L’Uomo Senza Volto era cordiale, simpatico secondo alcuni, di bell’aspetto secondo altri che, però, interrogati sulle caratteristiche che lo rendessero attraente, si fermavano, interdetti, a pensare senza riuscire a formulare alcuna frase di senso compiuto che rendesse concretamente l’idea della sua piacevolezza estetica. Alcuni di questi, a volte, per cavarsi dall’imbarazzo, rispondevano affermando con solennità che l’Uomo Senza Volto fosse attraente senza dubbio alcuno e che ciò fosse dimostrato dal fatto che tutti in paese lo considerassero tale.

Il comune sentire colmava la loro incapacità di vedere e osservare. La comunità, di fronte a quelle affermazioni, inspiegabilmente sentiva saziarsi la sete di ulteriori spiegazioni e, colma della tranquillità generata dal comune sentire, si placava abbandonando ogni richiesta di ulteriori dettagli.

L’Uomo Senza Volto amava passeggiare lungo la scogliera a ridosso del mare immenso che circondava il paese. Dalla scogliera si accedeva facilmente all’acqua lungo una discesa ripida che portava alla spiaggia, bianca e limpida un tempo e, oggi, colma di sporcizia e rifiuti. Ormai su quella spiaggia sostavano solo pigri branchi di placidi cani randagi che frugavano tra le buste abbandonate in cerca di avanzi di cibo.

Tra questi ve ne era uno con il quale l’Uomo senza Volto aveva stretto una singolare amicizia fatta di silenzi ma di sguardi complici. Il cane, dal manto bianco una striscia di pelo color fegato sul petto, lo riconosceva, con grande sorpresa dell’Uomo senza Volto. Se, infatti, il cane passava per il paese e lo vedeva in lontananza, gli correva incontro scodinzolando e passando festoso tra le gambe dei paesani che si giravano incuriositi per comprendere il perché di tanto entusiasmo improvviso nel quadrupede accorgendosi, solo in un secondo momento, che lo stesso era corso incontro all’Uomo Senza Volto. A quel punto rivolgevano tutti un sorriso sincero all’Uomo Senza Volto sorpresi nel vederlo lì, come se fosse apparso all’istante senza che nessuno lo avesse visto arrivare e ritornavano poi alle loro occupazioni, chi in modo automatico e chi mettendosi alla prova ancora una volta nel vano tentativo di ricordare quali fossero i lineamenti sui quali avevano appena posato gli occhi.

Un giorno l’Uomo Senza Volto venne a sapere che dei ragazzini annoiati avevano buttato il cane dal manto bianco e la striscia di pelo color fegato sul petto giù dalla scogliera. Soffrì molto. Dai suoi occhi indefiniti e incolori scesero, per la terza volta, grosse e copiose lacrime blu per un tempo indefinito anch’esso. Sperò molto che il cane dal manto bianco e la striscia di pelo color fegato sul petto, nel suo volo verso il mare, non avesse incontrato le punte degli scogli sottostanti e che avesse preso il largo, a nuoto, verso un posto dove i confini, i colori e le cose avevano un contorno palpabile, dove il tocco caloroso di una mano aveva un peso concreto sulla testa canuta. Questo pensiero alleviò le sue lacrime lasciando il posto a una placida serenità che gli arrossò le gote solitamente pallide.

Le candide ossa del cane dal manto bianco e la striscia di pelo color fegato sul petto vennero ritrovate qualche tempo dopo. Lo scheletro giaceva quasi intero sulla battigia dove sembrava riposare placido come un tempo.

L’Uomo Senza Volto pensò si somigliassero più ora che mai. Pianse ancora grosse lacrime blu e questa fu davvero l’ultima volta, da quel giorno i suoi occhi diventarono secchi e lo rimasero per sempre.

Passarono molti anni e l’Uomo Senza Volto passeggiava ogni giorno sulla scogliera affacciandosi sul punto dal quale il cane dal manto bianco e la striscia di pelo color fegato sul petto aveva preso il volo. Si sedeva con le gambe nel vuoto e lasciava che lo scirocco o la tramontana continuassero a levigare i suoi lineamenti giorno per giorno sempre più indefinibili.

Un giorno l’Uomo senza volto non tornò dalla sua consueta passeggiata.

In molti, negli anni a venire, affermarono con certezza di averlo visto passare in piazza o di aver sentito il vento deviare la sua direzione in prossimità delle strettoie del paese.

Ma il sentire comune decretò che si fosse gettato dalla scogliera anche se le sue ossa non furono mai trovate.

In molti sostennero che avesse preso il volo dallo stesso punto in cui anni prima era stato gettato cane dal manto bianco e la striscia di pelo color fegato sul petto.

Un giorno qualcuno azzardò che l’Uomo Senza Volto non fosse mai esistito, poi, un giorno, nessuno ne parlò più e, un giorno, il paese si dimenticò dell’Uomo senza Volto.

Tutti i racconti

4
5
22

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: Non di può cambiare del tutto, ma um po' si può. like

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

3
3
11

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dax: A luglio non si andava a scuola, mi pare. il mio personaggio preferito era [...]

  • Maria Merlo: Davvero originale e ben scritto. Bravo.

