‘Mia cara, niente è più semplice di curare una pianta. Basta sapere che esposizione preferisce, quanta acqua vuole. 

Laura sorrise:

‘Si, mamma. Credo di non avere il pollice verde, l'ho ereditato dalla zia Giulia…’

Sua madre scoppiò a ridere:

’Tua zia! Mio dio è capace solo di spolverare. È una governante mancata, sempre con quei cenci in mano. Tutti mi fanno i complimenti per le mie piante, lo sai. Ci vuole amore, le piante lo sentono.’

Laura aggiunse un po’ d’acqua all‘orchidea rosa. 
Sua madre la guardò innervosita:

‘Devi aggiungere poca acqua, ci vuole moderazione con le orchidee.’

Laura decise che avrebbe scelto un altro momento per parlarne.

’Sei sempre così sciatta, non somigli a me.’

’Grazie. Lavoro molto, sai mamma… e non mi piace affatto il mio lavoro.’

’E poi non parli altro che di lavoro.’

’Hai ragione e per questo volevo metterti al corrente di una cosa importante.’

La madre la guardò di tre quarti:

‘Dimmi!‘

Non succedeva mai che si fermasse ad ascoltarla.

’Sai Gino? ‘
’Oh quel santo ragazzo. Una tua vittima.’ E ritornò a guardare le piante.

’Credo abbia un’altra…’

Laura aveva fatto un passo sbagliato e ne avrebbe parlato con Elena dopo la chemio. No, ora non sarebbe stato il caso.

’Sei mia figlia e ti conosco, gli uomini ti scappano. Non sai cucinare neppure un uovo sodo. E guarda qua che caos.’

Di cosa avrebbe potuto parlare con sua madre? Delle botte che aveva ricevuto dal padre?

Di quella cicatrice che aveva sul ginocchio? 

‘Siamo diverse. Io mi alzo tutte le mattine con entusiasmo, la gente mi apprezza: - ‘Lei è unica‘ - mi dicono. Come lei non c’è nessuna. E poi: come porta gli anni!'

‘Certo mamma: Lo so. Volevo solo dirti che prendo una vacanza. Vado al sole.  Pare che mi manca la vitamina D, più che un uomo.'’

Sua madre sistemò i vasetti a due a due, fece un passo indietro per guardarli.

’E con chi vai in vacanza?’

’Non lo so, non ci ho ancora pensato veramente. Però sono un po’ preoccupata.’

Sua madre andò a prendere la giacca e se la mise frettolosamente:

’Tesoro tutti abbiamo qualcosa, piccole magagne, leggi meno, lavora meno e stai più in mezzo alla gente. Sei troppo solitaria. Guarda me, tutti mi amano. Anche le piante sentono chi le ama. È questione di sensibilità.‘ 

’Le mie, a quanto pare, muoiono. La risata di Laura era davvero finta. 

‘Ma dai, non farla tanto lunga! E poi tu sei sana come un pesce. Tosta come me!’

Sua madre era davvero tosta e ancora bella, i dolori del passato non l’avevano scalfita. Era Folle.

’Sei davvero unica mamma, da te escono solo germogli.’ 
Laura avrebbe voluto un abbraccio ma sua madre se ne andò velocemente.

’Il tempo vola ricordati! Ora scappo che ho un sacco di cose da fare. Mi raccomando annaffia le piante.’

Mentre scendeva le scale la sua risata echeggiò per l’appartamento, il profumo di rosa invece non se andò per alcuni giorni e furono lunghi quei giorni. Molto lunghi. 

'Pronto piccola come stai?

‘Benissimo mamma.’

‘Così ti voglio sentire. Positiva.'


 

 

 

 

 

 

 

 

Tutti i racconti

7
7
34

Resa dei conti

01 May 2025

« Rivestiti, dai, rivestiti e vattene in fretta ». Bagno, vestiti raccolti e indossati, scarico, rubinetto aperto e poi chiuso, oggetti raccolti. Si apre la porta ed esce una nuvola di vapore. Il condizionatore ronza furioso nel grande bagno senza finestra. Dalla strada arriva il rumore della [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

4
3
19

La maschera della virtù

01 May 2025

Nino era un bambino, con gli occhi grandi e curiosi come la luna piena. Ogni domenica, si recava all'oratorio con il suo amico Francesco, per giocare e ridere insieme. Ma il parroco, con la sua voce severa come un tuono, li costringeva a partecipare alla messa. Un giorno, mentre il prete parlava [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
8
30

Acqua

Dax
30 April 2025

Acqua, La vita è in Lei la terra la brama l'uomo la usa, la sottovaluta, è solo Lei; Ma quando furor di cielo Incontra l'arroganza dell'uomo preso di sé, Che la dimora sua trascura, allora schiuma, e forza Onde che nulla ferma, Rivi e torrenti, diventan giganti dai mille denti. Lacrime e perdita, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Dax: @,Dario Mazzolini.
    Grazie, poi controllo. Dici che l'iniziativa si [...]

