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Arrivai al C.A.R. (Centro Addestramento Reclute per i giovani di oggi che hanno avuto la s…fortuna di non fare il militare) di Casale Monferrato a poche ore dalla mia tesi di laurea. Il tempo di appiopparmi tra le braccia tutto l'abbigliamento grigio-verde e diventai la “" recluta Romolo B. 11° Btg fanteria ”Casale" , 3 plotone, 3a Compagnia, 17a squadra"" , iniziando così la famosa quanto odiata naia. La giornata tipo era più o meno la seguente, sveglia alle sette del mattino, d’estate alle sei, un’ora per lavarci, vestirci, rifare il letto e andare a mensa per la colazione e alle otto tutti in fila per l’adunata e l’alzabandiera. Si andava quindi nelle aule didattiche per un paio di ore e poi …… marciareeee. Stessa cosa nel pomeriggio fino alle cinque e mezzo e poi la sospirata libera uscita. Non era simpatico marciare con la neve, i piedi erano due pezzi di ghiaccio e non potevi neanche lamentarti perché se lo avessi fatto ti avrebbero fatto correre lungo il perimetro del piazzale della caserma, che non era piccolo e credetemi con gli anfibi era un calvario. Per fortuna che trascorse due settimane circa ci fu una licenza ministeriale di sette giorni per Natale e Capodanno e così potei ritornare a casa. A me toccò il periodo di Capodanno, la sera di Natale quindi tutti al cenone in caserma, compreso il capitano e mi ricordo che ci fu anche il panettone e lo spumante. Tornato dalla licenza ricominciarono le marce e le giornate di ramazza, ma dopo una decina di giorni l’altoparlante della caserma scandì il mio nome convocandomi in fureria ( ufficio ). Mi chiesero se avevo voglia di “imboscarmi” all’ospedale militare di Alessandria, circa trenta km da Casale Monferrato invece di andare in Friuli alla fine del C.A.R. Avevano visto dalla mia scheda personale che ero studente di chimica (mi ero laureato la sera prima di partire) e siccome in quell’ospedale si era congedato il soldato che faceva le analisi del sangue avevano pensato a me. All’inizio ero un po’ titubante, pensavo fosse una “sòla” , alla fine però accettai. E si rivelò una scelta giusta, quel lavoro era una vera e propria pacchia. Al mattino prelievi del sangue e relative analisi ai soldati ricoverati e ai ragazzi che facevano i classici “tre giorni” e venivano inviati all’ospedale per accertamenti, qualche pomeriggio di guardia all’ingresso dell’ospedale e nel restante tempo ero libero di uscire o di stare in camera senza altre mansioni, diverse volte ho convinto alcuni commilitoni a venire con me in Valle d’Aosta a fare una capatina al Casinò di Saint Vincent e con l’occasione andavo a salutare i miei vecchi amici. C’erano molti imboscati come me, un tecnico di radiologia , un paio di medici che facevano le analisi con me, quasi tutti i cuochi dell'ospedale e addirittura un soldato che da civile faceva l’idraulico e in ospedale era deputato a fare le punture intramuscolo oltre naturalmente al proprio mestiere. Era quello che si divertiva più di tutti perché tutte le mattine alle sei girava per le corsie svegliando i malati e dicendo loro: << Ehi svegliati, sono l’idraulico e ti devo fare la puntura>>. Immaginatevi la reazione di quei poveri soldati. C’era un colonnello medico, pugliese, il Dottor Caputi che secondo me non aveva tutte le rotelle a posto, che quando passava in visita nel reparto era tutta una risata, secondo lui nessuno aveva “un cazz d niente” come diceva sempre, tutti ci marciavano e facevano finta di star male. E ci credo!!! Visitava i soldati ammalati dimenticandosi di togliere il tappo dal fonendoscopio!!!!.....
Piccola stella, 26 August 2024
FRAGRANZA DI UOMO
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Fin dalla prima giovinezza i giovani della mia età mi facevano battere il cuore, con di quelle cotte che mi prendevo ogni due per quattro. Al di là dell’essere più o meno notata, era emozionante [...]
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Gennarino, 07 September 2024
Che dè ll'ammore
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PRFF, 11 September 2024
La cravatta
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Utente Anonimo
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stapelia:@PRFF. Finalmente un confrontol che non sia Walter, con chi difende i propri [...]
Lawrence Dryvalley:Destino cinico e baro! Povero Ubaldo, mi ha divertito suo malgrado ;) Ciao!
Ornella: che tristezza Mario: Che disdetta! Pompeo: Che amarezza Paprika: Che bellezza, se dobbiamo morire almeno facciamolo a pancia piena. (Tutti stanno banchettando) Achille: Ma come sarà successo? Io mi sento tosto, passami un po' di pollo arrosto Mario: Per me è tutta colpa della televisione, [...]
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Rubrus:Dimenticavo. Non trovo che il finale sia poi così scontato.
Lawrence Dryvalley:Scritto con brio, divertente e se consideriamo il finale a tavola con protagonisti [...]
A quanti di voi è capitato, capita, di sentirsi svuotati, inutili, senza la presenza della donna amata? La sua presenza, il suo profumo, la sua essenza, il suo respiro, la sua voce, il suo ridere, il suo gioire, il suo arrabbiarsi armonizzano lo scorrere della vita. Solo lei, da uno scopo all'esistenza, [...]
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Edmondo Lubeck:ciao Gennarino, mi hai fatto scorrere una lacrimuccia, io che senza l' [...]
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ZOMBIE ON THE ROAD Commedia in atto unico Personaggi Achille titolare della libreria "Pirandello" Ornella la maestra pensionata Paprika la cuoca Mario il benzinaio in pensione Zombie 1 Zombie 2 Zombie 3 Zombie 4 Pompeo il ristoratore Il narratore fuoricampo che nel finale seduto su uno sgabello [...]
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Innaffiavo di buon'ora stamattina, molto presto, nel buio scarsamente illuminato dalla luna di un colore grigio con sfumature scure. Ho acceso la luce della serra per vederci meglio, l'ultima stanza della casa, al piano terra e con le vetrate sul giardino. L'ha voluta mia moglie, che non ha il [...]
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Giuseppe Scilipoti:x piccola stella: carissima, con quel "bellino" non c'era da [...]
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Ci sono autori che scrivono testi da ridere, altri fantascientifici, altri biografici, introspettivi, cervellotici, bucolici, asfittici, di guerra, di pace, di storia, mamma mia nel mondo della scrittura non mancano argomenti e la recensione di questo libro è una storia di una storia, non chiedetemi [...]
Il mio primissimo contatto con i testimoni di Geova risale a più di vent'anni fa, vivevo ancora in Germania. Una ragazza dolcissima suonò il campanello. Fu simpatia a prima vista. Io all' epoca ero solo una cattolica a metà, delusa dalla chiesa per motivi che non appartengono in questa sede. Lei [...]