Estate 1861.

Lo sceriffo Carter era di ronda per il suo paese. Amava stare tra la gente. Non distoglieva tuttavia l’attenzione, disponendo sempre due vice ai lati, in posizione arretrata: gente sveglia del luogo, ragazzi come lui, cresciuti in strada.

Era un giovane uomo tranquillo e sicuro di sé. Aveva una parola buona per tutti, non sentiva alcun bisogno di essere arrogante. Una vecchia indiana attira la sua attenzione.

“Attento, sceriffo Chance Carter. Domani a mezzogiorno. Il tuo cuore verrà spezzato da una pallottola. Stai attento, sceriffo Chance Carter”.

Un brivido lungo la schiena. Le parole della vecchia non andavano trascurate. Continuò la sua ronda. Sul finire del giorno giunse un telegramma da parte dell’ufficio del Marshall: la banda di Bill “Mohave” Colton era stata avvistata sulla pista di Cold Lake: una ventina di assassini che di solito sciamavano lungo il Rio Grande, rapinando banche, rubando bestiame e rapendo ragazze Zuni da rivendere come schiave in Messico, con la connivenza dei Rurales, sapientemente e abbondantemente foraggiati con parte degli introiti.

Cold Lake era lontana dalla loro zona di azione. Inoltre era stata di recente servita dal treno, dunque velocemente raggiungibile da guarnigioni dell’esercito, in caso di necessità.

Chance ne approfittò per arruolar volontari ma purtroppo, la durezza dei primi coloni era sparita con l'arrivo del benessere. Oramai avevano tutti qualcosa da perdere, ed erano dispostissimi a pagare anziché impugnare le armi. Si rese conto che si affidavano a lui, e non avrebbero mosso un dito.

Il Marshall non poteva mandare rinforzi in tempo utile e, nonostante la linea ferroviaria, Fort Laramie era sguarnito a causa della guerra civile.

Rimaneva da solo coi suoi aiutanti. Quella notte dormirono con un occhio aperto. Winchester e Colt 45 a portata di mano. 

L’alba venne disturbata da un rumore sordo di cavalli al galoppo, e grida di incitazione. Il frastuono cessò, immediatamente seguito da una voce dura come un colpo di frusta:

“Sceriffo Carter. Sappiamo che sei lì dentro. Siamo qui per te. La frontiera non è più adatta alla tua salute. Meglio se ti trasferisci a Boot Hill. Possibilmente, zavorrato di piombo”

“Chi siete. Che volete! Non vedete che stiamo dormendo?”

“Davvero non sai chi è Bill Colton?”

“So chi sei. Non so che vuoi da me. Deve essere importante, visto che ti sei scomodato ad abbandonare il tuo rifugio per sorci”

“Ehi, sei spiritoso. Bene. Mi diverte ammazzare gli spiritosi. Saprai anche chi è Jack Colton, vero? Era mio fratello. Lo ammazzasti come un cane, qualche anno fa. Non ti aveva fatto nulla, e tu lo ammazzasti. Assieme ai suoi due compadres. E ora io ammazzo te. Mi sembra giusto, no?”

“Non tengo il conto degli ubriachi che prendo a calci nel sedere. Ma ho la lista delle mie buone azioni. Tuo fratello ci provò, ad estrarre. Ma quando puntò l’arma, era già di fronte a Messer Satanasso che gli porgeva il badile con cui ancora oggi spala carbone all’inferno. Gli puoi andare a dare una mano, sempre che tu abbia il fegato di affrontarmi da solo”

“È la tua condanna a morte, Carter! Prima ti avrei solo ammazzato. Adesso ho deciso che ti trascinerò legato al mio cavallo finché di te non rimarrà nulla! Nessuno sconto, hai capito? IO NON FACCIO SCONTI, BASTARDO!!!”

“Strano. Ho sentito invece che la tua donna ne fa. E a volte la da anche gratis! Forse perché in casa le manca un uomo. In fondo devi capire che anche lei ha delle esigenze!”

 

“BASTARDO!!! Buttatemi giù quella baracca! Li voglio qui davanti a me!!!!”

Sulle parole di Bill Colton, dalla finestra dell’ufficio venne lanciato un candelotto di dinamite precisamente in mezzo al gruppo di cavalieri, i quali si diedero ad una fuga disordinata. Il diversivo funzionò: nessun caduto, purtroppo. Ma Chance e i suoi vice, Joe e Bill, guadagnarono il tempo per fuggire dal retro e disperdersi per le vie del paese. Attuavano un piano tanto preciso quanto disperato. Aggirare la banda! Per dare loro l’impressione di esser presi da più punti. 