  • Ondine: Attuale e limpida come l'acqua :)

5
6
23

Giuseppe

30 April 2025

Giuseppe chiuse la valigia, guardò il suo letto perfettamente rifatto, le mensole con i modellini di aereoplani che aveva collezionato con tanto impegno e il letto di suo fratello Mario. Quella stanza gli era sempre sembrata piccolissima per due persone, ma ora gli pareva bellissima. Si sedette [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

4
4
26

IL CANE DEL PROFESSOR JONES E UN CANE RANDAGIO

29 April 2025

Dexter era un collie di tre anni e viveva in una bella villa con giardino di proprietà del professor Jones. La casa del professore si trovava in periferia di un piccolo paese ed era sempre chiusa con un cancello con sbarre di ferro, dove da fuori si poteva guardare la bellezza del giardino ben [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Dax: Bello, in effetti due temi importanti medsi sullo dtesso tavolo. libertà [...]

  • Ondine: Ciao Luca. Mi e piaciuto tanto, piacevole da leggere e poi ... io amo le piccole [...]

3
12
40

Go to Mars

Storie colorate

29 April 2025

Bisogna ammetterlo che siamo troppo presi a guardare in giù che di rado guardiamo in su, naturalmente siamo troppo con i piedi a terra e poco con gli occhi verso le stelle, anche perché soprattutto nelle grandi città con l'inquinamento al top le stelle fanno flop e non possiamo vederle nella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Walter Fest: ragazzi eccomi scusate il nuovo ritardo....Rubrus grazie tremila per essere [...]

  • Walter Fest: EDR. grazie tremila pure per te! In realta' nell'opera di rosso ce [...]

6
5
134

L'OBIETTIVO

un sogno irrazionale. O forse no?

28 April 2025

Fuori, il cielo iniziava a trasformare il giorno. Dentro, la Casa sembrava espandersi — a ogni passo — come se io camminassi in me stesso. Mi fermai. Davanti a me, uno specchio incastonato tra due colonne d’avorio. Non rifletteva. Nulla. Nemmeno me. A fianco, una penna continuava a scrivere. Non [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

3
13
25

STATHAM... JASON STATHAM

28 April 2025

Non so per quale motivo mi sentivo così, ma ciò che provavo era vero. Avevo realizzato che essere un duro era parte di me e non un coglione dal pugno facile. Io ero un duro davvero. Io ero Jason Statham. Al di là della finzione cinematografica che Hollywood mi aveva cucito addosso ero veramente [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
6
34

La rinascita di Angelica

27 April 2025

Era bellissima Angelica. Il suo corpo statuario, i suoi profondi occhi neri, un incanto. Era molto corteggiata. Non aveva ancora un legame stabile. Alla soglia dei trenta non si era mai innamorata veramente. Negli ultimi mesi al lavoro subiva la corte di un collega. Una sorta di seduzione che [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

13
8
71

Amante

frammento da una storia

27 April 2025

Questa volta non avevo chance . La convocazione era giunta con la solita telefonata. Ma questa volta il tono della voce ed un paio di imbarazzati silenzi, mi avevano fatto intuire ciò che mi aspettava. Sapevo sin dall'inizio che sarebbe arrivato il giorno in cui le cose mi avrebbero costretto [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • PRFF: brava Ondine.
    questo gioco meraviglioso che ci siamo scelti ci permette [...]

  • Dax: Storia carina,un po' monodomensionale. in effetti l'idea dell'Harem [...]

10
11
50

La preghiera

26 April 2025

La preghiera Non so, se ne sono capace Ed anche se verrò mai ascoltato In fondo, questa cosa non mi è mai appartenuta Lei era nascosta in una tasca Avvolta in un panno nero, stretta, stretta Come volerle impedire di esserne abbracciata Poi arrivano periodi della vita, dove invocare Dio, Buddha, [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
9
25

Razza superiore

26 April 2025

Ghnog si fermò all’ingresso della caverna, poi, quando i suoi occhi si abituarono al buio, fece qualche passo all’interno. Dagga teneva il corpo del piccolo tra le braccia, dondolandosi e intonando una nenia in quella sua lingua incomprensibile. Ghnog si avvicinò. Il neonato aveva la pelle scura [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

Torna su