"C'era una volta una dolce bimbetta; solo a vederla le volevano tutti bene, e specialmente la nonna che non sapeva più che cosa regalarle. Una volta le regalò un cappuccetto di velluto rosso... “.

Sono le nove di una sera di ottobre del 1842.  Jacob Grimm è nella sua casa alla periferia di Francoforte, dove è deputato al Parlamento, su nomina di re Federico Guglielmo IV di Prussia.

Jacob quella sera si sente ispirato per una delle sue favole. È nello studio e accanto a lui c'è accucciato Ben, il suo labrador nero. Nel camino scoppietta allegro il fuoco. Il tepore della stanza e alcuni boccali di birra lo stanno portando verso una storia che gli sembra un po’ sdolcinata. Deve aggiungere del pepe, certo l’ambiente non lo sta aiutando.

E' stata una giornata nuvolosa, fuori la luna è coperta e c'è un buio pesto nel giardino oltre la portafinestra. Improvvisamente un lampo e subito dopo il tuono. Dai vetri della finestra il ticchettio di mille gocce di pioggia. Ben comincia ha dare i primi sintomi d'irrequietezza. Si drizza sulle zampe e ringhia cattivo verso la porta finestra. E’ sempre più agitato. Comincia ad abbaiare più forte.

Non è solo per il temporale. Si sentono dei lamenti che aumentano d'intensità. Ben si avvicina alla portafinestra. Jacob comincia ad avvertire un po' di paura, è solo in casa. Scruta il buio oltre i vetri. Gli sembra di vedere qualcuno nel giardino. All'improvviso il bagliore di un lampo illumina la figura esile di una ragazza in un cappottino rosso.

I pochi secondi di luce gli permettono solo di cogliere il viso pallido sotto i capelli neri bagnati dalla pioggia. In pochi secondi i lamenti diventano sempre più forti fino a trasformarsi in urla di terrore. La luce delle candele e del cammino proietta sulle pareti e sul soffitto le ombre degli oggetti trasformandole in immagini ora minacciose. Jacob è in preda all'angoscia. Vorrebbe aiutare quella ragazza, ma ha paura uscire. Ogni parte del suo corpo sembra non obbedirgli più, le gambe sono ancorate al pavimento, pesanti come piombo. Si sente intrappolato. All'improvviso un lampo molto vicino, seguito da un tuono più forte degli altri. Da fuori le grida della ragazza, i tuoni del temporale e gli scrosci di pioggia.

Jacob capisce che deve fare qualche cosa. Nel cassetto della scrivania ha una delle nuove rivoltelle a tamburo che giusto l’anno prima Samuel Colt aveva brevettato. La prende. Apre la portafinestra e seguito da Ben, si avventura con coraggio sotto la pioggia nella direzione da cui vengono le urla. Ora però ora sembrano cessate.

Avanza di una decina di passi e intravvede sull'erba una figura immobile vestita di rosso. Gli arriva un feroce digrignare di denti misto a ululati da una massa scura che scorge appena, vicino agli alberi. L'ennesimo lampo illumina la scena. Si tratta di un essere della forma umana ma ricoperto da pelo scuro come un lupo. Ben, avanza per affrontarlo e scompare nel buio. Si sentono un abbaiare rabbioso e segni di lotta. Poi solo i lamenti di Ben. Jacob comincia a vedere l’uomo-lupo che avanza verso di lui. Gli spara contro tutti proiettili del caricatore ma sta tremando per la paura. L'uomo lupo continua ad avanzare. Jacob ne sente il lezzo da bestia selvaggia. All’improvviso si sente afferrare la gola da due mani pelose, sente che sta per svenire. Mentre cade a terra, gli giunge il rumore di grida e spari.

