Ci sono ricascato. O forse no? Chi lo sa: l'ultima volta narravo della bellezza dell'incertezza. Faccio della sicurezza, ora, monito dal quale rifuggere, quindi non so dire se sto ricadendo in un ennesimo errore o se mi sto addentrando nei meandri di una delle avventure più belle ed imprevedibili della mia vita. So solamente che o fruisco con l'incertezza del domani e la vitalità di oggi, di adesso, o certamente sì: ci ricascherò. Nella fuga. Nella solitudine. Nelle seghe mentali. Caro diario: stanotte non voglio cadere. In niente di vecchio. In niente di nuovo. Voglio sorvolare. E chi vola, sorvola, non cade. Sento che non posso cadere. Se al ritorno le mie ginocchia saranno sbucciate di sicuro non sarà perché ho urtato il suolo inciampando. Semmai mi ci adagerò sopra, e l'asfalto, o il pavimento di qualche posto, si faranno  guanciale sotto di me. Mi adagerò sulle nuvole. Un angelo con dipinto sul viso un sorriso pericoloso. Serve dica per un'ennesima volta che non sono fatto? Non mi drogo, caro diario. Lo scrivo e rassicuro il me di una volta che alla prima canna fatta a 14 anni si dava del tossico. Qui, a Berlino, ripeto a me stesso che l'unica droga di cui mi faccio è la musica e, al massimo, sesso che ultimamente deriva da un unico spacciatore. Forse allora non sono ricascato in un bel niente. Sto davvero sorvolando. Fluendo. Ciao, psicoterapeuta: ti piace come mi sento insolitamente sicuro di me dentro, non solamente nei gesti? Stanotte in questo locale nascosto tra i binari della metro spacciano remix di Bowie. È oscuro. In questa oscurità tutti danzano, pulsano, e cazzo: la luce viene da dentro. Mi sembra di essere io stesso una lanterna. Potrei tatuarmela sul braccio, dopo stanotte. Ho seguito un cherubino come me che negli ultimi mesi mi ha mostrato Inferno e paradiso come se davvero potessimo essere liberi di andare ovunque, e mi ha portato qui, dove quelli che in apparenza sono demoni sono semplicemente spiriti liberi, e di questo luogo, del rumore dei miei anfibi sulla ghiaia bagnata mentre arrivavamo, del profumo che sento salire da dentro la mia t-shirt, degli occhi truccati di lilla e fumo del mio Virgilio, mi sono innamorato. Per questo il mio sorriso è pericoloso. Nell’incertezza, caro diario, forse mi sto lasciando andare all'amore. C’è niente di più pericoloso di questo? Temo di no. Che meravigliosa incertezza. L’unica volta che ho rivelato a mio padre di essermi forse innamorato di un ragazzo, una vita fa, mi sono dovuto chinare per ripulire da sopra le mie Converse un suo sputo appiccicoso. Dirlo a mamma anni fa è stato come ammirare una Monnalisa con un angolo delle labbra che trema. Psicologa: grazie per aver ascoltato quando sono giunto da te qui, a Berlino, questi racconti con occhi velati di dolcezza e amarezza. Ora guardo in occhi dipinti di lilla che mi sembra bramino nuove rivelazioni, ma adoro quanto sappiano essere pazienti. Intanto, balliamo. Mi sento osservato. Da lui, che è abituato a cafè e accordi di chitarra a Mauerpark e la notte, stanotte, si plasma nel mio mondo con un tocco del suo. Da me, perché innumerevoli specchi mi riflettono. Gli piace il mio scollo a V? Trova sexy i miei pinocchietti di Vivienne Westwood comprati per quattro spiccioli? Ancheggio e mi sento in visibilio. Le sue mani sondano i miei fianchi, il mio ventre si contrae. Caro diario, scrivo strappando un pezzetto di questo momento paradisiaco nel quale uso il retro della locandina di questo evento per appuntare sensazioni, emozioni, ma mentre lo faccio e un moderno Bowie canta gemo: nessuno sa baciare le mie fossette di Venere come lui. Angelo. Virgilio. Forse futuro terrore mio e di chi ancora mi fa sporadiche telefonate dalla casa che mi sono lasciato in Italia. Prima scrivevo sullo smartphone in attimi senza danze. Ora la penna cade quasi di mano. Mi perdonerò questi scarabocchi, ma chi riesce facilmente a scrivere correttamente mentre inarca il bacino? Mi perdonerò: forse sto amando. Sto volando. Amo questo pericolo. Scende una lieve pioggia, la locandina si bagna, so che verrò addossato al muro. So di volerlo. Di amare questa prospettiva realmente, forse, per la prima volta, e so che andrò avanti a scrivere dopo, quando avrò baciato così a lungo da sentirmi sazio almeno per qualche ora. O forse per sempre. Sazio e affamato, al tempo stesso, per l'eternità. È questo, l'amore? Adoro non saperlo neanch'io. Mamma e papà non me l'hanno insegnato. Una benedizione. Me lo sta insegnando questa città. Oh, non sono stati i "no",  non sono stati gli sputi, le smorfie, i soldi dati per pagarmi una misera laurea che non volevo. Le carezze date solo se sembravo presente durante una funzione religiosa. A farmi capire cosa volesse dire amare, in primis, sono stati stazioni e aeroporti, baci con il timore nel cuore e, poi, con i jeans tesi, e adesso la mano di questo cherubino, che sento ancora stretta al mio polso mentre corriamo sotto la neve. Mi sono buttato in un mucchio di fiocchi candidi a bordo strada. Ho riso pienamente, stanotte. la mia pelliccia finta si è fatta fradicia. A casa mia, tra cumuli di libri usati, caldo di una doccia bollente ho lasciato che a farsi fradicio fosse il mio pube, e adesso mi lascio accarezzare la testa. Trova bello questo mio sorriso disorientato e pericoloso, mentre scrivo? Domani mi permetterò di abbracciarti, psicologa. Lui mi ha regalato un nuovo diario. La locandina bagnata dalla pioggia è già dentro. Adesso Space Oddity remix sta per farsi nuovo bacio, lo sento. Ho disdetto il volo verso casa, quella che era routine ogni tot mesi si è spezzata. So ancora di fiocchi di neve. Domani comprerò un vinile di questo Bowie. Altri libri usati, sicuramente. Forse una lanterna da mercatino delle pulci per il mio cherubino. Amo fluire. Caro diario, te lo ripeto, me lo ripeto: mentre accarezzo vene e riccioli so che ormai sto volando. E non c’è pericolo mi taglino le ali. Le mie ginocchia, stanotte, non sono sbucciate.

