Psst lo vuoi un consiglio?

Psst lo vuoi un consiglio?

Psst lo vuoi un consiglio?

 

Una voce acuta e martellante continuava a ripetergli quella frase, cercò di ignorarla, ma era come quando un disco s’incanta sul giradischi, si portò le mani alla testa tra i capelli scarmigliati, con la speranza di zittirla.

Si guardò intorno, seduto sul pavimento di parquet, le lunghe assi lucide dalle nervature di vario colore, listelli della stessa larghezza,  che convergevano tutti verso il muro di fronte a lui. “Syd sono solo assi del parquet” ripeté a se stesso cercando di ignorare gli effetti introspettivi di quella terribile droga.

 

Psst lo vuoi un consiglio?
Psst lo vuoi un consiglio?
Psst lo vuoi un consiglio?
 

Non voleva che la voce si zittisse, poichè era solo, completamente solo, quella voce era il suo unico contatto con il mondo, si lui lo desiderava quel consiglio, voleva solo che quella voce smettesse di assumere toni tanto arroganti e gli parlasse con fare più gentile.

 

 

Improvvisamente la voce tacque e nella stanza calò il silenzio, un grosso buco si allargò dentro di lui. 

 

Allungò l’esile braccio verso la chitarra, la collegò all’amplificatore e suoni distorti riempirono la stanza, andò avanti così per minuti, ore, forse giorni, non sapeva dirlo, si fermò solo quando registrò una presenza, in piedi di fianco alla porta d’entrata, Syd riconobbe il suo amico Rick, lo guardò e sorrise, adesso non era più solo.

 

Rick si sedette di fronte a lui sul pavimento, gli levò la chitarra e la depose poco lontano, infine prese la mano tra le sue, era gelida, l’incarnato bianco della pelle lasciava intravedere le vene, spesse e blu.

Una sensazione di calore invase il corpo di Rick e cominciò a scuoterlo in sussulti dovuti al pianto, lacrime salate gli rigarono il viso: "Non abbandonarmi Syd, ascoltami, ho paura di perderti…" portò la mano del chitarrista al petto, proprio all’altezza del cuore, il battito sordo che Syd percepiva attraverso la maglia lo fece sorridere: "E’ tanto tempo che qualcuno non mi fa ascoltare il battito del suo cuore!".

Rick sapeva che trovarsi lì faceva male a entrambi e per un attimo, breve e irrazionale, invidiò Syd anestetizzato contro il dolore, si rese conto del suo pensiero orribile, era conscio del fatto che Syd stava soffrendo, più di quanto desse a vedere, anche per questo continuava a ingerire quei quadratini di carta assorbente, meglio noti come LSD, cercando di difendersi dalla brutalità del mondo. 

Erano due profughi della generazione dell’amore, due cercatori falliti, due anime perse e confuse, il cui unico punto d’incontro adesso era nelle loro mani, dove le dita snelle di Rick cingevano quelle scarne e fredde di Syd: "Ho scritto qualche nuova canzone, tra poco potrò tornare a suonare con voi" esordì Syd con l’innocenza di un bambino.


 

Rick era già stato lì altre volte e sarebbe tornato ancora,  aveva imparato che “lontano dagli occhi, lontano dal cuore” era solo un modo di dire. 

Gli occhi scuri di Syd come buchi neri difficilmente avrebbe potuto dimenticarli, per un attimo desiderò scorgere qualche barlume di lucidità attraverso quello sguardo così vuoto.
Il silenzio regnava tra loro due, tutt’intorno rumori e suoni provenienti dall’esterno…

Una sirena della polizia…

il latrato di un cane…

Schiamazzi di bambini…

 

Solo spinto dai suoi pensieri, Rick avvicinò le sue sottili labbra verso quelle di Syd, altrettanto sottili ma fredde come il ghiaccio, al loro contatto Rick ebbe un tremito di freddo, rimasero così qualche attimo, nessuno dei due aveva il coraggio di rompere lo stallo.
Fu Rick a muoversi per primo, si scostò dalle labbra di Syd, aveva un’espressione tanto innocente, gli diede un bacio sulla guancia e uscendo da quella stanza, senza voltarsi, lo lasciò nuovamente solo.
 

Psst lo vuoi un consiglio?
Psst lo vuoi un consiglio?
Psst lo vuoi un consiglio?
 
 

BASTA LASCIAMI IN PACE!
 

Tutti i racconti

2
3
14

C'era una volta Jorn, la sua casa, i suoi amici, la favola continua...

E adesso una casa museo per continuare a sognare

06 December 2025

Amici lettori, oggi vi porterò in un luogo speciale, un luogo posto in alto su una collina dalla quale si vede il mare, un luogo affascinante con una storia, anzi con più storie, un luogo da favola e come una vera favola questo racconto breve lo inizierò così. C'era una volta un artista nordico, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Maria Merlo: Il tuo racconto mi ha talmente incuriosito che ho subito cercato informazioni [...]

  • GiuliaCango: Bellissima ricostruzione della vita di questo artista danese che non conoscevo [...]

6
10
22

La vera ricchezza

Il ricordo e la saggezza di mia madre.

06 December 2025

Mia madre si chiamava Anna. Era una donna di grande saggezza e ha sempre avuto un approccio specifico nei confronti del denaro. Per lei non era altro che uno strumento, un mezzo per raggiungere il benessere e mai un traguardo. Da lei sempre presente ho appreso tante cose, anche il significato [...]

