Sabato 11 ottobre

Ore 22

Il cellulare emise il segnale di un nuovo messaggio.

Hanna saltò a sedere sul letto, si era addormentata!

Resto per qualche istante a fissare il cellulare che era sul comodino: era incerta sul da farsi, poi, controvoglia lo prese e lesse il messaggio; lo aveva inviato Sarah, la sua migliore amica.

Le aveva inviato la posizione sul cellulare seguito da un breve messaggio che le ricordava l'appuntamento di quella sera.

Si dovevano incontrare tutti verso la mezzanotte, nel luogo da lei scelto, certo che  Sarah aveva un bel senso dell'umorismo davvero unico.

Okay, penso saltando giù dal letto: si diresse verso il bagno, doveva sbrigarsi era già in ritardo; si fece una doccia veloce, si vesti in fretta, e uscì di casa di corsa.

« Ciao mammà, esco » disse uscendo e chiudendosi la porta alle spalle.

 Quella sera faceva parecchio freddo. Inserì le indicazioni sul navigatore. Attraversò un quartiere residenziale deserto, tutti erano nelle loro case, girò a sinistra e uscì dalla zona residenziale percorrendo una lunga strada sterrata, dopo un paio di chilometri fermò di colpo l'auto.

« Oh…per favoooore…non ci posso credere! E la strada che porta al bosco? Cosa pensa di fare? È proprio fuori di testa…»

Chiuse gli occhi e ispirò profondamente.

Era tentata di girare e andarsene a casa. Dopo tutto cosa poteva succedere! 

Forza…forza, si disse tenendo a freno la rabbia. Non era decisamente una buona idea. Ma nessuno diceva No a Sarah.

Hanna strinse con forza il volante della macchina, detestava quando a Sarah gli venivano certe idee, i suoi giochetti infantili e stupidi l'avevano stancata! Perché non si era rifiutata!

Di solito gli venivano delle idee strane, ma questa li superava tutte…

La differenza tra una brava ragazza e una cattiva è una linea sottile, ma quando la oltrepassi…

Glielo diceva sempre, quei scherzi idioti ormai avevano superato il limite: l'ultima volta ci erano andate un po troppo pesanti con la povera Clara.

Sarah si era sempre difesa dicendo che era tanto per ridere.

Chiedilo a Clara se era tanto per ridere…”

Quella poverina non venne a scuola per un mese!

Accidenti Sarah cosa pensi di fare?

« Okay » disse Hanna, girando a destra e accostando in un piazzale difronte l'entrata del bosco.

Il cielo era piuttosto scuro, le nuvole erano grigie, quasi vicino alla pioggia: il posto era ancora deserto, gli altri non erano ancora arrivati, era la prima ad essere arrivata nel posto.

Il bosco era tranquillo e silenzioso, quasi in attesa di qualcosa o di qualcuno.

Nell'attesa si accese una sigaretta, aprì il finestrino è buttò fuori il fumo, girò la faccia e guardò verso il bosco; era buio e faceva davvero paura.

Tra gli alberi in lontananza vide una luce muoversi, era troppo lontano per distinguere cosa fosse.

« Che stronzi, mi vogliono fregare eh, sono andati là dentro senza di me…» disse battendo le mani sul volante.

Frugo dentro il cruscotto della macchina in cerca della torcia.

Trovata! Adesso mi sentirà!

Scese dalla macchina sbattendo la portiera con rabbia dirigendosi verso il bosco.

 

 Ma non era del tutto da sola. Qualcuno era nel bosco…

Aspettava, con la paziente attesa del cacciatore, di chi ha l'assoluto controllo delle proprie emozioni. Aveva i capelli neri, il viso era nascosto da un cappello, sotto di esso brillavano occhi neri come il petrolio, era alto un metro e ottanta, un corpo muscoloso di chi si allena. Stava lì fermo e osservava…

Aspettava con pazienza…

 

Gli stivali di pelle le affondavano nella terra, c'era oscurità ovunque, Hanna andò sempre più avanti, un passo dopo l'altro e la fatica cresceva sempre di più, la luce che aveva visto prima era scomparsa.