Tutti i racconti

5
10
30

Il treno 2/2

15 September 2025

Corse alla porta di comunicazione tra i vagoni, ma anche quello successivo era vuoto. Stava correndo a perdifiato per tutto il treno e stava arrivando alla locomotiva: non era possibile. Era fuori di sé e quasi fece cadere il capotreno. «Oh, mi scusi» disse. «Di nulla, signore» rispose il capotreno. [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Dax: Fine annunciata ma d'effetto. Però si dovrebbe sapere che le fermate [...]

  • thecarnival: grazie;) beh ho cercato di farlo trasparire

4
5
19

La bambina

15 September 2025

Ma cosa hanno tutti! Il capoufficio pretende termini entro sera le pratiche che mi ha appena assegnato. "Questo ufficio non è un ente pubblico dove il lavoro procede rallentato: nel privato, dovrebbe saperlo signorina, è necessario rispettare i tempi” sentenzia dall’alto del suo metro e novanta, [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Ondine: Benvenuto. L'incipit inizia a buon passo e con l'intento di creare [...]

  • Giampaolo: Grazie a tutti dei commenti lusinghieri, spero di continuare a collaborare [...]

3
4
16

Megan 2/2

la ribelle di Scozia

15 September 2025

Finito di dare gli ordini scese dalla torre e si accinse a prepararsi. Il suo scudiero lo aiutò a indossare la sua armatura. I pochi raggi di sole che uscivano dalle nubi la facevano risplendere di una luce sinistra, tanto era lucida. Il ponte levatoio si abbassò e iniziò la sfilata dei cavalieri, [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Rubrus: Mmmm... prima una cosniderazione affatto personale: se per affermare un'idea [...]

  • Ondine: Bello. Ma sono per il motto ( a grandi linee) "facciamo l'amore e [...]

