Persa nel buio tra le stelle, un'improvvisa marea temporale spazzò larghi fasci di flussi luminosi sbalzandoli in alto e deviandone il tragitto verso il futuro. Crono trasalì immerso nella divinazione. Qualcuno stava cambiando le carte in tavola senza autorizzazione, durante la sua veglia, nonostante il divieto. Il trasgressore era a dir poco sfacciato. Molto abile, o molto stupido, visto che cambiava il flusso della storia in modo così poco chirurgico. Lo faceva forse per rimanere nascosto pur facendosi notare? Qualcuno lo stava sfidando? Chi poteva muoversi tra i flussi in modo così inopportuno? Lo cercò con la mente, sfogliando il tempo con attenzione, come si cerca un errore tra le pagine di un libro. Trovò solo qualche area poco convincente perché in ombra. Niente di rilevante, anzi, molto rilevante! Le ombre potevano essere un indizio decisivo nella ricerca di colui che lo stava canzonando. Era sfuggente, era abile. Poteva essere Sototh?

La fascia di stelle più densa, e raccolta nello spazio a forma di clessidra, fremette in risposta alle modifiche apportate dal nemico. I protettori di Chrono stavano già lavorando all'interpretazione e alla cancellazione delle modifiche apportate. Qualsiasi cambiamento non era benvenuto, il piano doveva essere protetto anche se le condizioni inattese di Diana avevano richiesto una rielaborazione complicatissima e comunque avrebbero causato un sacco di problemi.

Appena lasciata la cella di Diana, Chrono si era recato al Continuum per parlare con Nibiru, l'unica Sparkle fuori dal suo reame parallelo che potesse sapere e capire cosa stava succedendo. In seguito al racconto, Nibiru aveva deciso di armare Ythia per sicurezza, seppur gradualmente, non era necessario ma con tutta probabilità lo sarebbe diventato. Quella in pericolo nel breve periodo era la sua Clessidra del Mana. Sototh era molto infastidito dalla stirpe di Chrono e dall'ordine temporale che manteneva in tutta la crisalide. L'interpretazione delle sue ultime modifiche lo confermò. Osservò lo scorrere del tempo e notò una nuova convergenza di flussi, non era qualcosa di indotto magicamente questa volta. Studiò meglio il fenomeno. Il nemico si muoveva in forze! Preparava a qualcosa, ma cosa? Doveva anticipare un eventuale attacco senza dare nell'occhio, chiamò una staffetta e mandò un messaggero a riferire a Nibiru, poi emerse preoccupato «Doveva inventarsi qualcosa, e anche in fretta!»

 

Diana si svegliò di soprassalto e si mise a sedere sul letto travolta dal panico.

Una sensazione di pericolo le corse su per la schiena, si alzò e corse zoppicante verso la finestra. Si appoggiò allo stipite e guardò la pioggia incessante fuori dalla finestra cercando di calmare l'insensato batticuore. Attraverso il vetro, vide che tante navi stavano lasciando la fortezza. Non si ricordava nemmeno dove fosse. Era ancora stordita dalla malattia, nonostante tutte le medicine che aveva bevuto. Notò che doveva essersi macchiata il vestito l'ultima volta, che seccatura. Quando sarebbe guarita? Quando se ne sarebbe andata tutta quella sensazione di stordimento? Tornò sul letto.

«Ultimamente faccio dei sogni senza senso...» si toccò la fronte «...devo essere ancora malata.»

 

Tutti i racconti

2
1
8

L'Oltre

26 December 2025

D’amore e d’odio, sublimati e coscienti, vive la mia sfera. Luce e ombra si contendono il pensiero fatto materia. Ho perso la crisalide per superare ogni tempo e visitare ogni spazio. Non mi cruccio se gli dei mancano all'appuntamento. Procedo col mio bagaglio senza aspettare il treno. Corro spedito, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

1
0
6

La Statistica

26 December 2025

Che Adelmo avesse qualche rotella fuori posto nel cervello lo pensavano in tanti, ma dopo quello che accadde non ci furono più dubbi. Quando andava in centro gli capitava di incontrare quei gruppetti che giocano alle tre campanelle, nota truffa studiata ai danni dei turisti. Lui passava delle mezz'ore [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

4
4
26

Cose che capitano solo a Natale

25 December 2025

Nel camino di una casa c’è qualcosa che lo intasa. Non può essere la neve, quella scesa era lieve. Non può essere il carbone, se bruciato va benone. Sto pensando che è Natale, sarà mica un animale? Non si sa che cosa sia, però il fumo non va via. Ci si sente una gran voce, ma non pare sia feroce. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

11
10
174

Procopia e il Cervo - 2/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

25 December 2025

«Ecco qui» disse Procopia. «“Come trasformare un cervo volante in rospo”: andrà bene. Tanto poi so come cavarmela». Il principe-bacherozzo cercò invano di protestare, ma la principessa non ci fece caso: nessuno dà mai retta agli insetti, neppure ai Grilli Parlanti, figuriamoci poi alle blatte. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Letto e riletto volentieri. Una favola degna di Gianni Rodari. Simpatica, dolce, [...]

