La tiro fuori da sotto il sudario!

È lei, l’ho vista tre giorni fa mentre la sistemavano lì, sembra che nessuno s’interessi di lei, mentre io l’ho sognata tutti i giorni, è stato quell’attimo che mi è rimasto fisso nella mente, mentre le sistemavano la gonna che si era alzata quando l’hanno messa lì, sul tavolo di marmo. Mi sono violentato più e più volte pensando a lei, immaginando il prossimo momento in cui lei sarà mia.

È mezzanotte, gli ultimi impiegati sono andati via, specialmente le donne che odiano quel settore. Finalmente sarò solo, almeno fino alle sette di domani mattina.

Bella, molto bella, indossa una gonna grigia da impiegata e una camicetta bianca.

M’imbarazza un po’ vederla con la carnagione rosa, non è sopraggiunto ancora il pallore cadaverico, anche se è morta da almeno tre giorni, sembra che la vita si agiti ancora dentro il suo corpo perfetto, l’anima si rifiuta di abbandonarla. Mi da’ un po’ fastidio accarezzare la sua pelle ancora tiepida, io amo la vaga sensazione marmorea di un corpo freddo e rigido nel suo rigor mortis. Le alzo la gonna, scopro lentamente le cosce, voglio arrivare con calma all’incrocio con il busto. Niente mutande, non le hanno messo l’intimo, forse per risparmiare tempo e soldi.

Sono sempre più eccitato, per mia fortuna sei morta giovane, l’ho letto sul reperto quando sei arrivata, avevi 21 anni, peccato per te, sul giornale non hai avuto l’onore neanche delle notizie di nera, solo un trafiletto di curiosità nelle cronache cittadine, hanno scritto che sei morta mentre scopavi, infarto, eri una puttana dal cuore tenero. Avevi il cliente ancora dentro la tua bocca. Morta durante l’esercizio delle sue funzioni.

Bella fighetta, la tocco mentre mi tocco, le apro i bottoni della camicetta portando alla luce i suoi seni… era bella, che spreco, le mie mani ora seguono lo stesso ritmo, su di me e dentro di lei, su… giù… su… giù… ho l‘impressione che il suo corpo segua i movimenti delle mie dita dentro il suo corpo, cazzo, ma è bagnata! Non è possibile!

Fa un respiro profondo come un orgasmo, apre gli occhi e…

«Chi sei tu? Cosa ci faccio qui? Cazzo, ma fa un freddo bestia!»

Si alza e si siede sul tavolo di marmo! Porca puttana, è viva!

«Sei all’obitorio, sei morta mentre facevi sesso»

«Non ricordo nulla… che orrore di morte… aspetta sì, ero con quel vecchio e ho avuto un dolore al petto mentre cercavo disperatamente di tirarglielo su, è vero, mezz'ora di pompa, ma… quindi mi hai salvato!»

«Veramente non del tutto, hai fatto quasi tutto da sola»

«Aspetta! Ti stavi masturbando su di me e mi stavi toccando, hai ancora il batacchio in tiro!»

Mi guarda diversamente.

«Hai un tocco delicato, ho sentito il godimento in tutto il corpo, come una luce divina! Che dolce che sei!»

«Beh, non sono abituato a farlo con le vive, ho dei ritmi tutti miei, comunque una che torna a rivivere dovrebbe pensare ad altro, così sembra che sia una situazione normale per te»

«Se non ci fossi stato tu sarei stata chiusa in una bara e seppellita viva, sarebbe stata una morte orribile, ti sono grata»

Mi prende in mano l’uccello e s’inginocchia.

«Cavolo, si sta ammosciando per colpa mia, devo fare qualcosa»

«Ma che fai?»

