2003

“Ventisei prima a vuoto!”

“Dai cucciolo, devi dire ti voglio bene mamma”

“Ti voglio bene mamma”

“Un’altra, un po’ di pianto nella voce: ti voglio bene mamma”

Dopo aver inciso altre cinque versioni per sicurezza, il direttore di doppiaggio è soddisfatto del risultato.

”Bravo Giancarlo, vatti a riposare di fuori, intanto incidiamo qualche anello con la tua mamma nel cartone.”

Il bambino si dirige diligentemente in sala d’aspetto, ha solo sei anni ma è già un professionista, in filmetti minori già incide a sincrono vedendo la scena.

Sono due anni che ha iniziato seguendo le orme di famiglia, l’accompagna la tata che lo va a prendere all’uscita di scuola e lo porta al secondo turno.

Uscendo vede una ragazzina seduta sul divanetto che si guarda intorno curiosa, vuole farle capire chi è lui per mettere subito in chiaro le cose e le si mette a sedere vicino.

“Ciao, reciti nel film?”

“Si, doppio Smile la tartaruga, ho dodici righe, sono un’amica del protagonista,”

“Quello che doppio io”

“Ah, sei tu? Bravo!”

Soddisfatto nell’amor proprio decide che anche se è femmina può essere simpatica.

“Beh, è tanto tempo che doppio, tu da quanto lo fai?”

“Quattro mesi, mamma mi ha fatto fare un provino, dicono che ho una bella voce e ho le intonazioni giuste, questo è il primo film importante che faccio”

“Allora ci vedremo ancora! Come ti chiami?”

“Sandra”

Esce l’assistente:

“Gianky, rientra in sala, hanno ucciso il tuo cane”

“Ah, ho capito, scena pianto, agli ordini!”

Lei lo guarda rientrare incuriosita mentre lui inizia a piangere per prepararsi alla scena.

Avrebbe voluto parlargli ancora, non ha mai avuto amici perché nel doppiaggio difficilmente incontra un suo coetaneo, si trova sempre buttata in sale d’aspetto mentre la madre va a fare shopping con i primi soldi guadagnati, con la scusa che lì intorno non si trova parcheggio.

 

2007

Turno a tre per un film fantasy, insieme a loro c’è il figlio del direttore, hanno già dieci anni, si parlano poco, perché lei è femmina. Se ne sta in disparte facendo i compiti.

“Gian, facciamo uno scherzo a Sandra?”

“Ma no dai, poi si mette a piangere, ci fanno sospendere il turno e sbuffano perché gli facciamo perdere tempo.”

“Allora andiamo almeno a prenderla in giro, è lì da sola”

“Ma no, è una femmina, che rottura. Hai portato le figurine da scambiare?”

“No, mi hanno regalato un cellulare con cui si può giocare a tetris”

“Ce l’ho già da quando è uscito, ok giochiamo!”

“Fermi, non iniziate, tutt’e tre in sala, dovete riuscire a capire l’indovinello dello gnomo!”

I maschietti corrono ridendo, mentre lei da sola li segue con aria triste. È il suo destino rimanere sola, le parti femminili da bambina, sono sempre coperte da ragazze molto più grandi con la voce in falsetto, riesce a fare a malapena una decina di turni mensili.

 

2011

Grande stabilimento di Roma, corridoio centrale dove confluiscono le attese di diverse sale, pettegolezzi, informazioni di provini, turni importanti millantati, ultimo cellulare comprato, in un angolo Giancarlo con un suo collega coetaneo guardano Sandra che sta ascoltando un diciottenne che la guarda con occhi da triglia.

“Guardalo, il brusiante, come si fa bello agli occhi di lei, ma come fa a cascarci così, si sente tutta l’inflessione romana!!”

"E' il fascino dell’adulto, Sandra non vuol dire a nessuno che ha solo quattordici anni, quello penserebbe di avere a che fare con una ragazzina”

“Quanto è diventata carina quest’anno, ha messo pure due bocce fantastiche ed a noi non ci si fila più.”

“Beh, non ci si è mai filata, l’abbiamo sempre trattata male… Gian, ti ricordi gli scherzi al leggio?”

“Si, il pizzico al culo mentre recitava! Non sapeva chi fosse stato e non poteva protestare perché era un turno importante, poi fuori ha preso a schiaffi me, invece eri stato tu!”

“Già, poi invece poco tempo fa quello che l’ha toccata veramente è stato il vecchio porco”

“Si, quello che lei venerava, era così felice di lavorare con lui e quello durante il turno le mise le mani addosso. Era uscita da lì che piangeva a dirotto e lo stronzo disse che non sapeva cosa fosse successo, - forse la piccola ha le sue cose!”

“Che merda, da lì non faccio più quegli scherzi… Gian guarda, “rabarbaro style” se n’è andato, vacci a parlare.”