«Ehi ragazzi dove siete? Tanto vi ho visto, so cosa credete di fare…»

Da qualche parte cadde una Pigna, si girò di scatto verso il rumore, portò da quella parte il fascio di luce della torcia: qualcosa si mosse tra i cespugli, un coniglio saltello via spaventato.

«Beh, non è divertente!» disse urlando e girandosi in torno.

Cominciava a pentirsi di essersi avventurata là dentro da sola, in quel maledetto posto che la terrorizzava, aveva anche dei dubbi su quella luce che aveva visto prima.

E c'era tanto freddo.

Questo posto fa davvero paura… penso.

Rami gigantesche sembravano zampe di un grosso ragno malformato, erano lunghi e sottili: alcuni alberi bruciati sembravano colonne nere, era come trovarsi in un mondo spettrale fuori dal tempo.

In fondo vide un movimento veloce, la luce era ritornata ma adesso correva, poi all'improvviso ando verso un grande cespuglio per poi sparire di nuovo.

Una vibrazione improvvisa la scosse facendogli cadere la torcia che aveva in mano, proveniva dalla tasca dei pantaloni. 

« Accidenti… a quest'ora dovrei essere a casa… devo stare calma…»

Un nuovo messaggio.

« Sarah!? » lo lesse subito.

Siamo appena arrivati. Abbiamo visto la tua macchina… dove sei?… Sicuramente ti metterai a ridere…Beh, Simona a capito tutto, e quinti la serata e saltata. Ricordiamoci di non salutarla domani a scuola!  Okey, tu dove sei sparita!? Ti ho chiamata tante volte… Richiamami subito! 

Cosa? La sua faccia adesso aveva un'espressione di sgomento. Non riusciva a credere a quello che aveva letto.

Sono appena arrivati!?

Chi stavo inseguendo??

Mille pensieri gli venivano in mente, sapeva di non essere sola.

Tremava tutta, non per il freddo, ma per la paura.

Tutti i racconti

0
0
1

DOVE SONO

e ci sono in pieno

27 April 2024

Occhi curiosi tra arabeschi di rughe. Il futuro a ritroso. I passi più lenti. Mani nude deformi in spirali di attese. Una valigia mi ha portato lontano.

Tempo di lettura: 30 secondi

0
0
1

Lettere

27 April 2024

Lettere Quella mattina non lanciò il giornale Semplicemente bussò Un gesto ed un rumore che non mi capitava di vedere e sentire da molto tempo Infilandomi la camicia da notte usci sotto la veranda Mi accorsi subito del suo sguardo eloquente e carico di incredulità Come volesse dirmi mille [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

0
0
1

Quando la cronaca deve fare a tutti i costi “sensazione”

27 April 2024

La storia riporta indietro nel tempo, alla fine degli anni Sessanta. Un donna entra in lacrime nel pronto soccorso di un ospedale torinese. Ha le braccia graffiate e i polsi chiazzati di blu, conseguenza di una stretta di mani nervose. Ai medici confida: «Mio cognato ha tentato di violentarmi, [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

0
3
16

Diavola a San Valentino

Ispirato alla coppia di regnanti di Omicron Persei 8 in Futurama - Seguito delle prec. parodie sull’inferno

26 April 2024

Attenzione: Questo racconto di tali mondi è fiabesco e i suoi personaggi antropomorfizzati. Nella fattispecie viene immaginato un mondo ultraterreno dove i suoi abitati possono procreare a prescindere dal proprio genere di appartenenza. Buona lettura. Incipit: C’è una coppia di diavolesse dell’inferno [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Rubrus: "Tecnicamente" essendo angeli, benchè caduti, i diavoli dovrebbero [...]

  • stapelia: Di tutta la storia, in particolare, non mi convince il rovesciamento, cioè [...]

0
6
17

Gli occhiali (2 di 2)

26 April 2024

«Con queste fai prima» disse buttandomi le chiavi. «Ti ho visto» aggiunse a mo’ di spiegazione mentre le impugnavo. Non dubitai neppure per un secondo che dicesse la verità, poi aprii il cassetto. Gli occhiali a raggi X erano là dentro e non erano neppure identici a quelli che indossava. Si capiva [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • An Old Luca: La mia curiosità di ieri è stata travolta dalla piega del racconto [...]