«Beh, logico, il minimo che possa fare è ringraziarti, vedrai, sono molto brava con la bocca, potrei farti impazzire»

«Ma che schifo, tu sei viva! Lascia perdere, preferisco da solo»

«Va bene, ma sbrigati, qui fa freddo, vorrei rivestirmi e andare a casa, così mi tolgo questi vestiti di merda e mi rivesto normalmente»

«Ora capisci perché preferisco la gente morta? Non è così impaziente! Ormai ci siamo, dammi due minuti»

«Va bene, te lo devo, ma dove mi hai sbattuto le mutande?»

«Non le avevi, funerale al risparmio»

«Lo Sapevo! Ci avranno pensato quelle troie delle mie colleghe, per non sprecare materiale da lavoro, almeno non mi hanno messo un tanga trasparente, pensa che figura che avrei fatto con San Pietro… chissà se almeno lui sarebbe stato più sensibile alla mia ehm… adulazione, un bel posto in Paradiso avrei potuto meritarmelo, ho distribuito opere buone per molte persone»

«Cazzo! Smettila! Non ci riesco, parli troppo, mi sto slogando il muscolo del braccio senza risultato»

«Non posso stare così per molto, ho anche i capezzoli induriti dal freddo, fai fare a me, ci metto pochi secondi ed eliminiamo il problema»

«Ti prego, è un favore che mi merito, mettiti sul tavolo, sdraiata, con le braccia incrociate e stai zitta due secondi, m’impegno a finire presto»

Con un sospiro la ex-morta si sdraia, non prima di aver lanciato una bestemmia al contatto delle schiena col marmo, il nostro amico con un’accelerazione finale riesce a venire.

«Oh, finalmente hai finito, schizzetto! Mi hai sporcato la gonna, va bene, ‘sti cazzi, la butterò subito a casa! Va bene, siamo pari così, buon lavoro»

«Mi raccomando, non dire a nessuno come ti ho salvata, altrimenti perdo il lavoro. Ricorda la versione comune, ho solo sentito che ti lamentavi e ho lanciato l’allarme»

«Tranquillo, sarò muta come una tomba!»

Tutti i racconti

6
10
49

GOLDEN COCOA

22 December 2025

Alex occupa la sua solita postazione accanto alla vetrata della Praline, la piccola pasticceria del paese dove vive e della quale è cliente abituale. Osserva distratto i passanti seguire col naso l'aroma di vaniglia che invoglia ad entrare. Oggi la neve spray ricopre quasi per intero la vetrata [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • BrunoTraven: Ciao anch io disegno e poi ne scrivo il racconto o all inverso. per chi interessa [...]

  • Andromeda: Like. Che bel racconto! Simpatico, scorrevole e col sorriso sul finale.

2
5
26

La stanza numero 49 - 3/3

22 December 2025

Ripenso a quello che è accaduto sabato, appena poche ore fa, eppure già mi sembra lontanissimo, come se appartenesse a un’altra vita. Avevo chiesto a mia sorella Maria di prepararmi una piccola borsa per un breve viaggio. Era un gesto innocente, naturale, che non le diede alcun sospetto. Poi andai [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

2
3
28

La stanza numero 49 - 2/3

21 December 2025

Ricordo quando il 4 agosto del 1935 arrivai alla piccola stazione di Brancaleone. Il treno sbuffò via lasciandomi in mezzo a un caldo secco, meridionale, che pareva venire dalla terra stessa. Avevo con me due valigie—più libri che vestiti—e addosso la condanna a tre anni di confino. La mia colpa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
29

Il campo da calcio

21 December 2025

Il giorno in cui tornai al piccolo campo da calcio, e sentii di nuovo il fruscio degli alberi mossi dal vento, mi tornò alla mente qualcosa che avevo dimenticato da anni. Era proprio quel campo: il campo sportivo del paese dove è nata mia madre, Moliterno, un paese arrampicato sulle montagne della [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto di una dolcezza struggente, bravo.

  • CarloAnti: Grazie ma il suo spessore malinconico deriva da eventi autobiografici che conservo [...]