Era una tecnica di guerriglia dei nativi! Far entrare il nemico nel territorio; sparire dalla vista e colpire!

Avrebbero cambiato spesso posizione, sfruttando la conoscenza del luogo, fatta di passaggi sotto le case, attraverso fienili abbandonati e altro.

 “Twain Blaze” diede prova della sua meritata fama, stendendo tre banditi già al lato destro dell’ufficio. Non ebbero tempo di rendersene conto, e lo stupore con cui morirono rimase incastonato nei loro occhi.

Joe e Bill presero le prime posizioni da cecchini, armati di Winchester ed equipaggiati con doppia bandoliera. Due morti e un ferito grave, e cambiarono posizione. In questo modo non davano tempo nemmeno di pensare ad organizzarsi per individuare la posizione.

Fantasmi.

E presto, lo sconforto cominciò a serpeggiare tra le fila dei banditi. Volevano fuggire, ma ogni volta che qualcuno saliva a cavallo veniva abbattuto. Cavalcatura compresa. E nessuno capiva da quale punto arrivassero i colpi.

Colton incitava i suoi, e malediceva lo sceriffo. Spesso lo avevano avvistato. In pochi avevano esploso colpi. Tutti mordevano la polvere.

“Che tu sia maledetto, Carter! Devi morire, bastardo! Devi morire sputando sangue! Ti mangerò il cuore hai capito? TI MANGERÒ IL CUORE”

“A mezzogiorno, Colton. Non prima di mezzogiorno. Io morirò a mezzogiorno. Forse”

Una pallottola lo mancò di pochi centimetri. La risposta di Twain Blaze fu immediata e sorprendente: in mezzo agli occhi da almeno trenta passi! Qualcosa di mai visto in tutta la frontiera.

“Spari bene, ragazzo. Peccato che tu sia dalla parte sbagliata della mia colt. Ti mangerò il cuore, ricordati. E il resto lo darò in pasto ai cani!”

La campana rintoccò le 11 e mezza. Tre banditi vennero intrappolati al centro della piazza. Gettarono le armi, stanchi di inseguire una stupida vendetta, che peraltro non era nemmeno loro.

Di Colton si erano perse le tracce.

Tutti i racconti

3
4
23

Tempi moderni

25 June 2025

C.K. svoltò frettolosamente l’angolo e si bloccò osservando contrariato i due marciapiedi del vicolo. «Ci risiamo di nuovo» mormorò rivolto a sé stesso. «Comincia a diventare un problema!» Girò sui tacchi e proseguì a passo veloce sulla strada principale in mezzo alla folla dell’orario di punta. [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Rubrus: Piaciuto molto. Siccome ormai lo spoiler l'hanno già fatto penso [...]

  • Dario Mazzolini: carissimo Luca oggi ci vuole un tappeto rosso per te e per l'altro amico [...]

2
2
17

Le Sorelle: l’ira di Caterina 4/4

25 June 2025

L’indomani mattina Giulio si svegliò di soprassalto. Aprì gli occhi e le trovò tutte lì, in piedi intorno al suo letto. Nessuna parlava, ma lo osservavano con attenzione, come se lo stessero pesando con lo sguardo. La prima a rompere il silenzio fu Caterina. «Come ti chiami?» «Giulio». «Da dove [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Dario Mazzolini: avevo immaginato ieri che ci sarebbe stata una delicata storia d'amore. [...]

  • Oggetti Smarriti: Caro Dario, il tuo apprezzamento e per me davvero importante ed uno stimolo [...]

1
0
21

Laguna rossa

-sentivo il sangue

24 June 2025

Sentivo il sangue tra le branchie perforanti d’inchiostro rosso cadaverico SentIvo il sangue immerso in quella doccia rinchiusa accasciata a terra immobile I miei occhi risvegliandosi sfocati di una luca fioca non credevano a quello che stava accadendo. violenza chiama violenza violenza [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

4
4
16

Le Sorelle: l’ira di Caterina 3/4

24 June 2025

Capitolo 3: L'uomo dagli occhi gentili Il villaggio sembrava respirare con un ritmo più lento. L’aria era tersa, il cielo chiazzato di nuvole bianche, leggere come farina setacciata. Il suono regolare della sega nella bottega del falegname, il tintinnare dei secchi alla fontana e lo scricchiolio [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
33

Evoluzione della scrittura: dalla scrittura arcaica alla scrittura moderna

Racconto un pò di storia della scrittura per coloro che scrivono.