5
9
29

Di stagista in stagista

Giu
02 December 2025

Giorno uno della mia presenza in azienda. Mi sistemarono in un angolo molto luminoso, proprio vicinissimo alla finestra per permettermi di avere la giusta luce quotidiana di cui avevo bisogno. Devo ammettere che mi piaceva molto la postazione che avevano scelto per me, avevo sentito dire che decisero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Secondo racconto che ha per oggetto un pianta. Tenero e gradevole, riesce a [...]

  • Davide Cibic: E’ ufficiale, le piante vivono! Spesso si dice che per il buon andamento [...]

3
11
26

La Clorofilladinia

02 December 2025

“Vedrai,” mi hanno detto gli amici, “prima o poi incontrerai una Clorofilladinia. A chi va ad abitare vicino al Secchia può capitare.” Ed eccola qui. Sale da me, entra in questa stanza passando dalla finestra. Non l’ho sentita sulle scale, e così oggi la conosco per la prima volta. L’ho vista attraversare [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Riccardo: benvenuta e ai tuoi prox scritti..
    questo okkkk 👌👌🤗

  • Elena D.: Bel racconto, intenso e che incuriosisce molto parola dopo parola !

7
8
29

Non leggerai il mio nome

01 December 2025

Non leggerai il mio nome Quel foglio rimarrà bianco e sfuggente Chiunque avesse voluto scriverlo, ne sarebbe rimasto deluso Avrebbe deciso qualcosa, che non avevo scelto Sarebbe andato per consegnarlo, quando ero ormai lontano Lontano da quel fumo che copriva il mondo, fino a soffocarlo Avevo mani [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

8
22
30

Soluzione radicale

01 December 2025

Il monolocale mi garba. Così pulito e ordinato, sembra la casa delle bambole. Beh, per quel che ne so io, perché lo giuro, non ne ho mai vista una. Che posso dire, ragazzi? Per ora me ne sto qui, sotto un buffo piumino rosa e un lenzuolo pieno di orsetti stampati. Insomma, mi sembra di vivere dentro [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • An Old Luca: A me è piaciuto molto. Scritto bene e il finale sospeso è un'ottima [...]

  • Maria Merlo: Grazie, An Old Luca. Sono contenta che il racconto e il finale ti siano piaciuti.

3
3
28

Il libro magico (2/2)

Intrigo a casa Natale

30 November 2025

Gli elfi che erano di sentinella avevano sentito e visto Darkman introdursi furtivamente sul sentiero che portava a casa di Babbo. Avevano dato l’allarme e ora erano tutti nascosti nelle vicinanze della casa in attesa del nemico. Sapevano che il mago era forte e usando la magia poteva sconfiggerli, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: Un po' grinch e un po' Calimero, che si sbianca col mattarello invece [...]

  • Dax: "Con la violenza si aggiusta tutto"(cit. Legs Weawer)Like

3
11
65

Elisa e lo specchio

30 November 2025

Dopo il maithuna, seduto nudo sul letto, la osservavo rivestirsi davanti allo specchio rettangolare da parete a figura intera. Sulle spalle scendevano con leggerezza i capelli biondi ondulati. Le natiche a mandolino. Le gambe bianche lunghe. Le caviglie sottili. Spostai lo sguardo sullo specchio. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: la donna che si riveste allonspecchio è un'immagine potente, ricca [...]

  • Elena D.: Parole che evocano istantanee nitide. Perdermi in racconti e storie rimane [...]

3
3
30

Il libro magico (1/2)

Intrigo a casa Natale

29 November 2025

Oltre il regno della neve e del gelo dove vive Babbo Natale con gli elfi e le sue amate renne, andando verso oriente e camminando per giorni e giorni, si arriva in una città chiamata Blacktown. Un posto altrettanto freddo, ma del tutto privo di luce, di alberi e di animali. In quelle terre c’è [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Virginia Lupo: buonasera. Una storia, una favola più adatta alle persone adulte. La [...]

  • Dax: Una favola "nera"...attendo la seconda parte Like

13
10
38

Jean Vallette parte (2/2)

Da Rieux-Minervois a Parigi

29 November 2025

È giorno fatto da un pezzo quando Jean e Jòrdi giungono in vista di Carcassonne. La doppia cinta di mura merlate e le torri che proteggono l’antica città hanno anche questa volta un grande effetto sul giovane. Jean ripercorre con gli occhi della mente i sei anni trascorsi al Petit Séminaire. Latino, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

14
5
43

Jean Vallette parte (1/2)

Da Rieux-Minervois a Parigi

28 November 2025

2 ottobre 1865 È ancora notte a Rieux-Minervois. Un vento gelido soffia, promettendo un cielo terso e una bella giornata d’autunno. «Lo gal canta, Joan-Baptista. Lo sénher Jòrdi t’espèra» [1]. «Óc, maman»[2], dice il ragazzo prendendo la sua valigia di cartone e scendendo per la rampa ripida [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • La Gigia: In questo intrigante racconto c'è uno studio approfondito non solo [...]

  • Dax: Piaciuto. Attendo continuo.Like

7
9
41

Tutte le mattine

28 November 2025

Tutte le mattine, più o meno alla stessa ora, li vedo. Lui è lì, sul marciapiede poco prima della fermata della corriera. Lei è al balcone, pigiama chiaro e una sigaretta tra le dita. Quando passo in auto li intravedo soltanto per qualche secondo, ma è sempre uguale: lui guarda verso l’alto, lei [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

Torna su