Riapre gli occhi in ospedale. Accanto al suo letto, ci sono suo fratello Wilhelm, Ben e una ragazza bionda con un cappottino rosso. La ragazza lo ringrazia per averla salvata proprio mentre stava per essere raggiunta dall'uomo-lupo. Gli racconta la sua storia. Paula, così si chiama, stava recandosi dal suo ragazzo per passare la notte con lui (per la mamma era dalla nonna). Aveva perso tempo dalla parrucchiera a spettegolare sulle sue amiche (adesso però sta raccontando di avere colto dei fiori per la nonnina, nei prati) e ormai era scesa la sera. Tre cacciatori incontrati sul sentiero, gli avevano raccomandato di affrettarsi e di fare attenzione perché lì intorno era stato visto uno strano animale. Erano stati ingaggiati dagli abitanti del villaggio per ucciderlo. Paula spaventata si era messa a correre mentre iniziava a piovere. Improvvisamente, a non più di un centinaio di metri, gli era comparso quell'essere spaventoso. Terrorizzata, si era precipitata verso l’unica casa con una finestra illuminata. Aveva gridato disperata riuscendo a richiamare l’attenzione del povero Jacob. Poi era svenuta. Quando aveva ripreso i sensi, era attorniata dai tre cacciatori che l'avevano tranquillizzata dicendogli di avere ucciso la bestia.

Wilhelm guarda il fratello sofferente nel letto e gli strizza l'occhio. " Siamo stati fortunati! Con qualche piccolo adattamento, possiamo ricavarne una delle nostre favole migliori" dice cinico.

 

 

Tutti i racconti

1
1
7

L'album di fotografie

I ricordi di Anna

08 July 2025

Era sempre una gioia per Anna trascorrere del tempo con i suoi nipoti, Mario e Giulia. I gemelli portavano nomi italiani, anche se erano nati e cresciuti in Canada. La figlia di Anna, Silvia, aveva voluto, d’accordo col marito Mark, continuare la tradizione dei nomi italiani per ricordare le origini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

1
4
13

Settant’anni in pochi metri

08 July 2025

Due piedini di cinque anni si srotolavano a rotta di collo giù per l’acciottolato inumidito dalla condensa della sera. Fermatisi, saltellavano impazienti sul posto: uno, due, tre volte quasi a voler dare il ritmo agli altri due che li seguivano. Questi ultimi, esausti, un po’ deformi, procedevano [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Walter Fest: Benvenuta e a questo punto sentiti parte di questo gruppo e di questo spazio, [...]

  • Walter Fest: P.S.
    nella homepage ci sono tutte le indicazioni e suggerimenti

7
8
24

Quando girasti quell’angolo

07 July 2025

Quando girasti quell’angolo Quando girasti quell’angolo di strada, il mio cuore ebbe un tonfo Come cadere dentro il più profondo degli abissi Un dedalo di tunnel, dove ad ogni angolo, viravi veloce per non farti più trovare Un’ombra e la mia mano che non riusciva più a toccarti I miei occhi vedevano [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

15
14
64

Stop and restart

Ii0000___^^^@

07 July 2025

Di notte, giunto a quel vicolo, appendice di una strada elegante, tra il riverbero smorzato di neon affievoliti e una coppia di gatti impegnati in un rituale di corteggiamento, mi siedo in terra appoggiando la schiena al travertino di una banca, esausto per aver camminato per ore. Senza nessun [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: Sarebbe bello se ognuno in cuor suo, o magari sul nostro Blog, facesse una [...]

  • Walter Fest: Bravo Paolo, nello scrivere a volte ci sentiamo come sulla linea di partenza [...]

7
9
33

A volte ritornano?

Una storia vera.

06 July 2025

"Telefono da parte dell'Azienda Ospedaliera XXX. Sto cercando la Sig.ra YYY per avere conferma degli appuntamenti presso di noi fissati per visite mediche da eseguirsi nei giorni 17 e 24 giugno p.v.". "Temo di doverli annullare perchè la Sig.ra YYY era mia madre ed è deceduta il 24 gennaio u.s.". [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Lo Scrittore: la battuta finale rende alla perfezione l'idea del perché le cose [...]

  • Rubrus: To all. La storia è vera. Ho fatto fatica a non rispondere "secondo [...]