23 June 2025

La scrittura, intesa come sistema di segni utilizzato per rappresentare la lingua parlata, ha avuto un'evoluzione significativa nel corso dei millenni, partendo dalle forme più primitive fino ad arrivare ai sistemi alfabetici moderni. Questo processo è stato influenzato da vari fattori, tra cui [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Grazie

  • Dax: Bello...ora sarebbe bello un'analisi della scrittura orientale(cinese, [...]

4
4
26

Le Sorelle: l’ira di Caterina 2/4

23 June 2025

Capitolo 1: Il villaggio Il mattino saliva piano dal fondo della valle, portando con sé l’odore di legna bruciata e di pane in cottura. Le case del villaggio erano basse, annerite dal fumo, con i tetti rabberciati e le imposte ancora chiuse. Ma non c’era silenzio. Non era un villaggio morto. [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

4
5
46

Le Sorelle: l’ira di Caterina 1/4

22 June 2025

Prologo Campo militare austro-ungarico – Tenda dello Stato Maggiore Il telo della tenda si gonfiava appena, sfiorato da un vento freddo. All'interno, tre ufficiali sedevano attorno a un tavolo ingombro di mappe. Il giovane soldato davanti a loro tremava. L'uniforme era lacera, la fasciatura all'avambraccio [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

3
4
26

Il Natale è una cosa per grandi

22 June 2025

Nel buio della sua stanza, il bambino, o meglio, quello che fino a poco tempo prima era un bambino, fissava il soffitto. Dal soggiorno arrivavano voci smorzate, risate adulte che sembravano voler convincere loro stesse della propria allegria. Aveva chiuso gli occhi da tempo, ma non dormiva. Sapeva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

  • Ondine: Dolce. L'ho fatto anch'io! Ma scherziamo? Troppo bello credere a Babbo [...]

  • zeroassoluto: Ovunque, in tutte le civiltà, c'è sempre uno o più [...]

5
6
31

Oltre la nebbia(2/2)

In un paese in cui non si vede oltre un palmo dal naso

21 June 2025

Sophia non si piegava. Aveva capito che l’ignoranza non era solo mancanza di conoscenza: era una difesa, una paura profonda del cambiamento. La nebbia proteggeva Villacava. Difendeva dal rischio di scoprire che esisteva qualcosa di più grande e più complesso oltre i suoi vicoli ciechi e i confini [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Esordio di tutto rispetto. mi è piaciuto. Condivido complimenti e appunti [...]

  • Dax: la metafora è bella, anche se non nuova. In effetti, l'ignoranza [...]

3
13
36

Girabuio 4/4

21 June 2025

Irving Crane non vide la fine del processo. Lo trovarono stecchito nel giardino, una mattina. Dopo lo scavo, alcuni girasoli erano ricresciuti e, a sentire qualcuno, Irving ne aveva strappato uno e aveva usato il gambo per impiccarsi… la maggior parte però diceva che non era possibile. Il gambo [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

13
38
124

Il diario di Elena - 3/3

20 June 2025

15 giugno 2103 Il ritorno di Ernesto porta con sé la polvere delle strade che ha percorso e nei suoi occhi leggo di una storia che non riesco a immaginare. Chiedo con un timido sussurro, «Dove sei stato?». Il suo sguardo si fissa su di me, come se cercasse la forza delle parole giuste. «Tra i [...]

Tempo di lettura: 4 minuti

  • Paolo Ferazzoli PRFF: la narrazione del mainstream ci vuole tutti rassegnati , inutili spettatori.
    [...]

  • Maria Merlo: Io non vedrò quel possibile futuro, ma mi fa male ugualmente. Voglio [...]

5
6
31

Oltre la nebbia(1/2)

In un paese in cui non si vede oltre un palmo dal naso

20 June 2025

C’è un paese incastrato tra colline spoglie e silenzi antichi, dimenticato dal tempo e dagli uomini: Villacava. Qui il sole non splende, la luce non entra mai. C’è solo un alone grigio, come se il cielo fosse stanco di volgersi sempre verso lo stesso paese. A Villacava non piove mai, ma è tutto [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Lawrence Dryvalley: Benvenuta a Silent Hill, Marika! 😄 Vado a leggere la seconda parte... Ciao!

  • Dax: bello, anche se la "nebbia" avbolge tutto.🤣🤣🤣 Like antinebbia

Torna su