Non se lo fa ripetere due volte, si alza di scatto e si dirige verso di lei.

“È un po’ di tempo che non ti vedevo, sei sparita?”

“Si, sto facendo una serietta dall’altra parte di Roma e poco altro. Tu sempre negli studi principali, vero?”

“Si, quest’anno i film in cui ho doppiato uno dei protagonisti hanno vinto 12 Oscar!”

“Bravo, sei diventato il migliore nella tua fascia d’età”

“Shh… non lo dire davanti a Franco, si sente lui il migliore!”

Fa una risatina dolce, i suoi occhi brillano, per lui è una scossa tremenda, vorrebbe dirle “ti amo, ma quanto ci metti a capirlo?” invece gli esce:

“Adesso devo entrare, ci becchiamo!”

…e si allontana, senza vedere il viso di lei che lo guarda tristemente.

 

2015

È una calda domenica di giugno e Giancarlo sta parlando al cellulare con Sandra:

“Mi sembrava un’idea fantastica, c’è solo una settimana di differenza tra di noi, festeggiamo insieme i diciott’anni, qual è il problema?”

“Sono tutti amici tuoi, nessuno mi calcola nel doppiaggio, io sono di serie B, ricordi? Non riesco ad entrare nel giro giusto, le ragazze mi guarderebbero come la stronzetta che vuole stare al loro livello, i ragazzi come quella scopabile da ripassare a fine festa e tutti sarebbero costretti a farmi un regalo per farti contento. Mi ritroverei cento scatole di cioccolatini ed io detesto il cioccolato!”

“Gli direi di regalarti caramelle… Sto scherzando… Hai ragione!”

Prende tutto il coraggio che non pensava di avere e con la voce migliore tra le sue inizia:

“Ci sarebbe un modo per rimediare a tutto”

“Non ci credo, dai spara, vediamo cosa ti stai inventando.”

"È una cosa che posso dirti solo perché stiamo al cellulare e non mi vedi, altrimenti continuerei a non avere il coraggio, come sempre negli ultimi 5 anni”

Dall’altra parte si sente solo il doppiaggio di un film muto.

“Tu penserai di me che sono solo uno stronzetto che ti ha sempre fatto scherzi stupidi… A parte che ero sempre trascinato, ma non minimizzo la colpa… Non sono stato neanche capace ad essere il tuo miglior amico per paura che mi raccontassi tutte le storie di sesso che avevi, non..”

“Non avevo storie di sesso!”

“Ti amo Sandra. Smettila di trattarmi male, me lo merito, ma forse non sapevo come fare, io i discorsi belli li so fare solo se l’adattamento è giusto, davanti ad un leggìo e con un assistente accanto.”

“Idiota, sono cinque anni che aspetto. Ti amo anch’io, ho aspettato, ti ho ingelosito, ho sorriso alle tue battute sceme, non è servito a niente, stavi sempre a fare l’idiota con i tuoi amici che intanto ci provavano in tutti i modi con me. Ora l’ho capito il perché, per farti capire che ero una troietta, ho regalato più due di picche io che il croupier del casinò di Montecarlo… E smettila di parlare impostato, se lo fai ai turni ti fanno doppiare solo il poliziotto cinque fuori campo. Ce l’hai una voce vera? Usa quella e ricomincia da capo!!”

“Ti amo Sandra, mi dispiace solo dovertelo dire al cellulare, la prima volta senza un bacio è un po’ da idioti… Va bene questa voce?”

“Girati scemo, ho il fiatone, ho fatto tre piani a piedi altrimenti saltava la linea, e prima cinque km sul motorino con quel pazzo di mio fratello, di cui tre contromano per correre qui, cosa che avresti dovuto fare tu, se non fossi scemo!”

Scemo in effetti nessuno l’ha mai sentito. Fosse stata al turno le avrebbero detto di sostenere il finale, ma in effetti non era un errore… E' difficile parlare con la bocca occupata… Occupata da un bacio.

 

Tutti i racconti

2
0
5

In via Teano

25 October 2025

In via Teano i nostri corpi nudi distesi su un materasso adagiato sul pavimento. Bagnati di luce soffusa. Nel monolocale soltanto i nostri sospiri. E tutto il resto fuori.

