C’era nel nostro villaggio un buon vecchio che aveva novant’anni e si chiamava Luigi. Non poteva piú lavorare e viveva presso un nipote. Era tutto curvo ma con l’aiuto del bastone camminava ancora, lentamente, strascicando i piedi. Il suo viso era solcato da rughe profonde e non aveva neppure un dente. Camminando brontolava e brontolava e forse aveva tutti i motivi per farlo ma era impossibile capire che cosa borbottasse.

 

Io avevo due fratelli : ci piaceva moltissimo cavalcare ma i nostri cavalli erano troppo focosi per noi che eravamo ragazzi e sia Ciro sia Fignano, l’uno roano, l’altro grigio pomellato, venivano cavalcati solo da mio padre. C’era però un cavallo che faceva eccezione : Corvo, assai vecchio e tranquillo. Così qualche volta ci permettevano di salirgli in groppa. Un giorno la mamma ci diede il permesso di cavalcare e accompagnati dallo stalliere ci recammo tutti felici nella scuderia. Il cocchiere sellò Corvo e mio fratello maggiore gli montó in sella. Cavalcó a lungo : andó fino alla fattoria e fece il giro del giardino ; quando tornó verso di noi gli gridammo : - Su, su, al galoppo ! – Mio fratello diede al fedele Corvo due colpi di tallone, lo batté col frustino e il cavallo passó davanti a noi galoppando veloce. Venne il turno del mio secondo fratello. Anch’egli cavalcó a lungo e maneggió il frustino per incitare Corvo. Andó alla fattoria, poi attraversó il villaggio e rientró nel cortile della scuderia dalla parte della collina, discendendone il pendio al gran galoppo. Quando fu vicino a noi, Corvo soffió dalle froge rumorosamente. Aveva sul collo e sulle spalle alcune macchie nere ed era tutto in sudore. 

 

Ora finalmente toccava a me. Volevo far vedere ai miei fratelli quanto fossi abile nel cavalcare e incitai il vecchio cavallo con tutte le mie forze. Ma Corvo non voleva allontanarsi dalla scuderia. Io lo picchiavo ed esso si impuntava, si rifiutava di prendere il galoppo, andava al passo e cercava continuamente di tornare indietro. Ero furioso. Lo picchiavo con la frusta più che potevo e battevo il tallone contro i suoi fianchi. Cercai di colpirlo nei punti piu sensibili. Ruppi persino il frustino ma tutto fu inutile. Corvo si ostinava a non voler trottare. 

Allora voltai il cavallo verso la scuderia e lo diressi verso lo stalliere, al quale chiesi un altro frustino, piu grosso. - Basta, ora ! – Egli mi disse - Scendi di lí ! Perche continui a tormentare quella povera bestia ? - Io mi inquietai molto, non avevo cavalcato e cercavo solo un frustino piú robusto. Lo stalliere scosse la testa. - Farlo galoppare… - Esclamó – Sei proprio senza pietá ! Far galoppare un cavallo che ha almeno vent’anni, un cavallo vecchio e logoro che respira a fatica. Per un cavallo egli é almeno vecchio quanto il vecchio Luigi. Con la tua cocciutaggine é come se ti arrampicassi sulla schiena di Luigi e lo battessi per farlo camminare finché non ne possa piú. Faresti una cosa simile ? - Pensai a Luigi e obbedii allo stalliere.

 

Scesi da cavallo. Quando vidi i fianchi di Corvo madidi di sudore, quando osservai il suo respiro stentato, mentre agitava il mozzicone di coda spelacchiata che gli restava, mi resi conto ad un tratto di quanto egli fosse stanco. Nel petto del buon cavallo riposava la forza di Dio ed io lo avevo frustato. Fino a quel momento io avevo creduto che il cavallo, quando gli ero in groppa, provasse il piacere che provavo io. Ebbi tanta pietá e rispetto per Corvo che abbracciai il suo collo tutto imperlato di sudore e gli chiesi perdono mentre i suoi occhi guardavano saggi la stoltezza di un ragazzo. Da quel giorno ho cavalcato spesso Corvo. Ho lasciato che decidesse lui a quale velocitá andare ed ho scoperto che andando piano potevo godermi di piú il paesaggio, osservare gli uccelli e gli altri animali e far spaziare il mio sguardo lontano sulla prateria. Quelle passeggiate piacevano ad entrambi. Sulla schiena di Corvo, dondolato dal suo passo tranquillo, vedevo il mondo da un’altra prospettiva. É cosi che ho trovato me stesso. 

 

Ora che sono anch’io un uomo vecchio e cammino a fatica reggendomi ad un bastone penso spesso a quell’episodio. Da allora tratto sempre bene i cavalli ; quando vedo qualcuno che li maltratta mi ricordo sempre del mio buon Corvo e del vecchio Luigi ed inizio a raccontargli la mia piccola storia.