Tempo di lettura: 8 minuti

4
7
34

Il gilet giallo

05 December 2025

È passato tanto tempo e adesso ho la tua età di quando ci siamo visti l’ultima volta. Di quando ci siamo salutati in cima alla salita, quella che odiavi ma che affrontavi ogni volta come una sfida personale alla gravità — e forse anche alla vecchiaia. Me lo ricordo ancora: portavi un gilet giallo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: bello ma....si parla del padre ondel nonno del protagonista?Like

  • An Old Luca: Come scrive giustamente Paolo: impeccabile.
    Coinvolgente, scorrevole e [...]

5
9
58

Piccoli miracoli di Natale

05 December 2025

È la sera dell’antivigilia. Fuori fa un freddo assurdo, mentre nel terminal sembra di stare in una sauna. La ressa di chi parte per le vacanze o torna a casa dalla famiglia rende l’ambiente non solo estremamente rumoroso, ma anche soffocante. C’è tutto ciò che non desidero dopo una giornata di [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Walter Fest: Smoki, per "Lampo" intendesi, "guizzo, fulmine, saetta....insomma [...]

  • La Gigia: Ciao Smoki, complimenti per il racconto. Mi sono piaciuti i personaggi con [...]

2
8
38

Nulla Dies Sine Linea

04 December 2025

L’appuntamento era stato fissato per le due di quel pomeriggio. Naturalmente la mia ansia era cresciuta di ora in ora, proporzionalmente al bisogno di confrontarmi con lui. Arrivai al Café de Flore in larghissimo anticipo e, per provare ad ingannare l'attesa, mi accomodai ad uno dei tavolini [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
9
25

Volevo essere William Shatner 2/2

04 December 2025

A poco a poco, la leggerezza si spense. Gli amici cominciarono a evitarmi, stanchi di quel modo di fare che ormai appariva rigido e innaturale. Io non me ne accorgevo, o forse sì, ma non sapevo più come tornare indietro. Era come se quel ruolo mi fosse rimasto addosso, un’abitudine del corpo e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Maria Merlo: Una cosa del genere, sì. Ma chissà quante altre strade ci sono. [...]

  • thecarnival: Grazie comunque mi fa piacere e moltissimo vi ispiri delle idee vuol dire che [...]

4
6
37

In una parola, rassegnati.

03 December 2025

In una parola, rassegnati. Da quando sei cresciuta, il tuo carattere non cambierà, nessuno può realmente cambiare e se non ci credi, non prendertela con me ma con i numeri. La statistica ci insegna che nessuno cambia, sai? E gli strizzacervelli sono i primi a saperlo: lo sai che per ottenere una [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Maria Merlo: Stile deciso e buona gestione del tema scelto. Bravo.

  • ducapaso: Elena, Paolo, Spettatrice, Dax, Maria, grazie a tutti voi, ho apprezzato ognuno [...]

3
6
22

Volevo essere William Shatner 1/2

03 December 2025

Ricordo ancora quando accadde la prima volta, e come quel personaggio, o meglio, tutta quella mentalità, entrò nella mia vita. Era un pomeriggio come tanti altri e non avevo voglia di fare i compiti. Fuori il cielo era grigio; non avevo voglia di uscire e accesi la TV. Erano le 18, evidentemente, [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: Qualche annetto fa anche io scrissi un racconto simile, ma più cupo. [...]

  • thecarnival: grazie del commento Rubrus;))) se trovi quel racconto sarei molto curioso;) [...]

6
9
39

Di stagista in stagista

Giu
02 December 2025

Giorno uno della mia presenza in azienda. Mi sistemarono in un angolo molto luminoso, proprio vicinissimo alla finestra per permettermi di avere la giusta luce quotidiana di cui avevo bisogno. Devo ammettere che mi piaceva molto la postazione che avevano scelto per me, avevo sentito dire che decisero [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Rubrus: Secondo racconto che ha per oggetto un pianta. Tenero e gradevole, riesce a [...]

  • Davide Cibic: E’ ufficiale, le piante vivono! Spesso si dice che per il buon andamento [...]

3
12
30

La Clorofilladinia

02 December 2025

“Vedrai,” mi hanno detto gli amici, “prima o poi incontrerai una Clorofilladinia. A chi va ad abitare vicino al Secchia può capitare.” Ed eccola qui. Sale da me, entra in questa stanza passando dalla finestra. Non l’ho sentita sulle scale, e così oggi la conosco per la prima volta. L’ho vista attraversare [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Elena D.: Bel racconto, intenso e che incuriosisce molto parola dopo parola !

  • GiuliaCango: Grazie ancora

8
8
31

Non leggerai il mio nome

01 December 2025

Non leggerai il mio nome Quel foglio rimarrà bianco e sfuggente Chiunque avesse voluto scriverlo, ne sarebbe rimasto deluso Avrebbe deciso qualcosa, che non avevo scelto Sarebbe andato per consegnarlo, quando ero ormai lontano Lontano da quel fumo che copriva il mondo, fino a soffocarlo Avevo mani [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

10
26
38

Soluzione radicale

01 December 2025

Il monolocale mi garba. Così pulito e ordinato, sembra la casa delle bambole. Beh, per quel che ne so io, perché lo giuro, non ne ho mai vista una. Che posso dire, ragazzi? Per ora me ne sto qui, sotto un buffo piumino rosa e un lenzuolo pieno di orsetti stampati. Insomma, mi sembra di vivere dentro [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Mi accodo agli estimatori del racconto e come te sono appassionato di crime [...]

  • Maria Merlo: Grazie, L.D. AVA è davvero forte. Strana coincidenza: io avevo chiamato [...]

Torna su