6
10
35

Il treno 1/2

14 September 2025

Marco Levratti, prima di salire sul treno, si diede una sistemata al nodo della cravatta e si ravviò i capelli. Aveva un appuntamento importante a Milano per un nuovo lavoro e ci teneva a presentarsi al meglio. Guardò l’orologio al polso e vide che erano le nove del mattino: perfetto, sarebbe arrivato [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dax: Un inizio degno del telefilm "Ai confini della realtà".Like

  • thecarnival: si quello e esattamente lo spirito centrato in pieno;))))

4
4
24

Senza Ombrello

14 September 2025

Seduta accanto alla finestra, con la tenda leggermente scostata, guardava la gente camminare in fretta sotto la pioggia, gli ombrelli aperti. Facce tese, seccate, si vedeva che maledicevano le macchine parcheggiate male, alcune con le ruote sopra il marciapiede, muovendo le labbra nervosamente [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Una vita intera in due colonne di testo. Emozioni diverse nella lettura, mi [...]

  • Dax: Bello. Mi garba l'idea di essere Caronte di sey stesso. like meritato.

5
5
16

Megan 1/2

La ribelle di Scozia

14 September 2025

I due schieramenti si erano attestati sulle proprie posizioni. Da una parte c'erano gli assalitori. Un esercito eterogeneo di ribelli scozzesi, che avevano preso possesso di una collina in formazione compatta. Erano armati di lunghe aste, spade, archi e frecce, molti avevano soltanto forconi e [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lo Scrittore: no! ovvio che non può essere la vedova dell'eroe, ma eventualmente [...]

  • Dax: Storia alternativa o rimodellata, ben scritta. like

5
7
37

Comunque delicato

Poesia con riferimento a questo sito Letture da Metropolitana

13 September 2025

Vuoi solo leggermi. I tuoi sensi posare su di me, farli scorrere lungo le parole nel loro verso tradizionale. Per, torno a ribadire, distrarti con una lettura leggera. Questo è quello che cerchi. In fondo non hai tutti i torti, questo sito si chiama Letture da Metropolitana. Si pubblicano [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
6
27

IO

Senza trucco.

13 September 2025

Non è che siamo tutti delle marionette in un grande spettacolo comandato da giganti? Siamo noi, forse, i nanerottoli? E se noi fossimo i giganti dei folletti? Saremmo sicuramente la via di mezzo: né troppo grandi né troppo piccoli. E se tutti noi schiacciamo ogni giorno i più piccini? Mi preoccupo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
4
22

Cartometraggio Di Solitudine

13 September 2025

Nella culla d’ombre, la solitudine s’adagia, tra veli di silenzio e sospiri che non trovano casa, come eco lontano su scogli di desiderio, levigati dal tempo e dalla sete di ciò che non fu. S’inarca l’anima in spire di vetro, fragile architettura di sogni spezzati, mentre [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Walter Fest: Laura tu lo sai da sempre quello che simpaticamente e fraternamente ti contestai. [...]

  • Dax: Bella poesia.Quasi quasi posto una delle mie. like

8
10
51

Una favola a lieto fine. Col Cavolo... 2/2

12 September 2025

Cinque anni dopo, un vascello, carico di merce e con una decina di ragazzini urlanti a bordo, fece il suo ingresso nel porto del paese, mentre un po’ distaccati, al largo, c’erano un centinaio di velieri da guerra, armati con 100 cannoni pronti a far fuoco: era il Re Gervasio IV, che ritornava [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • zeroassoluto: Grazie a tutti.
    L'ho scritta come se la stessi raccontando ai miei [...]

  • Lawrence Dryvalley: Once upon a time... Vegan Edition! 😅🤣 Bella Zero, piaciuta la favola ma continuano [...]

7
14
46

Il cinghiale delle cinque

12 September 2025

Non so che ora sia. Forse è già mattina, ma non lo so con certezza. Un momento fa dormivo profondamente, e adesso sono sveglia. Completamente sveglia. Con un peso sul petto. Ci metto qualche secondo a rendermene conto. È come se qualcosa mi premesse contro il materasso, impedendomi di respirare [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Ondine: Brava brava brava, ti ho apprezzata dal tuo primo racconto, e c'e' [...]

  • Surya6: Grazie a tutti. In verità l idea non nasce dalla pubblicità del [...]

22
9
95

Non solo Rolex

una beneficenza "originale"

12 September 2025

L'idea era semplice. Bastava essere in due. Una bella coppia ben vestita. Blazer e regimental per lui, outfit decisamente più modaiolo per lei, con qualche audace trasparenza. Il solito cliché del maschio benestante, che al villone al mare, alla macchina di prestigio, e al Rolex di ordinanza aggiunge [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Ondine: Arrivo in po' in ritardo, hanno già detto tutto e ho condiviso i [...]

  • Aaron: Grazie Paolo per avermi citato nel tuo discorso di accettazione dell'Oscar! [...]

Torna su