5
9
33

Dietro troppe quinte

06 July 2025

“Come ha detto che si chiama? Carver? Per caso è americano?" “Eh? Sì… cioè, poca roba in realtà, sono solo…” “Capito, capito. Ok venga, da questa parte… non faccia caso agli altri, stanno provando i pezzi per lo spettacolo.” Lionel si fece largo tra le quinte, storcendo appena il naso per l'odore [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Lo Scrittore: un personaggio in cerca di ... attori per una commedia. forse intendeva qualcosa [...]

  • Rubrus: Difficile dire se sono più mostruosi (nuovissimi, vecchi mostri, insomma) [...]

4
6
24

Non guardare quella finestra (2/2)

05 July 2025

Il giorno dopo decido di distrarmi. Prima cammino nel parco, respiro aria fresca, guardo gli alberi. Poi faccio la spesa al supermercato, comprando cose che non mi servono. La sera, per esagerare, entro in un cinema. Non ci vado da vent’anni. Esco due ore dopo senza sapere che film ho visto. Forse [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Lo Scrittore: una storia che forse non brilla per originalità, ma certamente si fa [...]

  • Rubrus: Tensione ben costruita e atmosfera ben resa. Ho presente anche io il film don [...]

3
10
44

Il porticato

e sotto il porticato di un tranquillo borgo sul mare una fantasiosa piccola storia d'amore

05 July 2025

Amici lettori, avete presente quegli aeroplani che volando a relativa bassa quota, specialmente d'estate volano sulla costa tirando un banner con la pubblicità? Bene, sul cielo di quel tranquillo borgo sul mare tutti i pomeriggi un aereoplanino pubblicizzava a rotazione una marca di calzini colorati, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Walter Fest: Ondine. continuando la filosofia espressa prima nel commentare Paolo, ti dico [...]

  • Walter Fest: Cammillina(alla romana con due emme) che bellezza ( leggi i due commenti precedenti) [...]

5
3
26

Fatalità

04 July 2025

Tra le vigne senza grappoli maturano nembi di tempesta, e gli sguardi del sudore, delusi, sul cuscino della notte senza nome temono i tradimenti dei cieli senza tetto dove quietarsi, Grandine nel vento senza ragione, e acque senza clemenza piegano antiche e vinte ginocchia sul suolo umiliato [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
4
23

Non guardare quella finestra (1/2)

04 July 2025

Quattro anni fa, quando mi sono trasferito in questo palazzone putrido e spelacchiato, non cercavo niente di speciale, solo un buco abbastanza economico dove le pareti non mi ricordassero mia moglie. Ero fresco di separazione, fresco di licenziamento, fresco anche di una depressione che mi scavava [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • L’esilioDiRumba: Anche io ti do il mio benvenuto in questo sito. Buna scrittura, lettura e parte [...]

  • CURZIO LUCANO: Grazie a tutti per l'incoraggiamento. Sono contento di aver trovato questo [...]

12
19
78

Il figlio

03 July 2025

Sono terrorizzata. Ho freddo. Lo sento. Non riesco a muovermi, non posso muovermi. Sono paralizzata. Vorrei urlare, voglio urlare. Non riesco. -------- Non sono pentita. Ho deciso. Non lo voglio, non ti voglio. Ti rifiuto perché sei un rifiuto. Solo a pensarti mi viene il voltastomaco. E questi [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Miu: Ciao Dario, ho letto il tuo racconto. Non posso negare che sia scritto bene. [...]

  • Dario Mazzolini: gentile Miu grazie per il commento. Ho letto con profondo rispetto e attenzione [...]

9
13
155

Rothmans Demi

03 July 2025

Ci piaceva scambiarci gli odori, i sapori e i respiri. Ci piaceva mischiarci l'anima fino alle ossa come a consumarci, a disarmarci, ogni volta. Ci piaceva fonderci in un unico focolare al centro della stanza, con le finestre chiuse e le luci spente. Eravamo noi a dare colore alle pareti. Ci spalmavamo [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Walter Fest: Benvenuta, mi raccomando non mi prendere per un bastian contrario, non mi hai [...]

  • LauP: Grazie mille per i consigli Walter, il subconscio della protagonista è [...]

Torna su