  • Dax: Moolto carino.Like allo smeraldo 😊

8
6
37

Una storia dal Polo Nord

24 December 2025

Era il 24 dicembre. In Lapponia, tutti gli gnomi erano indaffarati per finire gli ultimi doni mentre cantavano a squarciagola i canti di Natale. (Hai mai provato a cantare mentre fai un pacchetto? Guarda è una cosa difficilissima, eppure a loro riesce benissimo.) Intanto Babbo Natale, sprofondato [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

10
6
177

Procopia e il Cervo - 1/2

ovvero bisogna sempre leggere con attenzione

24 December 2025

C’era una volta, in un paese non troppo lontano, una bambina che si chiamava Procopia. Procopia viveva felice in un castello col tetto tutto d’oro zecchino insieme al padre, Re Paciocco, e alla madre, Regina Carina. Il Conte Stellario abitava giusto dirimpetto. Egli desiderava tantissimo per il [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

7
6
46

Maria o della Natività

23 December 2025

Milano non dormiva mai. I tram correvano sui binari, i Navigli brillavano di luci sospese e i grattacieli riflettevano il cielo notturno. Maria, stanca e affaticata, camminava accanto a Giuseppe che la sorreggeva, avvolta in un cappotto consumato. I suoi occhi nocciola, profondi e calmi, sembravano [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • An Old Luca: Bravo Dario
    e con l'occasione
    un augurio di feste serene per tutti [...]

  • Davide Cibic: Scritto bene, è un racconto che ha un ritmo e un incedere inesorabili. [...]

6
3
26

Il Valore del Donare: Le Radici di una Vita di Generosità

Genitori, insegnate ai vostri figli il valore della vita e del donare e non il valore di un cellulare.

23 December 2025

Da piccolo, vivendo a Chiaiano, un paese ricco di vegetazione, a pochi chilometri da Napoli, che per molti era sinonimo di salubrità, oggi deformato, umiliato, dalle varie costruzioni che ne hanno deturpato l'ambiente e dove gli abitanti non respirano più aria pura ma polvere di cemento. Negli [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Gennarino: Gentile Paolo grazi di cuore, Un caro saluto dalla mia stupenda Napoli.
    Buone [...]

  • Maria Merlo: Tanta dolcezza e verità. Bravo!

9
13
73

GOLDEN COCOA

22 December 2025

Alex occupa la sua solita postazione accanto alla vetrata della Praline, la piccola pasticceria del paese dove vive e della quale è cliente abituale. Osserva distratto i passanti seguire col naso l'aroma di vaniglia che invoglia ad entrare. Oggi la neve spray ricopre quasi per intero la vetrata [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Smoki: Grazie Andromeda!
    Se non c'è un tocco positivo, non mi sento [...]

  • Dax: carino. ci vuole un po' di fedeve magia.Like

3
6
35

La stanza numero 49 - 3/3

22 December 2025

Ripenso a quello che è accaduto sabato, appena poche ore fa, eppure già mi sembra lontanissimo, come se appartenesse a un’altra vita. Avevo chiesto a mia sorella Maria di prepararmi una piccola borsa per un breve viaggio. Era un gesto innocente, naturale, che non le diede alcun sospetto. Poi andai [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
4
33

La stanza numero 49 - 2/3

21 December 2025

Ricordo quando il 4 agosto del 1935 arrivai alla piccola stazione di Brancaleone. Il treno sbuffò via lasciandomi in mezzo a un caldo secco, meridionale, che pareva venire dalla terra stessa. Avevo con me due valigie—più libri che vestiti—e addosso la condanna a tre anni di confino. La mia colpa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
3
33

Il campo da calcio

21 December 2025

Il giorno in cui tornai al piccolo campo da calcio, e sentii di nuovo il fruscio degli alberi mossi dal vento, mi tornò alla mente qualcosa che avevo dimenticato da anni. Era proprio quel campo: il campo sportivo del paese dove è nata mia madre, Moliterno, un paese arrampicato sulle montagne della [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Maria Merlo: Racconto di una dolcezza struggente, bravo.

  • CarloAnti: Grazie ma il suo spessore malinconico deriva da eventi autobiografici che conservo [...]

Torna su