Lo stato del ricordo ritorna ad oltre vent’anni addietro, si cristallizza, mette il fermo ad un’immagine, è l’inquadratura del mio passaggio sul litorale di Nettuno. Transitavo in una strada a filo di separazione tra mare e pianura, seduto dentro un cavallo a motore a quattro ruote, i finestrini erano semiaperti. Viveva la fase più avanzata di un giorno partorito da una splendida estate, in calo verso l’imbrunire. L’auto scivolava tra effluvi pregnanti eppur non eccessivi per intensità. Mi sfiorava la loro soffice essenza, l’alito marino si coniugava, fondeva e confondeva con quello della terra. La luce s’increpuscolava. Armenti non troppo lontani dall’arenile deambulavano, lentomobili elementi dell’affresco naturale. Nelle campagne circostanti la vegetazione appena vibrava, mossa dal soffio debolissimo del vento, avvolta dal progressivo umidore portato dal velo del crepuscolo, l’estate già scaricava i suoi vapori nell’ora antecedente. Contadini, animali, aratri, fattorie, case coloniche, li vide intersecati nei dintorni la mia trepidante immaginazione, corroborata dal conforto di un possibile realismo, proiettata indietro nello scorrere all’incontrario dei secoli. 

     Delle "Bucoliche" di Virgilio rilessi, senza la materia delle pagine scritte, la descrizione di terreni ubertosi, copiosi di messi. Vidi le zolle, fumiganti, emanavano umori, spirali incorporee risalivano alle narici, un canale aperto ad un’ubriacatura panteistica. Mitologie di uomini, dei ed eroi, figure delineate in nomi come Giove, Giano, Ascanio, Romolo, Enea, campeggiavano nell’estensione dei vetusti territori pontini, sabini, latini, mostravano un chiaro sembiante di ombre aleggianti dinanzi agli occhi della mia mente. Lupi figli dei figli dei figli ad libitum di quella lupa compagna sorella benefattrice di rea Silvia, in moto nella geografia lontana di forre, valli e pianori, andavano in branchi, brace per le prede negli occhi, amore per i cuccioli nell’istinto.

      Domestici e selvatici, i viventi tutti accoglievano il sopraggiungere della sera; bufali punteggiavano fazzoletti di terra, masse scure sfaccendate, alzavano la testa al passaggio di un treno. Voci e suoni, lievi canti ed incanti davano il tocco dell’armonia nel piccolo universo, il cristallo dell’aria tintinnava sulle pareti del creato. Strisce, filamenti e lembi variegati rosso brunastri, accennate sfumature indaco e viola si insinuavano a colorare le pareti del cielo, soppalco e specchio a perpendicolo sul pavimento del Tirreno. 

      Mani febbricitanti sullo sterzo, mi sentii trasformato in filo d’erba e canna accanto al corso d’acqua, refolo di vento ed aere immobile, lucciola silente nel suo lucore e grillo insistente canterino, gatto in presa di sorcio e donnola ladra di uova, granchio zampettante sul bagnasciuga e pesce volante a perforare le onde, frammento salino e granello di polvere: ...completo schiavo di ebbrezza. Lo spirito era scosso da palpitazioni, trapassai minuti di percorso avvicinato all’estasi...
     Quel giorno mi segnò, la sua bellezza continua a scorrere ferma sulle distese delle rimembranze. Frammenti della mia anima si polverizzarono e restarono, pulviscoli inscindibili, là, sul litorale di Nettuno.

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Senza Titolo Il Tranello Del Riflesso

11 May 2024

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11 May 2024

Magnus, il pastore tedesco della famiglia Moretti, da tempo assai malconcio, si avviò all'interno della cuccia. Un profondo senso di stanchezza lo colse, fino a che si assopì. Quel sonno fu dolcissimo e breve. Al risveglio, si accorse con stupore di non avere più addosso l'odiato collare. Alzò [...]

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Aprile 2024

11 May 2024

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Proibito!

Distopia (spero)

10 May 2024

Parker sfondò la porta, irruppe nella stanza, afferrò un uomo e lo sollevò di peso. Gli altri poliziotti puntarono i fucili verso le sagome sedute a terra, indistinte nel chiarore sparso dalla TV, intimando loro di non muoversi e alzare le mani. Otto braccia tremanti si alzarono. Parker indicò [...]

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Napoli 1943

10 May 2024

Maria è seduta su una delle poche sedie, con la seduta di paglia intrecciata, ancora intere. Le altre che sono in cucina hanno perso quasi tutte il fondo di paglia intrecciata. Andrebbero rifatte, ma non c’è nessuna possibilità di poterlo fare. Fuori la guerra gestisce a suo piacimento le vite [...]

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Il giullare del tempo

10 May 2024

Ci sono luoghi fermi nel tempo. Piazze assolate. Caffè dolci e profumati. Fogli di giornale girati con cura. Voci di persone lontane, sullo sfondo. Da una finestra scivola musica e la testa diventa leggera. Basta così poco. Ma la vita è un giullare di corte a cui piace scherzare. Ti fa credere [...]

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L'onere

Racconto, romanzato, ispirato ad alcuni fatti accaduti un po' di anni fa, quando il mondo era un po' diverso.

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Il vecchio Oreste era un mangiapreti, uno di quelli di una volta, col fazzoletto rosso al collo e il cappello alla “diotifulmini”. Certe vecchie del paese, che parevano uscire di casa solo per le processioni, al vederlo passare si facevano il segno della croce. Nonostante tutto ciò era invecchiato, [...]

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Haiku

09 May 2024

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TRASH

SESSO E SPAZZATURA

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Chi mi ha ridotto così? Col naso tumefatto, gli occhi e il labbro gonfi e un orecchio che pare una fragola incollata alla testa? La mia nuova vicina, la mia nuova vicina di casa zoccola puttana. L’ho incontrata all’imbocco del viottolo di casa mia e l’ho vista che buttava la sua spazzatura nel [...]

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vino al tramonto

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08 May 2024

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