Tempo di lettura: 30 secondi

1
1
7

Ti dico ciao

25 October 2025

“La casa è vostra”. Quanto ho atteso questa frase in questi ultimi tre anni di frenetica ricerca e di sporadico sconforto! Finalmente la casa dei sogni è mia ma in questo periodo, fatto di sogni a occhi aperti, ho trascurato la vecchia casa di famiglia. Ho trascurato cosa avrei lasciato e mi sento [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

2
1
22

Hark I Love Kurt

24 October 2025

Hark I Love Kurt “Henry, dove si va?” “Non è il paradiso, no.” “Certo che no, stiamo viaggiando nel buio, nero davanti, sopra, sotto… non abbiamo nemmeno l’asfalto sotto la macchina!” “Senti Henry...” “Sììì?” “E’ tutto buio!” “Già.” “Ma ci stiamo muovendo?” “Sì.” “Ah...” “Eh già...” “E cosa [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

2
2
16

Rosa Gotica

Rosa Gotica

24 October 2025

Era un bocciolo tra mille altri fiori, timido e discreto, ma la sua aura emanava mistero e curiosità. Quando sbocciò, il profumo inebriante pervase l'aria, penetrando senza preavviso nell'anima. Il suo color rosso rubino, catturava lo sguardo: impossibile non restarne ammaliati. Quel rosso attraeva [...]

Tempo di lettura: 1 minuto

3
2
19

Corona Di Volontà

23 October 2025

Corona Nel giaciglio d’ombre delle lacrime, la mia pena vegliava insonne, e il corpo emaciato sbucava, tremula candela bianca, sul punto di spegnersi al fato. Ma dal caldo fuoco del cuore, più duro d’una rocca antica, s’innalzò favilla di brama in speme, che vinse la tenebra al [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

2
4
22

Mamma

23 October 2025

Mamma La sera scende, e il cuore si fa stanco, nel vetro il giorno spegne il suo colore, la casa tace, e il vuoto è così franco che pare voce muta del dolore. È spenta ormai la luce in cucina, là dove il tuo sorriso mi attendeva; l’ombra si posa, umile e bambina, sul tavolo che il tempo non solleva. [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

3
7
38

La Scrittrice Professionista (Autocertificata)

Il miei raccontini prendono spunto da ciò che mi circonda. I miei personaggi sono tutti reali...debitamente camuffati.

Miu
22 October 2025

Letto su Facebook, oggi: Sto cercando una casa editrice interessata a pubblicare un racconto breve che, volendo, potrebbe anche diventare un podcast. Per me è fondamentale che l'editore pubblicizzi e distribuisca bene ciò che sto scrivendo, perché quella a cui sto facendo riferimento, sarebbe la [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

  • Davide Cibic: Mi piace l’idea di andare oltre l’oltre: chissà cosa c’è. [...]

  • Dax: Che dire...chi mi tifiuta oggi mi rimpiangerà domani.🤣Like

2
0
12

La Letteratura Fantastica - il Fantasy

Un'analisi del macro-genere scritta dall'utente di LdM Rubrus

22 October 2025

Segnaliamo la pubblicazione sulle pagine del blog di un nuovo articolo. Il nostro utente Rubrus esamina le ragioni e le peculiarità della Letteratura del Fantastico nelle sue tre principali espressioni: l'Horror, la Fantascienza e il Fantasy. In questo quarto capitolo ci parla del Fantasy. Invitiamo [...]

Tempo di lettura: 30 secondi

5
7
25

The Dancing Ghost (2/2)

22 October 2025

«Dici che la sua donna l’ha mollato?» domandò il vecchietto che era andato al bagno. Il barista finì di pulire il bicchiere. «Moglie – precisò – si vede il segno della fede sul dito. Roba fresca. È l’unica parte della mano non abbronzata». «E poi beve, ma non è abituato – aggiunse l’ex gestore [...]

Tempo di lettura: 5 minuti

  • Rubrus: To All. Scusate il ritardo e grazie a tutti (piede malconcio e pure il pc per [...]

  • Ondine: Sempre trame interessanti, scrittura impeccabile, e con alcuni passaggi davvero [...]

1
0
23

IL PALPARE 3/3

Schemi di collaborazione tra nonsense e umorismo

21 October 2025

Non meno importante infine è il toccare per non atterrirsi, quindi per cacciare, cacciar le proprie paure intendo. E più uno scacciare in realtà, depurato cioè dalla valenza belluina della caccia. E’ quello che fa lo scaccino, che congeda sì fedeli e disturbatori ben sapendo però che il giorno [...]

Tempo di lettura: 2 minuti

3
3
25

The Dancing Ghost (1/2)

21 October 2025

«Posso usare il gabinetto?». Il barista porse all’uomo un paio di chiavi di vecchio tipo, con una lama sola su un’asta cilindrica e un anello in fondo. «Passi nel disimpegno, salga le scale e arrivi al pianerottolo del primo piano, poi attraversi il corridoio e apra la porta a sinistra, quella [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

2
1
19

IL PALPARE 2/3

Schemi di collaborazione tra nonsense e umorismo

20 October 2025

Carezze e carinerie invero sono tutt’altro che gradite a colui che soverchiarci gradisce. Il che, se ci pensate bene, un po’ stona, anche solo di un diesis: quale modo migliore infatti per dominare se non ricorrendo a lusinghe, moine e adulazioni di diabolica memoria? In tal caso il toccare, il [...]

Tempo di lettura: 3 minuti

Torna su