  • Walter Fest: Sei Rubrus e sei fatto così, nella prima parte pensavo ai famosi occhiali [...]

0
2
8

Vi racconto Ludwig van Beethoven quarta parte e ultima parte

Il Titano della Musica quarta parte

26 April 2024

Nell’antitesi dualistica di B. gioia e dolori, gli elementi dell’antitesi stessa, sono talmente equilibrati da costituire un'altra notevole caratteristica del suo genio. La grazia, la forza. Il sorriso; la danza; il pianto; non appaiono mai isolati, ma si richiamano a vicenda, si intrecciano e [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • stapelia: Molto solenne questa dimostrazione di stima. Traspare dal testo la musica e [...]

  • Gennarino: Stapelia geazie infinie. Mi hai commosso. Un caro saluto daòòa [...]

3
6
22

Gli occhiali (1 di 2)

25 April 2024

Dopo le ferie di Natale Patrizio aveva dato di matto. Era venuto in ufficio urlando che era un regalo del cavolo, che l’anonimo donante era un vigliacco e che la faccenda non sarebbe finita lì. Sulla vigliaccheria dell’ignoto benefattore potevamo anche essere d’accordo, ma la reazione di Patrizio [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • An Old Luca: Rubrus hai ragone.
    Un cugino o l'amico di un amico...😁

  • Adribel: Aspetto la seconda parte ma mi viene un po' l'ansia a pensare che nei [...]

1
3
16

Vi racconto Ludwig Van Beethoven terza parte

Il Titano della Musica

25 April 2024

Nel 1815 il fratello Carlo muore lasciando un figlio, anch’esso di nome Carlo. B. si affezionò talmente al ragazzo che approfittando della scarsa moralità della madre ne contese la tutela che la ottenne dopo una estenuante azione giudiziaria. Ma questo nipote non gli procurò che dispiacere e non [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • stapelia: Per niente noioso, è un inno in parole. La conoscenza serve? Certamente. [...]

  • Gennarino: stapelia grazie di cuore.

1
4
19

II° edizione Sarò padre

lettera al figlio che verrà

25 April 2024

Ciao piccolo mio, siamo tornati adesso dall’ospedale dove ci hanno detto che il sesso del nascituro è maschile. Tu non puoi saperlo che padre avrai e che madre, mentre noi già sappiamo molto di te. Sarai un maschietto, che al momento gode ottima salute e che, da come si muove, sembra voler uscire [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Patapump: le aspettative erano davvero molte
    preso spunto da lettera ad un bambino, [...]

  • stapelia: Parlerò della stesura. Il contenuto è lontano dai miei gusti.Impeccabile [...]

28
32
156

La madre di Sara

24 April 2024

Sara appoggiò dei fiori sopra una sedia e si sedette sul bordo del letto accanto ad Ada, la madre, accarezzandole la testa. Poi si rivolse a Sergei, l'infermiere ucraino, un uomo gentile, ma riservato. «A colazione ha mangiato?» gli chiese. L'operatore sanitario fece un cenno negativo col capo [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Patapump: a me piace l inserimento dei girasoli
    che conoscendo un po Scili ha voluto [...]

  • Rubrus: Non sono un fanatico del taglio breve, ma, in questo caso specifico e benchè [...]

1
2
10

Vi racconto Ludwig Van Beethoven seconda parte

Il Titano della musica

24 April 2024

Nel caso di B. la musica è il percorso della sua intera vita. Ogni attimo è la che si presenta vivo ogni qualvolta noi ci avviciniamo ad ascoltare quella meravigliosa sublime musica. Le sinfonie: che tutto esaltano, tutto circondano di dolcezza e amore. A questo aspirava B. alla dolcezza, all’amore [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Antonellina: Che bella Gennarino! La tua descrizione della figura di Beethoven è [...]

  • stapelia: Hai ritratto una figura non facile! Sul musicista si è detto e analizzato [...]

1
1
7

haiku

24 April 2024

quel picco bianco di mite maggio spicca - resta la neve Laura Lapietra ©

Tempo di lettura: 30 secondi

  • stapelia: Sempre pennellate! Riuscito anche questo! La neve si sente, con gli occhi!

Torna su