” “Non è il paradiso, no.” “Certo che no, stiamo viaggiando nel buio, nero davanti, sopra, sotto… non abbiamo nemmeno l’asfalto sotto la macchina!” “Senti Henry...” “Sììì?” “E’ tutto buio!” “Già.” “Ma ci stiamo muovendo?” “Sì.” “Ah...” “Eh già...” “E cosa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
2
22

Rosa Gotica

Rosa Gotica

24 October 2025

Era un bocciolo tra mille altri fiori, timido e discreto, ma la sua aura emanava mistero e curiosità. Quando sbocciò, il profumo inebriante pervase l'aria, penetrando senza preavviso nell'anima. Il suo color rosso rubino, catturava lo sguardo: impossibile non restarne ammaliati. Quel rosso attraeva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

4
3
20

Corona Di Volontà

23 October 2025

Corona Nel giaciglio d’ombre delle lacrime, la mia pena vegliava insonne, e il corpo emaciato sbucava, tremula candela bianca, sul punto di spegnersi al fato. Ma dal caldo fuoco del cuore, più duro d’una rocca antica, s’innalzò favilla di brama in speme, che vinse la tenebra al [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
5
25

Mamma

23 October 2025

Mamma La sera scende, e il cuore si fa stanco, nel vetro il giorno spegne il suo colore, la casa tace, e il vuoto è così franco che pare voce muta del dolore. È spenta ormai la luce in cucina, là dove il tuo sorriso mi attendeva; l’ombra si posa, umile e bambina, sul tavolo che il tempo non solleva. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: La mamma è sempre in punto di riferimento.Anche in ricordo.Like

  • Taty: Commovente, le mamme restano sempre anche quando vanno via, sono aolo altrove [...]

3
7
38

La Scrittrice Professionista (Autocertificata)

Il miei raccontini prendono spunto da ciò che mi circonda. I miei personaggi sono tutti reali...debitamente camuffati.

Miu
22 October 2025

Letto su Facebook, oggi: Sto cercando una casa editrice interessata a pubblicare un racconto breve che, volendo, potrebbe anche diventare un podcast. Per me è fondamentale che l'editore pubblicizzi e distribuisca bene ciò che sto scrivendo, perché quella a cui sto facendo riferimento, sarebbe la [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Davide Cibic: Mi piace l’idea di andare oltre l’oltre: chissà cosa c’è. [...]

  • Dax: Che dire...chi mi tifiuta oggi mi rimpiangerà domani.🤣Like

2
0
14

La Letteratura Fantastica - il Fantasy

Un'analisi del macro-genere scritta dall'utente di LdM Rubrus

22 October 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Il nostro utente Rubrus esamina le ragioni e le peculiarità della Letteratura del Fantastico nelle sue tre principali espressioni: l'Horror, la Fantascienza e il Fantasy. In questo quarto capitolo ci parla del Fantasy. Invitiamo [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
7
26

The Dancing Ghost (2/2)

22 October 2025

«Dici che la sua donna l’ha mollato?» domandò il vecchietto che era andato al bagno. Il barista finì di pulire il bicchiere. «Moglie – precisò – si vede il segno della fede sul dito. Roba fresca. È l’unica parte della mano non abbronzata». «E poi beve, ma non è abituato – aggiunse l’ex gestore [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: To All. Scusate il ritardo e grazie a tutti (piede malconcio e pure il pc per [...]

  • Ondine: Sempre trame interessanti, scrittura impeccabile, e con alcuni passaggi davvero [...]

Torna su