1
1
31

La stanza numero 49 - 1/3

20 December 2025

Salgo lentamente le scale dell’albergo. La mano scivola sul corrimano di legno, levigato da anni di passaggi: per un istante mi trasmette un calore piacevole. Mi hanno consegnato la chiave senza esitazioni, come se questa fosse una stanza qualunque, in un sabato d’agosto come tanti. Io invece so [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

1
2
31

COABITAZIONE - 2/2

Momenti di convivalità tra nonsense e umorismo

20 December 2025

Quel che sia, non la si sopravvaluti, la coabitazione, che è ben distante dalla convivenza. Coatti o signorili siano quelli che la praticano, la base di ogni coabitazione è la condivisione, coatta o meno. Ragioniamo sul dualismo, vi è un’innegabile differenza qualitativa: nella convivenza si condividono [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: I like
    la seconda ed ultima parte di questo racconto segna una netta discontinuità [...]

  • Davide Cibic: Ciao Paolo,
    ad accennare all’amore in genere non si sbaglia. Parlarne [...]

2
4
41

COABITAZIONE - 1/2

Momenti di convivialità tra nonsense e umorismo

19 December 2025

Il coabitare, ossia il terriccio su cui fiorisce il nostro vivere insieme. La coabitazione è il coabc della società, è la base e l’altezza un po’ di tutto, in particolare di ogni strumento urbanistico. E’ impensabile infatti che la totalità degli individui associati usufruisca di un alloggio a [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Davide Cibic: Grazie per la lettura, Dax. Per il futuro prometto qualche snellimento, purché [...]

  • Dax: Tranquillo, non devi basarti sulla mia opinione.😂

3
6
42

IL NUMERO UNO

19 December 2025

La lunga striscia d’asfalto che stavo percorrendo, aveva appena salutato l’area metropolitana con le sue guglie di cristallo e le sue torri a scandire ritmi e tempi del prepotente e recente sviluppo urbanistico della città. L’incombente presenza del cemento era, solo in parte, ingentilita dai numerosi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

6
4
47

Road to H.P.L. 2/2

18 December 2025

Mi svegliai la mattina seguente in preda all’euforia per la scoperta che avevo fatto; ero così eccitato che quel giorno stesso decisi che avrei seguito, come una bibbia, tutto ciò che quel manoscritto di cento anni fa mi avrebbe rivelato. Incontrai a metà mattinata un mio caro amico che non vedevo [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

11
13
61

Palermo, 1929

La bottega dei giocattoli

18 December 2025

È quasi il tramonto e sulla Passeggiata delle Cattive si intravede un timido arcobaleno. Una bambina, forse di 10 anni, porta con sé un fagotto di pezza e trascina per mano il fratellino recalcitrante. Si dirigono verso la Kalsa. «Spera che il signor Impallomeni possa ripararla, altrimenti sono [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

6
7
41

Road to H.P.L. 1/2

17 December 2025

Cominciò tutto nel più classico e romanzesco dei modi, vale a dire il ritrovamento di un manoscritto. Mi trovavo all’interno di un negozio di libri d’antiquariato in piazza Vittorio Veneto a Montecatini Terme, a pochi passi da casa mia. Ero in cerca di un’edizione rara dello “Scannatoio” di Zola [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

5
5
34

Se fossi Cecco e non lo sono

17 December 2025

Ah, se fossi poeta! Direi che se la tua voce si potesse sniffare sentirei vaniglia dolce e leggera, rosa suadente, caffè caldo e forte e rum capace di ammaliare! Si potesse bere come Passito ne terrei un bicchiere per un pomeriggio intero, s'assaggiasse ne sarei goloso come torte di ottimo pasticcere. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Maria Merlo: Molto bella davvero. Like.

  • ducapaso: Paolo, Filiberto, Dax, Maria a voi un grande abbraccio di ringraziamento, temevo [...]

Torna su