Tutti i racconti

1
1
10

Percorsi

18 July 2025

Passi veloci, in fretta, scale, ancora altre scale. Il bip delle porte della metro che stanno per chiudersi accelera il cuore: un ultimo sforzo! Ce l’ho fatta. Le porte si chiudono con un tonfo muto e indifferente, stranamente c'è un posto libero, che occupo subitamente pregando che nessuno mi [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

0
0
5

Lolita

18 July 2025

Lolita Era domenica. Lo studio del Cardinale Pamphili. era come sempre pieno di libri — e dunque, di cultura. Sulla scrivania, ordinatamente in disordine, si accatastavano scartoffie, volumi e una scatola di sigari cubani, rigorosamente selezionati. La notte precedente era venuta a trovarlo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

5
8
26

Le rotelline

17 July 2025

Il muro della chiesa era fresco. Enea si sedette sul sedile in pietra accanto all’ingresso e vi si appoggiò, godendosi l’insperato riparo dal caldo del pomeriggio, incurante delle asperità del muro. L’ombra della chiesa occupava la piazzetta – uno slargo pavimentato con ciottoli tondeggianti tra [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: To All. Grazie. Una parolina sulle apparizioni. Nella tradizione del centro [...]

  • Lawrence Dryvalley: Eh, il treno è sempre il treno! 🤣
    Grande Prof!

7
7
31

Là nelle stoppie dove singhiozzando…

In difesa del gerundio

17 July 2025

Negli ultimi tempi mi capita di usare spesso l'Intelligenza Artificiale (IA) per chieder pareri su quanto vado scrivendo. Ovviamente non bisogna accettarne pedissequamente i suggerimenti: in sole 10 righe l'IA vi potrebbe infilare 10 twist di trama che manco Chubby Checker… e che, soprattutto, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Molto divertente e scritto bene come tuo solito. Testo pieno di spunti/considerazioni [...]

  • Teo Bo: Finalmente! Anche a me hanno fatto una capa tanta sul gerundio brutto e cattivo. [...]

9
13
47

Il ladro di zucchine

16 July 2025

Una mattina, alle sette e venti, sento suonare alla porta. È il mio vicino. Non so neanche come si chiama quell’antipatico. Io lo chiamo il rospo: tarchiato, senza collo, sempre ingrugnito, con gli occhi cerchiati e la bocca larga. – Guarda che l’ho visto! – gracchia con un tono minaccioso. – Visto [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

6
7
31

Quelle strane occasioni

L'occhio indiscreto in una sera d'estate

16 July 2025

Era il 1994, avevamo undici anni ed eravamo amici. Non era una cosa strana per noi trovarci nella mansarda di casa mia, solitamente in orario preserale, a guardare fuori dall'abbaino. Oggi non potremmo più; ma non per colpa dell'abbaino che è più o meno sempre lo stesso, ragnatele comprese, bensì [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

9
11
36

Tuscia

ricordando mio padre

15 July 2025

Bionda cavalla maremmana che importa se non ti trovo qui sei figlia come me sei tuscia e selvaggia odori di finocchio selvatico giù verso il mare che langue la discesa è troppo ardua anche per te, bella siamo spiriti portati dal vento la ferita brucia e va leccata o bagnata nell’acqua natia ci [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Ondine: Mi emozionano il vostro interesse e i commenti così vicini. Grazie

  • Dax: intensa e selvaggia. like🤩

7
11
32

Domenica 31/8/1969 first kiss (2/2)

15 July 2025

Non riesce a distogliere lo sguardo, un qualcosa che non aveva mai provato prima gli dà una sensazione di calore, si vergogna di quello che gli sta succedendo in basso, non può nascondersi spostandosi verso il biliardino perché lo spuntone avversario lo trafiggerebbe, spera che nessuno lo veda, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

7
15
63

Tempo perso

(non cercatelo)

14 July 2025

Ho sempre pensato a giorni alterni che le persone non abbiano un motivo reale per vivere. Inventano. Le persone inventano motivi per giustificare la loro esistenza in vita. Credo che le persone dovrebbero arrendersi all’evidenza. La loro presenza sul pianeta non è necessaria. Ritirarsi, pian piano, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Boh... ogni punto di vista è rispettabile, sia il tuo che quello del [...]

  • Giovanni: Sono d'accordo con te, Ondine.

22
12
132

Domenica 31/8/1969 first kiss (1/2)

14 July 2025

Cari amici di LdM, non ci conosciamo molto, è da un bel po’ che non entro nel sito, quando lo faccio vedo scrittori nuovi, qualche amico di lunghissima data, mi sento un estraneo, vorrei approfittare di un meccanismo, che non mi fa impazzire, il “Riassembla un vecchio racconto, metti tre virgole, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

9
9
123

Amaro, come il caffè.

13 July 2025

C’era poca lungimiranza nei miei pensieri quella notte, solo paura e stupore. Mi tremavano le mani e la voce, mi tremava l’anima al sol pensiero di averlo perso. Recitavo a me stessa che era solo un brutto sogno, un incubo infinito al sapore di realtà, di vita vera. Ma era quella la mia vita vera? [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Mina Morense: Buonasera LauP,
    é la prima volta che leggo un tuo racconto: sono [...]

  • LauP: Mi piace pensare che la conversazione sia un momento di rinascita per Amelie, [...]

6
16
29

Aforisma 23

13 July 2025

AFORISMA 23 La persistenza può essere coerenza può essere supplica può essere sfida. E' positiva se è positivo il fine!

Tempo di lettura: 30 secondi

  • Adribel: Grazie di cuore Mina, sì hai inteso bene quello che volevo dire e soprattutto [...]

  • Mina Morense: Ci spero, mi piace rifletterci e scoprire anche un po` di me stessa: altre [...]

Torna su